Dopo il divorzio con la Rai e la fine della trasmissione “Anno Zero”,Michele Santoro torna in video con il suo nuovo programma “Servizio Pubblico” che proporrà tutta la sua squadra (tra gli altri Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Vauro e Giulia Innocenzi) attraverso una multipiattaforma di siti internet e televisioni locali. La trasmissione andrà in onda domani sera alle 21 e si potrà vedere dal sito ufficiale, sui siti dei giornali il Fatto Quotidiano e su quelli di Repubblica e Corriere della Sera; sul canale 504 di Sky, mentre sul digitale terrestre la diretta sarà ripresa da moltissime televisioni locali in ogni Regione, tra queste anche Tv CentroMarche.
C’è attesa per questa nuova finestra sull’attualità prodotta e realizzata dal noto giornalista; la serata inizierà con il talk show televisivo di Alceo Moretti che anticiperà l’orario per “Gli Incontri” in ideale trait d’union con gli approfondimenti di “Servizio pubblico”. Doppio appuntamento cult, i giovedì di Tv Centro Marche preannunciano una stagione di successi. Ospite di Moretti, in avvio di questo nuovo prestigioso ciclo degli “Incontri”, Sergio Schiavoni, fondatore e patron dell’omonimo gruppo.
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alla faccia del servizio pubblico
Forse nn sai che è autofinanziato..ossia ogni persona di spontanea volonta ha donato 10 euro per una tv LIBERA! e se ci sono molti che gli hanno dato le 10 euro nn vedo che stronzate vai dicendo!
i farlocchi son tutti contenti …..!!!!!!
Perchè ci si dimentica sempre che il servizio pubblico si chiama Rai, per la quale paghiamo (quelli che ancora lo fanno) fior di canone ed a fronte dobbiamo sorbirci i “programmi” che ci propina il CDA specchio del governo in carica? Giustamente quelli che non vogliono condizionamenti vanno su internet o sulle tv disponibili ad accoglierli e se non ci piacciono possiamo sempre cambiare canale, senza pseudo ironie segno di scarsità di idee o di alternative.
“programmi” che ci propina il CDA specchio del governo in carica?
penso e spero che questa frase valga per OGNI govreno… oppure vale solo quando c’è una parte.
Perchè se siamo tutti parziali (errando) allora io sono felicissimo che con il mio canone non ci si paghi Santoro e spero anche altri.
San toro non è un santo. Ha lasciato la RAI in comune accordo dietro COMPENSO di 2.5-2-7 milioni di euro… cifre grosse insomma CHE IO O MOLTI DI VOI CHE LEGGETE NON VEDRETE MAI TUTTI INSIEME.
Per i san Tommaso che non mi credono è tutto vero: http://www.corriere.it/politica/10_maggio_18/santoro-rai_11f27fc2-62a8-11df-92fd-00144f02aabe.shtml
A me la sua trasmissione piaceva a dire il vero, magari lo seguirò e gli farò gli in bocca al lupo, però davvero è un venduto pure lui…
giusto noi siamo imbecilli,ma almeno paghiamo x farci dire kome realmente stanno le kose,,,e nn x farci prendere x il kulo dal berluska e kompany!!!
…Chi di Tv ferisce, di TV perisce.
Curioso il ricorso storico, che sta avvenendo con la trasmissione di Santoro in multipiattaforma. Un ” Canone inverso” – da una a molte -ma identico nelle finalità: trasmettere a livello nazionale, per superare il gap col largo pubblico di spettatori.
Vorrei ricordare infatti, quando sul finire degli anni ’70, in quello che veniva definito “il far west dell’etere” ,si affaccia nel sistema radiotelevisivo locale, l’imprenditore edile Silvio Berlusconi con la TV via cavo Telemilano – poi Telemilano 58, acquisita successivamente da Fininvest e poi trasformata in Mediaset – e quando nei primi anni 80, dopo che i principali editori della carta stampata ( Rizzoli, Rusconi, Mondadori, e Tv estere come Telemontecarlo, Telecapodistria ) tentarono invano la conquista dell’etere nazionale, fino ad allora in monopolio alla RAI, soltanto Silvio Berlusconi ci riesce nel vuoto disciplinare del sistema televisivo misto.pubblico -privato , nonostante da tempo le emittenti locali premevano per il passaggio delle trasmissioni da un livello locale a quello nazionale, al fine di conquistare importanti fette di mercato pubblicitario.
Ma che fece allora, il nostro Presidente del Consiglio? Lo rammento a quanti , non erano ancora nati o hanno dimenticato il suo avvento come imprenditore televisivo .
