Sono molti i Comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa partita dal primo cittadino di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini, con cui si propone di abrogare parte della legge Merlin, che ha portato alla chiusura delle cosiddette case chiuse. Tra questi anche quello di Camerino (leggi l’articolo): i cittadini hanno tempo fino al 30 settembre per firmare. Torna così in primo piano la questione prostituzione, fenomeno che la legge Merlin non ha fatto tramontare, e dietro al quale molto spesso c’è un sistema malavitoso che sfrutta donne e ragazzine provenienti da paesi esteri e rese schiave nelle nostre strade. Tre comuni del Fermano, tra cui il capoluogo, hanno pensato di emettere un’ordinanza con cui viene fatto divieto di “vestirsi come una lucciola” (leggi l’articolo) al fine di arginare il fenomeno della prostituzione in strada. Abbiamo chiesto a diversi sindaci cosa pensano della riapertura delle case di tolleranza: tutti hanno risposto, ad eccezione di Romano Carancini, sindaco di Macerata, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni sull’argomento.
Secondo il primo cittadino di Civitanova Tommaso Corvatta, «un sindaco non dovrebbe entrare negli aspetti giuridici legati alla legalizzazione della prostituzione, ma interessarsi di quelli sociali. Auspico norme per un recupero delle prostitute e per la prevenzione. La riapertura delle case chiuse potrebbe portare a un miglioramento della condizione delle prostitute, o a un’ulteriore emarginazione delle stesse».
Favorevole il sindaco di Camerino Dario Conti: «Non sono contrario alla regolamentazione della prostituzione: meglio così che averle, sfruttate, in mezzo ad una strada. Così si permetterebbe una maggiore sicurezza sanitaria e la fine di quello che è un commercio odioso, dove chi si oppone può finire mutilata o addirittura uccisa. Molte arrivano qui da noi con la promessa di un sogno, finendo in realtà in mano a degli aguzzini.
Metterle in regola vuol dire sicurezza per loro e anche guadagno per lo stato, perché queste donne potrebbero pagare le tasse e vivere senza essere più sfruttate». E’ della stessa idea anche Cesare Martini, sindaco di San
Severino: «Ognuno può avere i propri convincimenti morali, ma dal punto di vista pragmatico penso che la riapertura delle case chiuse sarebbe un segno di civiltà. Lo sfruttamento ci disonora, a livello civile ed umano. Quindi ben venga la legalizzazione della prostituzione». Molto più cauto invece il giudizio di Giuseppe Pezzanesi, primo cittadino di Tolentino:
«La prostituzione andrebbe debellata. Come cristiano e come credente nei valori della famiglia penso che il fenomeno vada combattuto, perché nella prostituzione c’è immoralità e sfruttamento della persona. Ma visto che arginarlo è difficilissimo, dico che sono favorevole ad un controllo a 360 gradi che possa garantire una maggior sicurezza sia dal punto di vista sanitario che a livello di ordine pubblico». Per Rosalba Ubaldi, sindaco di Porto Recanati, «la questione è scottante. Da un verso si tratta di legalizzare qualcosa che eticamente non lo è. Dall’altro c’è il fatto di uno spettacolo non edificante lungo le strade, e la questione legata allo sfruttamento. La prostituzione di per sé non è illegale, e stabilire un luogo più riservato potrebbe essere una soluzione, ma tornare all’epoca delle case chiuse mi fa pensare a più di una questione. Certamente sarebbe auspicabile che il fenomeno scomparisse, ma una speranza del genere, purtroppo, è utopistica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Decisamente sì, vanno riaperte. Combattere la prostituzione con ordinanze come quella proposta ieri dal sindaco di Porto Sant’elpidio è impensabile… Non mi sorprendo che il sindaco della civitas mariae abbia preferito non rispondere…
Le risposte migliori le hanno date i sindaci di Camerino e San Severino!!!
Tecnicamente però non è affatto scontato che le prostitute che ora circolano per strada la sera andrebbero nelle case chiuse.
