“Il grido d’allarme lanciato dal vicesindaco Silenzi in merito all’aggravio dei costi per il ritardo nell’avvio della discarica di Cingoli, più che una seria preoccupazione ci sembra un vero e proprio escamotage, un mettere le mani avanti per giustificare altri aumenti di tassazione”. La neoeletta coordinatrice di Forza Italia Consuelo Fortuna interviene in merito alla polemica fra Silenzi ed il Cosmari per i ritardi relativi alla discarica di Cingoli (leggi l’articolo): “Caro vicesindaco – dice la Fortuna – noi di Forza Italia crediamo che sia possibile ridurre la pressione fiscale sui cittadini, volendo si può riuscire. Basta, solo per fare un piccolo esempio, evitare di spendere denaro superfluo per alcune delle manifestazioni a lei care. Inutile insistere annualmente con festival dai dubbi costi e, soprattutto, dai dubbi ritorni. I civitanovesi avrebbero nelle proprie tasche maggior denaro da spendere, per far girare la nostra economia cittadina, se invece di vedere aumentata la pressione fiscale riuscissero ad ottenere una riduzione delle imposte, anche a costo di diminuire i costosi intrattenimenti . Il tempo del panem et circenses è terminato, la riduzione della spesa deve essere la regola”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma questa chi cavolo e’, che iniziasse a pensare prima di parlare!!
Al suo primo intervento, dottoressa Fortuna, la sinistra civitanovese le ha fatto capire che non è gradita. Ad una persona che come lei si avvicina alla politica, va espresso un incoraggiamento, non gli si dà addosso affermando che non capisce. Ma questi sono componenti di una casta, che difende chi percepisce un vitalizio non dovuto di oltre 4.000 euro mensili, e vede le nuove figure politiche come un pericolo. Anche lei che si guadagna da vivere ogni giorno con la sua attività professionale. Nella sua nota, dottoressa, pur mancando d’esperienza, tocca due punti significativi. L’intervento di Silenzi è il tentativo maldestro di togliersi dalle responsabilità per i continui aumenti delle tasse sui rifiuti, pur avendo impegnato i cittadini nella raccolta differenziata. Si spendono troppi soldi (quasi certamente 300.000 euro per l’edizione 2013) per festival che seguono in pochi e non recano alcun vantaggio economico alla città. Le scarse letture su questo sito del servizio di presentazione della nuova edizione di Futura prospettano sicuramente un nuovo flop. Si tratta di iniziative calate dall’alto – senza alcuna verifica con il territorio – orientate politicamente, partorite da soggetti che puntano soltanto a compiacere se stessi. Prima che sia avviata l’edizione 2014, i civitanovesi hanno diritto di conoscere i costi reali di quella precedente. Finora le informazioni fornite dall’assessore Silenzi sono state parziali e non veritiere. Perciò, dottoressa Fortuna, si faccia promotrice con il partito che guida di iniziative politiche, se necessario legali, affinchè i dati contabili di Futura siano chiariti.
…e per fortuna che è giovane…
Gli investimenti in cultura dovrebbero essere moltiplicati, altro che ridotti (anche se sarebbe meglio che questi investimenti finissero – per la maggior parte – nelle tasche degli artisti locali, IMHO) !
Per abbassare le tasse ai cittadini perché non cominciamo ad introdurre negli statuti comunali la RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI ?
…oppure ci sono gli amici degli amici che poi non ci mangiano più ?
Daccordissimo con le parole di Angelo Biondi.Per Marco Ravich Futura Festival sarebbe un investimento in cultura……..ma mi faccia il piacere.
Poi, signor Marco, se ci dice che la riduzione dei rifiuti si fa per statuto, lo faccia lei se ci riesce.
E’ vero, ormai persino Silvio s’accontenta di Dudù.
adesso su Silenzi ha ragione da vendere,ma sulle manifestazioni,anche la sua parte politica non mi sembra che abbia brillato in risparmi.io dico che ha perso una buona occasione x stare zitta!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI è una direttiva che *dobbiamo* perseguire per legge… e si fà _anche_ inserendola negli statuti dei comuni (perché altrimenti le giunte che si susseguono evitano di perseguirla).
Non è niente di difficile: cominciamo dalla pubblicità cartacea non richiesta (!!!) e già saremmo un pezzo avanti.
Dopodiché si può vietare la vendita dei prodotti liquidi preconfezionati in favore di quelli “alla spina” (ci sono decine di esperienze positive in merito) e così via.
Basta _volerlo_ fare, ma mi sembra che i nostri politici (di qualsiasi orientamento) non ne abbiano il coraggio… il problema è capire il PERCHE’ !
Per quanto riguarda gli investimenti culturali basti ricordare che ogni €uro ne produce tre, più di qualsiasi altra industria…