Entro il prossimo mese di giugno nel territorio della provincia di Macerata prenderanno avvio i lavori per la realizzazione della rete wireless per le aree marginali del territorio. Il progetto “MarcheWave”, che prevede l’attuazione di strategie di sviluppo della rete telematica a “banda larga” sul territorio regionale, frutto della collaborazione tra la Regione e le Province marchigiane, è pertanto prossimo alla sua piena e concreta realizzazione nel territorio maceratese. “E’ un rilevante risultato – ha detto il presidente della Provincia, Antonio Pettinari – in quanto finalmente le aziende e i privati cittadini potranno usufruire di internet veloce anche nelle zone fino ad oggi non provviste di copertura da parte degli operatori di mercato”. Una volta cessato, lo scorso dicembre, il contenzioso che aveva rallentato a livello regionale l’iter di aggiudicazione dell’appalto, l’impresa vincitrice ha potuto portare a termine il progetto esecutivo ed ora la Giunta provinciale lo ha approvato. Era questo l’ultimo atto amministrativo necessario a dare il via ai lavori che il raggruppamento temporaneo di imprese incaricato (Servili Computer S.r.l., azienda capofila, General Impianti S.r.l., Fastnet S.p.A., Milliway S.r.l. e Picchio in rete S.r.l.) eseguirà a partire da giugno con il coordinamento dei tecnici della Provincia di Macerata. Entro l’anno l’opera sarà completata e vedrà la copertura di oltre il 90% del territorio, con attivazione peraltro della rete a stralci funzionali anche prima di tale data. “Proprio perché le istallazioni degli impianti sul territorio avverranno ‘a macchia di leopardo’ – fa notare l’assessore provinciale Giorgio Palombini – già a fine estate alcune località avranno la copertura wireless”. L’investimento pubblico, che per tutte le Marche sfiora i tre milioni e mezzo di euro, per la provincia di Macerata supera settecentomila euro. Le infrastrutture di telecomunicazioni, funzionali ad abilitare l’accesso ad internet, resteranno di proprietà della Provincia e saranno gestite in concessione per dieci anni dallo stesso raggruppamento di imprese che realizza gli impianti. I canoni per gli utenti saranno alquanto contenuti: 20 euro al mese per gli usi domestici e 35 per le utenze affari. Finalmente sul territorio della provincia di Macerata si potrà parlare di azzeramento del cosiddetto “divario digitale”, cioè la disparità esistente tra chi ha pieno accesso effettivo alle tecnologie informatiche e chi ne è ostacolato o escluso.
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Spero che almeno un puntino rosso della mappa, anche per sbaglio, sia caduto in zona Corneto, quartiere di macerata deinternettizzato per eccellenza. Ormai é una barzelletta…. Da anni imponenti mappature del territorio e piani ‘definitivi’ di intervento hanno potato alla banda larga solo in occasione Della festa dei cappuccini… L’amministrazione promuove servizi online al cittadino e reti wireless per turisti melomani dimenticando regolarmente interventi secondo logica prioritari. Discorsi triti e ritriti, mi rendo conto, ma non riesco proprio ad accettare serenamente di essere cittadino di serie b e non solo per internet …ma questo é un discorso che porterebbe fuori tema.
Erreci, mi aggrego!!! Sopratutto alla prima frase.
Pettinari lo smemorato Pettinari, presidente di una provincia oramai a fine corsa, si vanta del prossimo inizio dei lavori per il montaggio delle antenne con cui verrà portata la rete internet in alcune zone rurali a fallimento di mercato, dimenticando colpevolmente, che tale progetto è frutto del lavoro dalle precedenti giunte e che ora, dopo i tempi della giustizia amministrativa, forse prenderà avvio. Merito dalla giunta Capponi e dall’assessore delegato, aver progettato e costruito insieme il progetto, attravero decine di assemblee di zona, con i cittadini, le imprese, i comuni. Pettinari pecca di superbia e si attribuisce meriti che proprio non ha, visto l’immobilismo con cui sta guidando la provincia e il metodo tutto suo di mera gestione del potere. Infatti non ha inserito nel suo programma di mandato nessuna azione concreta a favore del sostegno e della valorizzazione del Centro Servizi Territoriali, costituito tra la provincia e gli enti locali per l’attuazione in forma associata di servizi e processi di e-governemet, migliorare l’efficienza della PA, diffondere i servizi di ret, applicare il Codice dell’Amministrazione Digitale, dematerializzare la burocrazia. È già trascorso un anno di vita della nuova giunta e non si avverte alcun elemento di innovazione e di aiuto alla crescita all’economia locale. Anzi, al contrario, amministratori scarsamenti presenti sul territorio, continuano a percepire complessivamente oltre 350.000 € annui di sole indennità di carica, mentre stanno decidendo di aumentare la tassa sulle rc auto a indistinto carico sui cittadini. Ben altro dovrebbe essere l’attività di una giunta che si dimostra disattenta e non curante delle necessità del popolo. A poco serviranno le antenne, ora che gran parte delle persone si è già organizzata con sistemi di navigazione satellitare, chiavette, ecc.. Tuttavia il forte ritardo non è solo della Provincia ma anche della Regione Marche che con i fondi messi a disposizione dai precedenti governi deve ancora completare la infrastrutturazione con fibra ottica, delle centrali telefoniche. Un lavoro rallentato proprio dallo stesso Pettinari, che nella sua precedente vita da assessore alla viabilità, non voleva far passare lungo le strade provinciali gli scavi per fissare i cavi. Una giunta provinciale distratta quanto imbambolata che ha abbandonato completamente, per esempio, il progetto di costruzione dell’autostrada “telematica” per il collegamento diretto, delle sedi della provincia, di task, delle università (basta ricordare l’accordo di programma), dei comuni, delle strutture sanitarie, sia per lo sviluppo di tutti i servizi telematici come la videosorveglianza, i servizi turistici, il trasferimento di immagini radiografiche. Su questi temi strategici dovrebbe lavorare e produrre utili effetti la giunta, per mettere in rete tutti gli enti pubblici e privati, gli ospedali, i centri di emergenza, le case di riposo, allestire le aree aree wifi in tutte le scuole, con particolare riguardo alle scuole superiori di competenza della provincia stessa.
Ma tutte queste onde elettromagnetiche non fanno male?