(foto Federico De Marco)
Tensione in corso Umberto I a Civitanova dove un commerciante si è visto danneggiare il negozio da un cliente che era entrato con un cane di grossa taglia e una donna. E’ successo attorno alle 18,30 da Ciauscolo.it, al civico 52. Qui è entrata la coppia con un labrador di colore nero. Il negoziante, Gianfranco Torbidoni, ha chiesto ai clienti di lasciare il cane fuori perché quella era un’attività alimentare con in vista prodotti che l’animale poteva raggiungere facilmente. In esposizione c’erano già i cesti natalizi con i salumi in bella vista. Ma dopo l’osservazione si è generato un forte battibecco tra l’uomo e Torbidoni. Offeso dalla richiesta, il cliente ha risposto a tono inveendo contro il commerciante. Insulti, parolacce. Stando alle prime testimonianze il cliente si è poi scagliato sulla merce esposta rompendo prima due bottiglie di vino e poi buttando a terra tutto quello che si è trovato davanti: cesti natalizi, barattoli, salami, confezioni regalo. Poi è scappato con il cane e la donna al seguito. Torbidoni lo ha rincorso fino a via Vela, non molto lontano dalla piazza del Comune.
Qui sono arrivati alle mani. Alcuni passanti hanno cercato di intervenire per separarli. Calci, pugni. Il commerciante è rimasto ferito ad una guancia. L’aggressore è fuggito di nuovo. Qualcuno ha chiamato il 113. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri. Torbidoni è rientrato nel suo negozio e per sdrammatizzare ha offerto da bere ai passanti. Un bicchiere è stato versato anche all’assessore al Commercio Francesco Peroni, che ha un negozio di ottica poco distante dall’attività di salumi. «Uscendo ho visto un pò di gente ferma – spiega Peroni – sono andato a vedere cosa era successo. Mi sono fermato dal collega per solidarietà. Non ho visto l’accaduto». I carabinieri hanno sentito il racconto di tre ragazzini che avrebbero visto l’episodio. Ora si cercherà di risalire all’identità del cliente per una eventuale denuncia.
Redazione CM
(Servizio aggiornato alle 20,50)
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Bé, forse ragionandoci su in un negozio dove ci sono prodotti alimentari a vista è logico non far entrare animali, ma in questo caso, forse era meglio non far entrare il padrone
Infatti la colpa mica è del cane e neanche del titolare, la colpa è di quegli ignoranti dei padroni che pensano di essere liberi di fare quel che vogliono fregandosene degli altri, sentendosi autorizzati a far leccare e scodinzolare il cane in mezzo ai prodotti alimentari… perché ormai gli animali hanno più diritti delle persone. In una società che va al contrario questo ci calza a pennello…
reazione che NON condivido, ma allo stesso tempo NON condivido il divieto di entrare con il suo cane……solo in Italia non si può entrare nei negozi di alimentari o supermercati, in tutti gli altri paesi Europei è consentito, bastava semplicemente non acquistare i prodotti del negozio ed andarsene…..l’uomo è bestia gli animali no!!!!!!
Beh in negozio di alimentare son d’accordo di non entrare con il cane,ma ci sono tanti negozi che non li fanno entrare proprio e questo mi sembra esagerato.
Ma perché se é un negozio di scarpe e il cane fa la pipì sulla scatola chi di voi la comprerebbe, io no.
Signori non fate mercato, leggetevi la norma che autorizza l’accesso dei cani negli esercizi pubblici. Peccato che in Italia abbiamo sempre bisogno di Leggi, basterebbe solo un pò di buon senso, io ho un bulldog e prima di entrare anche in un bar chiedo se dà fastidio…..
La maleducazione non ha limite!!
Tutti questi amanti degli animali…magari…al ristorante non sopportano un bambino che piange! ( premetto che ho 2 cani e 5 gatti…amo follemente gli animali…ma a tutto c’è un limite!)
Veramente certa jende co si cà non se rregola, è sempre un animale non pò bboccà dentro a un negozio e pure de ciauscoli, demece na calmata !!!!
Ce sinti “cerqua”
Io ho due cani ma in un negozio alimentare con prodotti all’altezza dell’animale non mi sognerei di avvicinarmi…. È’ una questione di rispetto degli altri e della cosa altrui… Guardo da fuori e se sono solo con il cane ritorno un altra voltaed entro senza il mio amico a quattro zampe…. Solidarietà completa al negoziante!!!
