di Andrea Busiello
L’amministratore delegato della Maceratese Marco Nacciarriti ha proposto al Comune di Macerata la realizzazione del manto in sintetico all’Helvia Recina (leggi l’articolo). L’ipotesi non è stata scartata dall’amministrazione comunale che domani (giovedì) incontrerà una società specializzata per parlare dell’argomento. Ad intervenire in merito è però l’Atletica Avis Macerata per bocca del suo direttore tecnico Franco Lorenzetti: “Sull’ipotesi del campo in sintetico non vengono però affrontate né approfondite le tematiche relative alle gravi conseguenze che un’eventuale realizzazione del progetto avrebbe sull’uso dell’impianto, in particolare per chi pratica l’atletica leggera in città, ovvero per tutti gli iscritti alle associazioni affiliate alla Fidal: Atletica Avis Macerata, Sef Macerata, Acli Pace e all’Associazione dipendenti Carima. Con il fondo in sintetico l’impianto non avrebbe più l’omologazione Fidal e quindi nessuna manifestazione sarebbe più assegnata alla città, per il semplice motivo che non vi si potrebbero più svolgere gare di lanci: peso, disco, giavellotto e martello. Per queste specialità non si può neppure pensare all’utilizzo dell’antistadio perché i settori di lancio hanno dimensioni insufficienti sia come lunghezza che come larghezza e nel caso del giavellotto non c’è neppure la pedana. Nelle Marche questa operazione è già stata fatta a Recanati e infatti da tre anni in quella città non sono più state organizzate manifestazioni, di alcun livello, e i ragazzi che praticano le specialità di lancio si recano ad Osimo per i quotidiani allenamenti”.
Lorenzetti snocciola alcuni dati: “Voglio ricordare che lo stadio Helvia Recina è l’unico impianto cittadino per l’atletica e nell’anno in corso è stata organizzata, su questo campo, un’attività intensissima sia a livello regionale che nazionale. L’Avis nel 2015 ha portato in città ben 18 giornate-gara; oltre ai classici Meeting si sono svolte all’Helvia Recina le finali nazionali dei campionati italiani di società e almeno 15 gare dei campionati marchigiani delle varie categorie. La Sef Macerata è stata anch’essa presente con decine di gare master e ha chiuso la stagione con il trofeo Martorelli, gara del calendario nazionale. Futura Macerata e Antrophos hanno organizzato in città i campionati marchigiani e i campionati italiani della Fisdir. Chi ha buona memoria ricorda che l’Helvia Recina è stato inaugurato nel 1964 con un incontro di atletica leggera, Italia-Jugoslavia, che ha visto la partecipazione della primatista del mondo dei 200 metri”. Lorenzetti continua il suo pensiero: “Il sintetico all’Helvia Recina significherebbe la morte dell’atletica leggera a Macerata. Il dirigente Nacciarriti forse queste cose non le sa o se le conosce non gli interessano. I nostri amministratori, invece, queste cose le sanno bene. Il progetto della Maceratese potrebbe anche essere valutato positivamente, ma soltanto quando il Comune di Macerata avrà realizzato un nuovo impianto per l’atletica leggera, con una tribuna per almeno 1500 spettatori. I maceratesi debbono anche sapere che in 51 anni di convivenza calcio e atletica hanno sempre e ottimamente operato insieme, cresciuto generazioni di giovani in perfetta armonia, come è normale che succeda in una struttura sportiva nata come polivalente. Il manto erboso c’è sempre stato e negli anni è stato sufficiente un utilizzo razionale dello stesso nel periodo invernale, qui invece si pretende di fare allenamento quattro volte a settimana, più le partite della Beretti e della Lega Pro in pieno inverno”.
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Personalmente ritengo che ascoltare i consigli di qualche bravo agronomo permetterebbe di risolvere il problema, consentendo alla Maceratese di giocare su un campo migliore e all’Atletica AVIS e alle altre Società di continuare a svolgere la loro meritoria attività.
Sulla questione “campi sintetici” c’è stata un’inchiesta molto interessante di Report lo scorso anno.
Anni fa (all’esordio del sintetico) si diceva che, a lungo andare, a giocare sui campi con l’erba “finta” c’era il rischio che i giocatori potesero avere problemi agli arti inferiori (menischi, stiramenti, storte, ecc. ecc.)
Inoltre chi aveva provato a giocarci diceva pure che, sul naturale, era meglio visto che sul sintetico la palla si comportava diversamente….
Credo che, nel frattempo, essendo passati gli anni il manto artificiale si sia evoluto ed i problemi fisici/articolari siano diminuiti; cosi come adesso la palla dovrebbe comportarsi, alla stessa manierra, sul sintetico o sul naturale…
(credo inoltre che, scegliere il sinteico, al posto dell’erba naturale dovrebbe diminire i costi di gestione/manutenzione…altrimenti sarebbe un controsenso utilizzarlo!!!)
