«Le puzze del Cosmari vengono dai materiali accatastati all’esterno»: la denuncia è arrivata ieri dal consigliere comunale del Pd Marco Menchi che ha corredato con foto le informazioni raccolte (leggi l’articolo). Immediata la risposta del Cosmari:
«Più che uno scoop quello del Consigliere Menchi è un bel abbaglio! Certamente in buona fede ma sempre un abbaglio è. Diversamente sarebbe stato se il Consigliere, invece che rischiare di farsi male nel fare foto in aree interne o esterne oggetto di lavori, avesse chiesto di entrare al Cosmari e si fosse informato, come è prassi normale per chiunque (ultimamente ciò è avvenuto per gruppi politici, o associazioni di cittadini residenti nelle vicinanze dell’impianto) anche per le decine e decine di cittadini che tutti i venerdì pomeriggio accedono all’impianto di compostaggio per ritirare il compost, perché il Consorzio è sempre aperto a tutti. Non ci sembra di aver mai visto, né sentito il Consigliere Menchi!
Nel merito delle questioni il Consigliere dovrebbe ben sapere che le fotografie scattate si riferiscono a:
1. l’accettazione dei rifiuti oggetto di lavori di ampliamento (si vede anche la recinzione di cantiere), i cui lavori sono stati riaffidati a una ditta locale dopo il fallimento della precedente aggiudicataria: realizzazione entro 30/40 giorni. Le altre riguardano il verde triturato che può benissimo essere stoccato all’esterno; le altre ritraggono il compost raffinato che è stoccato all’esterno senza alcun problema di odori (così è la normativa e così avviene in tutti gli impianti): quello sul terreno all’esterno è a disposizione dei cittadini che lo prelevano secondo le proprie necessità;
2. Il trituratore del verde, poi, non è mai stato all’interno ma opera sempre e senza problemi di impatto, all’esterno;
3. Inoltre il Consigliere Menchi dovrebbe ben conoscere quali sono le opere in corso: il 14 maggio in Provincia si è tenuta una riunione tecnica in cui sono stati esaminati gli interventi effettuati sulla base di uno studio specializzato (che è stato avviato lo scorso autunno e ha richiesto tutto l’inverno), quelli in corso e quelli da completare per l’estate. Si tratta di opere ben note sia al Comitato di quartiere di Casette Verdini e ai Comuni interessati, presenti alla riunione, nonché al comitato Salvambiente che è stato informato preventivamente dal Consorzio. Sarebbe stato ben più produttivo che il Consigliere si fosse documentato di tutto ciò;
4. Ovviamente l’attuale fase di lavori può provocare ancora disagi, o ingolfamenti nella gestione, ma il fine che ci si prefigge è di completare le opere più importanti del piano di contenimento degli odori prima della prossima estate, nonostante i problemi che si sono registrati con gli appalti;
5. Da quanto sopra non si evince alcuna violazione nella gestione, come è stato accertato, anche recentemente, nel corso di un sopralluogo degli organi di controllo, sebbene non può negarsi come l’attuale fase sia effettivamente delicata.
Siamo comunque a disposizione del Consigliere Menchi (e di quanti lo vorranno), per aggiornarlo al meglio sullo stato delle opere e nell’ospitarlo in qualsiasi momento presso l’impianto per constatare di persona su quanto si sta realizzando!»
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Potete dire quello che vi pare, comunque sia, a Sforzacosta, l’aria è puzzolente.
Vergogna Cosmari e colui che ha replicato con questo articolo…Contiunuate pure a fare i saccenti….fate schifo…la puzza contiua ad esserci e la diossina….come mai i vostri lavori che ostentate sempre non vanno avanti…un’altra estate con la puzza al naso..ancora vergogna….voi e tutte le amministrazioni pubbliche che appoggiano il cosmari per fregrasi soldi….siamo rimasti solo noi che pensiamo a fare investimenti ??? su un impianto obsoleto che in altre città sta chiudendo..Della vostra disponibilità a consultare lo stao dell’arte delle opere e della vostra ospitalità ce ne freghiamo….DOVETE CHIUDERE E CERCARVI UN NUOVO LAVORO!!
Evidentemente chi scrive non abita di certo nella frazione di Sforzacosta o Casette Verdini o giù di lì, in quanto il cattivo odore si sente e anche bene.
Bisognerebbe, prima di parlare e rispondere a tono, verificare l’aria irrespirabile di quelle zone.
Immagino che l’abbaglio, ma ancor di più l’ironia con cui ha scritto la risposta, siano tali di gente che non conosce a fondo il problema, nonostante righe e righe di spiegazioni…
Consiglio vivamente un giretto a Sforzacosta…il tizio scapperebbe via dalla puzza e forse la stessa gli tapperrebbe la bocca !
Chiuderlo e spostare la linea di compostaggio in una zona dove non vi siano vicino abitazioni è troppo complicato???
Si potrebbero sapere i nomi di quei luminari, di quelle menti finissime, di quei premi nobel che, all’epoca, decisero di costruirlo vicino delle zone abitate??
Ogni mattina alle sei in punto mi prendo un abbaglio:arrivo a Casette Verdini e vengo assalito da un tanfo che se ne frega dei proclami e delle sparatre del funzionario di turno.Si affrettano in tanti e sempre più spesso a dare spiegazioni più o meno cervellotiche, ma il malessere cresce, la puzza pure,l’oncologico di Macerata trabocca di malati ed i lavori vanno a rilento….ma naturalmente ciò è tutto casuale…come il vento che cambiando direzione oggi affoga di puzza me….domani a te…..
Il fatto che tutto venga fatto secondo normativa non significa che funzioni. Cattiva ventilazione, scarsa manutenzione dei filtri, parametri sballati, qualità del rifiuto….sono talmente tante le cose da controllare (pur rimanendo nella legalità) che giocarsi il processo di compostaggio è un attimo.
Se è davvero possibile fare una visita…mi piacerebbe farla con degli esperti del settore che riescano ad individuare quali sono i problemi e proporre soluzioni.
Ma non ci vuole un genio a capire che per risolvere il problema – perchè il problema c’è (LA PUZZA) ed è innegabile – bisogna o rimpiazzare qualcuno che non è sufficientemente competente o ripensare l’impianto, magari con uno a ventilazione forzata riducendo i tempi di maturazione e avendo maggiori garanzie di riuscita dei processi di compostaggio.