di Marco Ribechi
Hanno trovato assistenza e riparo i pakistani che da otto giorni alloggiavano nel piazzale di via Prezzolini, di fronte all’ufficio immigrazione (leggi l’articolo). Dopo il tavolo di lavoro dove si sono seduti Prefettura, Questura e amministrazione comunale per decidere sulla questione, 16 profughi sono stati affidati al Gus che li ha inseriti nei propri programmi di accoglienza. «Abbiamo ricevuto da parte della Prefettura la richiesta di procedere all’accoglienza – dice Paolo Bernabucci, presidente dell’associazione – Li abbiamo alloggiati in una delle strutture che abbiamo sul suolo provinciale, è una situazione provvisoria in attesa che siano perfezionate le pratiche di richiesta asilo». Dopo la registrazione infatti, a seconda della loro effettiva posizione, potranno scegliere se restare o spostarsi in altri luoghi: «Normalmente dopo un paio di mesi molti decidono di andarsene – continua Bernabucci – Se non ci sono problemi la legge consente loro di muoversi e di decidere la provincia di accoglienza. Spesso raggiungono le loro comunità quindi non è detto che resteranno nei nostri alloggi». A questo punto la pratica seguirà il classico iter, come per ogni altra persona accolta dal Gus: «Il primo soccorso è stato prestato dalla Croce rossa – conclude Bernabucci – Nel momento in cui la prefettura li affida a noi si entra nello sviluppo classico dei programmi di accoglienza. Hanno tutti i diritti di chi ottiene l’asilo, non cambia nulla rispetto a coloro che arrivano con gli sbarchi».
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ma non erano 12? Nel frattempo si è ricongiunto qualche familiare?
Ci sono delle condizioni, specificate dalla legge, che prevedono chi è perchè può richiedere asilo in Italia….
Ma dal sito “Viaggiare Sicuri” (oltre le generiche raccomandazioni di fare attenzione) non c’è alcuna comunicazione di guerre, persecuzioni e conflitti armati in Pakistan….
…..Mentre, per altre zone, lo sconsiglio è evidentissimo per situazioni di guerre/guerriglie
LIBIA: A partire dal 15 febbraio 2015, a seguito del progressivo aggravarsi delle condizioni di sicurezza, l’Ambasciata d’Italia a Tripoli ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Non è più possibile pertanto assicurare assistenza consolare a coloro che, nonostante il chiaro sconsiglio delle Autorità italiane, siano ancora presenti in territorio libico.
A fronte del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza in Libia e degli scontri che stanno interessando il Paese (specialmente in Tripolitania, a Bengasi e Derna), della crescente minaccia terroristica e dell’elevatissimo rischio rapimenti si ribadisce il pressante invito ai connazionali a non recarsi in Libia e a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese.
IRAQ:
L’Iraq è attraversato da una crisi gravissima.
Gli scontri militari si aggiungono agli attentati terroristici, in costante crescita dal 2013. In particolare la capitale Baghdad, così come molte altre Province della fascia centrale dell’Iraq, ha subito una ripresa delle attività terroristiche su grande scala. La militarizzazione delle città accresce inoltre il rischio di incidenti e di violenze occasionali.
L’Iraq non può pertanto essere considerata una meta per il turismo e le condizioni del Paese non sono tali da consentirvi una permanenza al di fuori di un adeguato contesto di protezione, da determinare in funzione delle situazioni nelle diverse aree dell’Iraq.
Si raccomanda pertanto vivamente di rinviare – fino a nuovo avviso – viaggi a qualunque titolo in Iraq.
AFGHANISTAN: Si sconsigliano vivamente viaggi a qualsiasi titolo in Afghanistan, in considerazione del perdurare della gravità della situazione di sicurezza interna nel Paese, dell’elevato rischio di sequestri ed attentati a danno di stranieri in tutto il territorio nazionale e del ripetersi di gravi attentati complessi in tutti i principali centri urbani ed anche nel centro della capitale.
Sarebbe pertanto interessante capire quale sono le motivazioni della eventuale richieta di asilo per chi arriva dal Pakistan…
Poverini, ci mancavano! Chiudessero il GUS e altre associazioni simili che sono state la fonte dei nostri mali.
