di Alessandra Pierini
Se è vero che la cultura è il petrolio dell’Italia, lo Sferisterio potrebbe essere il petrolio di Macerata ma, ne abbiamo avuta una evidente dimostrazione con quanto accaduto nel Golfo del Messico, anche il prezioso greggio, se disperso in mare, non solo non produce ricchezza ma addirittura i danni sono enormi e in qualche caso irreparabili. Nella stagione lirica maceratese si è aperta una falda? Allo Sferisterio cosa sta succedendo? Lo abbiamo chiesto ad alcuni consiglieri comunali.
«Sono tante le questioni serie – ci ha detto Bruno Mandrelli (Pd) – che rendono la situazione gravissima. Innanzitutto c’è l’ombra degli ispettori del Ministero dell’Economia i quali hanno sottolineato che la gestione non è improntata alla programmazione delle risorse e che gli enti vanno a coprire le perdite non preventivate. Detto questo, è fondamentale recuperare i legami con la Provincia che è il socio del Comune nell’associazione Sferisterio, poi bisognerà lavorare sulla conferma dell’entità dei contributi e per finire lo Statuto deve essere definito. In questo panorama difficile, non mi sembra che ci si possa permettere di impuntarsi sul nome del direttore artistico. Intanto abbiamo un titolo ed è la Traviata di Svoboda che nel ventennale e viste le difficoltà, merita di essere ripresa».
Critico anche Guido Garufi (Idv) che se la prende in particolare con il consiglio d’amministrazione: «E’ una farsa grottesca, si parla di nomi per evitare la discussione sul bilancio. Non si può aumentare la Tarsu e continuare a pagare il mutuo per lo Sferisterio, intanto il cda non dice niente. Non bisogna poi trascurare il fatto – ha detto infervorato durante il consiglio comunale – che le commissioni hanno potere redigente perciò se hanno lavorato ad uno statuto, è bene che si dia seguito al loro lavoro. La volontà del consiglio comunale non può essere evasa da appuntamenti riservati in pizzeria o negli angoli oscuri della società». Marco Gasparrini, consigliere del Pd suggerisce di non fermare la macchina amministrativa: «Anche in assenza di un direttore artistico, bisogna continuare a lavorare perchè la stagione vada avanti con particolare attenzione alle figure professionali locali».
Uliano Salvatori del Gruppo misto chiede maggiore qualità: «Siamo in forte ritardo e mentre la politica fa questione, non si affrontano i problemi. Non è riducendo le repliche e la qualità che supereremo la crisi di questo momento».
Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl, aveva già sollevato seri dubbi sulla gestione, dopo l’incontro con gli enti partner convocato dal Sindaco la settimana scorsa, e in particolare aveva manifestato dei timori sull’etero-direzione di Macerata e Ancona. Porta la sua firma anche l’ordine del giorno discusso questo pomeriggio in consiglio comunale e votato all’unanimità nel quale si esprime l’auspicio a dare forte impulso alla modifica dello statuto dell’associazione Sferisterio, si chiede inoltre che la scelte che il sindaco dovrà effettuare sulla gestione della prossima stagione siano precedute da un confronto con il consiglio comunale. Per finire l’ordine del giorno sollecita una comunicazione di Romano Carancini sulla situazione, sul bilancio della scorsa stagione e sulle scelte da compiere compresa quella della direzione artistica.
Diverse le osservazioni di Deborah Pantana (Pdl): «Si tratta l’associazione Sferisterio come se fosse qualcosa di privato quando invece di privato non ha quasi niente. Ritengo poi che è ora di dire la verità su Pizzi». Ha una sua teoria su quanto sta accadendo Massimo Pizzichini (Udc): «C’è stata la precisa volontà di arrivare tardi ad una decisione per poter confermare Pier Luigi Pizzi».
Il sindaco Romano Carancini, non presente alla discussione dell’ordine del giorno, nelle ultime ore ha manifestato la sua intenzione di trovare un accordo con la Provincia di Macerata, socio del Comune nell’associazione Sferisterio
Sul tema Sferisterio interviene anche Marco Ferracuti, segretario provinciale della Cisl:
«In merito alle recenti polemiche legate alla gestione, ai finanziamenti e al prossimo futuro dello Sferisterio Opera Festival, pur non volendo entrare nel merito di una vicenda che ha il sapore di una disputa tutta politica, la Cisl di Macerata vuole approfittare per proporre una riflessione sul ruolo dello Sferisterio nel sistema turistico e produttivo provinciale. Certamente l’Arena Sferisterio è un patrimonio non utilizzato al massimo delle proprie potenzialità. La sola Stagione Lirica, per quanto importante, può non giustificare appieno gli ingenti investimenti attualmente erogati.
