Chiude i battenti il “Bar dello Sport” di Macerata. Se nel centro della città la situazione per attività e negozi è tutt’altro che rosea (leggi l’articolo), appena fuori dalle mura le cose non vanno certamente meglio. L’inizio delle Scalette era nei secoli scorsi l’ingresso a piazza Mercato, qui c’era la dogana ed era uno dei punti più trafficati della città. Non è difficile immaginare che nei secoli andati un commerciante avrebbe fatto carte false per avere un’attività proprio in questo punto. Ma facciamo un salto nel tempo e arriviamo a qualche anno fa. Anche allora il bar dello sport era luogo di ritrovo, specie domenicale, e punto di riferimento, specie nei giorni di festa. I tempi cambiano: è così che il bar dello Sport è oggi tutt’altro che appetibile ed è destinato a restare chiuso. Le sedie all’interno sono rimaste al loro posto e anche il bancone sembra pronto all’uso ma un inequivocabile cartello “Vendesi” campeggia sulla porta d’ingresso del locale chiuso da qualche settimana. Dopo una serie di passaggi di gestione, infatti, il Bar dello Sport è rimasto senza titolare, lasciando così un significativo vuoto. Stessa fine aveva fatto qualche anno fa il chiosco in muratura che si trova proprio dall’altro lato delle Scalette. La struttura ospitava un’edicola e un’agenzia immobiliare ma anche queste sono scomparse.
(a. p.)
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Il Governo Monti ha portato ad un aumento di tasse (IMU, aumento spropositato della benzina e diesel, aumento del gas, metano e luce). Indirettamente aumento dell’irpef comunale. Ha portato le famiglie a fare una contrazione delle spese anche della colazione al bar. Per non parlare di tutte le persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro. Ma nei centri commerciali non si sta meglio: al Val di chienti per gli assunti temporanei si fanno contratti di settimana in settimana ……………. Lascio a voi altre considerazioni
Sicuramente anche il bar DA NARCISO lungo le mura fara’ la stessa fine ………..,
questa è la realta’ di Macerata e come sta andando verso il futuro , grazie alle scelte politiche fatte negli ultimi 20 anni !!!!
Ecco la Macerata che chiude!!! Ora la cosa più importante è salvare la PROVINCIA e i posti di lavoro dei politici, dei cittadini chissenefrega…
Dopo aver letto alcuni recenti articoli – l’unica considerazione che mi viene da fare così d acchitto e’ la seguente :
Lunga vita a Liuti e Bommarito
altrimenti di altre saracinesche
ci si dovrà preoccupare . .
Ogni riferimento a fatti o persone e’
puramente casuale !!!!!
qualche settimana? sono molti mesi …mentre l atro parliamo di anni (chiuso)
Che Macerata stia morendo, è indubbio, ma in questo caso specifico mi meraviglia che questo bar non abbia chiuso prima… era gestito malissimo, ci sono andato solo un paio di volte ma m’è bastato!
il posto e’molto appetibile,ma bisogna fare delle considerazioni, il chiosco e’del comune,se lo vuoi gestire oltre che metterti d’accordo con l’ex proprietario devi parlare in comune,che vuole una fideiussione bancaria per l’importo Dell’affitto di un anno, giusto per stare tranquilli non sapendo poi se ti rinnoveranno il contratto visto che a partire di qualche anno se si vuole un posto del genere bisognera’ partecipare ad un asta pubblica..quindi perché rischiare?
ah nel tetto ci sta l’amianto e bisogna levallo e ovviamente il comune non lo fa, lo deve fare chi lo gestisce che ovviamente paga con i propri soldi dei lavori che qualcuno ti dira’come devono eseere fatti,ovviamente Quel qualcuno lavora nel comune!!
il posto e’bello, e’un bar che sicuramente anche con la crisi potrebbe lavorare tantissimo, mal’Italia e’il paese della burocrazia e delle scartoffie e Macerata e’Macerata..
Questi sono i frutti di 15 anni e più della banda Carancini e company!
ma ai maceratesi va bene così
Cito testualmente dal Carlino:
” Civitanova Marche, 16 marzo 2012 – LA CIVITANOVA dello shopping arranca, gruppi storici come Benetton se ne vanno e chiudono i tre negozi del ‘brand’ in centro. La città regina del commercio fa i conti con le saracinesche abbassate e le vetrine spente in centro. Un fenomeno cominciato due anni fa, oggi accentuato dalla crisi economica che colpisce duramente il commercio, uno dei settori trainanti dell’economia cittadina.”
Carancini riesce a far crollare il commercio anche a Civitanova?
