di Laura Boccanera
In tre minuti hanno arraffato orologi, collane, anelli, bracciali e altri gioielli per circa 450mila euro. Un furto ingente e un modus operandi già attuato in passato sempre ai danni della stessa gioielleria, Cartechini, storico esercente di Piazza XX Settembre. Un colpo perfetto quello che si è consumato pochi minuti prima delle 5 di questa mattina, giorno di mercato, in pieno centro. Quattro uomini, forse un quinto complice, incappucciati e con i guanti sfondano l’ultima vetrata del negozio, quella più grande entrando con una vecchia Volvo con targa rumena e cancellata da qualsiasi registro. I vetri sono antisfondamento, ma gli infissi cedono e nel giro di pochissimi minuti i ladri entrano in azione: arraffano i gioielli più costosi in vetrina, orologi, ciondoli, anelli di marchi come Bulgari e Gucci, ma anche pezzi meno preziosi. Tre di loro a mani basse accedono alle vetrine e rubano tutto il possibile, mentre un quarto prende i sacchi e li porta in macchina.
All’angolo del vialetto nord di piazza c’è una Jaguar rubata sulla quale saliranno per fuggire. Un’operazione lampo e a nulla sono servite le riprese interne della gioielleria che hanno registrato l’azione dei malviventi, né tanto meno l’allarme che ha suonato regolarmente, ma che non ha dato tempo alle forze dell’ordine di intervenire.
Sul posto anche Matteo Cartechini, il titolare, che in tutta fretta ha raggiunto il negozio dove già era accorsa la Polizia. “Hanno portato via tutto quello che era in vetrina – dice – è la seconda volta che succede – e temo che come in passato l’assicurazione potrà ripagare solo una parte del valore della merce rubata. Nel 2010 chiedemmo al Comune di poter mettere dei paletti di fronte alla gioielleria visto che le spaccate di questo tipo avvengono spesso, ma fra lungaggini burocratiche e l’ostruzionismo del Comune che ha chiesto documentazione su documentazione ora ci ritroviamo con l’ennesimo furto ingente”. Il primo marzo del 2011 un episodio analogo (leggi l’articolo) sempre ai danni della gioielleria Cartechini: anche in quel caso i ladri agirono usando un’auto come ariete e anche in quel contesto l’operazione fu rapidissima e in pieno giorno. Sul caso indaga ora la Polizia
(Ultimo aggiornamento alle 15,05)
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Strano! Eppure avevo letto da qualche parte che furti e rapine in provincia erano statisticamente diminuiti. Comunque per i nostri politici e’ piu’ opportuno risparmiare sulla sicurezza ed incrementare i loro privilegi.
La mia solidarietà a Matteo Cartechini, che conosco da ragazzo e che era un mio concittadino. Spero che l’assicurazione paghi completamente il danno. Sono d’accordo con Stellone Alpino quando indica nei nostri politici l’origine di tutti i mali. Sono degli inetti, quando non sono dei ladri essi stessi, che ci lasciano in balia del crimine organizzato. Basta con il buonismo! Basta con l’essere tutti fratelli! Non ho più fratelli, salvo quelli che sono pacifici e non violenti. Lo Stato ci deve difendere, altrimenti i cittadini cominceranno a difendersi da soli. Attenzione, la strada ormai da battere è solo questa.
Visto che è stata fatta questa richiesta al Comune dal 2010, mi chiedo se sia possibile ritenere il Comune responsabile legalmente perchè inadempiente. Ho fatto caso qualche giorno fa, mentre passavo davanti ad una banca a Macerata, che erano presenti un paio di paletti come quelli richiesti dal gioielliere. Nessun problema dal punto di vista estetico nè tantomeno funzionale. E per una cosa banale come questa, che può essere messa in opera e collaudata in pochi giorni (sono passati 4 anni, vedete voi….) adesso si hanno conseguenze economiche che un privato cittadino deve sopportare. Io mi auguro che si possa fare causa al Comune perchè è l’ennesima dimostrazione che i nostri politici non sanno fare il loro lavoro.
….i furti sono diminuiti??? …….grandissima cazzata!!! ….nel mio quartiere si stanno passando tutte le case!!!
centro commerciale in 1 mese. 2 paletti in 2 anni.
