di Maikol Di Stefano
A Civitanova non si parla più di calcio. Anche nel post partita della gara con il Giulianova, ennesima sconfitta interna nel girone di ritorno, a prevalere su tutto sono le vicende fuori dal campo. Il futuro, ma anche il presente dei rossoblu è sempre più avvolto da una nube nera, la quale all’orizzonte non vede alcuno spiraglio di luce. “La Civitanovese è una nave che sta affondando – sbotta Antonio Mecomonaco – Se il problema sono io, sono disposto a lasciare il posto a qualcun altro per il bene di questa realtà. Ci sono delle cose però che vanno chiarite, per il bene di tutti, in questo momento ognuno deve rispettare il suo ruolo. L’allenatore deve allenare, il giocatore fare il calciatore e il tifoso tifare. Bisogna darci tutti insieme una calmata, sennò andiamo incontro ad un massacro. E’ giusto che a fine gara, la tifoseria contesti l’allenatore, contesti i giocatori anche perché sennò con chi se la prendono col vento?”. Non le manda a dire in conferenza l’allenatore rossoblu, la Civitanovese in questo momento è una realtà priva di società alle proprie spalle. Il direttore sportivo insieme al direttore generale non ci sono più, il presidente sulla carta c’è, è Luciano Patitucci, ma in città non lo vedono da settimane e vista la contestazione di oggi mossa dalla curva con uno striscione che recitava: “Fuori questa società dalla nostra città”, nessuno sembra volerlo rivedere a breve. Così restano abbandonati a loro stessi gli addetti ai lavori, lo staff tecnico e la squadra. Allora visto tutto ciò cosa succederà martedì? “Molto probabilmente – prosegue il coach chietino – il presidente non si farà sentire, io dovrei venire per prendermi gli insulti o non allenarmi perché qualcuno fa sciopero? Non ha senso”. Il riferimento del mister Mecomonaco è a venerdì scorso, quando a causa di uno sciopero del magazziniere della Civitanovese, i ragazzi non hanno potuto svolgere la seduta d’allenamento, trovandosi così in una situazione ancora più deficitaria di quella che oggi tutta Civitanova vive. In chiusura, anche una tirata d’orecchia ai supporter da parte dell’allenatore della società di via Martiri di Belfiore: “Antonio Mecomonaco non andrà mai sotto la curva, perché nessuno dirà mai a me chi deve scendere in campo. Se i tifosi vogliono questo, che comprino loro la società e se la gestiscono”. Inizia un’altra settimana di passione in casa Civitanovese, la quale potrebbe essere molto corta, se già martedì staff tecnico e giocatori non si presenteranno al campo, eventualità che al momento non è da escludere.
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“Patitucci, sai cosa e’ un asa ?
ma secondo voi se questo pupazzo di patitucci era una persona onesta ,perchè non prendeva il padova che sta in serie d?
forse perchè lo conoscono tutti dalle sue parti?
Mister. Quanta presunzione. Non era stato lei in settimana a bacchettare qualche pecorone in mezzo al campo? Ed oggi li abbiamo rivisti in campo. Fortuna qualche raga.zzo e degano a tenere di poco alto il tono della squadra. Però’ ancora si ostina a tenere ruzzier in panca. Perché non ci spiega il motivo? È meglio anche uno zoppo di ubs amodeo di questi tempi. Cerchi di essere più umile nella vita e non pretenda di essere il sacchi del 2015. Ricordi che le partite si vincono con i centrocampisti e non sostituendoli per mettere solo punte. Peschiera dalla beretti che di voglia ce ne mettono dieci volte di più di qualcun altro.
continuando a giocare con certi giocatori , si garantisce il non risultato.mettendo gioventu’ con gamba voglia e umilta’ si rischia di fare risultato e lui questo proprio non lo vuole.prima i soldi…poi i risultati…altrimenti se ne andrebbe…invece rimane li ben saldo…tanto non lo manda via nessuno a meno che non lo fa da solo.e mica e’ matto…se va via e si dimette, i soldi non li prendera’ mai.
azz questo copia cio’ che dico io ahahhaah!!!(della nave)…come mai!?