O per strada o in case chiuse o in quartieri a luci rosse evviva le mignotte! Queste ragazze svolgono un vero e proprio servizio sociale, pensate a chi è solo a chi è anziano a chi è brutto, mai potrebbe avere una ragazza giovane e bella. Certo devono pagare un pò di tasse perchè guadagnano tantissimo, perchè se chiamano i carabinieri essi intervengono, perchè se vanno in ospedale vengono curate.
Aprte immediatamente.
Per quello che si vede: vanno in giro con BMW e Mercedes, che i normali cittadini non si possono permettere, e si divertono lavorando. Quindi, tassazione al 70%, visto che i normali lavoratori sono tassati anche al 54%.
DJ
In una delle capitali della massoneria, questa “cose” non si commentano…brrrrrrrrrrr
Carancini solita “Mosca” bianca…. Applausi sinceri a Pezzanesi! Sia x questioni igienico sanitarie, tasse, controlli sono d’accordo alla riapertura delle case chiuse, ma… Non dentro condomini di citta’ altrimenti come spiego a mio figlio/a il via vai che si crea lungo le scale….
è il lavoro più antico del mondo che è stato combattuto in ogni epoca ed in ogni tipo di società….eppure ancora esiste, sarebbe ora di regolamentarlo invece di nascondersi dietro moralismi e falsità
Certamente si bisognerebbe riaprirle nel minor tempo possibile.Anche se qualcuno si metterà’ di traverso
Sono sicuro che chi le aprirà farà soldi a palate,e il sindaco che le farà riaprire vincerà le elezioni…Poi così si abbatte la disoccupazione femminile:un antico mestiere da riscoprire che potrebbe interessare persino all’assessorato ai beni culturali……..
Come al solito il sindaco di San Severino Marche (il sig. Cesare Martini) è sintetico, preciso ed intelligente nei suoi interventi. E’ diverso tempo che ne rimango sempre piacevolmente meravigliato (nel mondo politico che ahimè mi ha così disilluso).
Bravo sindaco! (…non sono di San Severino Marche!)
SONO D’ACCORDO, SIA ALLA RIAPERTURA CHE AL PAGAMENTO DELLE TASSE. COSI’ CHI SCEGLIE DI FARLO LO FARA’ CON COGNIZIONBE DI CAUSA, SENZA ESSERE SFRUTTATA O OBBLIGATA E NON SAREMMO PIU’ COSTRETTI A VEDERE IN GIRO CERTE SCONCEZZE. QUESTO GOVERNO “DEL FARE” CHE CHIACCHIERA SOLTANTO DOVREBBE INTERVENIRE IN TAL SENSO. E V V I V A LA RIAPERTURA!!!!
Se non ricordo male, ne lessi qualcosa ma oramai molti anni fa, uno dei motivi fondanti della Legge 74 del 20 febbraio 1958 non era eliminare la prostituzione, ma eliminare il favoreggiamento o lo sfruttamento, quindi abolire le Case di Tolleranza gestite (anche) dallo Stato in quanto questa getione statale non era ne etica ne morale.
Infatti la legge non eliminava la prostituzione (cosa impossibile, tra l’altro, visto che era sempre esistita fin dai tempi antichi), ma andava a colpire chi “sfruttava” il corpo altrui (in Italia tutt’oggi prostituirsi non mi sembra sia reato, sono reati gli atti annessi e connessi alla prostituzione)
Con la chiusura delle Case di Tolleranza comparve la prostituzione da strada (che era quasi sconosciuta prima), quasi sempre organizzata e controllata dai magnaccia, cioè da ambienti criminali.
Nel “vuoto della legge”, nel corso deiecenni successivi poi, sono state impiantate delle vere e proprie industrie criminali il cui unico scopo era l’arricchimento illecito, tramite prostituzione, con tanto di traffico umano (persone costrette a prostituirsi) e uso anche di minorenni: tutte condizioni che (all’epoca dell’entrata in vigore della legge) non esistevano e che pertanto non erano state prese in considerazione sotto l’aspetto repressivo.