Se il Comune in 4 anni non ha mai dato esito (posito o negativo che sia), all’istanza presentata dal commerciante , ma solo rinvii, circa i paletti antistanti le vetrine, in linea di principio potrebbe essere valida l’idea di chiamare in casusa il Comune, come suggerito da Mr.Xabaras. Il problema è che poi, eventualmente, pagherebbe la collettività. Occorre individuare tutti i soggetti interessati alla richiesta ( assessore, funzionario dell’ufficio di riferimento, eventuali tecnici/dirigenti ecc.ecc.) e far pagare direttamente loro per eventuali “sonni profondi”. I politici e chi è pagato per dare servizi , risposte al cittadino/impresa deve essere responsabilizzato. Quando le cose vanno bene, c’è sempre un politico o un dipendente pubblico che si prende le lodi (ed i premi produzione), quando ci sono problemi, c’è sempre la “nuvoletta nebbisosa” chiamata stato/regione/provincia/comune e mai un singolo.
vogliono fare il palas in 2 mesi e non riescono ad autorizzare 2 paletti in 4 anni
Due tre cose:
Visto le esperienze passate, se invece di richiedere l’autorizzazione per tre quattro paletti sul marciapiede, che non avrebbero fermato la macchina in corsa, ma importante è attaccare il comune, avessero costruito un muro sotto la vetrina alzandola di un metro, la mostra sarebbe rimasta la stessa ma la sicurezza sarebbe migliorata e di molto.
Ho parenti che possiedono a Civitanova una gioielleria. Tutte le sere tolgono i pezzi più pregiati dalla vetrina. Li ripongono in cassaforte e la mattina rifanno di nuovo la vetrina. Mah, chissà perchè? Forse non hanno niente da fare e passano il tempo così.
E ultimo ma non ultimo. Mia nonna mi urlava sempre dietro “da le cerque non nascono li melaranci”.
Una gioielleria che ha già subito simili furti che lascia 450.000 euro in vetrina per la notte ……….
Non ci sono parole, hai voglia a dire “piove, governo ladro” !!!!!!!!!!!!
in questo modo le aziende chiudono, i dipendenti si trasformano in banditi a loro volta. In questo modo chiudono pure le fabbriche . difendiamo a tutti i costi la nostra tranquillità .
solidarietà al gioielliere che nemmeno conosco
Innanzi tutto voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno dimostrato la loro solidarietà.
Ora vorrei rispondere ad un paio di persone:
Rosso50,innanzi tutto io sono in affitto e non posso obbligare nessuno a fare modifiche in casa sua,tanto meno se inutili dato che i pali che metteremo hanno un diametro di 10 o 15cm di ferro pieno che un’auto non abbatterebbe sicuramente. Riguardo le vetrine,chi passa la sera sa,a differenza tua,che anche noi le disfiamo lasciando solo alcuni pezzi meno importanti. Un’ora la mattina x farle ed un’ora la sera x disfarle.
Il danno è stato grande poichè abbiamo ben 26 vetrine tra dentro e fuori ed è umanamente impossibile togliere tutto. Riguardo le melarance credo che prima di giudicare una persona dovresti almeno conoscerla.
Credo che qualche centinaio di persone potrebbe dichiarare il contrario di quello che hai affermato.
Piena solidarietà al sig.Cartechini.
Tutti i commercianti dovrebbero’ essere tutelati e liberi di poter esporre la propria merce senza dover avere la preoccupazione di subire furti.
Per il resto… è facile a fare le chiacchiere….
Solidarietà massima a Matteo Cartechini come collega e amica!
Riguardo alle “melarance” di Rosso50 credo che, solo per il fatto che non si presenta col suo vero nome e cognome, se le può infilare in un solo posto e oltre a questo non merita altra risposta.
Purtroppo questo settore è rischioso e pericoloso solo per il fatto che si trattano “valori” e questo momento è aggravato dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro e da troppi stranieri che arrivano solo per fare bottino.
Solo una cosa mi fa restare incredula:
Le rapine e i furti ci sono sempre stati ma mai così numerosi come in questo periodo e un Governo come una Amministrazione, visto l’incremento di criminalità, dovrebbe, di conseguenza, aumentare il controllo sul territorio cercando di garantire sia ai cittadini che agli imprenditori soggetti ad alti rischi SONNI PIÙ TRANQUILLI!!!