Occorrerebbe sapere come il negoziante si è approcciato al cliente. Ho un cane di grossa taglia e spesso sono stata costretta a subire la maleducazione e l’arroganza altrui. Certo la reazione è stata eccessiva e su questo non si discute.
Sto tizio dovrebbe andare in giro con guinzaglio e museruola….e poi bisognerebbe fare una legge che impedisca il possesso di un animale da compagnia a chi non è idoneo a prendersene cura!!! Questo cane con un padrone così non può che imparare ad essere aggressivo!
Uhhh, madonna mia, e se lu cà fusse statu un rottuveller, cume putia ji a finì? Atru che li ciasculi se magnia poru cà!
in questo caso il problema è il padrone del cane che sicuramente non capisce che comunque entrando in un negozio dove ci sono alimentari in vista era sicuramente piu sensato lasciare la compagna fuori insieme al cane senza creare tutto questo casino …. è una questione di educazione
Io ho un locale prettamente estivo e appena arriva un cane con i padroni la prima cosa che faccio e farli accomodare perché un cane a me non da nessun fastidio anzi…e servo per primo il cane portando una bella ciotola di acqua fresca
Nelle sale e nei luoghi dove si servono cibi (bar, ristoranti, autogrill, self-service), oppure in locali come gli uffici postali, le banche e via dicendo, invece, il divieto è a discrezione dell’esercente (a meno che non esista una specifica Ordinanza del Sindaco che regoli la questione) e come tale deve essere esplicitamente espresso con la pubblica e visibile affissione del relativo cartello (se fatto come si deve, inserendo nello stesso anche il riferimento alla legge).
Il tutto ha poi valore solo se tale facoltà di non ammettere gli animali all’interno del proprio esercizio pubblico, sia stata preceduta da una comunicazione all’Ufficio competente del comune: mettere un cartello che non abbia alle spalle tale iter, non varrà nulla.
Se il cartello non è esposto l’esercente è in torto.
Ormai si considera piu un cane che un essere umano,ci si indigna di piu x un maltrattamento di un cane che di un uomo
negli altri paesi…a livello di norme igienico sanitarie sono a volte all’eta’ della pietra…i francesi con le baguette fuori sacchetto per meta’ sotto il braccio ne sono la prova.Un animale in un esercizio commerciale sarebbe meglio non entrasse perche’…uno se trattasi di prodotti alimentari specialmente dove vi sono banchi serviti non e’ igienico due…vi possono essere in quello spazio,e ve ne sono,persone che sono anche allergiche non solo ai gatti ma anche ai cani ergo bisogna rispettare anche queste persone.Il nostro amico a quattro zampe puo’ tranquillamente attendere fuori.Poi come diceva un commento scritto sopra…vogliamo gli animali nei negozi e nei ristoranti ma…non sopportiamo il pianto di un bambino…dovremmo tutti riflettere e rimettere le cose nel giusto ordine.
Se hai il cane in un negozio di alimentari non entri per rispetto e dell’igiene e degli altri e se sei un cretino il cane non c’entra nulla siamo noi umani a essere imbarazzanti con la nostra maleducazione e inciviltà verso il prossimo
Badate bene io ho cani da quando sono nata li adoro e sono animalista ma rispetto il prossimo e le regole di buona convivenza
Ognuno a casa sua fa come vuole può portarsi il cane sul letto e farlo mangiare nei piatti a tavola ma quando si è in società si rispettano le regole di comportamento
ma sto sognando o leggo solo commenti su chi abbia ragione tra il commerciante e il cane??
nessuno che abbia detto una parola sull’altra bestia che gli ha sfasciato il negozio?
non ho parole. piena solidarietà al titolare.
Non ho parole.
sarebbe stato meglio far entrare il cane e lasciare fuori l’altra bestia…
Nei negozi che vendono PRODOTTI ALIMENTARI….non si entra con il cane…..se devi fare LA SPESA….il cane lo leghi fuori oppure porti a casa il CANE e torni a fare la spesa…..in generale è preferibile non entrare in nessun LUOGO con il CANE…..se ti devi provare un GIACCONE…..ti devi prendere tutto il tempo, il cane si stanca….e tira perchè vuole USCIRE…..a meno che non si ACCUCCIA….ma quando si sveglia, vuole USCIRE….e tu sei in fila alla CASSA oppure stai ancora guardando la MERCE…..i locali in cui gli animali sono accettati devono esporre il CARTELLO…..comunque è preferibile andare al RISTORANTE in una struttura che ha uno spazio verde, oltremodo i cani di grossa TAGLIA hanno l’obbligo quando vanno a passeggio di indossare LA MUSERUOLA e nessuno la porta, con il cane vai a PASSEGGIO e BASTA…..