Riteniamo invece che il SOF abbia tutte le carte in regola per diventare un patrimonio di tutta la provincia, fulcro di una vera e propria “filiera della musica” che, attraverso lirica e concerti, coinvolga anche gli altri comuni maceratesi caratterizzando l’intero territorio lungo tutto il corso dell’anno. Questo significherebbe mettere in sinergia i diversi aspetti dell’offerta turistica, proponendo “pacchetti” più attraenti perché in grado di integrare la musica con l’importante offerta del nostro territorio – musei, abbazie, resti archeologici, ecc. – nonché con il comparto enogastronomico.
Cultura, turismo e industria agroalimentare sono settori a diretto impatto sulla qualità della vita che, integrandosi, possono a loro volta contribuire ad una dimensione nuova del territorio maceratese, creando un “marchio provinciale” che aggiunga valore alle singole produzioni. E’ certamente un obiettivo ambizioso, che richiede un cambio di mentalità e il superamento dei tanti interessi particolari che ancora oggi ci caratterizzano. Ma crediamo che i benefici che ne potrebbero derivare, specie per lo sviluppo dell’occupazione e per il rilancio dell’economia locale, valgano bene almeno un tentativo».
(Nelle foto di Guido Picchio il Consiglio comunale di oggi pomeriggio)
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@ Garufi
Ma lei non aveva promesso che avrebbe tirato fuori al sindaco tutti i bilanci anche dettagliati dello Sferisterio??? Non ho capito quando ha presentato la mozione o mi sono perso qualcosa in questi mesi???
Fabio grazie per aver fatto approvare un ordine del giorno su qualcosa che comunque ci spettava già: la trasparenza; ma tant’è, la sinistra non ci vuole dire dettagliatamente ed in maniera puntuale come sono stati spesi i soldi pubblici in questi anni.
Ma i consiglieri di maggioranza votano l’ordine del giorno e poi nulla fanno perchè la loro amministrazione faccia chiarezza sull’immediato pregresso??????
attendo inoltre trepidante di sapere i conti di questa stagione; anche se non capisco quanto sia difficile sapere quanto costano 2 rappresentazioni appena
Da semplice cittadino della Provincia di Macerata mi permetto di suggerire ai politici :”siate seri!”
Mi sembra che avete ridotto la questione dello Sferisterio ad una “lite tra comari”: Gli elettori vi chiedono comportamenti responsabili e decisioni per il bene comune.
mi sembra inopportuno che in un momento difficile che la nostra Europa e conseguentemente l’Italia si possa ancora pensare a cose oggi impossibile finanziare. Gli Enti locali non riescono più a garantire i servizi Istituzionali. Le strade da sempre elementi di progresso fanno pena così la segnaletica stradale che dovrebbe contribuire alla sicurezza. Ci sono problemi nel garantire i trasporti scolastici, le mense e non parliamo delle strutture scolastiche che spesso non rispondono alle normative sulla sicurezza .
Non facciamo al meglio la raccolta differenziata ne abbiamo strutture sportive di base idonee per i nostri giovani e pensiamo ancora che lo Sferisterio possa portare economia e grandezza per Macerata e provincia.
Nei momenti di vacche grasse tutti siamo felici di avere anche questo, però non mi sembra il momento, Come nelle normali famigli prima si pensa all’indispensabile poi se ci sono le risorse anche all’altro.
Macerata ha sempre considerato lo sferisterio come un struttura prettamente comunale e non provinciale o addirittura regionale però le risorse le ha sempre pretese anche dalla provincia che invece dovrebbe provvedere solo agli interventi istituzionali anche negli altri comuni.
Non entro nel merito della gestione che mi pare improntata più alla cura di facciata i che alla programmazione delle risorse ; tanto le sicure perdite sono ripagate da enti pubblici ( comune e provincia), Vi siete domandati perché lo Sferisterio non ha uno sponsor privato che sostenga in primis la stagione ? Giusta la visita degli ispettori ministeriali.
Garufi è un mito!! Il Carmelo Bene di Macerata!
Mi sembra che continuino a mancare molti passaggi.
