Dal consigliere provinciale del Pd Daniele Salvi riceviamo:
«Il territorio provinciale è attraversato da iniziative e progetti d’investimento che trovano la contrarietà di comitati e prese di posizione, in alcuni casi motivate, in altri frutto di disinformazione e di strumentalizzazioni. La prossimità delle elezioni politiche amplifica i toni e spinge molti a cavalcare timori e perplessità, a volte fondate, per lucrarne un beneficio elettorale.
Ciascuna situazione va affrontata a sé, con serietà e prudenza e soprattutto nel merito, diffidando da chi si propone come capopopolo o da chi alimenta le paure, invece di fornire soluzioni compatibili.
Sulle vicende dell’elettrodotto di Terna (leggi l’articolo) e dell’autorizzazione regionale per un nuovo impianto al cementificio Sacci (leggi l’articolo) di Castelraimondo, come in altre situazioni similari, va respinto innanzitutto l’atteggiamento di strumentalizzazione irresponsabile che alcuni partiti, Lega e Pdl in testa, stanno assumendo per pura esigenza di propaganda e visibilità e occorre entrare nel merito delle questioni.
Sull’elettrodotto non siamo contro l’infrastruttura, perché non ci si può lamentare del costo dell’energia, delle difficoltà di approvvigionamento, del rischio black out per la nostra regione e del fabbisogno energetico insoddisfatto e poi mettersi di traverso ad un investimento strategico.
Pensiamo che la questione vada approfondita, ad esempio dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica che la materia ha conosciuto da quando è stata avviato ormai diversi anni fa il progetto, e se del caso vadano riaperti il tavolo tecnico e la concertazione con le istituzioni locali per valutare altre ipotesi di corridoio e in subordine il tracciato meno impattante.
Sull’autorizzazione per un nuovo impianto al cementificio Sacci occorre dire, in primo luogo, che essa non riguarda la costruzione di un inceneritore, ma di un nuovo impianto per attività industriale, tecnologicamente più evoluto e con emissioni in atmosfera inferiori rispetto all’impianto attuale. Tale impianto, che al momento non sembra essere all’ordine del giorno, date le difficoltà dell’azienda e la crisi del settore edile, potrà usare come combustibile fino ad una percentuale consentita una tipologia di rifiuti, così come succede in altre parti d’Italia.
E’ giusto informare e coinvolgere cittadini e amministrazioni locali per renderli consapevoli e condividere tutto ciò che può avere un impatto sull’ambiente e sulla salute e noi non intendiamo delegare questo impegno ad altri. E’ altrettanto necessario che il Paese sia governato e le criticità siano affrontate con decisioni che arrestino il declino, tenendo il più possibile presenti le esigenze e le peculiarità dei territori e delle cittadinanze locali».
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Il nuovo impianto può essere definito come: unità tecnica fissa la cui funzione principale consiste nella produzione di cemento e che utilizza rifiuti come combustibile accessorio (sulla base della direttiva comunitaria 2010/75/UE art. 3 comma 41 “impianto di coincenerimento dei rifiuti”).
Perché le comunità locali non sono state adeguatamente coinvolte fin dall’avvio del procedimento, trovandosi ora di fronte a scelte apparentemente “imposte”?
Il vertice che dovrebbe riunirsi in Ancona (ma in tanti dicono che poi le decisioni importanti vengano suggerite tutte da Fabriano) viene difeso d’ufficio dal sig. Salvi (che fa parte della nomenklatura Pd)
E’ evidente che con un avvocato difensore così il difeso rischia, per una multa, la condanna capitale!!!
PD, partito lontano dalla gente. mai capito come possa avare così tanti voti ed essere così tanto mediocre, su tutto! Probabilmente se non ci fosse lo spauracchio berlusconi…non prenderebbe nemmeno un voto.
riguardo alla sacci, prima di allarmarsi o fare rassicurazioni generiche, sarebbe bene fare un bilancio delle emissioni in atmosfera tenendo conto del combustibile usato attualmente con quanto previsto in futuro, alle quali vanno aggiunte le emissioni legate al traffico dei veicoli che conferiranno i rifiuti alla sacci. Inoltre è bene ricordare a chi abbiamo fatto sedere presso le ns. istituzioni che per arrivare alla Sacci è ancora presente la strada che percorrevano gli antichi romani e che anzi ora attraversa paesi ben più popolati di allora.
