Da Fabrizio Nascimbeni, consigliere comunale di Macerata è nel Cuore:
In merito alla mozione presentata dal PDL avuto riguardo alla questione del complesso natatorio, Macerata è nel cuore intende spiegare il motivo dell’uscita dall’aula consiliare e della mancata partecipazione alla votazione in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale (leggi l’articolo). In maniera molto chiara riteniamo che il progetto delle piscine sia l’ennesimo fallimento della politica del centro sinistra maceratese e non intendiamo concedere ulteriori appelli o proroghe. Va detto con coraggio e chiarezza che non condividiamo le alternative poste nella mozione del PDL, perché il progetto delle piscine di Fontescodella è clamorosamente fallito e pertanto non deve essere più realizzato nei modi previsti (nei tempi è già risultato inattuabile!). Il progetto fu ideato anni fa in una congiuntura economica differente, ipotizzando che la struttura avrebbe raccolto l’indotto di tutta la provincia di Macerata; ma se già allora quel progetto faraonico sarebbe dovuto apparire assolutamente eccessivo per la città, esso risulta ancor più inadeguato e fallimentare oggi che molte altre realtà locali si sono attrezzate con proprie piscine. Ci si ricorda di essere capoluogo solo in questo tipo di previsioni? Il rischio, neanche troppo remoto, è che il complesso di Fontescodella si trasformi in un altro Ce.Ma.Co! Va fatta inoltre un’ulteriore considerazione: che senso ha realizzare un complesso cosi’ faraonico, che nel progetto sarebbe dovuto essere attiguo al complesso sportivo di Fontescodella, oggi che, con la rinuncia da parte di CUS e Universita’, la Cittadella dello Sport e’ ormai definitivamente tramontata? Ecco cosa fare: occorre in questo momento fare un passo indietro – i tempi ce lo impongono – e non considerare più una priorità la realizzazione di quel complesso natatorio! Attenzione, però: ciò non significa rinunciare a realizzare le piscine, ma ripartire da zero, ripensando un progetto più alla portata dei tempi e delle attuali condizioni. Per esempio, ma solo a titolo di proposta, prima di investire oltre 14 milioni di euro per il complesso natatorio di Fontescodella si potrebbe ripensare ad un possibile accordo con il privato (società Filarmonica) per ristrutturare il complesso natatorio e Cittadella dello Sport che già abbiamo, con annesso ristorante, presso il centro estivo della Filarmonica. Oppure si potrebbero utilizzare i terreni di proprietà del comune a Villa Potenza, dove sicuramente non incapperemmo in sorprese geologiche che ci costringano ad ulteriori spese. Riteniamo a ragion veduta che i progetti sarebbero sicuramente realizzabili con l’importo dello scellerato mutuo acceso anni or sono e mai sfruttato! Queste sono le soluzioni più intelligenti che la politica dovrebbe perseguire, anziché perseverare nel progetto attuale, nato male e proseguito peggio. Su questa linea dovremmo incalzare amministrazione e maggioranza, senza lasciare alcuno spazio a possibili accordi o mediazioni per la realizzazione del progetto attuale. La gestione del rapporto con i privati dovrà quindi seguire questa direzione, chiara e decisa – se possibile con le imprese gia’ interessate, altrimenti con delle altre -, per la ristrutturazione del complesso natatorio e Cittadella dello Sport che già abbiamo presso il centro sportivo della Filarmonica oppure per un nuovo progetto a Villa Potenza”.
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Proprio ieri il presidente della Filarmonica Cacchiarelli ha annunciato che sarà ripristinata una piscina alla Filarmonica (leggi l’articolo)
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Caro saggio Fabrizio,
a me nel frattempo – come si evince dalla foto – è venuta la barba bianca, a forza di parlare della piscina.
Le soluzioni che proponi sono le più comprensibilmente fattibili in tempi rapidi e in economia: proprio per questo temo (o sono quasi certo) che non andranno bene né alla maggioranza né all’opposizione. Però ti fa onore (vi fa onore, c’è anche Francesca) questo coraggio di staccarti/vi dalle intruppate in forza di un’idea. Che non è né di destra, né di sinistra, né di centrosinistra, né di centrodestra: è semplicemente una buona idea. Una volta di più, dunque, sono tristemente convinto che non piacerà a nessuno di quelli che hai intorno.
Bravissimi, sono pienamente d’accordo. Ragioniamo concretamente e (solo) nell’interesse della città. Ci sono due soluzioni razionali, velocemente perseguibili e tali da essere sostenute con il mutuo già acceso da anni. Il Comune dovrebbe in tempi rapidi “esplorare” (in questo caso una buona esplorazione ci starebbe bene) la disponibilità della Filarmonica a sistemare, d’intesa con l’Amministrazione, l’attuale piscina e ad ampliare la struttura con una nuova vasca. I parcheggi ci sono e i collegamenti con servizio bus rafforzato sarebbero facilissimi.
Idem per Villa Potenza. Terreno pianeggiante, nessuna “sorpresa geologica”, un parcheggio naturale già esistente, il servizio bus che anche in tal caso potrebbe essere rinforzato.
Che senso ha insistere in una soluzione (quella di Fontescodella) costosissima, sovradimensionata ed ormai scollegata da quella che non sarà mai più un’intera zona destinata ad impianti sportivi.