Mi sembra che su tutta la questione dell’Associazione Sferisterio ci siano troppi spigoli bui.
Mi sembra che si continua a ripete un patetico balletto di finta contrapposizione maggioranza/minoranza.
Mi sembra che in molti sanno assai di più di quello che dicono (e che fingono di non sapere).
Oggi la telenovela si tinge di giallo:
“……Innanzitutto c’è l’ombra degli ispettori del Ministero dell’Economia i quali hanno sottolineato che la gestione non è improntata alla programmazione delle risorse e che gli enti vanno a coprire le perdite non preventivate…..”
Quindi il CdA, ora dimissionario, (dove lo ricordo a chi fa finta di dimenticare sono presenti membri del centrosinistra e del centrodestera) parrebbe che abbia non tanto saggiamente amministrato.
Ma se questo CdA dimissionario è stato, per così dire, un poco distratto i vertici (Meschini/Carancini e Silenzi/Capponi) che facevano?
E qui il giallo si infittisce: possibile mai che qancora NON si possano vederei BILANCI INTEGRALI e copia dei contratti (favolosi contratti, da quel che si dice) degli ultimi 8-10 anni????
Sembrerebbe (come essi stessi sussurranno, a telecamere spente e in camera caritatis) che i Consiglieri Comunali questi bilanci integrali non li hanno mai visti….
Eppure nel CdA dello Ass. Sferisterio negli ultimi anni c’erano membri sia del centrosinistra che del centrodestra: era forse troppo complicato e troppo difficile chiedere (ai propri rappresentanti nel CdA dell’Associazione Sferisterio) di avere copia dei bilanci???
Oppure era un lavoro troppo gravoso chiedere al Sindaco (Meschini o Carancini) o al Presidente della Provincia (Silenzi o Capponi) che si rendessero pubblici i bilanci integrali?????
Ma il mistero non finisce qui.
Sebbene Comune e Provincia si assumessero il larga parte l’onere di coprire le spese sembrerebbe che nessuno, nelle amministrazioni, si sia poi mai preoccupato di andare a vedere che tipo di contratti venivano firmati, se i compensi erano giustificati per il lavoro svolto, se qualche spesa (penso all’affitto costumi) si poteva limitare, se qualche contratto poteva essere evitato poichè era chiaro che si regalavano soldi, se tutta la macchina organizzativa/artistica poteva girare inmodo migliore.
Insoma sembrerebbe che Provincia e Comune aprissero il borsone della spesa, senza poi chiedere conto di come i soldi venivano spesi: insomma presumibilmente un pochino disattenti..
Ma poichè nei gialli, prima di arrivare alla soluzione del problema, ci devono essere ripetuti colpi di scena (altrimenti il lettore si annoia se la trama è troppo lineare) ecco che tutto si ingarbuglia quando si passa poi a ragionare (ragionare? si fa per dire) sulla necessità di un nuovo Statuto (che sembra oramai essere pronto) e sulla necessità di avere una diversa composizione del CdA dell’Associazione (dove Sindaco e Presidente Provincia non siano più ai vertici), con la possibilità di aprire ai “privati”.
Poichè per tutti (maggioranza, opposizione, ex amministatori, esperti del settrore, semplici cittadini) questo nuovo Statuto è indispensabile, improrogabile e necessario per il rilancio della Stagione Lirica (e per il riassetto di tutta la macchina amministrativa, e per dotarsi di strumenti più adatti, e per una migliore gestione dei fondi) ci si sarebbe legittimamente aspettato che i nostri amministratori procedessero spediti e veloci alla votazione dello Statuto.
Invece si assiste, oramai da diversi mesi, sullo Statioto dell’Ass. Sferisterio ad una finta corsa in cui quello che corre di più (sia a destra che a sinistra) sembra stare fermo (e quelli che corrono di meno sembrano andare indietro).
Tutto finito?????
Ovviamente no: ora che il giallo è alle sue pagine finali e che tutti gli indizi portano ad addossare la colpa al maggiordomo ecco che, nelle ultime cinque pagine, l’ulteriore colpo di scena….