NAVE , NAVE, NAVE , ORMEGGIATA A LAMPEDUSA COME CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ,CON PERSONALE MILITARE ADDETTO ALLO SMISTAMENTO, IDENTIFICAZIONE, REGISTRAZIONE, ASSEGNAZIONE STATUS, PRATICA IMMEDIATA D’ESPATRIO A SECONDA DEL PAESE EUROPEO SCELTO , ED EVENTUALMENTE RIMPATRIO VELOCE PER I NON AVENTI DIRITTO.CENTRO DI ACCOGLIENZA UNICO, NAZIONALE, IN MANO ALL’ESERCITO ANCHE PER QUESTIONI DI SICUREZZA INTERNA ALLA NAVE.
NEL FRATTEMPO, STOP RICEVERE ALTRI MIGRANTI IN TUTTI I CENTRI DI ACCOGLIENZA SPARSI IN ITALIA FINO A COMPLETA CHIUSURA. . DALLA NAVE, I MIGRANTI POI DIRETTAMENTE ALLE STRUTTURE CHE LI OSPITANO A SECONDA DELLA DESTINAZIONE ASSEGNATA DI CONCERTO COI COMUNI CHE HANNO CAPACITA’ DI RICEVERLI E CHE GLI DARANNO SISTEMAZIONE , VESTITI E IL NECESSARIO PER L’ASSISTENZA MEDICA, ATTRAVERSO I LORO UFFICI SENZA PASSARE PER ALTRE ORGANIZZAZIONI CHE SI ATTIVANO SOLTANTO A PRATICA DI REGISTRAZIONE AVVENUTA, QUINDI DEL TUTTO SUPERFLUE QUANDO NEL FRATTEMPO I LORO PROTETTI VENGONO LASCIATI IN STRADA PER GIORNI E GIORNI COME ACCADUTO A MACERATA.
CHI DELLE ONLUS VOLESSE PROSEGUIRE LA SUA OPERA BENEMERITA COME VOLONTARIO PUO’ SEMPRE CONTINUARE A SVOLGERLA SUL TERRITORIO A TITOLO PERSONALE.
MANTENERE SIA I MIGRANTI CHE LE ONLUS A FARE DA AGENZIA DI COLLOCAMENTO, E’ TROPPO TROPPO.
Venghino siori e siore!!!! tanto continuano ad esserci i magna magna che lucrano ed i fessi che ancora ci credono nell accoglienza fino a quando non saremo noi ad essere cacciati!!! Questi come gli altri prima di loro che non si sa’ da dove sono sbucati andrebbero messi dietro le sbarre per immigrazione illegale e rispediti al mtittente…e poi ha ragione Gianfranco!!!1
Riflessioni.
Ma chi paga quelli che lavorano nelle cooperative? Forse sono mantenuti dai genitori?
Ci stiamo inventando lavori nuovi?
non ho capito la differenza fra i pakistani che lavorano in italia e questi qua che invece vengono mantenuti dallo stato come richiedenti asilo….
c’è pakistano e pakistano…c’è chi fadiga e chi vuole che gli altri fatighino per loro,l’importante è che tutti c’ha una casa e da magnà,il resto non ce ne frega niente…viva l’italia.
Chissà se qualche regista del maceratese ha pensato di girare il film “L’immigrato dalle uova d’oro”. La prima scena potrebbe mostrare un pulmino a 12 posti con il logo della cooperativa “Venite fratres” che scarica altrettanti orientali per niente dis-orientati, con cartoni sottobraccio, i quali si accovacciano davanti all’ufficio immigrazione, su posti assegnati con gessetto bianco dall’ufficio territoriale del governo (cosiddetta ‘prefettura’). La seconda scena potrebbe mostrare i suddetti fare lo sciopero della fame, ossia intenti a mangiare, ovviamente lontani dai flash, vincisgrassi annaffiati con verdicchio dei Colli di Jesi. La terza scena, quella clou, mostrerebbe il galoppino della cooperativa, visibilmente commosso, con l’assegno circolare in mano portato in trionfo dai baciati dalla fortuna. Potrebbe andare?
