di Laura Boccanera
“Abbandonare Civitanova è stata una scelta unilaterale da parte dell’associazione Popsophia che ha fatto uno ‘scippo’ alla città e per questo stiamo valutando se adire alle vie legali per la proprietà del marchio”. Con l’ufficializzazione della nuova edizione di Popsophia 2013 che trasloca a Pesaro (leggi l’articolo) in versione più snella (sia come costi che come durata) l’assessore alla cultura Giulio Silenzi e il sindaco Tommaso Corvatta si tolgono gli ultimi sassolini dalla scarpa, aprendo così uno scenario che per ora non mette la parola punto sul divorzio. E la “separazione” fra Civitanova e Popsophia, come nelle migliori saghe giudiziarie tra marito e moglie rischia di finire davanti al tribunale. Ad annunciarlo è lo stesso Silenzi che ripercorre i rapporti, mostrando anche l’ultima delle mail inviate al direttore artistico Ercoli che, – dice Silenzi – “si è sempre negato al telefono non rispondendo mai neanche alle mail ufficiali in cui chiedevamo un incontro e mostravamo la nostra disponibilità a portare avanti il progetto”. “Sono stati accampati pretesti per rompere la collaborazione per cui dico con serenità e sincerità che addossare le colpe al sindaco è ingiusto, Corvatta non ha mai opposto resistenze verso Popsophia ed è offensivo nei confronti della città andarsene dopo che Civitanova con i soldi dei cittadini ha dato molto a Popsophia”.
L’ultima lettera che Silenzi mostra è datata 26 dicembre e porta la firma congiunta di sindaco e vice. Nella missiva si dice che l’amministrazione riconosce l’importanza dell’iniziativa e non comprende le motivazioni della fine di questa esperienza rinnovando la disponibilità ad un confronto, ad un chiarimento. A quella data però Popsophia era già finita nelle braccia dell’ “amante” Pesaro che ospiterà la manifestazione in un’unica location.
“La Regione dunque finanzierà una versione ridotta di Popsophia, speriamo che riservi lo stesso interesse anche per la nuova proposta che Civitanova sta elaborando e che sarà presentata appena il progetto diventerà ufficiale”. Se dunque da un lato già si guarda al futuro e sulla scrivania di Silenzi è già pronto un nuovo festival (indiscrezioni parlano di diversi incontri con Giorgio Felicetti, direttore artistico di EstEuropaOvest), occorre prima chiudere i conti con il passato e a farlo potrebbe essere l’avvocato: “il marchio Popsophia è stato finanziato dai soldi dei civitanovesi tramite bilancio comunale e deve rimanere di proprietà del Comune, se poi non ci saranno più Ercoli e Scheggia ce ne faremo una ragione e non ci stracceremo certo le vesti. Non aver registrato il marchio è una leggerezza commessa dalla precedente Amministrazione che ha finanziato il festival per rimanere con un pugno di mosche. Al termine dell’edizione 2012 avevamo cercato anche di intavolare un accordo per la donazione del marchio a Civitanova, ma poi Ercoli si è reso irreperibile e non possiamo rimanere passivi rispetto a quello che sentiamo come un esproprio. A nostro avviso c’è un problema di legittimità. Daremo incarico ad un legale per presentare le nostre ragioni, un avvocato con il quale abbiamo stipulato un accordo che non grava sulle tasche del bilancio: se vinceremo la causa pagheremo l’avvocato, altrimenti no”.
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AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21 – La replica del vice-presidente dell’associazione Popsophia, avv. Vando Scheggia:
Silenzi non riesce a capacitarsi che POPSOPHIA, legittimamente, nel 2013 realizzerà il suo festival a Rocca Costanza di Pesaro e una serie di eventi nazionali a Tolentino.
Del tutto legittimamente se ne può dispiacere, ma di sicuro quello che non può fare è dire falsità come quando dichiara che “il marchio Popsophia è stato finanziato dai soldi dei civitanovesi tramite bilancio comunale”.
La registrazione del NOME POPSOPHIA (chiamarla marchio è offensivo) è stata fatta dal suo creatore prof. Evio Hermas Ercoli e da lui pagata personalmente ben prima dell’edizione 2011, come avevo già chiarito in una precedente dichiarazione e come sanno perfettamente i nuovi amministratori civitanovesi.
Ritornarci in questa maniera pretestuosa ed offensiva integra il reato di diffamazione a mezzo stampa.
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Il marchio in se non ha alcun valore. Se l’anno prossimo Civitanova decidesse di cambiar marchio con qualcosa di diverso nel giro di 2 edizioni popsophia cadrebbe nel dimenticatoio. Invece di far blaterare avvocati a suon di parcelle … affidatevi a qualcuno che se ne intende di marketing.
Bravo marco
Hanno aperto piu cause e fatto ricorso ad avvocati questa amministrazione che tutte le amministrazioni succedutesi dal dopo guerra ad oggi……..e tanto paghiamo noi che gle frega a loro…………vergogna……….
Una domanda ma Silenzi che lavoro fa nella vita?
Non è ora che cominci a lavorare come tutti noi comuni mortali? Bella la vita da politico professionista!!!!
Popsophia è la continuazione in forma ridotta di Tuttoingioco. Organizzata nella stessa citta’.Stesso direttore artistico Ermas Ercoli.Nessuno si ricorda di chi era la proprieta’del marchio?Ve lo dico io:di chi la finanziava.La fondazione Carima.Come mai l’amministrazione Mobili l’ha finanziata senza essere proprietaria del marchio?
