Tornano a far discutere gli autovelox di Pieve Torina. A segnalarlo è il lettore Gabriele Ciccioli, di Corridonia che già in passato ha denunciato le irregolarità delle contestazioni nel controllo elettronico della velocità all’interno del centro abitato del comune pedemontano. Alla denuncia Ciccioli allega delle foto scattate ieri mattina (9 novembre) mentre percorreva con l’auto la strada dove solitamente la polizia municipale si apposta con gli autovelox. «Auto mimetizzata – scrive Ciccioli – dispositivo accuratamente nascosto dietro al palo, e non da ultimo autovelox disposto a 10 metri dal cartello. Contravvenenendo alle più elementari regole stradali».Le perplessità di Ciccioli non sono campate in aria ma vengono da una sentenza, quella con cui il giudice di pace di Camerino, Alessandra Maria Guarnieri nell’aprile scorso ha annullato una multa elevata nel 2009 dalla municipale di Pieve Torina alla moglie di Ciccioli, Vittoria Rampichini (leggi l’articolo). Nonostante, tra le motivazioni dell’annullamento si annoverasse anche l’inadeguatezza della segnaletica atta ad indicare la presenza di dispositivi di rilevamento all’interno del centro urbano ad oggi la situazione sembra tutt’oggi non essere ancora cambiata, non sfuggendo all’occhio attento e ormai istruito di Ciccioli.
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Sono anche io una vittima di questo autovelox!
Da denuncia. ..e lo fanno anche le pattuglie senza autovelox…per legge l auto e l autovelox devono essere visibili dalla strada e segnalati in precedenza. ..se volete fare prevenzione invece che cassa!!!
Mi auguro che vengano presi provvedimenti contro il sindaco, il capo della municipale e l’agente che si sta soffiando il naso nella foto. Così avranno tutto il tempo per guarire dai mali stagionali.
E’ uno schifo davvero. Nascosti a 10 metri dal cartello!!!
Vogliamo parlare del comune di Caldarola che posiziona l’autovelox sulla superstrada SS77 bis e non si vedono mai i vigili urbani??
Se rispettate i limiti di velocità tutto queste chiacchiere sarebbero inutili. Non c’è bisogno che l’autovelox venga segnalato in precedenza per fare prevenzione!!! Se c’è un limite di velocità bisogna rispettarlo e non stare sempre a piagnucolare sui giornali!!! I comuni non farebbero “cassa”,come dicono molti, se tutti rispettassero i limiti
Che molto spesso gli automobilisti superano il limite di velocità è vero.
Ma è altrettnto vero che le amministrazioni, giocando sull’indisciplina degli automobilisti, talvolta volutamente NASCONDONO l’autovelox (NON per fare prevenzione ma) solo per fare cassa
Questo è il classico autovelox utilizzato per fare “cassa”, anche perchè un comune di 4 anime come quello di pievetorina, un autovelox che costa sopra i 40000 euro non so a cosa possa servire e come avranno fatto un’amministrazione del genere a poterlo comprare se non con l’unico scopo di realizzare entrate.
Agli ingegneri qui sopra, i limiti di velocità in quel tratto neanche la bicicletta da corsa riesce a tenerli, quindi l’autovelox non è visibile, non c’è il cartello temporaneo ed essendo una strada non a scorrimento veloce è necessaria la contestazione immediata. Tutte cose che fanno portare all’annullamento della multa.
Io ho fatto ricorso ed ho vinto, però finchè non si continua a denunciare, in Italia la giustizia ci vogliono secoli….
Penso che sia arrivato il momento che i sindaci di Visso , Castelsantagelo Sul Nera , Ussita e Montecavallo si muovino e fermino questa prevenzione ( per modo di dire ) e si mettano in testa che si penalizza solo il turismo del fine settimana per i comuni prima citati …. Svegliatevi primi cittadini finche’ siete in tempo .!!!!
morti de fame!!!
……tutte supposte….
