di Marco Ricci
E’ Luca Fioretti, il sindaco di Monsano, il terzo nome che correrà per la segreteria regionale del Partito Democratico insieme al consigliere regionale Francesco Comi e al sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli. Una candidatura che se in superficie può apparire come una candidatura di coccio tra due nomi di ferro, in realtà scombina gli equilibri e rischia di portare a un risultato sorprendente, seppure il sindaco di Monsano non conti appoggi tra la nomenclatura Pd. Luca Fioretti è infatti il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi, ben noto quindi al di là dagli stretti giri degli iscritti al partito, in particolare tra le associazioni ambientaliste e i comitati che si battono in difesa della tutela del paesaggio e del territorio. Un nome che ha raccolto una grande unanimità tra i fan di Pippo Civati e l’immediato ed entusiastico appoggio dei civatiani maceratesi.
“E’ una candidatura venuta dall’esterno e che ci inorgoglisce tantissimo”, ha spiegato Piero Polidori, “che ci permette di aprirci anche fuori dall’area di noi civatiani. Questo per il grande impegno che in tanti anni Luca Fioretti ha speso nelle battaglie per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Il nome di Fioretti”, ha proseguito il civatiano maceratese, “è nato da un percorso, da una serie di incontri che Beatrice Brignone, la nostra coordinatrice regionale, ha avuto nelle provincie marchigiane. Il nome di Fioretti ha raccolto ovunque grande entusiasmo e totale unanimità. Per quanto riguarda noi maceratesi”, ha proseguito, “riteniamo che sia una bellissima candidatura, che va fuori dagli schemi, un nome che tutti noi abbiamo subito appoggiato, anche per la vicinanza di Fioretti ai cittadini e alle problematiche ambientali, con una diversa visione dell’impatto che deve avere lo sviluppo sul territorio e sull’ambiente.”
I civatiani maceratesi, che già a settembre avevamo chiamato il sindaco di Monsano alla festa Democratica di Recanati, rivendicano un percorso ricco di contenuti e di programmi e un nome, quello di Fioretti, espressione proprio di quel percorso. “Abbiamo iniziato da un anno, attraverso tante riunioni fatte di contenuti, così che oggi abbiamo un vero e proprio documento programmatico che vede l’ambiente e la qualità della vita al centro delle nostre politiche”.
Oggi nel Partito Democratico è ancora giorno per la raccolta delle ultime firme necessarie alla presentazione delle candidature, ma Fioretti sul suo profilo facebook ha già raccolto la sfida. “Mi candido a Segretario regionale del Partito Democratico Marche. Una pazzia? – scrive sul post – Se devo guardare agli appoggi politici ricevuti (nessuno) alla mia candidatura, certamente. Ma ora è il momento di agire, e di essere coerenti con le proprie azioni. Conto sugli iscritti non precettati, e su tutti i cittadini, le Comunità marchigiane che vogliono che cambi davvero, questo partito, per tornare ad essere punto di riferimento e di ascolto dei loro bisogni e delle loro necessità. Andiamo insieme, con coraggio!”
Il 16 febbraio saranno gli elettori e i simpatizzanti del Partito Democratico a indicare il nome del prossimo segretario regionale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Un piatto di primarie del PD non va mai servito senza una spolverata di delicata virtuosità civatiana (la migliore è senz’altro quella maceratese) che ne esalta per contrasto il sapore deciso, buon appetito.