Non potendo praticare la c.d. interconnessione strutturale per la trasmissione simultanea ( ponti radio da punti fissi con proprie antenne) in mancanza di attribuzione di frequenze nazionali, aggirò il limite di legge imposto alle emittenti locali di trasmettere a livello nazionale, con un’interconnessione funzionale, attraverso cioè l’accordo con più reti private locali – network – per la messa in onda in simultanea di videocassette registrate capillarmente distribuite , attuando così di fatto la trasmissione su territorio nazionale e venendo poi ad acquisire una posizione dominante di mercato, che fino a quel momento la Corte Costituzionale aveva evitato accadesse, rinviando al legislatore in ogni sua sentenza emessa in materia , quanto avrebbe dovuto riguardare la necessaria disciplina organica nel settore radiotelevisivo misto. Ricordo infine, che quando arrivò, tardivamente nel 1990, con la c.d. legge fotografia di Oscar Mammì, la n.223, da come lascia presagire il nome, non fece che legalizzare l’esatto esistente, e quindi bloccare tutto il futuro sistema radiotelevisivo sul dupolio Rai-Finivest., ritagliato a misura della situazione venutasi a creare sulla scena preesistente, con l’ingresso nel sistema televisivo da parte di Silvio Berlusconi.
Mutatis mutandis.
Oggi Santoro, conduttore indesiderato su una delle reti Rai da parte del Governo, con a capo Silvio Berlusconi, grazie ad una diversa tecnologia di trasmissione , lascia la Rai ed affida la sua Annozero al network digitale , facendo sponda su quelle tv locali – ecco il ricorso al contrario – da cui è partito Silvio Berlusconi alla conquista delle trasmissioni nazionali.
Morale.
Se il pretore di Roma, nell’80 riuscì a bloccare l’editore Rizzoli che aveva dato vita a un nuovo TG “ Contatto” , diretto da Maurizio Costanzo , vietando contemporaneamente la diffusione simultanea delle trasmissioni su scala nazionale da più reti televisive tramite cassettato, non riuscì nell’84 il pretore di Genova Francesco Lalla a fermare Silvio Berlusconi, nonostante la condanna a due mesi di arresto per aver effettuato trasmissioni televisive in contemporanea su quasi tutto il territorio nazionale, e nemmeno quelloi di Roma Eugenio Bettiol , che condannò i rappresentanti di ”Canale 5” e ” Retequattro” a tre mesi di arresto per aver trasmesso programmi sull’intero territorio nazionale violando le norme che imponevano alle tv private di operare nell’ambito locale., oggi il Capo del Governo Silvio Berlusconi, non riesce a fermare il conduttore Santoro, nonostante abbia fatto il possibile per sottrargli voce dai canali Rai.
C’è quindi , relativamente al fatto che entrambi hanno trovato il modo di arrivare a trasmettere su scala nazionale ,nonostante gli impedimenti diversi, una piccola differenza tra i due diversi attori , oltre al fatto che uno E’ la televisione, in quanto proprietario di reti e Capo del Governo , perciò anche della Rai, mentre l’altro è un giornalista e conduttore, che lavora quindi PER la televisione, per fargli acquisire anche pubblicità con un programma di successo quale era Annozero su Rai Due, ed è che uno dei due ha agito in maniera legale, legalissima, entro il sistema delle trasmissioni, un altro no, decisamente no, in maniera alquanto spregiudicata contro le varie sentenze della Corte Costituzionale e dei giudici …da cui è perseguitato, ovviamente.
come direbbe toto ma mi faccia il piacere
viva il grande fratello viva c’è posta x te viva uomini e donne ….. è questa la tv che volete giusto??? ma aprite gli occhi e rispettate le idee altrui e soprattutto le persone che vogliono informarsi. imbecille dillo a qualcun’altro !!
viva il grande fratello viva c’è posta x te viva uomini e donne ….. è questa la tv che volete giusto??? ma aprite gli occhi e rispettate le idee altrui e soprattutto le persone che vogliono informarsi. imbecille dillo a qualcun’altro !!
un motivo in piu’ per uscire 🙂
ai farlocchi si riscalda l’animo…!!!!!!!!
e’ pure santo che volete di piu’….
Magica Tv Centro Marche, grazie!
pian piano dicono la loro !!!!!!!
tuuuuuttti coooonnntenti…..