Oggi la prostituzione è una “grossa industria” (spesso stradale, ma ci sono anche dubbi centri estetici e appartamenti) che dovrebbe essere regolamentata con tanto di controlli sanirari (come avveniva nelel Case di Tolleranza) e rilascio di ricevute al fine del pagamento delle tasse.
Inoltre, al fine dei contrastare la criminalità, ci sarebbe da punire maggiormente gli sfruttatori e agevolare la creazione di “case chiuse” dove le prostitute (magari in coperativa) possano esercitare liberamente senza dover pagare il pizzo alla malavita.
Ed una volta riaperte, le case chiuse, contrastare/reprimere la prostituzione da strada.
Servirebe una legge complessa ed organica che possa prevedere tutti gli aspetti (sociali/economici/illegali, ecc.) di questo fiorente mercato.
Tommaso Corvatta…”…La riapertura delle case chiuse potrebbe portare a un miglioramento della condizione delle prostitute, o a un’ulteriore emarginazione delle stesse.”
Dice Dario Conti..”Non sono
contrario alla regolamentazione della prostituzione: meglio così che averle, sfruttate, in mezzo ad una strada…
Cesare Martini..” Ognuno può avere i propri convincimenti morali, ma dal punto di vista pragmatico penso che la riapertura delle case chiuse sarebbe un segno di civiltà”
……
Io credo che non sia giusto affrontare il problema della prostituzione e delle case chiuse, parlando dei problemi (sicuramente evidenti) come lo sfruttamento o il fatto che stanno per strada o che non pagano le tasse o che non hanno controllo sanitario…
bisognerebbe, secondo me, affrontarlo seriamente partendo dalla persona, dall’essere umano. Non dimentichiamoci che sono esseri viventi e non strumenti da sfruttare: prima i papponi ora magari lo stato così potrà incassare un po’ di tasse ???
Poi dentro i bordelli ci andranno solo le consensienti? Perchè il datore di lavoro del bordello farà firmare un’autodichiarazione di “libertà d’esercizio?” ma se una donna è sfruttata oggi, lo sarà anche domani nel bordello. Anzi per il pappone sarà anche meglio perchè non dovrà neanche vigilare sul suo operato…
Lo stato deve tutelare “il principio” che regola la vita delle persone: la prostituzione non si debellerà ma regolamentarla e tassarla, per interesse dello stato, significa iniziare a fare un passo legalizzato verso il decadimento dell’essere umano.
Se ragioniamo su problemi seri come questo con la superficialità di chi dice che è meglio per la “salute” o per le “tasse” o per avere “strade pulite” o per non avere “sfruttamento di privati”, secondo me non facciamo onore a chi contro questo problema ha lottato tutta la vita per cercare soluzioni: don oreste benzi :
« Se non ci fosse la domanda, non ci sarebbe l’offerta. Se gli italiani non chiedessero prestazioni sessuali a pagamento, non ci sarebbe la tratta delle donne che vengono schiavizzate e forzate, da criminali singoli o associati, a dare le prestazioni sessuali richieste.
Questa ingente quantità di persone colpite dalla schiavitù, dalla disoccupazione, dalla fame, dalla guerra, sono le vittime di una società disumana, di una società in cui l’uomo è una “cosa” accanto alle altre. »
Riapriamole e togliamo dalla strada quelle schiave del sesso.
QUESTE CASE SONO IN TUTTA EUROPA FACCIOMALA FINITA
http://it.wikipedia.org/wiki/Prostituzione_in_Germania
Basta col BIGOTTISMO allora con o senza le case chiuse le prostitute ci stanno uguale tanto vale far pagare le tasse come qualsiasi lavoratore e poi credo che si risparmierebbero parecchi soldi per curare chi va con le prostitute e si prende le peggio malattie e poi ricordate è IL MESTIERE PIU’ VECCHIO DEL MONDO magari così non ci sono problemi per per pagare IMU TARES TARSU E VIA DICENDO
Concordo pienamente con William sulla necessità di nuovi rapporti sociali e, poi, le Case di Tolleranza italiane erano dei lager pieni di schiave cui era impossibile uscire dal mestiere e malate, visto che i medici erano loro stessi clienti e non controllavano nulla, spostate ogni 15 giorni per prevenire contatti troppo prolungati.
