di Enrico Maria Scattolini
“PANACEA“ ALL’HELVIA RECINA – Parcheggi riaperti, gradinata centrale agibile e spogliatoi senza infiltrazioni d’acqua (ma forse perché non è piovuto). Stadio dunque ritornato alla normalità per lo scontro al vertice con il San Cesareo; anzi meglio, dal momento che l’intero impianto era finalmente disponibile per la splendida tifoseria biancorossa (+).
E TANTI RINGRAZIAMENTI DELLA TARDELLA al sindaco ed in particolare all’assessore allo sport (+) . Con espressioni sentite, come: ”Soprattutto Canesin ci è stato sempre vicino in questa settimana.” Inframmezzate da qualche riserva: ”Parecchie cose sono ancora da fare”. Ma nel complesso piene di gratitudine: ”Parecchie però sono state realizzate.” In una settimana???
ALLORA LE DIMISSIONI DI MARIELLA SONO RIENTRATE? La doccia fredda (-): “Non ancora, -precisa la Presidente-. Il Consiglio di Amministrazione della Maceratese deve decidere.” Ma va….
PARTITA PERSA CON GLI ARBITRI – Ci prova (da Termoli) e ci riprova (quasi ogni domenica) la dottoressa Tardella a richiedere arbitraggi decenti. Ma sinora senza successo (-). Uno solo decente in tredici incontri: quello di domenica l’altra a Scoppito. Abbondantemente sotto la media tale Luca Candeo di Este, che ha …molto (mal)diretto Maceratese-San Cesareo(—). Il suo errore principale è stata la mancata concessione del penalty sul fallo subito da Piergallini nei sedici metri laziali, all’inizio della partita. La svista più ridicola l’inversione, poi tardivamente corretta, di una rimessa laterale assegnata ai laziali che avevano messo volontariamente la palla in out per permettere i soccorsi ad un avversario infortunato. Roba neanche da oratorio. L’inerzia nella quantità industriale di falli fischiati ai padroni di casa. Ma il top tale Luca Candeo di Este l’ha toccato alla fine del primo tempo, decisa lasciando sospeso in area l’incredulo Melchiorri in una pericolosa conclusione in acrobazia davanti alla porta del San Cesareo.
QUATTRO PASSI (E PIU’) INDIETRO NELLA STORIA BIANCOROSSA – Quest’ultimo episodio mi ha ricordato quello che accadde cinquant’anni fa in un derby Maceratese-Civitanovese, che poi avrebbe vinto il campionato, disputato al Campo Pini con le due squadre appaiate in testa alla classifica della quarta serie d’allora. Avrei bisogno del supporto del mio amico Glauco Giglioni, storico biancorosso, per ricostruirlo nei dettagli. Dal quale gradirei un cenno di conferma che, se positivo, indubbiamente gratificherebbe la mia disastrata memoria di oggidì. Riesco comunque a rammentare che, proprio in prossimità dello scadere della prima frazione di gioco, l’attaccante maceratese Bevilacqua riuscì a battere il portiere rivierasco con un violento calcio di punizione. L’esplosione di esultanza del pubblico non impedì di avvertire chiaramente il fischio dell’arbitro – Giunti di Arezzo, il quale naturalmente avrebbe poi fatto carriera sino alla A – che però non indicò il cerchio del centrocampo per la ripresa delle ostilità, ma la via degli spogliatoi segnalando che, per lui (sciagurato) il tempo era scaduto un attimo prima che il pallone superasse la linea bianca della porta civitanovese. L’errore di mira di Melchiorri ha salvato tale Luca Candeo di Este dagli stessi brividi di paura che, in quella circostanza, tramortirono il suo collega. Le (ex) ”giacchette nere” non si smentiscono mai (-).
