Isis, guerra in Medio Oriente, migrazione. L’incontro con Mohamed Tarakji, imam di Macerata, è stata un’occasione di confronto e chiarimento per molti dei maceratesi presenti ieri pomeriggio nei locali della parrocchia Santa Croce. Veementi le domande del pubblico, subito dirette ai temi caldi dell’attualità islamica. Una tensione iniziale subito sciolta di fronte all’atteggiamento aperto dell’imam maceratese, che, dopo aver illustrato i pilastri dell’Islam, ha riservato parole di stima al pontefice cattolico: «Se papa Francesco fosse a posto dei maggiori capi di stato, il mondo sarebbe sicuramente migliore».
«L’incontro è stato bello, mi hanno fatto domande di tutti i tipi – ha detto Tarakij -. Dal ruolo della donna, al velo, ai problemi di integrazione tra fedi diverse. Abbiamo anche parlato dell’Isis e della tragedia siriana, che ha spinto così tante persone ad abbandonare il loro paese». Organizzato dall’associazione Ubuntu, dalla parrocchia di Santa Croce e dal movimento dei Focolari, l’incontro si inserisce nel calendario di “Reteviva”, l’iniziativa di Franco Micucci nata per promuovere nella città un dialogo all’insegna della fiducia, in un periodo segnato da grande diffidenza. «Impariamo a dare fiducia. Così si costruisce una società migliore, non chiudendosi – ha detto Micucci -. Queste iniziative vogliono promuovere una rete di cittadini attivi. Questo incontro è stato l’inizio di un percorso che approfondirà temi specifici, già emersi ieri pomeriggio, per consolidare l’amicizia tra la comunità cristiana e quella islamica nella nostra città».
(Fe. Nar.)
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Corano, La Mensa 5, 51: “O voi che credete! Non fatevi amici né gli ebrei, né i cristiani”.
Forse questo imam ha dimenticato il Corano, come papa Francesco ha dimenticato il Vangelo, quando egli non invita gli omosessuali, pur non giudicandoli, a non peccare più.