I vigili del fuoco hanno recuperato l’auto
di Monia Orazi
Tragedia questo pomeriggio alle 17 nella frazione Castello di Fiuminata, dove decine di persone incredule hanno visto una Fiat Punto guidata da un bambino eroe di soli nove anni, viaggiare a forte velocità, all’interno della strada principale del paesino, schivando miracolosamente la gente intenta a chiacchierare e passeggiare, nel caldo di un pomeriggio vacanziero e spensierato. Al volante della vettura c’era Alberto Berrettini, pensionato di 69 anni residente poche decine di metri prima del luogo dello scontro, che si è sentito male all’altezza del ponte che dalla provinciale 361 Settempedana, segna l’ingresso alla frazione. Accanto a lui viaggiava il nipotino di soli nove anni, che con il nonno riverso, ed il piede incastrato sull’acceleratore, ha avuto l’incredibile prontezza di spirito di prendere il volante e guidare per circa seicento metri, fino alla fine della strada, sbandando vistosamente, senza investire miracolosamente, nessuna delle persone presenti. L’auto procedeva a zig zag ed a forte velocità, dopo aver sbandato alcune volte, ha terminato la sua folle corsa infilandosi sotto la parte posteriore di un autocarro, di proprietà di una ditta edile di Muccia, che era parcheggiato senza nessuno a bordo. Il mezzo si è sfrenato, indietreggiando per alcuni metri, con la vettura che si è incastrata ancora di più sotto l’autocarro. Il primo a chiamare i soccorsi, qualche istante dopo è stato un anziano del posto, è arrivata l’ambulanza del 118 da Matelica, subito due pattuglie dei carabinieri di Fiuminata ed i vigili del fuoco di Camerino, che hanno aiutato a togliere la vettura da sotto il mezzo.
Un altro uomo del posto ha aiutato il piccolo ad uscire dalle lamiere accartocciate, il ragazzino camminava da solo, è stato condotto all’ospedale di Camerino, in fortissimo stato di choc per la paura, fortunatamente ha riportato soltanto escoriazioni. L’eliambulanza levatasi in volo da Fabriano, è ripartita vuota, senza nessuno a bordo, perchè per il nonno pensionato purtroppo non c’era più nulla da fare. La salma prima è stata composta sull’asfalto, tra il camion dei vigili del fuoco e la vettura ridotta ad un ammasso di lamiere, coperta con un lenzuolo bianco. Più tardi, dopo i rilievi dei carabinieri di Fiuminata è stata portata via con il carro funebre all’ospedale di Camerino. L’anziano lascia la moglie che era in strada mentre l’auto compiva l’ultima disperata corsa, con il nipotino al volante che urlava aiuto, schivando prima miracolosamente due uomini di mezza età seduti su una panchina, un gruppo di ragazzini intenti a camminare lungo la strada, poco prima della chiesetta, delle persone in piedi davanti al bar. Piangono Alberto Berrettini anche i tre figli, tutti adulti, due maschi ed una femmina. L’uomo era molto conosciuto, per essere un attivo componente della locale Pro Loco e della protezione civile. Oggi pomeriggio stava dando una mano a montare degli stand per una festa, nel centro del paese. Poi la decisione di andare a casa, comunicata ai colleghi, l’imbocco del ponte e l’appuntamento con il destino, un probabile malore fatale, accanto al nipotino, inconsapevole testimone di una tragedia, la cui prontezza di spirito, ha evitato che tutto finisse in modo peggiore, risparmiando vite altrui. Provvidenziale, secondo alcuni testimoni anche la presenza del camion di alcuni muratori, altrimenti qualche metro più su delle grosse querce, alla fine della strada dell’abitato, non avrebbero lasciato scampo neanche al piccolo eroe.
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