I cani possono entrare ovunque per legge (ormai x fortuna!), ma capisco che, in caso di taglie grandi, sia preferibile evitare di portarli con sé in negozi di alimentari. Comunque tanta gente che entra nei supermercati o negozi dove si vende cibo, a volte, fa più schifo degli animali…!
Per Vita, i cani per legge possono entrare nell’ambulatorio veterinario e in pochi altri locali aperti al pubblico. Che poi qualche persona sia più sporca degli animali è un altro discorso.
Sarebbe curioso sapere se il comune di Civitanova ha un regolamento proprio, che preveda divieti di ingresso per animali da affezione in locali come quelli dell’articolo o meno. Differentemente la legge parla “abbastanza” chiaro. I cani e più in generale gli animali da affezione non hanno divieto di entrata nei locali pubblici, tranne quelli in cui si preparano gli alimenti (cucine, locali adibiti al confezionamento e allo stoccaggio come magazzini), quelli con speciali norme sanitarie come gli ospedali, o quelli che recassero un divieto scritto di entrata ( il famoso io non posso entrare ) convalidato da apposita domanda al comune.
Impedire l’ingresso al cane differentemente equivale ad infrangere la legge.
vedete anche per le norme serve intelligenza…io lavoro in un supermercato ed i nostri clienti al 95% lasciano il cane ad attendere legato fuori dal negozio..gli unici che entrano li tengono in braccio e questo perche’ ci sono prodotti come frutta e verdura ma anche il pane simil confezionato nelle ceste che possono essere ad altezza degli amici a quattro zampe ….
http://www.camminodiritto.it/articolosingolo.asp?indexpage=379
forse che un negozio di alimentari e’ equiparato ad un supermercato??? sarebbe la cosa piu’ logica direi….comunque giova ricordare anche il dovere dei proprietari per i cani di farli uscire muniti di museruola cosa che non accade praticamente mai….
comunque ed ovviamente piena solidarieta’ al commerciante.
se puo’ aiutare …http://www.apr-italia.org/LOCALIPUBBLICI.htm
rispondo al Sig. FRANCO PAVONI.
credo che invece di sottolineare mille burocrazie, comma o articoli legislativi, sia molto più gradito leggere che il cliente con BUON SENSO DI EDUCAZIONE trovasse il modo di lasciar fuori il suo caro amico animale e Gentilmente compia il giro interno al negozio.
scrive chi è possessore di un cane.
Silenzi, se la mettiamo sul piano del buonsenso: qualsiasi alicudiano sa che il labrador è un cagnone docile, affettuoso, tranquillo, intelligente, incapace di fare del male o di costituire un pericolo per nessuno,
se lo si fosse lasciato entrare non sarebbe successo niente. Invece si è preferito comandare un raus, esercitare la propria autorità padronale ( e qui comando io e questa è casa mia e invece il tuo negozio non è casa tua). Dov’è la buona educazione?
continuo a ripetere che è successo un fatto gravissimo ad opera di un uomo e si discute dei cani quasi a giustificare la violenza dello sfasciatore.
l’altro giorno passeggiando tranquillamente lungo un marciapiede un cane pastore senza museruola legato fuori ad un bar ha rischiato di azzannare mio figlio. il titolare ha reagito a sua volta aggredendomi ed accusandomi di aver spaventato il cane o pestatogli la coda (??!!!). al che ho chiamato i carabinieri e il tipo si è dileguato.
vogliamo parlare ancora dei cani o affrontiamo il discorso padroni?
Ma se lu ca non pò ‘bboccà perchè ‘nnasa li salami lu lascia de fori co la signora e compra quello che glie pare. che ce vo a glicce a scola !? C’occorre che gliè scapoti la robba?Quissu era ‘mmoccò gassatu. Ha fatto vè lu commerciante a daglie quattro moccatù…
Ma di cosa si sta parlando? Di quale problema reale? Di igiene alimentare ,per un cane, che si presume sano e ben curato dal padrone , vista la sua reazione, che per me significa che gli vuol bene e quindi lo cura in tutti i sensi, che sarà più sano- ci scommetto- di quanti di noi stiamo commentando o entrano in quel negozio, e che comunque non desta alcun problema sanitario anche se i salumi siano ad altezza animale, e se, gli animali domestici ,come cani e gatti li teniamo in casa , con noi, in cucina, in ogni stanza, ovunque, QUANDO, ci sarebbe ben più da preoccuarsi per l’esposizione al pubblico , di certe abitudini ” umane” come i ben noti e diffusi stuzzichini che accompagnano gli aperitivi, e che stanno per ore e ore sui banconi dei bar – tonno, salumi e sottoli compresi- sottoposti ad ogni tipo di contaminazione ( aria, batteri, microbi per chi parlando sputa, o tossisce, o tocca con le mani, o mette in bocca lo stuzzicadenti e poi con lo stesso va a ripescare magari un’altra oliva – tutto visto coi miei occhi) e anche quelli dei NAS.
