Il comitato Salviamo il Green accusa il sindaco Giuseppe Pezzanesi di strumentalizzare la decisione del Tar di respingere l’istanza di sospensione presentata dal gruppo di cittadini (leggi l’articolo). «Siamo costretti a tornare sulla vicenda per interrompere tutte le strumentalizzazioni in atto da parte dell’amministrazione, divenute inaccettabili – afferma il portavoce Marco Seghetti – L’ordinanza del Tar Marche del 20 novembre non ha in alcun modo, come erroneamente affermato dal sindaco Pezzanesi, avallato l’operato del Comune ritenendolo conforme alla legge ed ai principi di buona amministrazione. Sul punto i giudici non si sono affatto espressi trattandosi, per l’appunto, di giudizio di sospensiva e non di merito. Tutt’altro. E’ stato ritenuto che quanto finora emanato dall’Amministrazione non sia ancora l’esito della procedura di cui si contesta la legittimità – sostiene il rappresentante del gruppo di cittadini – Per questo la battaglia giudiziaria del comitato che è certo della bontà delle proprie ragioni continuerà con l’impugnazione di tutti gli atti successivi emanati dal Comune di Tolentino».
Per quanto riguarda la questione delle spese, Seghetti precisa: «il comitato soltanto il giorno dell’udienza ha avuto contezza dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato che in ogni caso copre soltanto le spese legali di giudizio, ma non quelle per tutte le ulteriori attività, pareri e consulenze, anche di tipo tecnico, necessari per affrontare in maniera adeguata il ricorso al Tar di natura particolarmente complessa. Senza contare, poi, che il corretto e prudente agire del comitato ha imposto di preventivare, pur nella certezza delle proprie ragioni, l’ipotesi di un’eventuale condanna alle spese in favore del Comune – conclude Seghetti – I tentativi dell’Amministrazione di velare la correttezza e la buona fede dell’attività del comitato non sono riusciti e oggi, come in futuro, saranno sempre respinti, ma con le sole armi che hanno sempre contraddistinto il nostro operato: trasparenza e buona fede.
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Situazioni simili potrebbero evitarsi solo con un preventivo e reale coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione di nuove opere. Per reale coinvolgimento, intendo un processo partecipativo che preveda stabilmente un luogo fisico dove si possano esaminare con largo anticipo i progetti delle Amministrazioni, dove si organizzino incontri, con personale tecnico, per raccogliere suggerimenti, osservazioni, critiche, in un periodo ragionevolmente lungo e soltanto dopo passare alla fase decisionale presentando il progetto definitivo, oppure abbandonare l’idea perché in contrasto con la volontà della maggioranza. Il Piano regolatore generale del Comune dovrebbe essere progettato insieme ai cittadini e accessibile gratuitamente on line.