Da sinistra l’ad Santo Stefano Brizioli, il presidente Ircr Centioni, il direttore Bordoni e l’avvocato Perticarari
di Alessandra Pierini
(foto di Lucrezia Benfatto)
La residenza per anziani che il gruppo Kos (proprietario tra l’altro del Santo Stefano) ha chiesto di poter realizzare a Villalba è stata questa mattina oggetto di un tavolo, convocato dal sindaco Romano Carancini, nel corso del quale si sono confrontate le parti sociali interessate alla questione. Presenti, oltre al primo cittadino, Enrico Bordoni direttore Asur dell’Area vasta 3, Giuliano Centioni, presidente Ircr, Enrico Brizioli, ad del Santo Stefano, Dino Ottaviani della Cgil e Renato Perticarari.
Ancora una volta Enrico Brizioli, ad del Santo Stefano, ha manifestato l’intenzione di avviare la struttura, autorizzata dalla Regione, a Macerata, dopo aver portato a termine la stessa operazione a Montecosaro (leggi l’articolo). Il gruppo Kos, proprietario di Villalba, che potrebbe realizzare l’opera ricostruendo la struttura esistente, si era detto intenzionato ad utilizzare eventualmente una proprietà comunale (ad esempio l’ex Fornace vicino al cimitero o un terreno della Smea nei pressi dell’ex seminario), se il Comune avesse accettato di cambiare la destinazione d’uso della stessa Villalba. A sua volta la Cisl aveva espresso più volte i suoi dubbi in merito al progetto. Il discorso era stato affrontato anche durante la presentazione del nuovo programma di azione dell’Ircr quando si era sottolineata l’importanza del coordinamento tra tutti gli attori per il bene del territorio.
Questa mattina, tutti insieme hanno ragionato sulla questione, trovando secondo Carancini, dei punti di contatto.
«Non ci sono contrasti e incompatibilità – ha commentato il Sindaco al termine dell’incontro – il Santo Stefano ha presentato un percorso di possibile investimento, i sindacati sono preoccupati per una carente programmazione in termini di residenzialità, il Comune ha voluto mettere tutti intorno al tavolo per capire la situazione, ma anche capire i nodi. Si può percorrere insieme uno spazio, ma la Regione rispetto a pianificazione e risorse da mettere in campo deve dare una serie di risposte. Non era il tavolo adatto per parlare di questioni urbanistiche ma lo spirito che anima l’amministrazione è risolvere e comprendere, per andare a vantaggio dei bisogni di tutti. Non vogliamo strumentalizzazioni e pressioni».
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La domanda sorge spontanea : a che titolo era presente l ‘avv. Renato Perticarari ? Ricordiamo che si tratta della stessa persona che fu presidente della Stu Nuova viaTrento .
In realtá il motivo é molto meno intrigante della domanda….facevo il mio lavoro di avvocato per il mio cliente.
L’opinione di Nanà
…già, ma la domanda nasce spontanea: in un “…tavolo convocato dal sindaco nel corso del quale si sono confrontate le parti sociali interessate alla questione…” dove lo spirito è “…risolvere e comprendere, per andare a vantaggio dei bisogni di tutti…”, “… senza strumentalizzazioni e pressioni…” – quale scopo ha la presenza dell’Avv.to della Kos???
Cerchiamo di non dire sciocchezze, perdere aree sanitarie sarebbe oltre che un delitto anche un danno alla comunità che peserebbe sulle spalle del Sindaco in modo devastante.
TUtti i presenti all’incontro sanno che se ci fosse realmente la volontà ‘ di fare una rsa questa verrebbe realizzata nella stessa Villalba che ha in se già tutta la logistica , radiologia,laboratorio analisi , ambulatori . Invece si dice, prima trasformiamo in edificabile l’area Villalba poi vedremo che cosa fare !!! Quindi mera speculazione edilizia senza la certezza dell’investimento anche perché poi dopo chi garantisce di poter riprendete l’area sanitaria per realizzarla ????
La signora ha ragione questa e’ una speculazione esattamente come via Trento, e non mi meraviglierebbe che il direttore dei lavori fosse Compagnucci ed il presidente della società fosse lo stesso Perticarari !!!
fate il piacere l’rsa se volete la potete realizzare a Villalba , costa meno e non si specula !!!!! CHIARO
se li conosci li eviti
Nonostante il sindacato CISL avesse espresso a suo tempo i suoi dubbi su tale progetto, ora e’ la CGIL ad essere coinvolta dai compagni di merenda?