http://www.ilfattoalimentare.it/happy-hour-rischi-igiene.html/2
Si guarda sempre la pagliuzza…
Io sto col padrone del cane. E col cane, soprattutto. Al commerciante non facevano schifo però i soldi che incassava dal suo padrone. Eh eh…
Non dico che abbia fatto bene a ” sfasciare il locale” , ma che abbia manifestato il suo disappunto sì. Un cane è un affetto, come un familiare, un amico, non è un soltanto quattrozampe peloso , pertanto chi guarda con antipatia o sospetto il nostro amico animale, inevitabilmente diventa un aggressore dei nostri sentimenti.
p.s. e concludo. Gli stessi che si indignano per l’ingresso di un cane in un negozio alimentare, sono poi gli stessi che, magari, vanno lì proprio in cerca di salumi non industriali ma nostrani, fatti in casa. Mi vien c’ha ridere, diceva Buzzanca! Ma avete presente come si giunge a ” lo salato” genuino, dall’uccisione del maiale allla messa della carne nel budello animale, fatto dal contadino? Avete presente il gatto, o la colonia di gatti, che aspettano sotto il tavolo della pista i golosi ritagli, e i cani, che girano intorno intorno nel mentre si confezionano? Pensate a questo, piuttosto che al povero cane che entra in bottega, e tuttalpiù gli verrà appetito a forza di sentire buoni odori.
La decisione se e in quali casi consentire al cane l’accesso ai pubblici esercizi e ai mezzi pubblici, è demandata al Comune. Ciò premesso, la maggior parte dei Comuni prescrive che il cane, se non sta in braccio o nell’apposita borsa, deve essere tenuto al guinzaglio e deve indossare la museruola.
Tanto per…mio completo sostegno al proprietario del locale e disistima (eufemismo..) per l’incivile comportamento del proprietario del cane…
Florentino: banalotto, come sempre.
Onestamente leggo commenti adila’ di qualsiasi ragionamento umanamente logico…quello che uno permette di fare al proprio amico a quattro zampe in casa e’ affar suo ma rispettare l’altro,e vi assicuro che vi sono clienti che mal digeriscono gli animali vicino agli alimenti e’ questione di civilta’.Un conto e’ l’essere umano un conto l’animale e lo dice comunque una persone che fino a poco tempo fa’ aveva due simpatici gatti dentro le mura domestiche.
Ceresani: umanamente logico…cioè, cosa c’è di logico ? perchè non commenti quanto scritto da me a proposito dei rischi reali per la salute a far entrare un cane in un negozio alimentare, e quelli invece legati all’happy hour?
Facile essere scontati.
Ah, e se non lo sapeste, convivere con i cani, aumenta il benessere umano in tutti i sensi, psico-fisico. Aumenta anche le difese immunitarie…ma voi siete cittadini, e de Magerata Granne, che volete che ve dica? Scrupolisciateve pure perchè un cà bbocca dentru un negoziu alimentare ahahahah, me fate ride, me fate. Ciao, non serve che me rispondiate: me ne fotto!
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Per Tamara. Che importa se le difese immunitarie del cane aumentano per il fatto di avere un padrone?
No, Iacobini, non mi sono spiegata: è il contrario. aumentano LE NOSTRE difese immunitarie. Quante ca.zzate si devono sentire a propostio di cani che entrano in negozi alimentari. Diverso è, se si tratta di cani aggressivi per strada, allora sono d’accordo che il padrone, che li educa, si assuma le sue responsabilità. ciao.