Ci sono documenti a supporto.
Alcune lettere integrali, dal libro Lettere dalle case chiuse a cura di Lina Merlin e Carla Barberis, Edizioni Avanti!, Milano-Roma 1955
• Cara Signora, Sento imminente la chiusura delle Case di tolleranza. Sono contenta. da circa tre anni che vivo in queste bolgie infernali. Sono avvilita. Vi sono entrata per caso, perché ho trovato legalmente aperto. Non so uscirne. Chiudete! Non date ascolto a nessuno, nemmeno alle ragazze che dicono di avere figli da mantenere. Io dico: mia Madre, le nostre Mamme non sono entrate in Casa di tolleranza per crescerci. Aggiungo ancora: la bestia, qualunque femmina rifiuta il maschio che non le piace! Trovo più logico che si tolleri la prostituzione libera anche perché è sempre esistita. Gli Agenti di buon costume visitino gli Alberghi, le pensioni, i locali pubblici! Ecco così avvenuto il controllo delle minorenni e vistata la visita medica delle professioniste libere. Non è difficile! Non avverranno scandali. vero, saremo in molte, non dimentichiamo però che la concorrenza annienterà le meno belle, le meno giovani, che a loro volta andranno a lavorare per vivere, o torneranno in seno alle famiglie o si sposeranno. Finalmente la Donna potrà scegliere l’uomo, e questi con conquista potrà avvicinarla. Così la donna sarà libera. I nostri uomini bisogna che si abituino diversamente, che si civilizzino, che si sposino! Capisco che il Governo non incasserà più miliardi: si rifaccia dando l’ultimo colpo di grazia ai padroni, tassi e legalizzi altro commercio e non la carne delle sue Donne! Scusatemi Signora! Una voce del postribolo
• Onorevole Signora, Noi Siamo un gruppo di signore che si guadagnano onestamente la vita nel cognito e rinomatissimo Casino della Signora (…) in A. via (…) n. (…). Siamo altamente benemerite della Umanità iniziando la gioventù ai più ardui problemi sessuali. Se lei verrà ad A. saremo liete di ospitarla e di farla assistere alle nostre originali attraentissime sedute che non anno nulla da invidiare a quelle della Camera ove lei svolge il suo proficuo lavoro. Ci consenta dunque di lavorare in pace. Per 150 lire diamo felicità perfetta ad un uomo valido e robusto. Non si opponga alla tenace nostra volontà di lavoro e si inchini alla nostra abilità professionale. Con osservanza
• Illustrissima Senatrice Merlin, Sicure di essere esaudite siamo di quelle disgraziate delle case chiuse. Noi la preghiamo lei che tutto comprende le nostre disgrazie a volere che anche noi possiamo pagare i nostri contributi delle assicurazioni Previdenza Sociale. In questo tempo faremo economia da poter pagare anche il tempo arretrato che all’età di 55 anni si possa avere almeno assicurato la pigione di una misera stanzetta e un piatto di minestra. Noi che tutti ci guardano male. Tempo fa mi recai alla casa di pena a Venezia-Giudecca e mi fu detto dalle suore che pure lì le detenute che hanno commesso i più orrendi delitti anno il suo libretto di lavoro con le rispettive marchette. Noi non domandiamo la carità ma di pagare per essere sicure. Fiduciose del suo interessamento. Doverosi ossequi con mille ringraziamenti ci firmiamo. Alcune ragazze traviate Mi raccomando di poter essere in appoggio che tutto dipende da lei. Molte grazie. Le saremo certo riconoscenti se ci può aiutare. Alcune disgraziate