Senza minimamente interrogarsi sui ritardi, sulle spese, sui contratti, sugli eventuali errori, sulle disattenzioni, sulle efficaci o meno campagne pubblicitarie, su il valore degli spettacoli e dei cantati degliultimi anni…
…….Insomma senza porsi alcuna domanda, senza fare un minimo di autocritica, senza nemmeno cercare di capire almeno gli errori più grossolani (tanto da far presumere che in molti, in caso di controllo, risulterebbero avere un elettroecefalogramma piatto) ecco il “Coupe de Téatre”, la magia che fa vincere l’oscar, l’invenzione che risolve un romanzo che non stava in piedi da quanto brutto:
la gestione artistica degli ultimi anni (a sentir molti) non è stata proprio il massimo, sembrerebbero ci siano stati sprechi, inutili corti dei miracoli, maestranze avvilite, ecc. ecce ecc.
QUINDI BISOGNA CAMBIARE….
E’ NECESSAARIO CAMBIARE…
E’ DOVERSOSO GIRARE COMPLETAMENTE PAGINA….
…….E chi traghetta dal VECCHIO al NUOVO????
……Chi pone le basi per un sostanziale cambiamento?
….Chi volta pagina?
……Chi traccia una nuova strada, completamenTe diversa dalla precedente?
Ovvio, scontato, lapalissiano no?
Ma anciora non lo avete capito?
Dai che non era difficile risolvere il mistero…
il VECCHIO Direttore Artistico, no????
Insomma: arrivi alla fine del giallo e ti vien da vomitare per quanto il finale sia patetico, scontato, ridicolo e assurdo…
Ti rendi conto che è il peggiore libro che tu abbia mai letto e che manderesti all’inferno tutti gli autori senza pensarci due volte….
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Comincio a pensare che chi dica di bloccare la Stagione Lirica (e di mandare tutti a zappare la terra) non abbia poi tutti i torti: chi amministra sembra incapace di amministrare, chi dirige sembra incapce di dirigere, chi controlla sembra incapace di controllare.
Però l’importante e che in tanti con lo Sferisterio ci hanno troppo mangiato (bene tra l’altro a sentire i costi) non dando nulla in cambio.
La riedizione della Traviata di Svobota nel ventennale, in un anno di “transizione” può starci …ma non si annuncia un pezzo di cartellone a fine ottobre in sordina.
Ma chi volete che venga a vedere la riedizione di un’opera, già ripresentata nel 2003 con la Ricciarelli (Orazi si era già dimesso), che viene presentata come ripiego.
Ma si gestisce così un Festival?! E poi chi ha deciso questo pezzo di cartellone senza Direttore Artistico, cda e riunioni, senza che si sappia nulla del cast.
Per non aggravare ulteriormente la situazione, vi consiglio di tacere fino a che non verrà definito il tutto e poi fare una conferenza stampa seria come farebbe qualsiasi altro Teatro del mondo
Forse nessuno ricorda che nel 2000 furono richiesti dalla commissione quarta, da me presieduta, i libri contabili dell’Associazione Sferisterio, peraltro diventati invisibili fino ad allora. Ricordo il clamore che l’atto provocò e il timore che la politica dovesse perdere il suo primato: seguì un anno di discussioni in Comune e in Provincia, e in quest’ultima venne addirittura istituita una commissione d’inchiesta. Vennero alla luce situazioni debitorie drammatiche e quasi ultimative, quindi si decisero delle misure straordinarie contenute nella delibera comunale n. 119 del 10 e 11 dicembre 2000 così titolata “ASSOCIAZIONE ARENA SFERISTERIO. PIANO DI INTERVENTO PROGRAMMATICO E FINANZIARIO. PROVVEDIMENTI”. La suddetta delibera, corredata da molti dati relativi ai debiti accumulati e alle assurde capitalizzazioni, è facilmente rintracciabile nel sito del Comune di Macerata e chi avesse la curiosità di leggerla, si renderebbe facilmente conto della costante inadeguatezza della politica a dare seguito a decisioni importanti, nonostante che molte linee fossero state adeguatamente tracciate in delibera.
