Il 30 settembre decadono
i presidenti delle Province
Nelle Marche resta solo Pettinari

RIFORMA DELRIO - Pochi mesi alla elezione di secondo grado delle amministrazioni scadute. Nelle nostra regione solo Macerata prosegue fino al 2016. Ad Ancona, Ascoli, Fermo e Pesaro subito in vigore la legge

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PETTINARI PROVINCE

Antonio Pettinari

 

di Gabriele Censi

Gli effetti della legge Del Rio sulle Province assicurano un “privilegio” a Macerata che sarà dopo il prossimo 30 settembre l’unica nelle Marche e tra le poche in Italia con un presidente eletto direttamente dai cittadini.  Infatti gli organi di governo delle Province non ancora decaduti rimangono in carica fino a scadenza naturale: Antonio Pettinari dunque proseguirà fino alla primavera del 2016. Le altre quattro Province marchigiane (Ancona, Fermo, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino), essendo ormai decadute, andranno ad elezioni (come la stragrande maggioranza di quelle del resto d’Italia) entro il 30 settembre 2014. Parliamo di elezioni di secondo grado come quelle di cui si discute in questi giorni per il Senato. Possono essere eletti: i sindaci dei territori e, solo per questa prima elezione, i consiglieri provinciali e presidenti di Provincia uscenti. Votano tutti i sindaci del territorio e i consiglieri comunali. Tuttavia, i passaggi per la trasformazione delle Province in “enti di area vasta” non sono ancora precisati. Di sicuro entro il prossimo 8 luglio è previsto che, in Conferenza unificata, Stato e Regioni individuino le funzioni amministrative da trasferire ad altri enti e che un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri stabilisca i criteri generali per l’individuazione dei beni e delle risorse umane e finanziarie connesse alle funzioni da trasferire.
“Al di là dei dubbi sul reperimento della copertura economica necessaria all’attuazione della legge Delrio – dichiara Patrizia Casagrande, – come Commissario straordinario per la Provincia di Ancona e soprattutto come presidente dell’Upi Marche assicuro fin d’ora piena disponibilità ad affiancare questo non facile processo di cambiamento, sin dalle fasi preliminari alle elezioni. L’insopprimibile senso di responsabilità di amministratori che hanno a cuore la sorte dei servizi al cittadino ci impone la massima collaborazione con i sindaci del territorio e con l’Anci”.
D’altra parte, la Provincia di Macerata ha avviato nei giorni scorsi un ciclo di seminari tecnico-scientifici sulle più rilevanti e urgenti problematiche collegate all’attuazione della riforma, che coinvolge le cinque Province marchigiane e i docenti degli Atenei di Ancona, Camerino e Urbino (leggi l’articolo).



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