IL TAGLIO DEL NASTRO – Aldo Benfatto (segretario provinciale Cgil), Susanna Camusso (segretario nazionale Cgil) e il sindaco Romano Carancini
La strada per arrivare era segnata da palloncini rossi come per indicare la via lungo il vuoto della nuova zona di insediamenti produttivi di Valleverde. Una scelta che è proprio una speranza quella di “costruire” la nuova sede provinciale della Cgil di Macerata qui, in questa valle verde, appunto come la speranza. Nel pomeriggio è arrivata per l’inaugurazione il segretario nazionale Susanna Camusso, in anticipo, tanto che l’organizzazione ha cambiato la scaletta e prima della festa i rappresentanti sindacali si sono riuniti, per fare il punto della situazione delle tante crisi che ci sono anche in questo territorio. Poi sul palco. Allestito in modo da avere come sfondo il cubo simbolo della Cgil, che sporge dalla facciata dell’edificio a simboleggiare l’apertura del sindacato verso il territorio. Lo ha rivendicato con forza un emozionato Aldo Benfatto che prende per primo la parola. “Siamo ormai l’unico presidio territoriale presente in modo così capillare per i lavoratori, i pensionati e i cittadini – dice il segretario provinciale – dobbiamo ringraziare tutti quelli che hanno creduto in questo progetto, un grande sogno che si realizza e che rappresenta il significato di “costruire”, è un edificio autosufficiente dal punto di vista energetico, con spazi accoglienti e moderni”. Poi l’elenco delle tante situazioni di crisi che definisce inaccettabili soprattutto quando “in tempi di vacche grasse qualcuno ha portato i capitali all’estero e ora non paga gli stipendi”. Tra le tante vertenze in essere Benfatto cita il caso anomalo di Tvrs che licenzia tutti i dipendenti pur avendo i bilanci in ordine.
“Questa zona deve diventare un nuovo volano di sviluppo”, conclude Benfatto cedendo la parola al sindaco Romano Carancini, appena rientrato dal viaggio a Madrid per la presentazione della stagione lirica: “Debbo dire che il coraggio dell’investimento e il coraggio di andare avanti che ha avuto la Cgil purtroppo non l’hanno avuto ancora i tanti imprenditori che ci chiedevano un luogo dove far crescere le loro aziende” . Tanti applausi quando il Sindaco ha ricordato Giuseppe Di Vittorio al quale la via che ospita la sede Cgil provinciale è intitolata. Poi per la Provincia interviene la Vicepresidente Paola Mariani: “Viviamo un momento difficile, non ci sono più punti di riferimento e questa casa dei lavoratori rappresenta una speranza, lo conferma la tanta partecipazione di oggi”. Poi parlando della riforma dello Stato rivendica l’importante ruolo dell’ente provinciale per la collocazione al lavoro: “Quale che sia il destino delle Province mantenete queste funzioni vicino al cittadino”. Paola Mariani conclude con un appello a nome del presidente Pettinari rivolto alla Camusso come rappresentante nazionale: “Sbloccate il patto di stabilità, Comuni e Province possono creare lavoro e subito!”. Sul palco anche l’assessore Pietro Marcolini per la Regione Marche, il segretario regionale Cgil Roberto Ghiselli e i parlamentari maceratesi Manzi e Morgoni.
Prima di passare la parola al segretario nazionale, Benfatto saluta con soddisfazione la presenza di Cisl e Uil. “E’ una festa segnata da un momento di grande crisi – Susanna Camusso, commenta una dichiarazione di Monti -, lui ha questa ricetta: ‘cancellare il sindacato e magari anche la Confindustria’, ma le ricette di Monti non hanno dato grandi benefici. Serve certezza del diritto per attrarre investimenti, ma c’è ancora chi pensa che il problema sia l’Imu. Su questo bisogna distinguere tra avere una sola casa e la prima casa, la prima di tante magari..” La leader della Cgil insiste “Si deve ripartire dal lavoro e dai diritti che vanno insieme, la domanda che leggo nei vostri occhi è chiara: ‘Ce la faremo?’ E’ sempre più difficile ma dai compagni che sono nelle Camere del Lavoro colgo un segno di speranza. Non voglio parlare di noi ma portare un esempio di come ce la si può fare, bene aver ritrovato il filo dell’unità sindacale, ci sono ferite dolorose aperte ma solo uniti possiamo affermare con forza che le scelte finali devono essere affidate ai lavoratori nei luoghi di lavoro. Cambiare le cose si può, come si è fatto nel passato, con le tante conquiste fatte dalla lotta dei lavoratori. Le ragione del paese sono le ragioni del lavoro e quindi sono le nostre” Chiusura in festa con la musica e il buffet rigorosamente di prodotti locali.
(Foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
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… spero si sia accorta del deserto e dello scempio sui 50 ettari di pregiato terreno agricolo ricco di storia e cultura..!!!
…meglio Landini…suona meno di pd! hasta.