Ribadisco ancora, che una volta si mettevano i briganti in mezzo alla strada per depredare i passanti, ma almeno quelli rischiavano di non avere sempre la meglio. Oggi siamo in tempi moderni, prima si legalizza la rapina, facendo intendere al cittadino che lo si fa per il suo bene. Poi, l’amministrazione comunale può agire con qualsiasi nefandezza, ma mai fare prevenzione. Questi sono i sindaci che fanno politica onesta solo per un mese prima di essere eletti, Poi, non esitano a passare alla politica squallida che per far fronte alle spese accettano anche di fare i ladri per conto terzi.
Aggiungo a quanto sopra detto che:
– gli autovelox per legge debbono essere BEN VISIBILI e non solo visibili;
– l’autovelox nascosto per la Cassazione integra il reato di truffa;
– è ora che anche i comuni e i pubblici ufficiali rispettino le leggi;
– il cittadino deve essere rispettato, considerato e compreso, anche se non è il sindaco di Roma.
a @michele borri: da come parli e scrivi dimostri di essere anche tu uno di quei bast..di che si piazzano lungo le strade con l’autovelox camuffato. Nessuno contesta che i limiti debbono essere rispettati, ma sappi essere tu il primo a rispettare le leggi e non trovare escamotage per spillare soldi ai cittadini a tradimento, altrimenti non ti resta altro che chiudere il becco e vergognarti!!!
A tutti i lettori che purtroppo sono o rischiano di incappare in queste luride e sporche truffe: che ne dite di inoltrare insieme al ricorso alla multa anche querela, nei confronti dei sindaci e soprattutto dei vigili che si prestano a questi tranelli, per truffa – abuso di potere e falso ideologico? Vuoi vedere che quando ci debbono rimettere di tasca propria e soprattutto di fedina penale propria questi “signori” si rifiuteranno di prestarsi a questi ignobili giochetti?
Pieve Torina perche’ ti vuoi far odiare da tutti quelli che passano di la’ ogni tanto e che potenzialmente avrebbero potuto passare ancora ma dopo la multa non ci verro’piu’ Grazie Pieve Torina spero di non rivederti mai piu’
Sono più di cinquant’anni che percorro la statale in questione, Macerata – Visso,, a cominciare con una topolino A. Allora il problema non erano i limiti di velocità, che sono rimasati immutati negli anni, ma il fermarsi. Allora di sicuro s’incontravano posti di blocco a Tolentino, bivio maddalena e per finire a Pievetorina. Non erano necessarie autovelox o altre diavolerie perchè allora bastava una lampadina o la fatidica formula della “velocità pericolosa” per beccarsi una contravvenzione. Proprio alcuni mesi fa a Pievetorina ho beccato una multa da 100 e rotti € per eccesso di velocità sanzionata dall’autovelox in questione e posso solo dire “mea culpa” perchè, pur conoscendo la presenza dell’apparecchiatura e le polemiche in corso, viaggiavo a 70 Km comodi. I limiti ci sono, gli autovelox pure e allora c’è da limitare la velocità e adeguarsi alle regole … oppure pagare o passare la vita a ricasco dell’umore dei giudici di pace.
Michele Pecora, evito di portare aventi l’argomento vista la tua ottusità. In quello che scrivi ci sono molte contraddizioni che non voglio commentare. Visto che mi hai dato del bastardo, ( non sono un vigile urbano comunque), ti dico che il tuo cognome ti si addice: Pecora e Ignorante!!!
E’ anche necessario puntualizzare che la legge deve valere sia per il cittadino, che ha il dovere di rispettarla, e che tuttavia ha il potere di modificarla con gli strumenti legislativi opportuni ove la ritenesse ingiusta, sia per le amministrazioni di vario grado che, al pari del cittadino, hanno il dovere di non infrangere la norma. Non capisco quindi perché i due pesi e due misure che esistono in qualche commento in cui il rispetto della norma è richiesto da parte del cittadino ma apparentemente non sembra sussistere lo stesso metro se si parla di amministrazione.