Ok preoccupiamoci di questi e gli altri? Visto che scappano tutti questi baldi giovani e i deboli (bambini.donne anziani ecc ecc) che restano nei loro paesi in guerra chi li protegge? E i deboli che muoiono lungo il tragitto terrestre e navale chi li protegge? Si è mai sentito che il nostro governo sbatte i pugni sul tavolo dell’onu e dalla UE affinche intervenga decisamente in questa martoriata africa? Tanto vale andarli a prendere sul posto iniziando dai piu deboli visto che con il costo complessivo di queste operazioni possiamo passare da mangiare a tutta l’africa?
Leggo quotidianamente di pakistani in Italia che compiono reati mi spiegate perchè un missionario di 8o anni debba rischiare la vita il pakistan per organizzare l’istruzione a 2000 bambini di profughi afgani e 1500 di pakistani? Sara il caso di rimandarli subito a lottare per la propria patria
facendo entrare tutto sto schifo tra qualche anno leggeremo questo su “Viaggiare sicuri”
ITALIA:
L’Italia è attraversata da una crisi gravissima.
Gli scontri militari si aggiungono agli attentati terroristici, in costante crescita dal 2015. In particolare Macerata, così come molte altre città della fascia centrale, ha subito una ripresa delle attività terroristiche su grande scala. La militarizzazione delle città accresce inoltre il rischio di incidenti e di violenze occasionali.
L’Italia non può pertanto essere considerata una meta per il turismo e le condizioni del Paese non sono tali da consentirvi una permanenza al di fuori di un adeguato contesto di protezione, da determinare in funzione delle situazioni nelle diverse aree dell’Italia.
Si raccomanda pertanto vivamente di rinviare – fino a nuovo avviso – viaggi a qualunque titolo in Italia.
Ricordo ai tempi del Liceo, quanto fosse entusiasta dell’Europa (non c’era l’odierno scetticismo) il prof. di Diritto/Economia e quanto fosse bello che merci e persone potessero circolare facilmente e liberamente TRA STATI MEMBRI DELL’ EU.
Oggi mi chiedo quale sia la “conquista” e l’utilità di questa libera circolazione tra stati membri, VISTO CHE CHIUNQUE, PROVENIENTE DA QUALSIASI FOGNA DI PAESE PUO’ TRANQUILLAMENTE CIRCOLARE ANCHE SENZA DOCUMENTI E PASSARE LE FRONTIERE.
gia’ perche’ l’altera domanda inquietante e’…se questo scappano dalla guerra e dai soprusi…mogli e figli sono considerati carne da cannone????
Per Banci. Gli inglesi dicono che siamo di Manica larga.
Ricordiamo l’accorato appello del GUS a Renzi e Juncker, del 21 aprile 2015.
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/04/21/naufragio-di-migranti-libici-il-gus-chiede-a-renzi-e-juncker-azioni-concrete/647622/
Per Cerasi. Scappano dalla fame e dalla guerra perché le mogli, femministe, non cucinano e guerreggiano per la parità e i figli parteggiano, ovviamente, per le madri. Per non citare le suocere, che parlano nonostante il burqa-bavaglio e le sorelle, che vogliono i soldi per il corso completo di danza del ventre.
In questi ultimi tempi, pur di fare notizia, talune testate giornalistiche stanno sbattendo il morto in prima pagina, meglio se il cadavere è di un bambino perchè lo shock è assicurato….
L’istinto di orrore e pietà, di sbigottimento e di paura, in questi casi, ha la meglio: non si possono lasciare morire annegate le persone….
Giusto, giustissimo.
Chi pensa il contario è peggio di una bestia; chi pensa che sia giusto fregasrene e girare la testa altrove è un mostro…
Un pò meno giusto, tutto diventa, se il tentativo, di queste macabre foto, è solo quello di spingere per ulteriore accoglienza, sempre più senza controlli e senza filtri….
In passato, nemmeno tanto lontano, ci sono state altre tragedie (genocidio in Ruanda, oppure i massacri nella ex Jugosavia) che hanno fatto migliaia e migliaia di morti.
Morti, stupri, orrore, distruzione e disperazione….
Solo che, in quei casi, c’erano i resoconti delle tragedie (chi dimentica Srebrenica o Sarajevo), ma difficilmente avevamo in prima pagina le foto dei cadaveri perchè NON serviva (più di tanto) indignare l’opinione pubblica.