IL RIENTRO DI DONZELLI (+) Al di là della buona prestazione, che registro con piacere, il ritorno del giovane terzino under ha avuto anche una valenza strategica avendo consentito a Di Fabio di impiegare un over in più negli altri reparti. L’opzione questa volta ha favorito l’eccellente Piergallini, che ha completato il “tridente” offensivo coraggiosamente scelto dall’allenatore nonostante le inevitabili difficoltà per il centrocampo, cui infatti non sono mancati problemi nella zona di opposizione alla manovra avversaria, soprattutto nella parte centrale del primo tempo e quella d’avvio della ripresa. Ci saranno però altre occasioni nelle quali il biancorosso d’esperienza in più potrà essere schierato in mezzo al campo. Il riferimento a Segarelli è puramente casuale…
MEGLIO L’UOVO OGGI O LA GALLINA DOMANI? Preso atto, con ammirazione, della strepitosa prova di maturità tecnica, ma soporattutrto psicologica, espressa dalla Maceratese contro la capolista, viene da chiedersi se i derby perduti con l’Ancona e la Sambenedettese non siano arrivati troppo presto. Probabilmente sì (-). Però hanno fruttato, insieme a quello intermedio con la Civitanovese, sontuosi incassi (+). Circa centomila euro, si vocifera. Se non ci fosse stata questa robusta iniezione di liquidità, la società, il cui must è l’equilibrio di bilancio, sarebbe sollecitamente ritornata sul mercato con gli acquisti di Luisi e Segarelli? Correggendo le disattenzioni estive. E poi la Sambenedettese ed Ancona sono dietro al brillante secondo posto dei nostri eroi.
MELCHIORRI ANTHOLOGY. Stellare (+++). Score campionato: 10 gol in 13 partite (76%). Score Maceratese-San Cesareo: due reti, una traversa ed un assist per Negro. Agonismo: 100%. Recuperi a metà campo (es.: la genesi del passaggio smarcante a Negro) e persino in terza linea. Attaccamento ai colori: ”Il mio impegno è massimo perché sento di rappresentare la mia città”. Umiltà: ”Non sempre l’azzecco. Non ho ancora digerito gli errori di Scoppito, contro l’Amiternina”. Diplomazia: ”Gli obiettivi? Pensiamo a salvarci, e poi si vedrà”. La speranza: che resti sino alla fine del campionato (la diretta televisiva su Rai Sport e gli elogi dei suoi commentatori l’hanno proposto alla ribalta nazionale: una bella promotion, però con tutti i relativi rischi). L’auspicio: uno splendido futuro nella categoria che merita.
CONSIDERAZIONE PERSONALE – Fin dal primo momento che ho visto (e temuto) Melchiorri giocare nel Tolentino, alcune sue caratteristiche tecniche, l’incisività offensiva, la corsa fluida e veloce, la facilità e leggerezza nel realizzare le cose più difficili, il suo stile mi hanno ricordato Van Basten. Sicuramente esagero per eccesso di ammirazione. Un fatto però è certo: Melchiorri sta oscurando le stelle, che resteranno comunque indimenticabili, di Giovannino Pagliari e di Moreno Morbiducci nel firmamento biancorosso. Con le quali probabilmente temeva il confronto al suo arrivo in biancorosso (+).
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Pagliari e Morbiducci sono sempre nei cuori e nelle menti di tutti i tifosi biancorossi , certo che Melchiorri sta conquistando sempre piu’ il popolo biancorosso.
….Melchiorri – Orta…. forse…. non sottovalutiamo il lavoro oscuro e di posizione di quest’ultimo….nonche’ la mano del mister Di Fabio….
MELCHIORRI ricorda molto Van Basten ma giocando a tutto campo mi ricorda anche Cavani.
Fede farà sicuramente tanta strada nel mondo del calcio e gli auguriamo di cuore di scalare tante categorie……………si, ma con LA RATA….Fede resta con la tua maceratese
Federico portaci il più in alto possibile……
PER SEMPRE BIANCOROSSO…. HO IMPARATO A SOGNARE….. FEDE FACCI VOLARE E RESTA FINO AL SALTO IN SERIE B.
Con un presidente come Mariella e alle spalle una città affamata di calcio che conta come mai come ora
puoi farci e puoi e si può davvero sognare in grande.