La zona vocata ad una serie di impianti sportivi è proprio Villa Potenza. E’ su Villa Potenza che bisogna puntare, anche per cominciare a dare qualcosa a quella frazione sino ad oggi così penalizzata rispetto a Piediripa.
La mozione Carbonari + altri non mi e’ sembrata figlia di un oscuro accordo trasversale, piuttosto un tentativo di scuotere la Giunta dall’immobilismo.
La posizione dei Consiglieri Nascimbeni e D’Alessandro mi pare altrettanto degna di plauso, soprattutto perché e’ propositiva.
Mi chiedo se il mutuo di scopo (contratto che non conosco e che dovrebbe essere pubblicato) consenta di investire su un progetto di ammodernamento con altro soggetto privato che non sia l’Ateneo (Soc. Filarmonica), su territorio diverso (Villa Potenza) e soprattutto se vi sia un termine improrogabile per l’inizio dei lavori.
Ci può essere un diniego da parte della Corte dei Conti su questi temi?
@Andrea
Grazie Andrea… Di aver letto la mozione.
E presumibilmente di aver ascoltato il mio intervento.
Hai colto il punto, immobilismo (ma a qlcn, anche all’opposizione, viene comodo) e, aggiungo, incapacità e profonda ipocrisia…
Tutti si dimenticano le promesse ed i programmi elettorali, nonchè come il centro sinistra ha amministrato ed amministra la nostra città..
Essere all’opposizione impone obblighi e ruoli precisi..
Purtroppo qlcn tende a travisare con aggiunta di ambigue posizioni…
Benfatto consigliere Nascimbeni..mi auguro che il MèNC prosegua su questa strada che, sono certo, vi ripagherà in termini elettorali..senza sudditanze ideologiche..senza accompagnarvi a residuati politici squalificanti e squalificati da decenni di usurata politica..senza cedere alle logiche di coalizione..ai distinguo..ai “sì rigettiamo la politica edilizia della maggioranza però..”..ecc ecc..con il bene comune quale stella polare a tracciare la rotta del vostro impegno civico… si può anche marciare divisi..se lo ricordi.
In tutte le discussioni, che riguardano la vita politico-amministrativa cittadina, bisognerebbe sempre tenere bene a mente alcuni punti fermi.
Inanzitutto alle ultime elezioni per il Sindaco il candidato del centrodestra ha perso, seppure per una manciata di voti ma ha perso.
Poi potremmo stare giornate intere a discutere se Carancini ha realmente vinto oppure se, al ballottaggio, come alcuni dicono a Pistarelli sono mancati dei voti…
Ma la realtà delle votazioni non si può certo discutere: Carancini ha avuto la maggioranza delle preferenze dei votanti ed è stato scelto per governare la città.
Poi potremmo stare giornate intere a discutere se Carancini stia amministrando bene o meno bene, se sta pagando qualche cambiale politica, se sta facendo meno di quello che si sperava, se si è dimostrato o meno all’altezza ma la città ha scelto chi avrebbe dovuto governarla fino al 2015.
Ed allora ci si dovrebbe pure chiedersi perchè, visto che il centrodestra sentiva di avere in tasca queste elezioni, alla fine Pistarelli ha perso?
Quali sono i motivi (presumibilmente inconfessabili) che hanno fatto si che Pistarelli fosse bruciato (da alcuni dei suoi) sul filo di lana???
Era più conveniente avere Pistarelli a Sindaco oppure presumibilmente arrivare a qualche accordo, sottobanco, per le questioni edilizie?
Era più conveniente presumibilmente lasciare stare i timonieri oppure mettercene dei nuovi che, non conoscendo per nulla la nave, avrebbero rischiato di farla naufragare nelle secche della burocrazia edificatoria?
E chi sono coloro che, a vario titolo e nei vari aprtiti, hanno presumibilmente interessi cementizi a Macerata: per costoro era meglio dover andare a contrattare ex-novo con una nuova amministrazione oppure presumibilmente riuscire a raggiungere un qualche accordo con chi aveva già le mai in tasca?
Qui si fa sempre finta che dietro a tutto ci siano alti valori, alti ragionamenti, alta scuola politica ed invece è tutto molto più terra terra.
Che i due candidati Sindaci non erano il massimo che la città potesse ambire ed esprimere è un segreto di Pulcinella.
In tantissimi, in entrambi gli schieramenti, hanno storto il naso sapendo per chi dovevano votare.
In tantissimi, in città, che avessero seguito certi movimenti, certe prese di posizione, certi passaggi di propietà terriere avrebbero ben compreso che la vera partita non era sul nome del Sindaco ma presumibilmente era su chi (e come) avrebbe potuto continuare ad avere carta bianca sul sacco di Macerata.
Ma il giocattolo, involontariamente, sio è rotto nelle mani dei soliti burattinari.
La SUAP Giorgini è stato lo spartiacque tra il “prima” e il “dopo”: ora non c’è più solo una massa amorfa di elettori ma cittadini che hanno deciso che i soliti burattinai (di tutti i partiti) devono essere messi nelle condizioni di non fare più danni.
Quindi non si tratta più di distringuere tra destra e sinistra, ma tra chi con la politica ci si è ingrassato (ed ha fatto ingrassare amici, parenti ed amanti) e chi vuole il bene della città.