Non serviva perchè NON c’era alcuna accoglienza da preparare, nessun profugo da sistemare, nessun centro accoglienza da preparare, nessuna onlus pronta, dietro corrispettivo, ad abbracciare i disperati
Oggi invecece, che il problema dei migranti non è solo italiano ma Europeo, c’è intorno alla situazione drammatica un giro vorticoso di interessi e soldi da far paura.
Un giro pazzesco di denari ed interessi, vagonate di denari e di affari: ed ecco che in questo caso anche la foto del morto bambino diventa strumento morale di pressione
Perchè sulla pelle dei profughi ci mangiano in tanti, in troppi.
Non solo le caritatevoli organizzazioni che (dietrto denaro suonante, of course) li accolgono, ma poi questi disperati vanno vestiti, gli si deve dare da mangiare, il mediatore che insegna la lingua, gli si deve trovare alloggio, ecc. ecc. ecc….. Ma quanti sono che, con i profughi, ci mangiano???
Con la “scusa” dell’accoglienza, in tutta Italia, abbiamo creato decine di migliaia di posti di lavoro: c’è gente che si è licenziata dal posto di lavoro (statale e sicuro) per andare a fare accoglienza!
E poi le caritatevoli, sorta di umanitarie organizzazioni crossover (tra tutte le componenti politiche e curiali) non disdegnano di sedere al desco dei potenti (Mafia Capitale ne è un esempio ma, a scavare tra i conti e i bilanci, probabilmente se ne troverebbero altri) e talvolta magari assumono anche il parente o l’amico o l’amante del politico di turno…
Perchè si è deciso, invece che coordinare le varie associazioni già esistenti sul territorio diretta emanazione dello Stato (esempio Protezione Civile, ma anche Esercito, Marina, ecc.) di dare modo a “terzi” di gestire i profughi?
Perchè invece di verificare, sul territorio, si è deciso che le domande della richiesta di asilo venissero verificate in altre sedi (le domande marchigiane vengono verificate a CASERTA)?
Perchè, nonostante le tante domande (fatte qui e in moltissime altre sedi), ancora NON si riesce a sapere (sui soldi destinati) qanto si spende realmente per il profugio/richiedente asilo (alloggio, vitto, vestiti, integrazione, ecc.) e quanto invece rimane attaccato (spese generali, stipendi, contributi, rimborsi spese, cene, carburanti, ecc. ecc.) alle mani caritatevoli delle onlus che li aiutano??
Chi volesse avere più informazioni può partire da qui
http://www.meltingpot.org/La-procedura-per-il-riconoscimento-della-protezione.html#.VehgNZc4f3Q
Mi sembra chiaro che vi sia un tam-tam per portare i profughi/clandestini a Macerata, città molto accoglienete
Il fatto che tutti i commenti a questo articolo vanno in moderazione, la dice lunga sul clima di esasperazione raggiunto sull’argomento. Ma a che serve? Tanto, qualsiasi cosa si pensi e si dica nei nostri commenti quotidiani non cambierà mai nulla, tutto andrà avanti come prima e come sempre. Stiamo sereni.
Gianfranco, è sempre stato così nei media ( di regime,) come per le più ” tradizionali” immagini di bambini africani col ventre gonfio d’aria , le braccine e le gambette scheletrite, davanti un piatto di riso con le mosche,tutte provenienti da quelle popolazioni la cui povertà rimbalza sui nostri schermi dopo che, e contemporaneamente a , averle sempre sfruttate a vario titolo noi europei e occidentali. Vendita di armi e regimi corrotti sostenuti compresi. E’ così che si esercita il potere, il controllo sociale in vista dei propri obiettivi e per tenere a bada il malcontento, la domanda interna di benessere. Quando vedi certe immagini, anche muori di fame, sfrattato, vessato, senza lavoro, senza reddito, pensi di essere comunque pù fortunato. I cinici sono loro, quelli che governano e chi diffonde certe immagini.
Quanto al Gus, se mettesse a disposizione le proprie strutture, e come da statuto, addirittura a costruirne: tanto di cappello. Ma per un’ organizzazione non governativa, che sta per ” Gruppo Umana Solidarietà” a cui viene messa la situazione in mano dopo le procedure d’identificazione di rito dei clandestini, o queste vengono tagliate fuori dal giro dell’accoglienza, oppure, continuando a tradire il senso di pietàs umana della loro associazione, cambino presto il nome in GPS: Gruppo Prefettizio Solidarietà.