La sottocultura di molti amministratori, i facili entusiasmi per alcuni personaggi, la pervicacia della politica che è capace soltanto d’invadere tutto, ma senza capacità specifiche e quel che è peggio senza quel senso di responsabilità che dovrebbe caratterizzare “il buon padre di famiglia”, non può che portare al “redde rationem” e quando è sicuramente troppo tardi. Molto oggi si parla di “questione morale”, ma nessuno è disposto a fare un passo indietro e quindi guai a procedere con riforme strutturali capaci di mettere in predicato il primato della politica, ammesso per assurdo che possa essere ancora definita politica. Quindi: mai una riforma statutaria, mai un bilancio preventivo affidabile e categorico che non consentisse di ripianare a piè di lista, mai una particolare attenzione alle ricadute positive sul territorio, addirittura si consentono scelte che tolgono risorse ai maceratesi, vedi produzione dei costumi di scena precedentemente lavorati in loco con un’ottima organizzazione sartoriale. La pubblicità delle nostre produzioni sempre affidata ad iniziative dilettantesche, ma ugualmente dispendiose: ho potuto constatare io stesso che i depliant illustrativi della Stagione lirica venivano consegnati una settimana prima dell’inizio dell’evento e ammassati in decine di migliaia nel retro della biglietteria del teatro, quindi senza distribuzione alcuna, nemmeno consegnati talvolta ai negozi limitrofi; in alcuni casi presi io stesso alcune centinaia di fogli pubblicitari per distribuirli. Nel periodo del SOF la città dovrebbe essere o meglio apparire in festa, invece sembra che nulla debba accadere e tutto si risolve in “aperitivi culturali” nell’infuocato mezzogiorno estivo e per pochi intimi affezionati. Sono passati 11 anni dalla delibera del 2000 e ancora la politica si dibatte pietosamente attorno alle cause del disastro culturale e socioeconomico dello Sferisterio e si fa credere che tutto possa risolversi con la scelta di un direttore artistico nuovo o con qualche piccola conferma, ma nei fatti questo è un falso problema , perché su tutto prevale la fame di autoconservazione dei soliti noti che hanno probabilmente segnato il destino di un non piccolo capitale dei maceratesi.
Complimenti a Vittorio Zazzaretta.
Finalmente un intervento coraggioso, che viene da una persona informata esattamente dei fatti, non a caso gentilmente accompagnata, di recente, fuori dalle stanze del potere locale. Ricordo infatti che Zazzaretta, quale Presidente di Macerata Cultura, entrò in notevole contrasto qualche anno fa con l’allora Sindaco Meschini, così come ricordo che l’attuale Amministrazione non l’ha preso affatto in considerazione per una eventuale riconferma, nonostante il fatto che la moglie di Vittorio, eletta come consigliere comunale, si fosse dimessa proprio per evitare profili di incompatibilità che si potevano porre come ostativi appunto per tale riconferma.
A prescindere dallo Sferisterio, il problema di questa città è che il mancato ricambio, ormai da circa 17 anni, della classe politica al potere, omogenea – anche in tal caso da molto tempo – con la classe politica che amministra la provincia e la regione (per cui non esiste più distinzione tra il controllore e il controllato), ha creato una serie di centri di potere che mal digeriscono chi, anche minimamente, disturba il manovratore.
La stessa cosa, probabilmente, si sarebbe verificata se al potere per un così lungo tempo vi fosse stato il centro destra, ma qui governa da tempo il centro sinistra, ed è al centro sinistra che si deve chiedere ragione delle incrostazioni clientelari e di potere che, non solo nell’ambito della cultura (pensiamo anche all’urbanistica, ad esempio), stanno tagliando le ali alla città.
La Traviata è l’opera adatta per festeggiare il ventennale, i maceratesi sono vent’anni che sono “tranvati” dalla politica maceratese, è ora di ricordarlo a tutti e celebrarlo… (tra l’altro era Orazi direttore artistico allora… non mi sembra carino nei suoi confronti ricordare e rimuginare sempre i fantasmi del passato…)
Giuseppe Bommarito il 26 ottobre 2011 alle 17:17
La stessa cosa, probabilmente, si sarebbe verificata se al potere per un così lungo tempo vi fosse stato il centro destra, ma qui governa da tempo il centro sinistra, ed è al centro sinistra che si deve chiedere ragione delle incrostazioni clientelari e di potere che, non solo nell’ambito della cultura (pensiamo anche all’urbanistica, ad esempio), stanno tagliando le ali alla città.
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Veramente su molte questioni, almeno dall’esterno, sembrerebbe che, talvolta, vi siano state strane (involontarie e casuai, si badi bene!) convergenze tra pezzi di maggioranza e pezzi di opposizione.
Sulle incrostazioni clientelari (ed aggiungerei anche sui tanti che, a vario titolo, hanno preso incarichi, consulenze, sponsorizzazioni e prebende solo perchè avevano in tasca la tessera giusta o erano i giusti galoppini di altri) toglierei il “probabilmente”: se nella linea di controllo e di verifica il controllore ed il controllato finiscono per confondersi (e la minoranza spesso latita o dorme) ovvio che si ingenerano cancerose situazioni simili.