Totale accordo con Tamara Moroni su tutto ciò che dice. Avete rotto le palle, i cani non sono essere inferiori o più sporchi della gente, anzi, a volte è il contrario. Il fatto di guardare con occhio sempre critico e schifito i cani è sintomo di arretratezza culturale..tipico di soggetti gretti. Dimmi come tratti un cane (ed in genere anche gli altri animali) e ti dirò chi sei. Ma le cose stanno cambiando e dovrete abituarvi cari miei. Poi è ovvio che un padrone di un cane valuta se è il caso di fare una cosa o non farla, conoscendo il suo cane. Se il cane non è educato, oppure aggressivo è ovvio che deve fare attenzione e rispettare gli altri. Sono il primo a sostenere questo. Ma il pregiudizio a priori è davvero insopportabile, quelli che lo hanno mi fanno veramente pena. Quindi il gestore non mi fa pena per niente. Invito chi ha un cane a non comprare niente da questo gestore, anche se non ha il cane con se.
scusa tamara cosa c’entra l’happy hour con il cane??? se parli di regole sanitarie allora sappi che il 95% dei negozi di frutta e verdura operanti ad esempio a Macerata non e’ in regola con le normative in quanto..A) non espone sulle cassette il calibro la provenienza ed il prezzo al kg,B) viene concesso loro di tenere la merce all’esterno preda dello smog,degli insetti e degli uccelli…C) c’e’ un occupazione suolo pubblico e spesso di posti auto che viene effettuata a volte senza regolare pagamento della stessa…se vuoi continuo…se poi vogliamo parlare del mercato e dei camioncini che vendono porchetta…pesce…etc….il problema e’ solo uno le norme ci sono vanno rispettate…e le persone anche…se per quieto vivere ci sono clienti che non sopportano cani in un negozio di alimentari vanno rispettati..gli animalli sono animali le persone sono persone…e piantiamola con i luoghi comuni del tipo meglio l’animale che l’uomo……peraltro a me e’ capitato di entrare in un negozio specializzato per cani e gatti e di veder affisso l’avviso che i cani non potevano entrare alla mia domanda mi e’ stato spiegato che essendoci comunque alimenti che seppur sigillati diffondono comunque odori ci sarebbe potuta essere la possibilita’ che l’animale addentasse qualcosa peraltro rischiando di farsi male……
Poi spesso sono gli stessi padroni…leggasi museruola e giunzaglio…a non rispettare le regole….ma si sa’ sono leggi fatte per sport…cosi’ come quella regola tra le altre cose di buona convivenza che vuole la raccolta dei bisogni del proprio amico a quattro zampe…e che moltissimi non fanno…poi magari sono gli stessi che alzano la volce per entrare con fido in un negozio di alimentari????
In campeggio ad esempio moltissimii hanno il cane anche di taglia grande e guarda caso nessuno porta la museruola…scorrazzano liberi e felici e lasciano escrementi in giro…cosa che succede anche nei giardini pubblici etc….
solo per dire che se si comincia a far polemica su cose che nulla c’azzeccano non ne usciamo piu’.Cosa dice la normativa in merito???
Gualtiero, parlando di norme igienico-sanitarie , ciotoline e taglieri per gli aperitivi sui banchi del bar c’entrano per tutti gli stessi motivi che hai appena elencato sull’esposizione e la conservazione dei cibi, e anche di più; non c’è niente di più antigienico, tenuti lì scoperti per ore e ad altezza busto in luoghi molto frequentati. Verdura e frutta la lavi, mentre la pizzetta te la metti dritta in bocca. basta un colpo di tosse; ma , a parti rovesciate, nessuno mai che si lamenti. Se invece , per tornare nello specifico, discutiamo di norme comportamentali, c’entra più la buona educazione , che come dicevano le nostre nonne ” sta bene sempre e dappertutto” . Sta bene per il padrone del cane, che conosce il comportamento del suo animale e comunque deve tenerlo a guinzaglio stretto accanto se viene fatto entrare in un qualsiasi negozio, tanto più alimentare- nè più nè meno quello che dovrebbe fare un genitore con un figlio piccolo che tiene per mano onde evitare che possa fare danni o farsi male- sta bene per il negoziante che deve avvisare con tono garbato quando non vuole che un cane entri nel suo locale., oppurre meglio ancora, esporre preventivamente un cartello, così si evita ogni problema. Credo poi che molto dipenda dalla taglia dell’animale e dalla razza, ci sono cani che per conformazione sbavano, embé, chiaro, in questo caso , che io padrone dovrei essere il primo a capire che è meglio in ogni caso lasciarlo fuori. Non lo so , se ad esempio anziché di un labrador ( visto che è successo a Civitanova, oltre che cani molto buoni, docili e intelligenti, ricordo sono anche cani salvavita addestrati per il salvataggio in mare) si fosse trattato di un barboncino, un chiwawa o un yorkshire con collare firmato e tanto di cappottino, tenuto in braccio dal padrone, fosse successo lo stesso.
concordo Tamara