• Signora Senatrice Merlin, Fanno bene i signori Ministri ad approvare il suo progetto legge, avrebbero dovuto farlo prima. Togliere queste case non è mettere noi ragazze in mezzo alla strada perché quando siamo arrivate ai 30 o 35 anni non ci vogliono più, vogliono ragazze giovani, e noi che facciamo se nei 10 o 15 anni di vita non abbiamo avuto giudizio e come si può averne se facciamo la vita che facciamo? Quasi tutte poi abbiamo avuto l’uomo che oltre ad averci messe, ci mangia tutto e raggiunti i 40 anni andiamo in case basse senza mai poterne uscire perché prive di mezzi. Chiudendo queste si salva tante ragazze giovani. Non stando più queste aperte si cercheranno un lavoro e sarà la volta che si confonderemo con le altre donne e non saremo più guardate come bestie. Ma fino a quando staranno queste aperte scenderemo sempre più. Un gruppo di ragazze
• Onorevole Merlin, Ho visto riprodotto sul giornale Omnibus, di nuovo degli articoli per la chiusura delle case di tolleranza. E dite che lo fate per il nostro interesse. Vi sbagliate, perché ci farebbe proprio piacere che voi non vi interessiate di noi e ci lasciaste fare la nostra vita, perché se noi si rimane qua è perché ancora non è arrivato il momento di poterci ritirare da questi luoghi. Voi chiudendo cosa credete di fare?…Tutto a svantaggio nostro e della povera gente che ci andrà di mezzo, perché se chiudono le case faremo fuori ciò che ci siamo messe da parte e non troveremo nulla da fare, allora sa che cosa si fa? Si va a rubare dove ci sarà, e se tenteranno di oltrepassarci la strada saremo anche capaci uccidere, e faremo fuori chiunque, perché non sapremo mai fare le serve, o le contadine. Voi che parlate di una certa moralità, ma pensate piuttosto a quelle povere famiglie che non anno lavoro e gli uomini non sanno cosa dare da mangiare alla sua famiglia. Abbiamo finito ora di soffrire per una guerra che ha distrutto tanto, cosa volete fare ancora soffrire chi rimane per la sua strada e non cerca nulla da voi. Pensate a tutti gli infelici che non anno niente da mangiare e che chiedono continuamente il nostro aiuto. E quelle ragazze che le scrivono di chiudere sono delle donne brutte e cattive e che non potendo avere ciò che loro vogliono sa cosa fanno? Dicono ciò che le viene nella bocca perché le padrone non pretendono che il giusto e quando noi non facciamo i nostri interessi facciamo la valigia e si parte, ma nessuno ci può mandare via. Perciò pensino loro che non si sta per le nostre soddisfazioni, stiamo solo per il nostro interesse. Ossequi Approviamo tutte
• Cara Merlin, alla Camera la legge non passerà! Vi sono giovani robusti che vogliono fare all’amore al sicuro, ed i militari si solleveranno se chiuderanno le nostre case! Ma perché lei non si è fatta monaca? La sua è stata solo ambizione per mettersi in mostra! Lo dicono tutti i Deputati! Pensi ai fatti suoi! 2.500 siamo buone abitanti delle case chiuse, a sufficienza per una viva reazione. Lasci perdere… non compagna Merlin.
• Egregia Onorevole Senatrice Sig. Merlin, Non mi meraviglio che i tenutari di queste case abbiano potuto corrompere coi loro milioni qualche professore medico che verrà inviato a Roma per cercare di parlare con qualche parlamentare onde dimostrare il danno che ne avverrebbe se chiudessero, per la gioventù, diranno questi dottori. Ma il danno non sarebbe per la gioventù, ma per i tenutari stesse che non potrebbero più fare la bella vita che conducono. Pensate che solo nella prima casa di M. composta di sei ragazze, dove la tariffa è di L. 1500, se un signore vuole intrattenersi qualche ora deve sborsare dalle 30-40-50 mille lire. Dietro quelle pareti chiuse nessuno li disturba e nessuno può immaginare ciò che succede. Altro che bisogno naturale fisiologico. Di naturale si possono contare qualche caso solo. Per questo ci sono tanti invertiti, ci pensano queste ragazze ad istruire la gioventù. Ci sono uomini con grandi nomi che il mondo ignora le loro turpi abitudini. Sempre la solita vecchia ragazza.