Su, smettiamola di dire corbellerie!!! La crisi economica che ha investito il mondo occidentale,l’Europa e, anche per la politica dell’ultimo ventennio,maggiormente l’Italia, ha fatto calare i redditi della maggioranza degli italiani e di conseguanza ha contratto i consumi. Questo è avvenuto su scala nazionale.
E’ demagogico e fuorviante addossare la colpa all’amministrazione o all’attuale governo il quale, non avendo una maggioranza propria, non puo’ far altro che cercare di tenere a galla la barca Italia navigando in un mare di veti contrapposti.
Ricordate il primo provvedimento che voleva prendere Monti? Una tassa patrimoniale sui grossi capitali, ma fu subito stoppato.
@lla Renna. Caro Paolo, concordo pienamente con te!! I maceratesi assomigliano ai cani… Più’ li bastoni e più’ ti si affezionano!
per Renna e stelloneoalpino … e pure sta volta ne fate una questione politica MHA!!!!
mi spiegate i motivi per cui c’entra la politica??
il bar chiude perchè cambiano le tendenze … daltronde per il bar dello sport nulla è cambiato (a differenza dei locali del centro)…stessi parcheggi, stesso via vai…quello che è cambiato la gestione e forse la colpa è di quest’ultimo motivo.
idem per il bar del Sasso d’Italia…la maggior parte della gente cerca cambiamenti, cose nuove, nuove tendenze ed è per questo che alcuni locali chiudono!!
da anni vado da Pistello e ho constato che la gestione conta il 99%…se un locale organizza iniziative, ha gestori simpatici, alla mano ecc… sta pur sicuro che vive alla grande!!!
…sono daccordissimo con richichampagne e paolorenna, il locale come l’altro essendo del Comune ha bisogno di essere messo a norma vedi tettoia in amianto e il comune non vuole cacciare neanche un euro e il proprietario avendo avuto anche la visita dei ladri avrà fatto i suoi calcoli e non l’ha riaperto neanche per la stagione lirica che poteva incassare bene e allora dico a liubavand la colpa è della tendeza giovanile che cambia(ma il bar king è sempre pieno nonostante la notte sia abbastanza movimentato) o effetivamente della politica maceratese che ha anche dimezzato il progetto per la costruzione della tanto discussa piscina di Fontescodella?
Per il Bar del Sasso d’Italia invece informati bene per i motivi della chiusura e dei problemi che c’erano con la cooperativa che lo gestiva.
… mi dispiace se non riaprisse più il BAR DELLO SPORT, perchè negli anni 70 era il mio Bar ed era il punto d’incontro domenicale per sapere tutti i risultati delle partite ed anche per fare due chiacchiere e i proprietari che sono tutti morti erano amici e il buon Carancini se giocava a calcio questo lo deve ricordare.
@ liubavand: Ne faccio una questione politica e come!!! Grazie alle amministrazioni cattocomuniste che si sono succedute, oramai Macerata e’ stracolma di extracomunitari e tra non molto diventeremo una minoranza etnica. Mi tengo quindi alla larga dal frequentare certi locali in cui stazionano persone che spero siano tutte in regola con il permesso di soggiorno. Il bar PISTELLO sicuramente e’ più’ tranquillo per i maceratesi!
mha…io non ci sono mai andato ma non ho mai saputo di iniziative da parte di quel locale.
guardiamo i bar di MC che vanno sia del centro che non…senza far pubblicità ( e potrei fare un bell’elenco) sono quelli che organizzano aperitivi, maxischermi per partite o che so io …. non ci vedo politica sinceramente o meglio non vedo la politica sempre e comunque dappertutto.
Esempio il pub dietro le “fosse” che stava per chiudere.. col cambio gestione ha riacquistato vita e ora va alla grande grazie a concerti, cabaret e serate varie!!!
per il bar del Sasso conosco molto bene chi l’ha preso circa 10 anni fa (e più)quando ancora non c’era la cooperativa e nonostante gli sforzi per organizzare diverse serate, ha dovuto chiudere perchè non fa più tendenza e la gente non ci andava!!!
se continua così a Macerata sarà la fine di tutto……un turista ….pochi giorni fa mi ha detto….” Sono stato in centro di domenica…sono dovuto andar via ….mi dava l’angoscia vedere tutto chiuso ….mi sentivo male….la città è bellissima peccato sprecarla così” sentirmi dire questo da maceratese doc….non mi ha fatto piacere…ma purtroppo questa triste realtà è stata voluta dalle amministrazioni che hanno governato questa città e dalla mentalità intollerante e chiusa dei maceratesi che hanno fatto di tutto per far diventare questa città un dormitorio ed una città solo per anziani e famiglie ..come se non esistessero i giovani…ed altre categorie di persone…….
