di Carmen Russo
Per citare il cantautore De Andrè: “Pochissime idee, ma in compenso fisse” questo, come ha detto l’assessore Federica Curzi, potrebbe essere il motto di Pensare Macerata. Gli esponenti della lista civica, la stessa Federica Curzi, Alessandra Orazi e Paolo Angeletti hanno tenuto una conferenza stampa per ribadire le proprie posizioni. Tre furono le parole chiave alla loro nascita e le stesse tre lo sono ancora: partecipazione trasparenza e buon senso. La partecipazione intesa come attivismo da parte dei cittadini che, attraverso Pensare Macerata, possono esprimere le loro idee e vederle, perché no, realizzate. Trasparenza perché tutto venga fatto alla luce del sole e buon senso, proprio quello che a volte manca nel fare politica.
“Oltre a parlare di problemi e di crisi, bisogna parlare di cittadino e di servizi realmente utili. Noi parliamo di lavoro, ma anche di lavoratori con gli stessi lavoratori -dice la Curzi- è necessario abbattere la barriera, spesso solo ideale, che il cittadino vede tra lui e la classe politica.” È necessario, dunque per Pensare Macerata, abbattere un’arrendevolezza del cittadino proiettato nel “tanto non cambia mai nulla” per fargli capire che da lui stesso può partire il cambiamento. Questo uno degli obiettivi della lista civica maceratese, sul cui sito www.pensaremacerata.it dà la possibilità, a chiunque volesse, di mandare proposte e pareri che possano contribuire alla crescita della lista e conseguentemente della città. “Non è da sottovalutare oggi –specifica il presidente Paolo Angeletti- il fare politica “per passione”, senza essere retribuiti, ma non ce ne vergogniamo perché questa è già un’importante ventata di novità”. Alessandra Orazi sottolinea l’importanza di questa lista all’interno del Cda proiettata nell’avvicinare sempre più la città e i suoi primari bisogni. Obiettivi, dunque, non onerosi e vicini alla realtà. E per ottenerli dice l’Orazi -riportando anche il pensiero del consigliere comunale Antonio Carlini- “bisogna dimostrare il proprio disappunto attraverso la politica attiva com’è ben realizzato dall’associazionismo, elemento fondamentale perché tramite concreto tra politici e cittadini.” Il loro “pensiero” dunque è che alla crescita delle associazioni –che, secondo un recente conteggio, ammonterebbero ad oggi a circa 270- corrisponde una diretta crescita della città.
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Lo slogan di MaceraTiAmo era TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE e RESPONSABILITA’.
La Responsabilità è una cosa importante forse volutamente dimenticata da Pensare Macerata.
Chi è RESPONSABILE non alza la manina in consiglio per sostenere una maggioranza, ma alza la manina perchè è d’accordo con ciò che si propone, sia esso di destra o di sinistra.
I cittadini per fortuna hanno il dono del pensiero e sanno fare 1+1.
Accordarsi con quei partiti che stanno mandando in malora il nostro Paese vuol dire condividerne i principi ed i metodi. Solo se si è esterni a queste “combriccole di governo” si può avere voce in capitolo ed essere ascoltati.
Il Movimento 5 stelle, con i suoi difetti, sta dimostrando proprio quello che affermo: la gente vede nel M5S l’unico movimento totalmente esterno ai partiti, che non sono tutti uguali, per carità, sono solo più o meno ladri, più o meno corrotti.
Dentro ad ogni partito tradizionale ci sono persone eccezionali, ma sono ormai triturate da un modo di far politica che è lontano anni luce dal bene comune.
@ Assessore Curzi: A proposito di partecipazione, la Giunta itinerante che fine ha fatto? A Collevario siamo in trepida attesa che ritorni; intanto, per una buona accoglienza, mettiamo da parte le uova (e anche le cacche) dei piccioni che hanno invaso la galleria pubblica dei palazzi ove sono ubicate la maggior parte delle attività commerciali.
Sig. Cherubini le dico il mio pensiero. Ritengo che sia utile per Macerata che l’esperienza delle liste civiche e quindi associazioni presenti sul territorio trovino un punto di convergenza nel Movimento 5 Stelle, questo consentirebbe prima di tutto di evitare una dispersione di voti, cosa che puntualmente penalizza le liste civiche che a parere del sottoscritto sono il meglio dell’espressione della società civile. determinando l’incontro tra persone con grande esperienza in vari settori nonchè in possesso delle dovute competenze, non solamente per fare una sana e competente opposizione ma anche e soprattutto per costituire una nuova classe dirigente. In tal modo si potrebbe sviluppare un’idea di governo della città più vicina ai desideri ed alle necessità dei cittadini. Il movimento 5 stelle, inteso come marchio, da solo non basta. Ciò che a Macerata può rendere vincente questo movimento sono le persone ed i programmi, non dimentichiamolo.