Caro paooolo che credi di essere un provocatore intelligente scrivendo quattro righe da analfabeta ai commenti degli altri, raccolgo consapevolmente (sorvolando sulla mia autostima) l’occasione che mi offri e ti propongo una parola con la quale da oggi in poi potrai autodefinirti:
Hörig = termine storico usato in Germania per definire la servitù; Servi (Hörige) erano chiamati i contadini del Medioevo che si trovavano alla dipendenza di un signore feudale. La Hörigkeit veniva lasciata in eredità ai figli. Questi Hörige non erano liberi ed erano soggetti ad alcune limitazioni. Potevano possedere beni mobili, ma non acquistare beni immobili ed erano legati alla terra (obbligo Scholl), che apparteneva ad un proprietario terriero (nobiltà o chiesa). Il contadino non poteva dimettersi dal dominio feudale senza il permesso del suo signore. Lavorava la terra soggetto a diversi obblighi (di solito sotto forma di raccolto) ed alla corvée (lavoro forzato) verso il signore feudale, che veniva svolta nella masseria o nelle vicinanze. In cambio il Signore aveva da compiere il dovere di dare ai suoi subalterni “protezione e riparo”, cioè proteggerlo e sostenerlo, come nella malattia, durante un incendio o per un cattivo raccolto. Doveva difenderlo dagli aggressori e praticare la vendetta in suo nome qualora fosse stato ucciso.
Come vedi ci sono molte similitudini con la tua situazione, cito solo le più evidenti: anche tu sei un servo alle dipendenze di un signore feudale, anche tu non sei libero ma soggetto a limitazioni, anche la tua schiavitù sarà ahimè lasciata in eredità ai tuoi figli (se sarai tu ad educarli…) e anche tu sei soggetto a corvée. La grande differenza è che i servi della gleba medioevali, pur non ribellandosi, erano consapevoli della loro miserabilità, mentre tu, come si dice a Macerata “te ce scutulli come nu porcu”.
Quindi dopo quasi mille anni puoi vedere come la triste condizione umana non sia cambiata di molto, eppure chiamiamo quella epoca buia e questa moderna. Tristemente l’umanità spesso crede di vivere nel migliore dei mondi possibili quando invece cambiano solo le modalità esistenziali ma non la sostanza.
Quindi continua pure a vivere nella tua condizione di subalterno, e dimostrati ciò che sei cioè la grande e assoluta imperfezione di ciò che comunemente viene chiamata democrazia: questo limite consiste nel fatto che purtroppo, con il suffragio universale, anche i porci vanno a votare e molti di questi ci rappresentano.
ma quali servi ribechi, ma guarda che ai radicali avete sputato addosso perchè non seguono l’indottrinamento del politburò! ma dai voi che dicevate sotto referendum che chi non vota fa reato, avete espulso i radicali perchè hanno vatato in parlamento (dicendo facciamo opposizione con le regole democratiche).
ma dai ma servi a chi? che se u’operaio parlava gli sparavano: Guido Rossa, e nessuno lo ha difeso.
eh si hai ragione in 1000 anni nulla è cambiato: soppressione del nemico (con ogni mezzo), mancato rispetto e offesa gratuita.
Si nulla è cambiato se uno applica le regole democratiche e vince allora l’altro può permettersi di scrivere:
…” la grande e assoluta imperfezione di ciò che comunemente viene chiamata democrazia: questo limite consiste nel fatto che purtroppo, con il suffragio universale, anche i porci vanno a votare e molti di questi ci rappresentano…”
Che bello essere differnti.
Jack Rayan, prima di decidere che io rappresento un ipotetico “voi” dovresti conoscermi meglio, non mi sembra di avere la tessera di un qualche partito o di essermi mai candidato con qualcuno o di aver partecipato a campagne elettorali. Inoltre nel mio intervento non c’è assolutamente niente di politico, Hai letto forse dei riferimenti a gruppi politici? Mi riferivo invece a chi critica con la miopia del partito preso e non vuole vedere l’assoluta inadeguatezza del sistema di informazione italiano. Perquesto ho detto e ripeto che paooolo è un servo della gleba in quanto accetta passivamente tutta l’immondizia che gli passa sotto il naso criticando chi cerca di mobilitarsi in maniera indipendente ed autonoma. Questo suo comportamento lo riversa poi nel suo voto, qualunque esso sia, che favorirà la mediocrità. Una persona infatti scelta da mediocri non può che essere a sua volta mediocre.
Non votare è un assoluto diritto del cittadino ma come uomo ritengo che chi non prende posizioni o si accontenta di posizioni di comodo o indotte è anche lui un mediocre.
Per quanto riguarda il referendum si vede che ancora ti ci rode ma credimi ne guadagnerai anche tu.
Prima di fare l’avvocato delle cause perse leggi bene i commenti che attacchi.
Vedere tante manine rosse è un segno che Santoro ha colpito nel segno, sono come i fischi dei tifosi locali ai giocatori avversari quando questi attaccano e si ha paura. Sarebbe comodo far passare tutto sotto silenzio ed appiattirlo, come previsto dal piano di rinascita democratico della P2 e che qualcuno vorrebbe attuare.
..infettati dal pensiero mainstream.!!!!!!!…