E quel che peggio è che, troppo spesso, chi viene chiamato dalla politica ad incarichi e contratti appetitosi rappresenta il peggio e non il meglio che vi è in circolazione…
Però mi sembra che a livello locale, ma potrei sbagliare, talvolta al tavolo imbandito in cui si mangia (sprecando risorse e buttando i soldi dalla finestra) siano stati anche (privatamente) invitati alcuni che, di giorno, facevano finta di fare la lotta ma che, alla sera, mettevano il vestito buono e non disdegnavano di chiedere una seconda porzione…
abbattiamo lo sferisterio . un bel parco e più parcheggi.
Marco Travaglio: Caro Travaglio, io, mentre gli altri parlavano ( e altri non parlavano affatto, anzi, volontariamente tacevano) feci questa estate una interrogazione analitica, dove vennero fuori tante cose. Una per tutti: deliberare 350.000 Euro per Così fan tutte al Lauro Rossi quando si sapeva, fin dall’inizio, che sarebberi rientrati 10.000 Euro. La mia interrogazione che era composta di 16 quesiti secchi, affrontava il tema della sartoria ( che venne poi alla ribalta, mentre tutti tacevano), dello “strano” contratto per le riprese televisive, del “paradosso” del arpporto tra noi e Jesi, e altre cose.Oggi, mentre tutti parlano di Pizzi si o no, mentre tutti vogliono un Traghettatore, io insisto su una ammanco\debito che si aggirerà ( per due anni) su un milione di Euro. Ma non peroccuparti, caro Travaglio, poichè sto preparando una seconda interrogazione che riguarda alcuni “contratti” e rapporti con altre città. Ne vedremo delle belle. Ti saluto Cordialmente, Gomez.
Vittorio Zazzaretta: Caro Vittorio, persone coraggiose e precise come te, ce ne sono poche in giro. Sottoscrivo tutto quello che dici nel tuo intervento e mi dolgo profondamente della tua assenza o in Consiglio o come Presidente di Macerata Cultura. Essere in Consiglio, significa, anche, fare interrogazioni e porsi apparentemente “ciontro” la tua maggioranza o il Sindaco. In verità i contributi critici sono sempre apprezzabili e mai debbono, o dovrebbero, essere evasi. Ora un difesa del Sindaco, Meschini prima o oggi Carancini: abbiano i Sindaci la forza di essere “forti”, di garantire, cioè, sia il pareggio di Bilancio, sia manifestazioni gradevoli e popolari. Lo Sferisterio non può essere una “Arena” dove lo sbilancio e il passivo può essere sopportato. Non cadano i Sindaci nel “provincialismo”, ovvero di “inchinarsi” a quel Maestro o quell’Altro, perchè i soldi ( anche quelli che loro guadagnano) sono i nostri. Ritengo che Carancini abbia tutte le informazioni in mano per procedere e vi posso assicuare che “governare” una “cosa” anfibia e equivoca come una Stagione lirica, non è facile.
Caro Guido ti scrivo così mi distraggo un pò…. 🙂
360 mila euro in uscita ed appensa 10.000 in entrata?
Lo si sa che (con la Lirica ed altre manifestazioni culturali) spesso ci si va sotto.
Ma un conto è andare sotto poichè si sceglie di spendere MOLTO di più di quantio si incassi, avendo però una certa cognizione di causa per cui si fanno le cose…. (cioè si spende di più per: un ritorno di immagine, per un ritorno pubblicitario, perchè lo spettacolo sarà recensito su importanti pagine internazionali, perchè attraverso l’uscita odierna poi, con nuovi sponsor e nuove strategie domani si riuscirà a raccogliere dieci volte tanto, ecc. ecc….. i motivi possono essere molteplici)
Altro conto è dilapidare una montagna di soldi con un ritorno pubblicitario, di marketing, di sponsor, di visibilità internazionale prossimo allo ZERO assoluto.
In questo secondo caso, mi sembra, sarebbe giusto chiedere conto a chi lo ha permesso di fornire le “pezze di appoggio” e le motivazioni per cui si è andati a realizzare uno spettacolo così costoso.
In mancanza di esaurienti, logiche, giustificate spiegazioni credo che la cittadinanza abbia il diritto di pretendere che, chi ha dilapidato soldi pubblici, restituisca suoi soldi privati…. .