Blunno: “Nessun buco di bilancio
Così turbate la serenità dei cittadini”

TUTTO IN UNA SETTIMANA - L'assessore tranquilizza: "L'aggiustamento riguarda solo l'1,6% dell'intero bilancio". Il 30 ottobre consiglio comunale straordinario per alzare al massimo l'aliquota Imu ordinaria. Rivista la tassa di soggiorno. Permangono le difficoltà comunicative dell'Amministrazione Carancini con la città e la sua maggioranza

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L’assessore Marco Blunno durante la conferenza stampa di oggi

 

Nella seduta di ieri la Giunta ha approvato la proposta di delibera, che verrà poi sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale con la quale fissa l’aliquota IMU per la seconda casa al 10,6 per mille. Il Consiglio comunale straordinario è stato fissato dal presidente Mari durante la riunione dei capigruppo di stamattina per martedì (30 ottobre).

Oggi l’assessore al bilancio Marco Blunno ha tenuto una conferenza stampa “per fare chiarezza” criticando “l’allarmismo ingiustificato lanciato dalla stampa”.

“Parlare di dissesto, buco o crac per una manovra così ridotta mi sembra fuori luogo.  L’approvazione definitiva della aliquota ordinaria IMU al 10,6 per mille è un intervento che consentirà al Comune di incassare complessivamente 750mila euro. Una somma pari all’1,6% del Bilancio. La manovra, dunque, è di ridottissima incidenza. Sollevare polveroni serve solo a  inquinare il dibattito politico e a turbare la serenità delle persone”.

“Con la manovra di ottobre   – aggiunge  l’assessore  – consolidiamo gli equilibri di bilancio per quest’anno e per quelli a venire. Si tratta di misure obbligate a seguito degli ultimi decreti del Governo. Salvaguardare stabilmente i servizi al cittadino, questo era e rimane il nostro obiettivo primario”.

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Il sindaco Carancini e gli assessori Canesin e Valentini assistono alla conferenza stampa

L’approvazione definitiva della aliquota ordinaria IMU al 10,6 per mille è un intervento che consentirà al Comune di incassare complessivamente 750mila euro: “Una somma pari all’1,6% del Bilancio –  prosegue Blunno -. La manovra, dunque, è di ridottissima incidenza. Parlare di buchi, di dissesto o di crac è del tutto fuori luogo, sollevare polveroni serve solo a  inquinare il dibattito politico e a turbare la serenità delle persone. I Comuni sono stati obbligati a iscrivere in bilancio le previsioni stabilite dal Ministero dell’Economia e pochissimi giorni fa  il Ministero ha rettificato le sue stime con una riduzione per noi di 857.070,00 euro. Una situazione di incertezza aumentata  da norme entrate in vigore dopo l’approvazione del bilancio comunale: il decreto legge spending review del 6 luglio e il decreto legge del 10 ottobre scorso (15 giorni fa, dunque)  hanno drasticamente ridotto i margini di operatività degli enti locali introducendo sempre più stringenti vincoli nella gestione finanziaria.”

” Mancano poi all’appello  –  continua l’assessore Blunno – anche importanti risorse originariamente derivanti dall’addizionale IRPEF, oggi ovviamente in calo a causa della recessione, dai contributi regionali tagliati dalla spending review nazionale, e i recuperi sulle tasse locali, naturalmente pur essi in diminuzione anche per effetto dei notevoli risultati degli anni precedenti, che non possono più ripetersi essendosi risolte la maggior parte delle situazioni critiche. Ciò non vuol dire scaricare i costi della crisi interamente sui cittadini. L’attivazione di un nuovo ‘sistema’ tributario deve essere armonizzata e temperata mediante un ulteriore impegno, oltre a quello già profuso, rivolto alla razionalizzazione delle spese e ad una più efficiente ottimizzazione dei fattori produttivi, non ultimo del personale per il quale va rilevato come la riduzione operata nel nostro Comune è già ai limiti, se non oltre, del reale fabbisogno necessario a garantire l’erogazione dei servizi essenziali. A questo proposito stiamo potenziando fortemente un percorso già avviato sulla rivisitazione della spesa (la cosiddetta spending review comunale) che consentirà di chiudere in equilibrio il bilancio 2012 compensando alcune maggiori spese con risparmi virtuosi in altre”.
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Romano-CaranciniL’INTERVENTO DEL SINDACO – “Il chiarimento è necessario per tutti  – si legge in una nota stampa del sindaco Romano Carancini -: la somma di cui tanto si parla in questi due giorni ammonta a 750mila euro, cioè l’1,6 % del bilancio. Ciò significa che il 98,3% del bilancio del Comune di Macerata è perfettamente a posto. La manovra, dunque, è di ridottissima incidenza. Enfatizzarla serve solo a confondere le idee e a turbare la serenità delle persone. La maggior parte dei Comuni hanno già optato per l’Imu sulla seconda casa al massimo dell’aliquota fin da luglio. Nella nostra previsione di bilancio, votata a luglio, grazie ad un’oculata spending review, eravamo riusciti a optare per aliquote più basse. Oggi siamo obbligati ad adottare anche noi l’aliquota più alta per le seconde case. Che significa l’aliquota più alta? Per esempio, chi avesse pagato addirittura 500 euro con aliquota al 9,9, con l’aumento ne pagherebbe 535 cioè 35 euro l’anno in più, ovvero meno di tre euro al mese. Credo che anche coloro che sono toccati da questo aumento comprendano la scelta come un atto di responsabilità. Per completezza di informazione e trasparenza voglio aggiungere un altro elemento di conoscenza.  Il decreto legge del 10 ottobre scorso invece che restituire le somme IMU mancanti ai Comuni, come era previsto per legge, obbliga le amministrazioni locali ad abbattere i mutui e dunque fa venir meno, nel caso di Macerata, altri 350mila euro in parte corrente, cioè le risorse destinate per i servizi al cittadino. Anche questa somma che è parte dei 750mila euro prima indicati, pur non essendo enorme, come bene ha puntualizzato l’Assessore Blunno, deve essere coperta, perché si tratta di entrata tributaria stabilmente ridotta, e dunque mancante non solo per quest’anno, ma anche per il futuro; e per coprirla dobbiamo necessariamente approvare la modifica IMU entro e non oltre il 31 ottobre, come prevede la normativa in vigore. Mi sembra davvero strano che per somme così piccole e nonostante la rapidità di decisione (abbiamo fatto tutto in meno di 15 giorni) si voglia allarmare imprudentemente una città. La situazione di gravità nazionale in cui versa il paese Italia chiede atteggiamenti di responsabilità e onestà a tutti, senza strumentalizzazioni per altri fini. Irresponsabile chi soffia sull’insicurezza dei tempi, alimentando la disinformazione. Macerata merita un clima responsabile di concordia, di dialogo e di fiducia  che sappia guardare alla crescita”.