Ma, per andare sul sicuro: quanti sono le squadre (nel Mondo) di un certo livello che utilizzano il sintetico??
Lo utilizzano il Barcellona? la Juve? il MIlan? le 2 squadre di Manchester? il Santos? il Real Madrid?…
Chi lo utilizza è perchè?
Chi preferisce l’erba naturale: perchè??
Dare delel corrette risposte semplificherebbe la scelta
Surfando si trovano notizie interessanti e facilmente reperibili, anche per i non esperti
http://www.stadio.biz/erba-naturale-vs-artificiale/
http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2010/09/03/news/campi-in-erba-sintetica-meglio-naturali-dice-l-usl-1.2043354
http://agronotizie.imagelinenetwork.com/articolo.cfm?idArt=7067
http://www.powergrass.it/?pag=73#.VnFHvr-LWao
perfettamente d’accordo con il Sig. Lorenzetti
Gianfranco posso solo dirti che ad esempio il rugby deve necessariamente giocare sull erba e non sul sintetico per ragioni di “salute” in quanto cadere e scivolare sul sintetico non ha gli stessi effetti che sul terreno naturale.
Io penso che se avere il sintetico all’Helvia Recina significhi far morire l’atletica a Macerata, la questione non si deve nemmeno porre, e lo dico non solo come vecchio praticante di questo sport sin da quando ero giovane, ma come persona che conosce l’alto valore formativo di questa specialità, da tutti considerata la regina di quelle che si svolgono ogni 4 anni nel corso dei giochi olimpici. A meno che si costruisca un “campo scuola” solo per l’atletica come hanno fatto per esempio le città di Fermo e S.Benedetto del Tronto, tanto per non allontanarci troppo da Macerata. Forse, a questo punto, sarebbe più facile costruire un nuovo stadio per il calcio, anche se l’attuale situazione economica, lo rende difficile da attualizzare Magari, dato che sta per essere costruito un campo sportivo nuovo a Villa Potenza, si poteva pensare di sfruttare tale opera, allargando il progetto con la realizzazione di 4 tribune laterali, come negli stadi inglesi. Tra l’altro non ci sarebbe stato più il problema dei parcheggi, in quanto la zona, oltre ad essere più facilmente raggiungibile, offre spazio a volontà. E per quanto riguarda le risorse economiche ricordo che proprio qualche mese fa il comune di Ascoli Piceno ha approvato la realizzazione di una nuova tribuna di 4000 posti al posto della vecchia gradinata, attingendo le risorse con un mutuo trentennale al Credito Sportivo che comporterà alla fine una spesa annua di poco più di 100000 euro (ricordo che il comune di Macerata ha speso solamente per adeguare lo stadio una cifra 6-7 volte maggiore, per di più in un solo anno).
E ci risiamo con questo benedetto campo ! La storia infinita ! Ma perche’ allora non si costruisce un nuovo stadio solo per il calcio come fanno tante Citta’ ‘che si rispettano ? Credo che questo serio problema si ripresentera’ il prossimo anno se per caso la Maceratese dovesse vincere il campionato e giocare poi in serie B . Lasciamo quindi il vecchiio stadio per l’atletica e buona notte .
Ma come non vogliono allenarsi sul campo di Collevario,ora chiedono il sintetico all’Helvia Recina,roba da matti!!!
Certo che se la Maceratese va in serie B, bisognerà buttare giù i muri esterni per ampliare lo stadio. Ma se poi l’anno prossimo ci fosse il pericolo della serie A e della Champions League, ci si troverebbe daccapo. Allora, chiedete un bel mutuo centennale e costruite una San Siro delle Marche. Oh male che va si potrà usare per concerti, fiere: a Villa Potenza ne fate tante, sagre, consigli comunali aperti, tornei triangolari, quadrangolari, pentangolari, calcio a 5, calcio a 8, tutte le branche dell’atletica, del volley con il ritorno della ” Volley Lube Nuovo Banco dei Pegni Treia Macerata ex Civitanova ” A Civitanova per il ritorno in D e per i derby con il Recanati, Tolentino ecc, visto l’irraggiungibilità della blasonata Maceratese, si sta pensando comunque di far indietreggiare il mare con la costruzione di un porto turistico collegato con il Nuovo Polisportivo Coperto con riscaldamento ed aria condizionata. Purtroppo, tutto il progetto prevede la sparizione dell’attuale amministrazione comunale, sennò si è pensato in caso di una nuova conferma di costruire all’interno del campo sportivo una pista per giocare a palline, unica nel suo genere al mondo perché prevede ben sette piste a tre corsie per il sorpasso delle biglie più veloci.
E’ opportuno non abbassare la guardia perché certe teste, quando hanno a che fare con lo sport, sono capaci di tutto: buttare via i soldi dei cittadini per non realizzare le piscine; far andar via la Lube; spendere 900.000,00 euro per trasformare l’Helvia Recina in Guantanamo.