I NOSTRI COLORI CUCITI NEL CUORE… FORZA CAMPIONE.. FORZA RAGAZZI..
dopo 32 anni che seguo la Maceratese e quindi ricordandomi bene Pagliari e Morbiducci e tutti gli altri,credo di non dire una bestemmia se considero Melchiorri il giocatore (attaccante) piu’ forte che abbia mai visto dal vivo con la casacca della mia squadra.
privarsi di lui a giugno sarebbe come darsi una zappata sui piedi da soli.
ci si puo’ ricavare fior fiori di palanche lo so,ma con chi si rimpiazzerebbe?
il Grande Progetto Tardelliano (mi piace chiamarlo cosi) come potrebbe privarsi di questo assoluto fenomeno?
capisco che il GPT vuole tenere toni bassi e fantomatiche salvezze per poi vincere campionati,ma un giocatore cosi quanto vale?e non solo a livello finanziario.
fa un reparto e mezzo da solo,distrugge difese avversarie come se fossero di burro,mette in apprensione tutti e sena come un dannato gol impossibili1
sinceramente,quando mai si e’ visto all’HR un giocatore cosi?
e sopratutto quando mai ne rivedremo uno cosi?
Mariella,ti prego,ti vogliamo bene come a una Madre (non esagero)….non fare cacchiate con lui in futuro.non ci far vivere con quest’ansia almeno….BLINDALO A MACERATA PER TUTTA LA SUA VITA SPORTIVA!!!!!!!
insieme e sopratutto con lui andremo veramente lontano…..
Caro Enrico non mi avventurerei in confronti improbabili: epoche diverse,calcio diverso da quello moderno e poi con tutta l’ammirazione per Melchiorri che a mio modesto parere è il più forte attaccante visto a Macerata dopo Cvetcovic,i “gemelli del gol hanno scritto la storia della Maceratese e non credo che un solo avvio di stagione possa essere valido per riscrivere la Storia.Con stima.
Sono d’accordo, una volta tanto, con voi, Melchiorri è un grandissimo giocatore, un lusso per la serie D, secondo il mio modesto parere potrebbe già da ora giocare in serie B e non da comprimario.
Io andrei piano, però, con la fantasia, starei attento a non volare troppo alto, si rischia, una volta caduti, di farsi molto male.
Enrico leggiti questo…dal quotidiano “Stadio” del 13 febbraio del 1961: “La Maceratese allo scadere del primo tempo era pervenuta al successo: su punizione tirata da Bevilacqua il pallone aveva battuto contro un groviglio di uomini ed era finito sulla sinistra dell’esterrefatto Vendramin. L’arbitro però non ha convalidato poiché aveva fischiato la fine della prima frazione di lotta mentre la palla stava varcando la linea fatale. Indubbiamente questa mazzata è nuociuta ai biancorossi che nella ripresa non hanno espresso il meglio di loro stessi.”
Per quanto riguarda Melchiorri possiamo paragonare i dati statistici…nella stagione 1979-80 Moreno Morbiducci realizzò 7 reti dopo 13 giornate, Federico ne ha realizzati 10…
Però, come scritto da Sebastiano Seri, erano altri tempi…c’erano i 2 punti per la vittoria e i pareggi erano risultati molto preziosi, soprattutto in trasferta…lo 0-0 era un risultato molto frequente, a differenza di oggi…basta pensare che la Maceratese targata Di Fabio ha ottenuto un solo 0-0 in 47 partite di campionato, mi sembra a Fermo…
I paragoni con Boro Cvecktovic li lascerei da parte…Boro venne a Macerata in pratica a fine carriera…dopo aver vinto tutto con la Stella Rossa (capocannoniere in Coppa dei Campioni, con una doppietta al “Bernabeu” di Madrid) e dopo aver giocato tante partite in serie A con l’Ascoli…ma nonostante tutto, con grande umiltà, con noi giocò un’ottima stagione che si concluse con la promozione in serie C2…
concordo con Vannucci. da quasi 40 anni seguo la maceratese e poche volte ho visto un giocatore con così tanto talento. merita sicuramente altri palcoscenici e considerando quello che vedo ogni due settimane ad Ascoli non demeriterebbe neanche in quella categoria (solo Zaza in questo momento gli sarebbe superiore)
Grazie,Glauo.Insomma,la mia descrizione del gol/non gol di Bevilacqua è stata abbastanza precisa.
Da chi era firmato l’articolo su “Stadio”‘?