• Pregg. Sig. Angela Merlin, Brava, brava, da donne sfruttate dei rufianoni e con il viso stanco da vendere il sorriso. Non sanno come mandarvi benedizioni per il bel pensiero che avete avuto di levare questa piaga ingannatrice. Quante cose dietro a quelle finestre chiuse. Lì mangiano tutti. Quando poi non sanno cosa fare si fanno amante delle padrone e lì mangia. Se sapessero tutto, guai! Quando arriva una novellina la padrona invece di piangere grida: Su con la mia novellina tutto fare: non tutte ma tante. Non solo chiuderci, ma confiscarci tutto, tanto che sono lì sempre con la borsa in mano o alla cassa come leonesse. Guai se una si rifiuta al cliente di fare delle cose sconcie: Su guardi che la mia casa sono abituati i clienti a tutto senò domani se ne vada, e poverina a male in cuore bisogna fare o andarsene. L’amante vuole danari e la colpa è delle sigg. Tenutarie, come dico ma non tutte ma tante.
• Egregia Senatrice Merlin, Da tanto tempo che volevo scrivere oggi mi sento in vena. Vedo con mio sommo dispiacere, che ancora non si decidono di far chiudere queste case immonde. Poveri giovani Pederasti che per pochi soldi ci stanno. Altri giovani attivi per i ticchi depravati, camerieri, garzoni, come capita. E questi specchi americani… Certi dissoluti ci vedono attraverso e assistono allo spettacolo, a pochi centimetri: lo sapevate? Così la maggione diventa sempre più ricca… Tutto il resto non conta, per quella donna diabolica. Mi fanno ridere quando vengono per far le visite di controllo. La maggioranza sono sempre d’accordo (mangiano tutti e tutti tacciono). Nel mese di marzo 1950 venne una bella giovane di anni 21 naturalmente non pratica di nulla. Incominciò il traffico, le fecero fare l’esame del sangue, dopo dieci giorni ebbe la risposta positiva. Quanti sifilitici a fatti solo lei? Mettiamo che sono solo 40 al giorno, che codesta bella signorina accontentava, dieci giorni 400 persone. Poi il resto, le conseguenze che vengono dopo. Questi luoghi abbietti. Non le dico poi delle povere ragazze! Vengono sfruttate e consumate fino alle midolle. E devono tacere e fare silenzio. Signora Senatrice faccia un’opera pia, al più presto possibile faccia chiudere.
• Egregia Signora Senatrice, da tanto tempo si parla del suo progetto di chiudere le case. Per fortuna che sono passati mesi e mesi e non si è fatto niente. Dico per fortuna perché io e tante come me, non vorrei proprio che venissero chiuse. Non perché sia contenta di andare ogni giorno con venti trenta uomini che tante volte sono così stanca e con tanta nausea che vorrei sputare in faccia a quelli che mi cercano. Però io ho un figlio di mantenere e devo fare queste cose per forza: il mio bambino è in collegio che non ci dico dove perché lui non deve mai sapere, e costa moltissimi soldi a mantenerlo, però non posso fare altrimenti. Io sono entrata nelle case di mia volontà spontanea, però non sapevo più cosa fare, erano mesi che mangiavo una volta ogni due giorni e nessuno mi dava lavoro e tante volte non potevo andarci io al lavoro perché capivo che mi volevano però non per lavorare. Infine mi sono decisa a mettermi con un uomo però era peggio degli altri e allora sono tornata a cercare di lavorare ma senza trovare niente. Allora sono entrata nelle case: che qui almeno il mangiare è assicurato anche se fanno tante ruberie e tante ingiustizie, e posso mantenere il mio figlio. Oramai ho trentacinque anni e non posso trovarmi ancora in mezzo di una strada e forse morirò presto perché sono malata per adesso leggera ma potrei anche gravarmi. Io dico allora che fino a che può devo rimanere dentro le case e guadagnarmi più soldi che posso. Non è possibile che ricomincio da capo. Lei la prego di non insistere nel suo progetto di far chiudere le case perché rovinerebbe tante come me. Sperando che facci come dico la saluto rispettosamente.