Magari in città ed in Provincia c’è un errata percezione di quanti siano TOTALMENTE i richiedenti asilo o rifugiati o gli irrregolari/clandestini che, a vario titolo, vengono <em<trattati dalle varie coopperative, organizzazioni, club, associazioni ecc. ecc.
Visto che gli elenchi ci sono non sarebbe forse il caso che la Prefettura dia le informazioni esatte???
Quanti sono AD OGGI i i richiedenti asilo o rifugiati o gli irrregolari/clandestini che, a vario titolo, sono “gestiti” nel territorio provinciale e per i quali le varie coopperative, organizzazioni, club, associazioni ecc. ecc.??
Perchè va da se che se sono 100 è un conto ma, se sono 5.000, è un altro….
E già che ci siamo si potrebbe sapere, associazione per associazione e organizzazione per organizzazione, quanti ne gestiscono e quanto introitano, giornalemente, in totale??
La cooperativa X ne gestisce 10, l’organizzazione Y ne ha in carico 25, l’onlus G riceve denari per 300, e via dicendo….
Se ci fosse ESTREMA chiarezza su:
– quanti sono i rifugiati ed i profughi sparsi per la provincia, CITTA’ per CITTA’
– quanto, ciascuna organizzazione, incassa al lordo per SINGOLO profugo
– quanto, ciascuna associazione, PRECISAMENTE SPENDE per ogni singolo profugo (vestiti, cibo, alloggio, ecc) e quanto TRATTIENE (spese generali, stipendi, carburanti, cene, rimborsi, ecc.)
Ecco: se ci fossero pubblicate le cifre, i dati, i costi e i guadagni NON ci sarebbero chiacchiere da bar, congetture, illazioni, ecc.
Dovrebbe essere pertanto INTERESSE delle cooperative, delle onlus, dei gruppi che gestiscono questi flussi di persone dimostrare, dati alla mano, che è TUTTO REGOLARE e che pertanto nessuno ci si ingrassa, che i fondi non vengono distratti, che non è solo una mera operazione economica senza alcun odore di volontariato….
Dopo certi commenti ci sarebbe molto da dire.
Mi limito a dire che sul sito web della Prefettura di Macerata é riportato che per il servizio accoglienza degli immigrati nel 2014 sono stati liquidati al GUS € 529.500,00.
Attualmente é in corso un’altra gara con prezzo base 34,00 per immigrato e sará accolta l’offerta piú vantaggiosa economicamente. In altre parole chi chiede meno vince la gara.
L’affidamento del serviizo di accoglienza é sogetto a gara e quindi sottoposto alla disciplina prevista per gli appalti.
Se qualcuno ritiene che ci siano irregolaritá o fatti illeciti, farebbe bene a ricorrere al TAR o a far denuncia in Procura, invece di formulare illazioni e raccontare storie.
Se poi si ritiene che sia un’attivitá lucrosa, partecipi alle gare indette dalle varie Prefetture.
Per Franceschetti. Premesso che il termine ‘Prefettura’ è improprio (in realtà il nome è ‘Ufficio Territoriale del Governo’), le chiedo di sapere, se lei lo sa, come si mantengono i dipendenti delle cooperative. Le chiedo anche di sapere, se lei lo sa, se le cooperative possono accedere contemporaneamente al gettito fiscale con il sistema del cinque per mille.
Per Aldo Iacobini
Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo
Stiamo parlando di procedure ad evidenza pubblica soggette alla legge sugli appalti.
So che chi vince gli appalti deve produrre periodicamente certificazione Inps che attesti il versamento dei contributi e quant’altro.
Per il 5 per mille so che esiste una procedura apposita per ottenerlo. Credo si faccia una domanda e poi ci sia una Commissione che la valuti e decida in tal senso. Ovviamente per accedere a tale benficio occorre essere in possesso dei requisiti di legge. Anche qui trattasi di procedura ammininistrativa, liberamente impugnabile di fronte al TAR ovvero in caso di atti illeciti segnlabile alla competente Procura della Repubblica.
Se lei é a conoscenza di irregolarita o illeceitá, non perda tempo a discuterne con me: si rechi in Procura.