Ricordo che,durante l’intervallo di quel derby con la Civitanovese ,Gaetano Bruno sferrò un rabbioso pugno contro la vetrata procurandosi una ferita che fu medicata con 13 punti di sutura.E che,nella notte,ci fu una violenta scaramuccia fra maceratesi e civitanovesi in una balera di Corridonia. Per dire del clima…
Riguardo allo score di Melchiorri,va precisato che non ha mai calciato rigori.
Complimenti a Scattolini e Glauco hche ci tengono costantemente aggiornati….
Una cosa e’comunque certa…la squadra e’forte,l’entusiasmp del pubblico Maceratese e’molto alto….si può davvero sognare e pensare a qualcosa di grande… Bisogna coinvolgere il più possibile chiunque… In trasferta siamo sempre in buon numero…dobbiamo essere ancora di più!!! Con un presidente come Mariella che ama la squadra come o forse piu di 1000 di noi messi insieme e con una struttura socieraria solida alle spalle,dobbiamo per forza essere ancora di più!!!! Maceratesi sveglia…..Tutti allo Stadio!!!! O siamo boni solo a parla’!!?? Con una squadra così dobbiamo essere almeno 2000 a partita.. E’l’unico modo per poter pensare di poter ambire a campionati più lussuosi.. Lo meritano tutti,in primis colei che e’l’artefice di questa meravigliosa creatura… LA NOSTRA PRESIDENTE!!! FORZA MARIELLA SIAMO TUTTI CON TE!!
Caro Glauco hai ragione,ho pensato a Boro che nonostante fosse a fine carriera, con noi faceva reparto da solo e come caratteristiche il nostro super Melchiorri gli assomiglia con il distinguo che è giovane e opera ,come visto la scorsa domenica a tutto campo, cosa che Boro non faceva e non avrebbe potuto fare vista anche l’età.Ti voglio ringraziare per quanto fai e per essere il più grande “Archivio vivente” della storia di Macerata calcistica.
Perfetto Seri:Glauco Giglioni=prezioso “Archivio vivente”della storia di Macerata calcistica”
Grazie grazie….troppo buoni ! Comunque c’è anche Stefano Bartolotti che conosce bene la nostra storia…
Ormai mi hai sorpassato in tromba, caro Glauco….ed io sono orgogliosissimo di cedere a te il testimone di “memoria storica”, come bonariamente mi appellò Alberto Girolami in una remota diretta a TeleMacerata (io stavo in mezzo a Lui e ad Enrico Maria, preda di una certa sudditanza psicologica…..)….
Già che ci sono, saluto affettuosamente Enrico Maria: da buon maceratese ti ho sempre ossequiato, ma mica mi esaltavi tanto al microfono: eccedevi in dissertazioni puramente tecniche, tipo Coverciano….Ora, invece, scopro il vero Scattolini: una penna magistrale, ironica, pungente, figlia di uno stile assolutamente inimitabile….
Un forte abbraccio a tutti voi, fratelli biancorossi, e….AD MAIORA!
Troppo buono,Stefano.Chiedo scusa per il passato;per molti,anche del…presente.Ciao
@Glauco
Hai omesso di rispondere alla domanda, immagino particolarmente sentita, di Enrico Maria: chi scrisse quel pezzo su Stadio?
Immagino proprio si trattasse di Fernando Scattolini, padre di Enrico, a lungo corrispondente da Macerata per “Stadio”, autore di un volume, “Settanta anni di sport maceratese”, che, dopo mezzo secolo, rappresenta ancora una Bibbia cittadina….
Si, grazie Stefano…era proprio Fernando Scattolini…Girolami mi pare scriveva anche per la Gazzetta dello Sport
Io ricordo Girolami successore di Fernando Scattolini al Corriere dello Sport-Stadio….Sulla Gazzetta ricordo una lunga militanza di Diomede Cappelloni, alias “Memo”….
quanta storia,quanta passione,quanto amore per la MACERATESE nei commenti di tutti, meritiamo
davvero categorie superiori e quello che sta avvenendo sono nuove pagine di storia….comunque in tanti anni io non ho mai visto un attaccante come FEDE così completo di piede, di testa, generoso, a tutto campo,veloce e quasi imprendile che riesce a rendere facile tutto quello che ad altri resta difficile..la speranza è di averlo ancora a lungo con noi perchè ci può portare davvero in alto !!!!!!!!