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Marco-Blunno-2TASSA DI SOGGIORNO – Oltre alle decisioni sull’IMU, la Giunta ha anche rivisto l’imposta di soggiorno.  Grazie all’accordo con gli albergatori, le somme dell’imposta, rideterminate in misura ridotta, saranno destinate a migliorare l’accoglienza turistica di Macerata. “Sulla riduzione della tassa di soggiorno per i turisti – spiega il sindaco –  abbiamo tenuto conto delle osservazioni delle organizzazioni di categoria che rappresentano gli esercenti del settore ricettivo in merito alla modulazione delle tariffe ed alla durata del soggiorno assoggettata ad imposta, espresse in occasione dell’incontro svoltosi lo scorso 2 ottobre e formalizzate nella nota del 3 ottobre 2012. Abbiamo ritenuto opportuno, visto la negativa congiuntura dell’economia legata al turismo, accogliere le richieste delle categorie e rimodulare, con decorrenza 1° novembre 2012, le tariffe d’imposta e la durata del soggiorno assoggettato su cui l’imposta si applica, modificando di conseguenza anche il relativo articolo 4 del regolamento. In questo caso abbiamo compiuto un percorso di dialogo che ha visto tutti valutare con responsabilità la complessa situazione generale”.

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matteo-zallocco2-300x201IL PUNTO

di Matteo Zallocco

L’Amministrazione comunale dunque accusa la stampa di lanciare falsi allarmismi. Fatto sta che i numeri non vengono contestati: in un primo momento si era detto di un ammanco di 700mila euro, poi il sindaco ha conteggiato 800mila euro, quindi la versione ufficiale di 750mila euro. In ogni caso non sono spiccioli.

Nessuno ha comunque sottovalutato il contesto di crisi generale con cui oggi si devono confrontare tutti i Comuni. A questa Amministrazione però manca un aspetto fondamentale: la comunicazione. Si continua a parlare di massima trasparenza quando invece le decisioni importanti non vengono sistematicamente comunicate se non quando si è costretti a farlo – come in questo caso –  dopo che la notizia è ormai fuoriuscita.

Un atteggiamento che viene duramente stigmatizzato anche dai consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione (leggi l’articolo). Gli stessi consiglieri che sono stati avvisati di questa grave situazione solo martedì sera, subito dopo l’approvazione della delibera di indirizzo sulle piscine di Fontescodella. La conseguenza è stata la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario, fissato per il 30 ottobre, 24 ore prima del termine ultimo.

Si conferma la situazione d’emergenza e cercare di mettere tutto sotto silenzio non è stata certo la soluzione più seria. Purtroppo questa Amministrazione comunale ha dimostrato in molte occasioni importanti di non saper (o di non voler?) comunicare con i cittadini. Non si può sbandierare trasparenza quando i fatti parlano diversamente. Stavolta a metterci la faccia è toccato all’assessore Blunno (GUARDA IL VIDEO) che con la sua pacatezza ha mandato un messaggio tranquillizzante. Ma i rischi ci sono e alle rassicurazioni dovranno seguire i fatti.

(foto Cronache Maceratesi, vietata la riproduzione)

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