Vedo dalla foto in copertina che un po’ di verde l’avete lasciato…. La pianta all’ingresso della sontuosa sede della Cgil dove ora tutti i lavoratori potranno trovare conforto…
c’ero anche io.. discorsi scontati…..quelli che vanno “di moda” in questo periodo..le solite.. parole.. parole.. parole.. soltanto parole..etc..
ma c’era anche l’On. Manzi.. perchè non ha parlato?..cosa fa al parlamento per Macerata nostra??? mai vista nè sentita in qualche intervista..sembra “assente”…cmq mi fa piacere che un giovane si è sistemato..
il nostro Sindaco è un “simpaticone” il look mi ha lasciata un po’ allibita – 🙁
Parafrasando quell’UBI SOLITUDINEM FACIUNT, PACEM APPELLANT (Laddove fanno un deserto, lo chiamano pace) di Tacito, potremmo qui dire: UBI SOLITUDINEM FACIUNT, CIGGIELLEM APPELLANT (Laddove fanno un deserto, lo chiamano CGIL).
@elisaelisa Certo che l’abbigliamento del Sindaco era pressochè inconfondibile. Considerato che nel suo recente viaggio in Spagna mi sembra avesse gli stessi pantaloni un altro “paru de caze se le putia pure mette”. Comunque faceva pendant con i panatolni bianchi della Camusso, infatti facevano tanto “maglie della Maceratese”
ma che lavoro vogliamo costruire???? ma andiamo…
una bella cattedrale nel deserto…..manca solo la croce per delineare il CAPUT MUNDI! Alla faccia dei lavoratori.
……..la realtà è che il gioco è truccato e il futuro ce l’hai inscritto nella culla….. esattamente come cent’anni fa, solo con più ipocrisia…….
Gente di poca fede! La Camusso è come il Giovanni Battista che apriva le vie del Signore…
Dopo la CGIL, i lotti di Valleverde si riempiranno di cemento.
Innanzitutto va sottolineata la capacità delle CGIL di mobilitare i propri associati (sebbene non credo che, senza il “pezzo da 90” della Camusso, avrebbero ugualmente fatto il pienone) in un pomeriggio feriale (probabilmente molti dei presenti sono pensionati e funzione pubblica, cioè la spina dorsale del Sindacato.. pochi i giovani presenti)
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Secondariamente, in riferimento al Sindaco, se è vero che parrebbe indossare gli stessi pantaloni, mi sembra dalle foto che anche la giacca e le scarpe siano mooooolto simili a quelli portati nella trasferta spagola.
Spening Rewiew???
Oppure mancanza di un curatore di immagine?
O potrebbe esere che, come tanti, si butta su le prime cose che capitano e talvolta sono le stesse che si è messo il girno prima?
(comunque sia anche io spesso porto gli stessi pantaloni per 2 o 3 giorni o addirittura 4 di seguito)
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Della cattdrale nel deserto della sede CGIL si è ampiamente parlato: casomai non dovesse decollare la Vallemorta tale struttura potrebbe essere riconvertita in uffici delle compagnie aeree…
Per l’Aeroporto Internazionale di Macerata (da dedicare a Matteo Ricci, o a san Giuliano… o meglio ai Mattonari Maceratesi Anonimi, veramente poco anonimi) le piste già ci sono.
Mancano solo la torre di controllo, gli hangar per gli aerei, la struttra passeggieri arrivi/partenze ed i radar…. E poi potremo fare concorrenza agli scali di Milano e Roma (cosa non difficile, visto che sono stati declassati a livello europeo a scali secondari)
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Mi par di capire che vallemorta è solo l’ultimo mirabile esempio di lungimirante pianificazione urbanistica fatta a grosso membro di segugio…
Bello spreco e schifezza perche’ non entra nelle fabbriche, tra i lavoratori
A belle parole siete tutti bravi!
Alla faccia della sobrietà, oltre 1000 mq ma che importa tanto mica ci deve pagare l’IMU (i sindacati sono esenti come la Chiesa, in fondo è sempre un luogo di culto….comunista!) complimenti a tutta la CGIL per l’incoerenza dimostrata.
e’ desolante vedere che ci sia gente che non riesce a cogliere il cattivo gusto di tale inaugurazione in un periodo in cui i capannoni “veri” chiudono…
sono ormai trent’anni che non ho fiducia nel sindacato……. quella scatola costruita a “Valleverde ” sono soldi dei quei pochi,…. ma troppi che ancora credono nel sindacato
Servizio aggiornato con intervista video a Susanna Camusso
In piena crisi economica , con la disoccupazione che supera il 12% e dove neppure le Banche hanno il soldi da dare alle imprese per costruire i capannoni , c’è il Sindacato CGIL di Macerata, che riesce a costruire un capannone da piu di mille metriquadrati in una zona industriale praticamente deserta, con una spesa che supera i due milioni di euro. Certo che con le tessere si possono fare veramente dei miracoli!
Curioso come in una zona strettamente produttiva siano riusciti a costruire un immobile con destinazione uffici/direzionele. Quando dei privati hanno chiesto la stessa possibilità non si è ottenuto lo stesso risultato. Misteri del potere.
@ Paoolo:
The deck is uneven right from the start;
And all of their hands are playing apart.