• Senatrice Merlin, La sottoscritta (…) di (…) da M., abitante nel (…), esercente la libera professione di prostituta nella propria abitazione, le autorità locali di P.S. hanno obbligato la sottoscritta di esercitare il proprio mestiere nelle case di tolleranza. Poiché la scrivente non intende essere sfruttata dalle padrone, chiede un modesto lavoro in qualsiasi sede e con qualsiasi retribuzione mensile acché possa vivere un’altra vita seria e onesta. In attesa di tale ringrazia ed ossequia.
Chissà quante benedizioni si sarà presa la defunta senatrice Merlin da quelle ragazze sfruttate dai magnaccia, massacrate o assassinate…
Pur non avendone bisogno personalmente per un voto di castità, penso che questo sia un problema sociale più sentito che quello dell’immigrazione del duo Boldrini-Kyenge. Con la differenza, che l’immigrazione ci prosciuga le finanze, mentre la prostituzione controllata ce le riempie.
SCUSATE: MA CE NE SONO QUANTE NE VOLETE, IN OGNI PAESE, CITTA, BASTA COMPERARE CORRIERE ANNUNCI E C’E’ LINSERTO DI CORRIERE INCONTRI DOVE POTRETE SODDISFARE QUALSIASI VS. ESIGENZA, BIONDA MORA, ROSSA, BELLA BRUTTA, ….. DI CHE STATE PARLANDO ??? SE LA PROSTITUZIONE E’ PUBBLICIZZTA ANCHE NEI QUOTIDIANI??? DOVE VIVETE ??
Secondo me dovrebbe gestirle il Comune in uno dei suoi edifici inutilizzati, così troverebbe una notevole entrata e non ci sarebbe arricchimento di nessun privato sulla prostituzione (che non è reato). Scusate, non sono cinica, ma nemmeno moralista; è ovvio che sarebbe meglio se non ci fosse la prostituzione (sotto tutti i punti di vista, anche di autostima personale di quelli che vi ricorrono), ma “se” è il paese dei fessi. Per Daniela: spiegarlo ai bambini verrà naturale, perché si può sempre dire che sono case in cui la gente sola va a farsi coccolare, senza dove necessariamente scendere in dettagli…! E vogliamo parlare degli adolescenti di oggi e dell’età media del primo rapporto sessuale? Non nascondiamo la testa sotto la sabbia, l’educazione sessuale è importante e quella che si fa a scuola non può assolutamente sostituire quella che danno i genitori; anche io sono una mamma e se penso che tra qualche anno mi toccherà fare certi discorsetti con mia figlia…sicuramente mi troverò in difficoltà e grande imbarazzo!!!
nel nuovo millennio ancora tabù omissioni vergogne per la storica e conosciuta presenza della prostituzione soprattutto femminile, dicono che è un lavoro quindi dovrebbero pagare le tasse, fare controlli sanitari periodici e appendere un cartello esterno senza lasciare spazi a dubbi. i clienti potrebbero scaricare le ricevute nella dichiarazione dei redditi come spesa sanitaria o psicoterapia però poi i loro matrimoni cattolici rischierebbero un fallimento idem accadrebbe per i fidanzamenti pre matrimoniali idem per i vedovi ai quali si potrebbe incrinare la falsa immagine sociale ecc. il maceratese è conservatore quindi continueranno a far finta di niente nascondendo le cd doppie vite .