E’ stato approvato oggi dalla Giunta il progetto esecutivo per il restauro conservativo dei Cancelli di piazza Annessione. Soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici Ubaldo Urbani, per il completamento di un iter lungo che ha coinvolto anche la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici delle Marche di Urbino, insieme alla quale è stato stilato il programma di recupero.“Questo progetto – afferma l’assessore – e la relativa copertura finanziaria di 120 mila euro ci consente di avviare la procedura per l’assegnazione dei lavori. Contiamo di restituire alla città gli storici cancelli entro la fine dell’anno”.
L’intervento di restauro della struttura, realizzata nel 1881 da Rodolfo Boccolini di Ancona al posto della vecchia Porta Romana che fu demolita nel 1857 per un piano di rinnovo urbano in occasione della visita del papa Pio IX, pone rimedio alla generale situazione di degrado di questo monumento, manifestatasi nel giugno 2012 con il distacco di alcuni elementi decorativi e strutturali, conseguente all’azione degli agenti atmosferici e alla vetustà della struttura in ghisa.
I cancelli vennero subito messi in sicurezza con delle coperture, che da allora ne impediscono la vista, e si avviò un lungo iter che vede oggi la sua conclusione. D’intesa con la soprintendenza, infatti, è stata formulata un’ipotesi progettuale rispettosa degli aspetti originari della cancellata ed in grado di ripristinare lo stato di efficienza del manufatto, per la quale si è reso necessario effettuare una mappatura del degrado dei singoli componenti della struttura, propedeutica alla redazione del computo metrico del progetto di restauro.”Ecco un altro risultato raggiunto in poco tempo. Siamo contenti di ridare alla città i suoi Cancelli storici, porta d’ingresso al nostro salotto buono, il centro storico, oggi meta di tanti turisti – afferma il sindaco Romano Carancini – Continua così il nostro impegno per la valorizzazione culturale e turistica della città”.
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Finalmente! Rivedrà la luce un pezzo di Macerata. E della palla di Peschi che era situata di fronte allo sferisterio si sa nulla?
120 mila euro???? Chi la restaura?? Tantissimo…..ma tanto tanto…
120 mila euro…ahahahahahah….ci si paga lo stipendio di almeno 4 fabbri per un anno intero…come è bello in italia gonfiare i prezzi degli appalti pubblici…lo scorso anno lessi qui che ci volevano 40 mila euro
120 mila euro pe ffà tornà a brillà dù inferriate?? non ce stete più co la testa!!!
Quante se ne fanno,pur di arrivare a ridosso delle elezioni,anzi delle primarie,volutamente offensive per un Sindaco che ha deluso tutti, compresi gli amici,sin dal primo giorno.
Non vorrei annoiare quei pochissimi che leggeranno queste parole,ma una frase che mi è capitata in un recente libro,si addice al Sindaco attuale :”una figura in una farsa nella quale era sempre due passi indietro e arrivava costantemente in ritardo,tra le risate del pubblico”
Bianchinisport ci pensi bene.
Sempre a criticà..ma che maniera è!!!!!
Permettetemi una battutaccia e per tale prendetela:
“Finalmente si potranno chiudere i cancelli del centro storico”.
Se ne ravvisava il bisogno?
Li miracoli de li quadrini
Chi ha cquadrini è una scima de dottore,
senza manco sapé scrive né llègge:
pò sparà indove vò rròtti e scorregge,
e ggnisuno da lui sente er rimore.
Pò avé in culo li ggiudisci, la Lègge,
l’occhio der Monno, la vertú, e l’onore:
pò ffà mmagaraddio, lo sgrassatore,
e ’r Governo sta zzitto e lo protegge.
Pò ingravidà oggni donna a-la-sicura,
perché er Papa a l’udienza der Giardino
je bbenedisce poi panza e ccratura.
Nun c’è ssoverchiaria, nun c’è rripicco,
che nun passi coll’arma der zecchino.
Viva la faccia de quann’-uno-è-rricco!
11 marzo 1834
Ma c’è qualcuna che controlla la congruità della spesa o si ritiene che più costa ripararli e più il lavoro è fatto bene? 120.000 euro sono un’enormità!
Un altra perla da infilare nella collana delle bufale di questa amministrazione ……………
Dal giugno 2012 ad oggi sono passati circa 22 mesi se non erro e ciò è stato definito dal Sindaco come riportato ” in poco tempo” ………..
Come meravigliarsi poi se la città in questi anni ha visto il degrado dovuto all’immobilismo della stessa amministrazione crescere fino a livelli inaccettabili.
Una verifica della struttura che, per tempo dedicato e prezzo assegnato al restauro, è da buttare a ferrovecchio.
Potrei insieme agli altri commentatori continuare ad infierire ma preferisco solo aspettare che il mandato scada, finalmente.
Noi cittadini DOBBIAMO PRETENDERE la distinta dei costi sostenuti. Anche un bambino capirebbe che 120 mila euro è spropositato! Ma è possibile che non possiamo fare nulla per evitare di farci prendere per i fondelli?
Circa 15 / 20 anni orsono venne eseguito il restauro di detti cancelli da parte di una ditta locale. In quella occasione furono fatti anche 2 / 3 lampioni con alta professionalità artigianale. Questa azienda , oggi, è ancora in possesso degli stampi e di altri accessori necessari per il lavoro. Vorrei sapere la spesa sostenuta a quel tempo dall’ Amm.ne e perché non sono stati affidati i lavori a chi precedentemente ha effettuato detto restauro con competenza ed assoluta ONESTA’.
Sono certo che l’Ass.re Urbani risponderà.
Assessore Urbani per rendere più facile la risposta La invito a leggere la Delibera di Giunta n° 841 del 2 giugno 1987 avente per oggetto: lavori di restauro dei cancelli di P.zza Garibaldi. Detti lavori furono affidati a 4 aziende artigiane locali al prezzo di qualche milione di LIRE non EURO. Spero in un Suo competente intervento a rettifica e completamento dell’articolo sopra riportato.
Due date da ricordare: quella di oggi per quantificare il tempo che passerà per il ritorno a Macerata dei cancelli; la seconda, da non dimenticare mai, della delibera comunale sul costo dell’opera provocatoriamente esagerato. Speriamo che qualche anima buona del Consiglio comunale e della Magistratura indaghi.