Morte di Chiara Scirpoli:
“Il racconto dell’accaduto non torna,
faremo un esposto alle autorità spagnole”

MACERATA - L'avvocato della famiglia della 23enne morta a Siviglia dice che quanto dichiarato dal giovane che era con la ragazza non quadra: "Deve dire la verità, non può tacere". E spunta un testimone che riferisce di aver sentito dei rumori venire dalla stanza ma che non gli è stato permesso di entrare. Il marito della sorella: "Ci sono due famiglie distrutte, è andato tutto storto dall'inizio"

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La casa dove è morta Chiara Scirpoli

 

casa di Chiara Scirpoli calle Rojas Zorrilla Nervión 3

Si tratta di una abitazione occupata in via Rojas Zorrilla nel quartiere di Nervión

di Gianluca Ginella

Un racconto che non torna. Ci sarebbero punti oscuri, silenzi, omissioni in quanto ha riferito il giovane maceratese che si trovava in compagnia di Chiara Scirpoli la notte in cui la ragazza, 23enne, è morta a Siviglia, nella notte tra sabato e domenica (leggi l’articolo). I due ragazzi, sabato notte, erano in una casa occupata, in via Rojas Zorrilla, un quartiere tranquillo, quello di Nervión, e dormivano nella stessa camera. Ma cosa sia accaduto quella notte lo sa solamente il giovane che era con lei. «Non può tacere, deve dire la verità. Qui c’è una ragazza che è morta. Faremo un esposto alle autorità spagnole» dice l’avvocato Matteo Murgo, che assiste la famiglia Scirpoli e che in queste ore è in stretto contatto con i familiari attesi a Macerata domani, giorno in cui rientrerà anche il feretro di Chiara. La morte della ragazza, seppure dopo che è stata svolta l’autopsia le autorità spagnole ritengano essere legata ad una intossicazione da qualche sostanza che la giovane ha assunto, resta legata al mistero. Un mistero che si fa più fitto perché nel corso della notte una delle persone che abitano nella casa occupata pare avesse sentito dei rumori venire dalla camera dove dormiva la ragazza e che fosse andato a bussare. Ma il giovane che era con lei e che poi aveva contattato la famiglia di Chiara, martedì, per dire che la ragazza era morta, non lo avrebbe fatto entrare. Inoltre anche alcune dichiarazioni rese dal giovane alla polizia in merito al motivo del loro arrivo in Spagna (il giovane era partito insieme a Chiara) sembrerebbero essere poco convincenti.

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Chiara Scirpoli

«Il racconto del ragazzo non torna – dice il legale –. Tante cose secondo noi sono state omesse. Non basta semplicemente dire che la ragazza era andata a dormire e non si è svegliata. Se si è verificato qualcosa lo deve dire. Faremo un esposto alle autorità spagnole per chiarire quello che è successo. Quello che non torna è che quel ragazzo che abita nella stessa casa ha cercato di entrare in stanza dopo aver sentito dei rumori e lui non glielo ha permesso. La verità va detta, il silenzio vale fino ad un certo punto. Non si possono sottacere circostanze o fatti di fronte alla morte di una giovane di 23 anni». Il legale chiarisce che al momento alla famiglia non è stata fornita alcuna informazione in merito agli esiti dell’autopsia (il medico legale si è preso 60 giorni per stilare la sua relazione). In attesa del rientro dei genitori di Chiara, Francesco e Raffaella Ciuffreda, oggi è tornata dalla Spagna la sorella maggire Valentina, che vive a Bologna col marito. «Mia moglie è distrutta, è andato tutto storto fin dall’inizio da quando non siamo stati avvertiti. Qui ci sono due famiglie distrutte, speriamo che in futuro le cose possano andare meglio» dice Giovanni, il marito di Valentina Scirpoli. Il funerale di Chiara è stato fissato per domenica alle 9 nella chiesa di Santa Croce. La giovane era partita per Siviglia in cerca di un lavoro nella ristorazione. La 23enne lascia i genitori Francesco e Raffaella Ciuffreda, e sorella Valentina.



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