Per il dr. Franceschetti.
E’ rimasta insoddisfatta la risposta alla mia domanda su come si mantengono (come càmpano) i dipendenti delle cooperative. Lavorano? Vivono di rendita?
@Iacobini
Mi scusi, ma mi sfugge il senso della sua domanda, considerato che l’articolo parlava di migranti e qualcuno chiedeva informazioni su numero di profughi e chi paga chi. Oltre ad altro su cui sorvolo.
In ogni caso certo che le cooperative pagano, o se preferisce dovrebbero pagare, i loro dipendenti o soci-dipendenti. Una mia amica è OSS presso una cooperativa sociale che si occupa di disabili e percepisce regolare stipendio.
Se poi mi chiede se € 34,00 al giorno per immigrato son sufficienti per coprire tutte le spese (vitto, alloggio, vestiario dell’immigrato e spese della coop) non lo so. So però che se l’offerta a base d’asta è troppo basso e l’assegnazione avviene in favore di chi fa l’offerta ancora più bassa, le aste vanno deserte perché economicamente non convenienti. Ed in questi casi se la danno a gambe sia le coop che le società commerciali.
Per Franceschetti. Grazie, chiarissimo. A questo punto è chiaro il senso dell’accorato appello, apparentemente deamicisiano, rivolto il 21 aprile 2015 a Juncker e Renzi : ossia diamoci da fare se no non arriviamo alla fine del mese. Domanda: quando i fondi saranno finiti (prima o poi) i dipendenti delle cooperative che faranno? Saranno messi in cassa integrazione? Si faranno mantenere dai genitori?
@Iacobini
Guardi ho scoperto l’esistenza della GUS in occasione di questa emergenza. Non so quindi se si occupano solo di immigrati o abbiano altri campi d’intervento.
Mi auguro di si.
Cassa integrazione? Non lo so.
Per tenere lontani gli speculatori basterebbe che il sussidio si attestasse attorno ai 27 euro al giorno per ogni richiedente asilo. Ora è 35.
Credo che si continui a fare confusione tra irregolari e profughi….
Il profugo è colui che scappa da un conflitto, oppure da persecuzioni politiche o religiose, cataclismi, eruzioni vulcaniche, ecc.
I € 35 euro al giorno (+ IVA) dovrebbero essere, pertanto, utilizzati soltanto per i profughi, non per chiunque varchi i nostri confini….
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad arrivi di molti pakistani, che fuggivano non si sa bene da cosa, sempre ben accolti SOLO DOPO che diventavano “appetibili” (prima NO, perchè se non c’erano i 35 euri di rimborsi nessuno se ne prendeva carico!!)
Orbene qualcuno dovrebbe spiegarci, senza superc@zzole, perchè ci sono tanti pakistani REGOLARI in Italia, che lavorano e pagano le tasse (Corridonia, ma non solo), e poi ci sono gruppi di “disperati” che invece vengono a bivaccare a Macerata.
Ho letto, sui gruppi facebook, che come giustificazione si tende a dire che anche in Pakistan ci sono problemi (guerra d’attrito con l’India, attentati, ecc.) e che pertanto anche i pakistani dovrebbero rientrare tra i richiedenti asilo (qundi diventare portatori di € 35 a testa)…. Ma allora i pakistani REGOLARI sono più co-gli-oni??
Non contrabbadiamo quello che sta diventando “businnes” per accoglienza, sono due cose completamente differenti ed opposte….
Ecco il link all’articolo di Cobianco, di Panorama.
http://www.panorama.it/news/cronaca/quei-35-euro-al-giorno-che-alimentano-mafia-capitale/
Cerasi come fa a dire che sono pachistani? E se anche lo fossero chi le dice che in base alla normativa italiana sull’asilo, qualcuno tra costoro non abbia diritto comunque a restare in Italia?
Innanzitutto vanno identificati, poiché nessun Paese si riprende un cittadino che non é suo cittadino.
Nel frattempo che li identifichiamo, che facciamo? Li lasciamo in mezzo ad una strada? Li uccidiamo? Li pijamo a calci?
Ripeto, se ritiene che 35 euro + Iva per mantenere una persona, sia un buon affare, si butti nell’affare. Che problema c’é?