Silenzi, ma dopo 30 anni di “carriera politica”, non è ora che vai in pensione?
Silenzi…troppi Silenzi. Sarebbe ora che tornassi a fare il professore di educazione fisica, ops ! giusto non l’hai mai fatto !
Sono graditi commenti seri.!!
Questa è una settimana di sole ,perkè nun andate a passeggiare ???
Come previsto…la colpa è sempre degli altri !! Per favore Assessore, vediamo che festival mediocre farà con i suoi amici-compagni che ha sempre finanziato. Solita gente e pure mediocre, perchè per fare iniziative serie ed uniche ci vogliono le vere competenze. vedremo, vedremo, intanto chiamiamo gli avvocati, tanto in comune sono diventati di casa
SERVIZIO AGGIORNATO –
La replica del vice-presidente dell’associazione Popsophia, avv. Vando Scheggia:
Silenzi non riesce a capacitarsi che POPSOPHIA, legittimamente, nel 2013 realizzerà il suo festival a Rocca Costanza di Pesaro e una serie di eventi nazionali a Tolentino.
Del tutto legittimamente se ne può dispiacere, ma di sicuro quello che non può fare è dire falsità come quando dichiara che “il marchio Popsophia è stato finanziato dai soldi dei civitanovesi tramite bilancio comunale”.
La registrazione del NOME POPSOPHIA (chiamarla marchio è offensivo) è stata fatta dal suo creatore prof. Evio Hermas Ercoli e da lui pagata personalmente ben prima dell’edizione 2011, come avevo già chiarito in una precedente dichiarazione e come sanno perfettamente i nuovi amministratori civitanovesi.
Ritornarci in questa maniera pretestuosa ed offensiva integra il reato di diffamazione a mezzo stampa.
Popsophia se ne va a Pesaro, un comune gestito da un PD con le palle che non pensa solo a distribuire posti a incapaci! Ma di che stiamo parlando? Era nel programma, e l’ aveva anche detto Corvatta che avrebbe eliminato Popsophia!! E adesso Silenzi, (che x chi ha scritto sopra gode già di diverse pensioni ex-regione e ex-provincia) recepisce le lamentele dei cittadini e si accorge che manca il palchetto per esibirsi la prossima estate! Ancora spese legali?? Vogliamo scommettere sul possibile avvocato?
Possibile che Citanò debbà essere cosi sputtanata da sta gente????????
ma no altro che popsophia la premiata ditta Corvatta Silenzi, con il contributo dell’assessore cestinatore per quest’estate ci organizzerà una bella rassegna canora di inni sovietici!
Ercoli ha fatto il furbo e ci e’ riuscito. Con Mobili ha vinto facile. Peccato per lui che a Pesaro dovra’ accontentare di qualche giornata. Gli antichi fasti vanno in archivio…
Quest’ anno avremo COMUNISTSOPHIA ahahahah. Speriamo che nn tolgano anche le festivita patronali di SANTA MARIA APPARENTE compatrona 5 giugno e di SAN MARONE MARTIRE patrono 18 agosto. Speriamo anche che nn tolgano la processione in mare del 16 agosto
Ma parlarsi PRIMA invece di fare tutto un macello quando praticamente è tutto deciso (lo spostamento a pesaro, gli eventi a Tolentino)…? Non si poteva fare?
Come non concordare con Daniele Moretti? Evidentemente Ercoli, non rispondendo ai vari solleciti da parte dell’amministrazione comunale di Civitanova che chiedeva un incontro, aveva altri interessi da tutelare, a partire dai suoi…
Che giunta ridicola…ma se l’hanno detto anche in campagna elettorale che volevano farne a meno…sarà un inizio di berlusconite? Magari arriva balotelli alla civitanovese…
Cari civitanovesi fate bene a paventare la abrogazione delle feste religiose (Santa Maria Apparente, San Marone Martire ecc. ecc.). Essendo nota la “comunistaggine” dei vostri amministratori, sono convinto che non basta: dovrete lottare con i denti per tenere aperte le parrocchie, ma nessuno potrà evitarvi il peggio: questa eestate i cavalli dei cosacchi si abbevereranno nella fontana della Piazza XX settembre ( fa niente se i cosacchi saranno affittati dal Circo Togni). Infine una Via ( probabilmente C.so Umberto) sarà intitolata al “grande J. Stalin. Se andrà bene e vinceranno i “riformisti moderati” invece sarà intitolata a Nikita Crusciov . Seguite con attenzione il dibattito “interno”.
Non è un caso che uno che la sa lunga come Don Masino, sia “fuggito” verso lidi più socialdemocratici dove il PD ha le “palle”. Preparatevi.
Bravo Silenzi,portali in tribunale,Fai benissimo,tanto mica lo paghi tu l’avvocato!
Che te frega a te! Mortacci..
MI sembra che il tribunale non arriverà, ma la mossa è giusta per centrare l’attenzione sul fatto che Popsophia in barba a tutto se ne è andata senza che questa amministrazione abbia potuto fare niente. Ho sempre pensato che Mobili&co fossero stati allocchi a non prevedere nessuna forma di tutela. Noi civitanovesi siamo stati presi a schiaffi e sonori schiaffi da Ercoli&co.