di Gianluca Ginella
Aggredito perché lui, senegalese, è vicino alle idee di Matteo Salvini. Con la sua lista, Sovranità, alle ultime elezioni ha sostenuto la candidatura di Deborah Pantana (leggi l’articolo). Questa la denuncia del 27enne Talla Diop (conosciuto come Paolo), senegalese che vive a Macerata e che ieri sera era a Civitanova, alla discoteca Shada. Un buttafuori lo ha prima fatto alzare, poi lo ha strattonato dicendo «Sei l’amico di Salvini, vieni ti sistemo io» e infine lo avrebbe colpito con un pugno al volto. Diop ha denunciato tutto ai carabinieri.
«Sono stato aggredito senza una motivazione da un buttafuori, un mio connazionale» così Paolo Diop ancora scosso per quanto accaduto ieri sera allo Shada di Civitanova. «Ero con un mio amico. Avevamo pagato l’ingresso e stavamo seduti ad un tavolo quando si è avvicinato un buttafuori, senegalese come me, e prima mi ha detto che non potevo stare a quel tavolo e poi mi ha strattonato. Io mi sono difeso, per dire che non mi doveva toccare. Poi lui ha detto quella frase: “Sei amico di Salvini, vieni, ti sistemo io”». A quel punto Diop è stato portato fuori dal locale dal buttafuori che poi «mi ha tirato un pugno, senza motivo, colpendomi alla guancia. Ma non è finita lì, la cosa è proseguita e mi ha portato al parcheggio». Lì è stato soccorso dagli altri buttafuori del locale, che gli hanno portato del ghiaccio «sono stati gentili. Poi sono andato con il mio amico al pronto soccorso di Macerata. Mi hanno fatto un referto di 6 giorni. Questa mattina sono andato a denunciare tutto ai carabinieri di Macerata». Dopo la vicenda, Diop, che lavora da Sapore di mare, dice «Sono preoccupato, alla fine dopo tante minacce è la prima volta che mi succede un fatto simile. Alle minacce sono abituato, sia a quelle verbali che su Facebook. Finora non avevo mai fatto niente, ma credo che d’ora in avanti inizierò a denunciare. Comunque continuerò a fare politica». Diop è assistito dall’avvocato Luca Mantella.
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Come commentare la notizia? Analizziamo: Paolo Diop, un nero di Macerata a cui piace Salvini e che si autodefinisce fascista, è stato picchiato da un buttafuori nero fuori da una discoteca civitanovese.
– in genere i salvinofili vedendo un nero, commenterebbero con “gli sta bene! Se l’è cercata! A casa! RUSPA!!”. Ma all’aggredito piace Salvini, quindi cortocircuito e cervello fumante.
– I sinistroidi invece vedendo un nero picchiato potrebbero commentare gridando “Razzista!” all’aggressore, ma l’aggressore è nero. Altro cortocircuito e cervello fumante.
– I grillini potrebbero dire che è tutto un complotto, che il nero è in realtà è un bianco e che Salvini in realtà è rettiliano. Qui il cervello fumante c’è, anche senza bisogno di cortocircuito.
Nella realtà dei fatti è solo l’ennesimo pistacoppo che ha preso le botte a Civitanova, niente di strano.
😉
Hai la mia solidarietà
#ahmanonèlercio
Certamente tutta la mia solidarietà a Talla Diop, che s’è imbattuto in un povero scemo che spero abbia dai Carabinieri, quando lo piglieranno, in restituzione dei pugni dati a Diop, qualche manganellata sulle rotule, di quelle che poi ti fidanzi con gli ortopedici per il resto della tua vita. Così, tanto perché magari avrà fatto “resistenza all’arresto” … La vecchia, cara, mai abbastanza rimpianta, resistenza all’arresto.
Poi anche una riflessione sulla questione dei cosiddetti “buttafuori”. Non frequento locali che abbiano necessità di assoldare i buttafuori, ma spesso leggo di fatti che hanno questi tizi come protagonisti negativi. Come fanno i titolari dei locali ad ammettere persone a svolgere servizi all’interno degli esercizi da loro condotti? Gli fanno qualche colloquio, cercano di capire che razza di individui abbiano davanti, chiedono per ciascuno di essi referenze circostanziate? O invece, magari, telefonano a un qualche “caporale” e gli dicono: “Stasera mandamene cinque o sei di quelli più grossi e fammi pagare meno di quanto ho pagato l’altra volta”? Perché magari Cronache non va dai titolari dello Shada e glielo chiede? Tanto per sapere.
non ho capito perchè chi è amico di Salvini vada minacciato e picchiato…paura che oltre alle parole passi alle vie di fatto e vi rimandi tutti a casa a voi clandestini? eh mi sa di si……
I commenti a questa notizia mi lasciano allibita
Caro Paolo,
se ti fossi schierato dalla parte politica opposta, probabilmente l’esagitato di turno ti avrebbe malmenato lo stesso; ma ora avremmo la piazza piena di bandiere solidali.
Tutta la mia solidarietà a te e a tutti quelli – di destra, di sinistra e di centro – che subiscono maltrattamenti e minacce a causa delle proprie idee.
O mia bela Madunina che te brillet de lontan
tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan
sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man
canten tucc “lontan de Napoli se moeur”
ma po’ i vegnen chi a Milan
Ades ghè la canzon de Roma magica
de Nina er Cupolone e Rugantin
se sbaten in del tever, roba tragica
esageren, me par on cicinin
Sperem che vegna minga la mania
de metes a cantà “Milano mia”
Tengo a precisare che non esiste più il buttafuori ma l’addetto
alla sicurezza che deve fare un corso autorizzato dalla Provincia per poter esercitare questo lavoro e poi essere iscritto in un apposito albo. Ora io non so se la storia sia vera ma se lo fosse il locale andrebbe chiuso e il protagonista radiato per sempre da questo lavoro…
Ma non è meglio andare in biblioteca? Almeno lì non ci sono problemi di sicurezza.