A proposito cercando in rete ho scoperto che il GUS ha pure un bel sito con tanto di bilanci pubblicati. Arrivano fino al 2013 (manca quello del 2014), ma intanto se qualche esperto in materia vuol fare le pulci, ben venga. Almeno cominceremo a ragionare su dati concreti e non su illazioni, storie o supercazzole.
Per Franceschetti. Sì, li lasciamo in mezzo a una strada, come tanti altri, italiani, che non fanno notizia: ha presente le stazioni ferroviarie di Ancona (Marche) e di Bologna (Emilia Romagna)?
@ Luigi Franceschetti
Come volontario, senza beccare unalira, li ho soccorsi e li soccorrerei di nuovo, senza se e senza ma….
Ma qui si sta discutendo su come alcuni vorrebbero far passare come rifugiati, chiunque a qualunque titolo, venisse in Italia con i barconi o passando via terra…
http://www.meltingpot.org/La-procedura-per-il-riconoscimento-della-protezione.html#.Ve2d7JfgX0I
E pur non essendo un esperto di economia 2 conti li non sono difficili da fare.
4 rifugiati a 35 euro al giorno fanno circa € 4.200 al mese (cioè molto di più di quello che entrta in una normale famiglia italiana)
Affitto, bollette, cibo e vestiario (oltre che tuttele altre cose che servirebbero ma che, talvolta, non vengono fatte: studio lingua e leggi, aquisizione strumenti per lavoro, ecc.) e quanto ne resta alle associazioni???
Lasci perdere i bilanci e non prendiamoci in giro: quello che si legge è del tutto insufficente.
Non si comprende chiaramente quanti, di questi soldi, sono usati per i profughiu e quanto invece finisce tra spese di gestione, carburanti, stipendi, e rimborsi delle varie organizzazioni ONLUS
L’ho già scritto: non contrabbadiamo quello che sta diventando “businnes” e quella che invece è l’accoglienza: sono due cose completamente differenti -ed opposte- ….
Per Cerasi. La tua coincide con la posizione di Hollande, diversa da quella della Merkel e di Renzi.
@ Aldo Iacobini
Mi permetto di correggerla: la posizone di Hollande coincide con la mia 🙂
Per Cerasi. E’ vero, lui ha confessato che non è farina del suo sacco. Ha aggiunto che siccome le Marche sono la regione ove tanti paesi, anche piccoli, hanno la moschea (= il centro culturale islamico), non capisce perché il Papa deve far scomodare le parrocchie (e San Giuliano) per ospitare sconosciuti. D’altronde gli stessi richiedenti asilo scambiano l’ufficio immigrazione per una moschea (vedasi foto, eloquentissima).
E quanto spenderà il GUS per sti disperati…
stanno in 20 su una casa e hanno una chiave sola, entrano e escono di continuo a tutte le ore e ogni volta per rientrare devono urlare finché uno tira la chiave dalla finestra, anziché scendere ad aprire.
Per non parlare del vivai di ragazzetti fattoni in cerca di fumo…
Barbari.
Fino a quando non vengono identificati e verificata la loro condizione sono migranti. Poi diventeranno rifugiati politiici, perseguitati per motivi religiosi, oppure migranti economici (in questo caso dovrebbero tornare indietro).
I 35 euro sono base d’asta indicati in una gara d’appalto: dite che sono troppi? Ripeto, pertecipate all’appalto che vi devo dire?
Per gli italiani in difficoltá: non mi pare che non ci siano aiuti. Alle stazioni di Bologna e Milano ho visto cittadini extracomunitari fare le pulizie nelle carrozze, svolgere servizio facchinaggio per SDA… Poi che sia un momento difficile per tutti é vero, ma ció non toglie che qualcosa per chi arriva va fatto.
Tra l’altro é gente che non pensa proprio di fermarsi in Italia, anzi se ne vuole andare quanto prima.
La Merkel ridendo e scherzando si prende i siriani: culturalmente preparati, con soldi propri, facili da integrare. E fa un figurone in Europa e ne l Mondo.
Per Franceschetti. Qui non si tratta di partecipare all’appalto, si tratta di non dare proprio i soldi. I dipendenti delle cooperative avranno di certo la possibilità di trovare un altro lavoro, se vogliono. E’ strano cercare i migranti per lavorare.