Sono d’accordo con Cherubini, Blanchi e Germoni. Intervengo sempre quando si parla di Macerata, in quanto ho questa Città nel cuore…
Nulla da aggiungere alla saggia strategia e tattica di “Pensare Macerata” in merito alla “partecipazione“, alla “trasparenza” e al “buon senso“. Solo che a Macerata – ma pure a Corridonia, a Civitanova Marche, eccetera – il buon senso di rendere trasparente la politica amministrativa e di chiamare la gente a controllare e a dare direttive non sono diventai realtà, sia all’epoca della Prima Repubblica e neppure oggi. Almeno prima c’erano i Partiti che avevano molti iscritti e che tenevano assemblee periodiche di questi. E quindi sapevano l’opinione della cittadinanza…
Oggi, abbiamo una dittatura camuffata dalle elezioni gattopardesche. Oggi, con Matteo Renzi siamo alla farsa del gattopardo che vuole “rottamare per cambiare” perchè nulla cambi.
Sono lieto di vedere citato il Movimento 5 Stelle. Il Movimento è stato suggerito dallo Spirito Santo per permettere un’ultima via d’uscita alla rabbia vendicativa dei cittadini verso la Casta politica. E’ l’ultima chance che viene data prima della rivolta violenta e magari armata.
Non metto in dubbio le buone intenzione di “Pensare Macerata” e la sua lealtà verso la Maggioranza. Ma è questa che ha tradito la maggioranza dei cittadini maceratesi. Rimanere ancora a puntellare l’amministrazione Carancini significa che “Pensare Macerata” ha un interesso interno che non collima con quello della Città. E’ quindi, pure essa, responsabile dell’immobilismo e della confusione che rende precaria e farserca Macerata.
Siamo tutti noi elettori che abbiamo creato la situazione degradata in Italia, in Regione e nei nostri Comuni. L’unica costa saggia da fare è prendere le distanze dai reposnsabili politici e amministrativi dello sfascio e cercare di costruire qualcosa di nuovo.
Dimenticavo di dire che è vero ciò che Cherubini dice. Ossia, che dentro i partiti ci sono persone oneste e capaci, ma che sono “triturate” dal modo oppressivo e clientelare che si vive all’interno dei partiti.
La batosta che passerà alla Casta politica il Movimento 5 Stelle servirà – per non soccombere definitivamente – a queste persone oneste e capaci di fare pulizia in casa loro, mandando fuori i disonesti e gli incapaci he hanno ridotto l’Italia e i loro partiti in queste condizioni.
Unisco Cherubini a Germoni sottolineando il concetto della necessità di partecipazione vera, che solo può essere esercitata da persone le quali responsabilmente approntino e/o condividano un programma seriamente degno di questo nome, in grado di rivoluzionare il punto di vista attuale; un programma che parta dalle vere esigenze e dai veri bisogni della popolazione e non dagli interessi dei gruppi di potere, siano essi quelli transnazionali o cittadini (questi ultimi dai primi manovrati). Se si vuole spezzare il legame che ho qua sopra messo tra parentesi, qualsiasi forza si senta in grado di concorrere per il governo anche del più piccolo dei comuni, deve farlo sulla base di un progetto programmatico che sia chiaramente contro la definanziarizzazone dell’economia e a favore di uno sviluppo basato sulla produzione dei beni e dei servizi essenziali per le popolazioni (sia chiaro: ivi comprese la formazione culturale e la valorizzazione di qualsiasi manifestazione lavorativa).
@ Monguzzi
progetto programmatico che sia chiaramente contro la definanziarizzazone dell’economia e a favore di uno sviluppo basato sulla produzione dei beni e dei servizi essenziali per le popolazioni
???
Sono molto curioso di sapere cosa ha realmente fatto pensare Macerata in questo tempo di amministrazione della città.
Essere consiglieri di maggioranza e assessori significa avere il potere di incidere sulle decisioni politiche. Che cosa ha fatto Pensare Macerata? A parte i proclami come ha votato? A che serve? Pensiero e azione. Il pensiero senza l’azione è inutile.