Che ribrezzo !! Se questo è quello che pensa il PD ben venga il carnevale berlusconiano….perché il consigliere Salvi non va a dire queste cose direttamente in faccia ai familiari dei morti di tumore che risiedono vicino all’elettrodotto a 380 V già esistenete, che ora la Terna vuole doppiare a pochi km di distanza, straziando il paesaggio e quindi l’economia della zona (che da anni ha puntato sul turismo di eccellenza con agriturismi, country house, ecc., come d’altra parte gli enti locali, a partire dalla regione con il suo piano di sviluppo), senza che ce ne sia alcuna necessità, visto che anche i dati della ditta testimoniano un calo di richiesta di energia ? Vergogna !!
Qui si parla di un problema sociale, delle sorti della nostra Provincia!!Il calo della richiesta di energia è dovuto al fatto che 3/4 delle imprese presenti sul territorio sono saltate,la popolazione non ha più lavoro,la maggior parte delle famiglie non riesce ad arrivare a fine mese.Il resto del paese,cerca di superare la crisi e di rilanciare l’ economia investendo in tecnologia ed energie alternative:aumentando la competitività di conseguenza aumenterà l’occupazione. Non si può sempre dire no..senza proporre valide soluzioni,dobbiamo dare spazio a qualsiasi tipo di investimento rilanci il nostro territorio,non ostacolarlo in tutti i modi.Credo che tutti avremmo preferito avere prati verdi e bellissimi paesaggi al posto di fabbriche, discariche e immense distese di pannelli solari, purtroppo però il nostro tenore di vita ci ha portati a questo punto.Per il bene della nostra economia e di noi stessi,dobbiamo metterci in condizione di poter competere con gli altri paesi,o faremo un balzo indietro e torneremo a girare con le carrozze..!!A mio parere il dovere di noi cittadini è quello di tenersi informati,controllare che tutto venga fatto nel rispetto delle norme,e pretendere che gli organi competenti effettuino i dovuti controlli.Essendo privi di conoscenze tecniche sul reale funzionamento dei cicli produttivi,sarebbe quindi il casa di evitare giudizi affrettati..
L’elettrodotto a 380 V non farà certo riaprire le imprese e non risolverà certo i problemi dell’economia italiana. Il fatto che la richiesta di energia è in nettissimo calo (e questo è dovuto ai problemi dell’economia) non c’entra assolutamente niente con la realizzazione di questo “mostro”…semplicemente mette ancora più in evidenza il fatto che l’elettrodotto non serve alla regione Marche, ma solo alle tasche della Terna e di chi la spalleggia !!! Tra l’altro i lavori saranno in parte amortizzati dai rincari sulle nostre bollette: praticamente trattati da fessi due volte !!! La realizzazione di quest’opera è in netta controtendenza con le scelte comunali, provinciali e regionali riguardo i piani di sviluppo economico, che puntano sull’eco-turismo, sulle energie rinnovabili ecc. Ci stiamo stufati di pagare con la nostra salute e le nostre tasche opere come queste, dannose per la salute, per il paesaggio e l’ambiente e quindi di conseguenza per l’economia locale !!! Per di più come al solito si stava cercando di fare tutto tenendo all’oscuro i cittadini e solo grazie alla volontà di comitati di semplici cittadini indignati l’argomento è stato portato alla ribalta e la gente comincia a sapere….questa dovrebbe essere una repubblica, una democrazia e non una monarchia assoluta (non siamo sudditi ma cittadini appunto !!) E’ ancora più vergognoso che sia un partito che si fregia di essere progressista, di “sinistra” (viste le affermazioni del consigliere) possa avvallare opere di questo genere, fregandosene completamente dei diritti di coloro di cui dovrebbe (anche solo “per tradizione”) preoccuparsi: la gente comune, le persone qualunque. La mia famiglia è di sinistra da sempre, ma questa è l’ennesima conferma di chi abbiamo in realtà davanti e quindi da qui ripartiremo !!
