Non manca l’ironia al comitato “No crem” che per continuare la protesta contro il progetto e la delibera che approva la realizzazione di un impianto per la cremazione dei defunti, organizza per venerdì 11 settembre una fiaccolata in piazza XX Settembre. La protesta si sposta dunque al porto (l’impianto dovrebbe sorgere nell’area del cimitero di Civitanova Alta) e intende allargare i confini coinvolgendo tutta la cittadinanza. E’ ancora in corso la raccolta firme per chiedere che venga annullata la delibera che prevede la realizzazione dell’impianto a cui il comitato dice no. Tra le ragioni l’inutilità di una struttura secondo i calcoli statistici di chi sceglie la cremazione, la paura dei residenti di miasmi e cattivi odori oltre che aspetti ambientali e paesaggistici. Nel corso dell’ultima riunione che si è tenuta a Civitanova Alta anche il vice presidente del consiglio Daniele Maria Angelini si era detto contrario alla realizzazione del forno crematorio (leggi l’articolo). La fiaccolata è prevista per le ore 21.30.
(l. b.)
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di cosa hanno paura? miasmi??? ignoranza e ipocrisia pura!!! mentre contro gli incenitori dell’immondizia non vi frega niente vero? tanto lo fanno a castelraimondo o tolentino!!! peccato che la diossina vi arrivi fino a giu…idignatevi per la schifezza di mare che abbiamo!
Emissioni nocive ? Sono a livello di 1/10 della soglia consentita dalla legge. Cattivi odori ? Sarebbero molto minori di quelli che ci sono attualmente tra immondizia lasciata al sole e fumi di fabbriche. Aspetti paesaggistici ? Il crematorio sarebbe dentro il cimitero, che facciamo togliamo anche quello ? La verità è che i 30 del comitato (incluso l’ “ignaro del progetto” vice presidente del Consiglio Comunale) abitano da quelle parti e non vogliono che le loro ville e villette perdano di valore immobiliare. In quanto alle statistiche, è chiaro che chi vuole essere cremato e deve sorbirsi trasferte e file nei crematori di Ascoli o San Benedetto, alla fine rinuncia. In altre parole: la struttura sicuramente incentiverà la pratica della cremazione. Con buona pace anche di parrocchie, lapidari, fioristi ecc. che temono di veder ridotti i loro guadagni.