Il Sasso ha chiuso perchè la birra è passata da 2€ a 6 € e per il tipo di clientela che aveva erano troppi… Prima era stracolma di ragazzi 15-20 anni che non spendevano molto, ma quei 3€ a sera ce li lasciavano, poi è diventato un bar con prezzi assurdi e senza clienti.
ditelo a Carancini !!!!
Era gia’ finito da un pezzo…….Ricordo 20 anni fa quando era il bar degli universitari Grechi…..anche loro scomparsi da un pezzo da Macerata .
i greci sono tornati in grecia a studiare così come i meridionali…..ognuno ormai studia dalle parti proprie…..i bar sono TROPPI…..sono sempre stati TROPPI rispetto al numero di ABITANTI…..negli anni 80 vi era la tradizione di prendere l’aperitivo al BAR VENANZETTI…..forse all’epoca LAVORAVANO DI PIU’ I bar….ora LAVORANO TUTTI POCO e sono TROPPI
Quando ero bambino aveva uno dei migliori gelati di Macerata,con 1000 lire ti portavi via un cono gigantesco (anche se era quello piccolo), e mentre le altre gelaterie aumentavano il prezzo quello resisteva.Purtroppo nei cambi di gestione si è persa quella specializzazione e si è tramutato lentamente in poco più di un luogo per giocare ai videopoker o per bersi una birra vedendo la partita alla tv,offrendo ben poche specialità (aperitivi,serate etniche,musica dal vivo ecc.) che possano far la differenza.IN più ultimamente la clientela era quasi diventata tutta extracomunitaria (e questo non è necessariamente un male,se uno paga il conto e non crea confusione è un cliente come un altro) e questo toglieva un po’ di appeal al frequentatore occasionale.
Il “Bar dello Sport” ha iniziato il declino da quando i “Tentella” hanno lasciato la gestione.
Chi ha scritto l’articolo e quelli che lo hanno commentato penso che non hanno mai frequentato questo bar.
Ritengo completamente inutile riassumerne la storia, che ben conosco, perché non si perde occasione di fare polemica politica ed attaccare chi che sia ad ogni evento o avvenimento che avviene in questa città che io penso continui ad offrire una buona qualità della vita.
Forse Sisetto si riferisce agli anni ’70, quando in quel bar si facevano le tre di notte per parlare di politica insieme a Mimì Valori, i fratelli Franco ed Enzo Torresi, Mario Sbriccoli, Marcello De Angelis, Umberto Zanconi, spesso anche Giordano De Angelis, Giancarlo Liuti, Mario Battistini, e tante altre persone animate da una sana e forte passione politica.
Proprio così: “una sana e forte passione politica”, ma anche la speranza di un mondo migliore. Ora, caro Peppe, anche questa non c’è più. Rimangono i ricordi e qualche volta la rabbia di non essere riusciti a “cambiare il mondo” come recita una vecchia canzone.
@ Josh
La macchina per fare i gelati artigianali era una Carpigiani.
@ Sisex
Aggiungo che la consorte di Tentella era una Venanzetti.
@ Giuseppe Bommarito
Al novero degli habituè dell’Arci -Sport ante litteram aggiungo Balilla, Bisio, Tamburini, Francesco Domizi detto “Faustino”, Ricci etc..
Caro Sisetto, mi stai portando proprio ad una fase di grande nostalgia, all’epoca in cui eravamo giovani e pieni di tante speranze in un mondo migliore.
La tragedia è che non solo non siamo riusciti a cambiare in meglio il mondo, ma l’abbiamo cambiato in peggio. La nostra generazione ha lasciato ai giovani di oggi un mondo in cui non c’è posto per lo speranza, per un futuro ragionevolmente a portata di mano, per una progressione civile, spirituale ed economica.
Direi:parte della nostra generazione. Comunque, per quanto mi riguarda, sono e sarò sempre, comunque, ovunque con i giovani. Ogni giovane va rispettato ed aiutato, questo è il primo dovere della società e delle istituzioni.
LARGO AI GIOVANI
Ora, nel secondo decennio, bisogna fare largo ai giovani. Nessuno è più vecchio di colui che ha la gelosia della giovinezza.
Quindi è legittimo che un sindaco aspiri a lasciare un segno del suo passaggio lungo le scalette anche con un opera pubblica degna di rilievo: il restauro dei chioschi.
Peccato che Mussolini quei giovani li ha mandati a morire. Calma Gabor, ogni famiglia italiana ha pianto e piange un figlio morto. STOP