Scusate ma forse vivo in altra realtà.. Non mi sembra che nell’entroterra ci sia una concentrazione tale di turismo da garantire la sussistenza di tutta la popolazione.Non so se avete notato,ma le attività commerciali chiudono di giorno in giorno.Questa è una zona che si sta spopolando, da zona ricchissima di piccole industrie,la stiamo riducenda a zone deserta e priva di interesse per chiunque voglia investire.Vogliamo bloccare tutto,ma allo stesso tempo vogliamo godere di tutti i benefici della tecnologia.Vorrei vedere quanti di voi sarebbero disposti a rinunciare a cellulari,pc,auto etc..Vorrei ricordare che già solo questi prodotti producono un inquinameto sostanzioso,senza nominare il fotovoltaico.. I nostri predecessori ci hanno lasciato lavoro e benessere e noi stiamo buttando tutto perchè non vogliamo andare avanti,e noi cosa lasceremo ai nostri figli?Mucchi di immondizia sotterrati e scheletri di capannoni in disuso?!!!Non è più tempo di proteste.. ma di proposte..
Signore perdonalo perché non sa cosa dice. Mi piacerebbe fare due chiacchiere con il Consigliere. Da quello che sostiene, ho idea che non abbia nemmeno sfogliato la normativa di riferimento. È poi accusa gli altri di sfruttare l’onda per fare campagna elettorale….
Ha perfettamente ragione !!! Non fa una piega fino a che non ha pronunciato la parola peculiarità, che in quel contesto sarebbe dovuta essere stata sostituita con priorità, a quel punto si deduce che la priorità è quella di avere il consenso dei cittadini che rischiano con un mero ricatto di perdere il posto a discapito della popolazione che rischia impotente la propria salute. In tutto ciò la sua posizione è chiara: non solo cede al ricatto , ma ne è uno degli artefici. Per il resto ottiene la ragione mantenendosi tra il vago e l’empirico , probabilmente il black-out risiede nella propria mente e crede che occorra un elettrodotto ad alta tensione per mettergli fine, poi respirando la salutare aria dell’ inceneritore ( in quantità ammesse da una legge schifosa) si rigenererà del tutto !! Ma a quel punto sarà troppo tardi !
Mi rivolgo all’anonimo che ha il coraggio di sblaterare sul fatto che l’entroterra si sta spopolando perché le piccole industrie chiudono…ma si rende conto di quello che dice ? Il fatto che le piccole industrie chiudono dipende dalla crisi economica e non c’entra niente con l’elettrodotto !!! L’elettrodotto serve solo a portare l’energia a basso costo dal Montenegro al nord Italia e non porterà nessun beneficio all’economia dell’entroterra, come sostiene l’anonimo, anzi l’affosserà e sfigurerà un territorio che invece negli ultimi tempi si è ripopolato anche grazie all’interesse risvegliato proprio dal turismo di eccellenza (penso ai tanti stranieri inglesi, americani e tedeschi e anche alla gente di città che come me si è trasferita in campagna, nella nostra splendida campagna). Inoltre il fatto di non realizzare l’elettrodotto non ci porterà certo a dover rinunciare alla tecnologia, come dice l’anomimo ! L’elettrodotto serve solo, come ho già detto, a trasportare energia al nord, noi siamo solo una terra di passaggio (terra di nessuno !). Tra l’altro ricordo a chi non lo sapesse che per la questione della salute sarebbe sufficiente prevedere un impianto a corrente continua per evitare gli effetti dei campi elettromagnetici, ma dovendo prevedere poi delle stazioni di smistamento molto più grandi, la ditta dovrebbe affrontare maggiori costi. Così invece risparmia e come al solito lo fa sulle spalle della gente !!! Per il problema dell’impatto ambientale poi basterebbe che la linea fosse spostata lungo l’autostrada o la ferrovia, ma anche in questo caso la Terna ha fatto sapere che così per loro i costi aumenterebbero (come anche nel caso dell’interramento dei fili che tra l’altro non risolve il problema dei campi magnetici). Mentre che problema c’è a realizzare il “mostro” sopra la testa dei “campagnoli”, fregandosene della loro salute, dell’impatto sull’ambiente e sull’economia locale ? I politici che danno il fianco a certi modi di ragionare dovrebbero vergognarsi !