Personalmente aggraverei le pene dove l’amministrazione palesemente se ne infischi della legge e nel caso specifico aggiungerei il reato di truffa dove chiaramente sussista l intenzione di cadere in errore, personalmente reiterare l’errore è intenzionale.
QUESTO E’ QUANTO SCRISSI MA LA NOTIFICA E’ ARRIVATA UGUALMENTE.
Con la presente missiva, prima di un eventuale notifica a mio carico,
la sottoscritta ——————— nata il —————- a Montecassiano e residente ad ————,
in —————–, coniugata, proprietaria del veicolo FORD FOCUS SW targato —– di colore —–,
transitante il giorno 7 Settembre 2014 alle ore 08.44 sulla strada provinciale 209 all’altezza del chilometro 84, in località PIEVE TORINA, direzione VISSO, passata la strada di immissione via le Piane e appena successivo all’attraversamento sul torrente denominato via Roti ed,
a detta del personale presente illustrato in fotografia allegata, segnalata dal dispositivo mobile di accertamento infrazione perché funzionante da circa mezz’ora,
intende specificare e comprovare tramite tale foto, scattata dalla medesima alle ore 08.46 (fermato il proprio veicolo in sosta, scesa ed avvicinatasi all’esatto luogo predetto) le seguenti dichiarazioni di precisazione in merito:
L’art.142,comma 6-bis del CdS impone che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità siano
Preventivamente segnalate;
Ben visibili.
La distanza massima tra il segnale stradale o il dispositivo luminoso che indica la presenza delle postazioni di controllo e la postazione stessa non può essere superiore a Km 4 e tra il segnale e la postazione non devono essere presenti intersezioni o immissioni laterali di strade pubbliche.
Per le postazioni di controllo mobili possono esser utilizzati autoveicoli di servizio con colori istituzionali e veicoli di serie nella disponibilità della Pubblica Amministrazione; come nel vostro caso col mezzo targato DN 778 HV Fiat Punto 5 porte di colore bianco, nel caso specifico del veicolo di serie la visibilità può essere garantita con la collocazione sul veicolo o in corrispondenza di esso di un segnale conforme a quello previsto per le postazioni fisse, ovvero facendo uso di un dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu di tipo mobile, tale non funzionante però al momento dell’infrazione.
Sul Comune, dunque, incombe l’onere di provare che la presenza del privato è limitata alla fase di installazione ed impostazione degli apparecchi; mentre la gestione degli stessi è riservata ai pubblici ufficiali”; e che comunque il ruolo degli operatori tecnici sia sempre “subordinato a quello dei vigili urbani”.
Nascondere le apparecchiature di rilevamento della velocità integra la fattispecie di reato di truffa, quali,
(come in questo caso ben segnalato dalla foto allegata) risulta coperto da alberi, lampione dell’illuminazione pubblica, appena dopo una curva, e soprattutto, con la copertura con altro veicolo, nella fattispecie la Lancia Ypsilon di colore bianco targata AW 554 GJ di proprietà di MARTELLI TERESA risultante da visura catastale effettuata il giorno 9 settembre presso l’Aci di Macerata
non rispettando affatto le garanzie di trasparenza e correttezza imposte dal codice della Strada.
In secondo luogo, il CdS, all’articolo 183, dice che gli agenti durante i servizi con speed check o autovelox mobili «devono rendersi visibili, sia di giorno che di notte» l’agente deve presidiare l’apparecchiatura rendendosi visibile ai soggetti controllati»., e ciò non risulta essere presente ma visibile dietro l’arbusto dell’auto addetta al controllo. IL CAPITANO GIANCARLO CECCHINI DI CALDAROLA.
Detto e precisato, senza affatto screditare il Vostro operato ma esclusivamente nell’interesse della tutela dei diritti del Conducente colgo l’occasione per porgerVi i miei più Cordiali Saluti.