Primarie Pd, al via le nuove registrazioni tra polemiche e veleni

MACERATA - Nella sede del coordinamento provinciale del Pd i lavori procedono a rilento perchè la mail è bloccata: "E' colpa di Renzi e del suo sito" dicono gli addetti. Contro il sindaco di Firenze è anche partito un esposto degli altri candidati per aver violato le regole

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Una richiesta di registrazione nella lista degli elettori nella sede del Pd provinciale

 

di Alessandra Pierini

C’è grande fermento nella sede provinciale del Partito Democratico di via Volturno a Piediripa. Da questa mattina sono iniziate, a pieno ritmo, le operazioni di preparazione al ballottaggio di domenica quando le primarie decreteranno il candidato del centro sinistra alla presidenza del consiglio. Anche a Piediripa, molti stanno arrivando, un po’ da tutta la provincia per presentare quella che è stata definita ironicamente la “giustificazione. In base al regolamento sulle primarie, infatti, chi non ha votato al primo turno, dovrà certificarsi spiegando le motivazioni per cui non si è recato alle urne domenica scorsa. La certificazione potrà essere presentata domani dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 nella sede provinciale. Per agevolare la compilazione e la presentazione delle richieste in deroga per partecipare, domenica prossima, al ballottaggio delle Primarie, la sezione del Partito Democratico di Macerata, in via Spalato 6, rimarrà aperta dalle ore 15 fino alla scadenza dei termini alle ore 20.

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Nel Pd provinciale si lavora per completare le liste

Come in una sorta di esame di riparazione, una commissione composta per la provincia di Macerata dai segretari provinciali del Pd Roberto Broccolo, di Sel Esildo Candria e del Psi Ivo Costamagna, domani alle 20, inizierà l’esame delle domande e decideranno se la motivazione proposta è accettabile. Presenzieranno alle operazioni anche Massimo Montesi per il comitato Bersani, Mario Morgoni per il comitato Renzi e Francesco Acquaroli per Vendola. A questo punto tutti coloro la cui domanda sarà accettata verranno informati via mail o telefonicamente di aver superato l’esame e potranno presentarsi alle urne.
Impossibile sapere quanti hanno chiesto di essere “recuperati”.

«Non voglio fare polemica – ci spiega un addetto del Pd – ma il sito di Matteo Renzi domenicavoto.it ha intasato le mail dei coordinamenti provinciali perciò solo domani sapremo quante sono effettivamente le richieste, oggi non riceviamo nulla». Lo stesso viene sottolineato da Daniele Salvi, altro esponente del Pd, nella sua pagina Facebook:
«Renzi vuol manomettere le primarie. L’avviso a pagamento pubblicato oggi da alcuni quotidiani nazionali e locali, oltre che parziale e fuorviante nei contenuti, è in palese violazione delle regole stabilite prima che partisse la campagna elettorale. La comunicazione sulle primarie è prerogativa del Coordinamento nazionale e non di fonti più o meno anonime. Attraverso un sito nato a bella posta si punta a far pervenire presso i Coordinamenti provinciali una massa di richieste di voto prive di motivazioni. In questo modo si prendono in giro i cittadini e si costringeranno i Coordinamenti provinciali ad annullare tutte le richieste pervenute. Per cui anche chi effettivamente e in modo circostanziato avrebbe potuto usufruire delle eccezioni si vedrà impossibilitato a partecipare grazie a metodi spregiudicati. Il limite dei tetti di spesa con queste azioni, che vanno ad aggiungersi alla circolazione di spot, che sono vietati, e alla commissione di numerosi sondaggi, sono del tutto saltati e fa specie sentire Renzi fare la propaganda sui contributi on line alla sua campagna elettorale. Se questa è la nuova politica stiamo freschi…».

sede-pd-Piediripa-2Così arrivano anche a Macerata gli echi della polemica che sta interessando tutta Italia. Pierluigi Bersani ma anche Bruno Tabacci, Laura Puppato e Nichi Vendola hanno presentato un esposto ai Garanti contro Matteo Renzi.
L’accusa è “palese violazione del codice di comportamento dei candidati e dei principi regolamentari” per le pubblicità a pagamento. Nell’esposto si prende spunto dalla pubblicazione oggi su alcuni quotidiani nazionali di pubblicità a pagamento che “invitano alla registrazione all’albo degli elettori per il turno di ballottaggio del 2 dicembre 2012”. Secondo i quattro, è una iniziativa «riconducibile al candidato Matteo Renzi. E’ pertanto evidente – sottolinea l’esposto – che il candidato Renzi sta tentando di modificare in maniera consistente la base elettorale dei votanti per il turno di ballottaggio».
Da parte sua il sindaco di Firenze si difende con gli strumenti multimediali dei quali ha fatto il suo punto di forza: «Ieri sera clima bello, baci e abbracci. Oggi polemiche a non finire solo perchè abbiamo agevolato la partecipazione al ballottaggio, seguendo fedelmente le regole date dal comitato, attraverso il sito www.domenicavoto.it (nelle prime ore ci sono 50mila cittadini che chiedono di essere ammessi al voto: son gli stessi cittadini cui tra qualche mese il candidato dovrà chiedere il voto, non dimentichiamolo) Abbiamo vissuto questa campagna con lealtà e rispetto. Non abbiamo violato nessuna regola. Abbiamo riportato tante persone a impegnarsi in politica. Sinceramente non credo che meritiamo questo atteggiamento cosi polemico e violento. Ma andiamo avanti con un sorriso».
Intanto non si placa l’eco del faccia a faccia tra i due candidati andato in onda ieri sera su Rai Uno. Bersani e Renzi sono apparsi molto agguerriti e hanno giocato tutte le loro carte, abbandonando il fair play che aveva finora caratterizzato i rapporti tra i candidati. «Abbiamo assistito indubbiamente ad una bella pagina di politica che, in questo momento, solo il PD può offrire al nostro Paese. Va bene cosi…adesso se volete divertirvi e notare la differenza,guardate Porta a Porta…» questo il commento di Angelo Sciapichetti, consigliere regionale del Pd, postato su facebook subito dopo la fine del confronto.

(Foto Cronache Maceratesi)

 
 
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