Accertare se Giuseppe Pellicanò fosse in grado di intendere e volere quando ha svitato il tubo del gas del suo appartamento di via Brioschi, a Milano, che ha poi causato la violenza deflagrazione in cui sono morti la moglie dell’uomo, Micaela Masella, e due fidanzati della nostra provincia, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi. A volere la perizia è il pm Elio Ramondini nell’ambito dell’indagine in cui Pellicanò è indagato per strage. Un’istanza resa necessaria dal deposito da parte della difesa di una serie di certificati medici che attesterebbero problemi psicologici e psichici del pubblicitario. La richiesta è stata avanzata oggi al gip che deciderà nei prossimi giorni se disporre o meno la perizia con la formula dell’incidente probatorio. Pellicanò si trova in carcere dal primo luglio scorso, ha confessato di aver svitato il tubo del gas. L’esplosione della palazzina risale al 12 giugno scorso.
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