Periodo certamente delicato per intervenire, questo. D’altro canto non vengono meno le funzioni istituzionali dei consiglieri e il rispetto dei doveri a loro propri, a prescindere dagli insulti ricevuti per il normale adempimento di dette funzioni; ancor più poi se, come chi scrive, è consigliere d’opposizione.
Ho notato che c’è un grande interesse circa lo svolgimento delle sedute della Commissione III (Ambiente e territorio), usualmente definita commissione urbanistica. Molte volte mi è capitato di notare che le “cronache giornalistiche” spesso non colgono la realtà fattuale delle sedute: si enfatizzano i contrasti tra il Sindaco ed il presidente Carelli, si espone in maniera non puntuale o esaustiva l’intervento di questo o di quel consigliere, non vengono trasmesse le reali questioni che attanagliano un intervento urbanistico o ambientale, ad alcune sedute sono presenti dei giornalisti che poi non sono presenti alla seduta successiva sul medesimo argomento, etc.
E posso benissimo comprendere che questo derivi da una sostanziale difficoltà nel comprendere e rendicontare i fatti.A questo poi si aggiungono commenti, o interventi di soggetti politici non presenti alle sedute, che espongono le versioni più disparate, a volte faziose, a volte ideologiche, altri ancora che evocano “poteri forti ed occulti” che sarebbero dietro ad ogni decisione.
Bene. Penso sia desiderio di tutti avere la possibilità di essere informati in maniera un po’ più precisa e circostanziata su quanto avviene in commissione.
Con la collaborazione di CM, che gentilmente mi ospita, proverò a fornire questa informazione, sintetica ed intelligibile, nei limiti imposti dalla importanza della questione trattata e dal tempo che posso rubare al lavoro quotidiano.
E’ chiaro che, essendo un consigliere delle temutissime “destre” (come ci definisce il Sindaco), la mia potrà essere vista, anch’essa, come informazione di parte. Di questo non mi dolgo ovviamente e, per converso, posso garantire che mi atterrò solamente ai fatti, tutti verificabili, con la licenza di poter formulare le mie personalissime critiche su determinate scelte.
Nessuno ha notato che nella riunione della commissione di venerdì 16 settembre – presente il Sindaco, l’ing. Spuri e la segretaria comunale – si è discussa una questione molto particolare. Ovvero la commissione è stata chiamata ad esprimere un pre-parere su una procedura SUAP richiesta da una azienda ubicata a “Valleverde” ed esattamente contigua all’area della SUAP Giorgini.
L’ampliamento richiesto concerne, tra l’altro, la possibilità di realizzare 16 Silos cerealicoli, alti fino a 18 metri (come un palazzo di sei piani) e larghi fino a 12 metri. Oggi l’attività, di piccolo cabotaggio, non presenta nessuna struttura più alta dei pini che la circondano ed il traffico che genera è davvero risibile.
Il Sindaco, nella sua facoltà di indirizzo amministrativo e politico, ha chiesto alla commissione di dare parere positivo all’operazione. Il 26 settembre con un “push”, presenti sempre il Sindaco e l’ing. Spuri, e quattro soli membri della commissione, si è approvato il pre-parere Suap che viene immediatamente portato in consiglio per l’approvazione.
Sono rimasto abbastanza sconcertato e mi sono visto costretto a non partecipare al voto in commissione, così come non parteciperò in Consiglio a meno di chiarimenti. E ripeterò qui le motivazioni che mi hanno portato a prendere questa decisione.
Premesso che non sono contrario, in linea di principio, alle pratiche Suap, non riesco a comprendere la linea che questa Amministrazione vuole tenere nella zona di Valleverde. La realizzazione di un intervento come quello prospettato, rappresenta un notevole intervento costruttivo, aumenterebbe in maniera considerevole il traffico di mezzi pesanti nella zona ed avrebbe un incontestabile impatto visivo e paesaggistico nell’area.
Quando il Consiglio comunale bocciò la delibera per la variante SUAP Giorgini, era il 12 ottobre 2010, sollevai una questione pregiudiziale ed effettuai un intervento molto preciso, che sfociò in un acceso confronto con la posizione del Sindaco e di parte della maggioranza (leggi).
Le motivazioni che l’amministrazione ha addotto per “bocciare” la variante sono le seguenti:
a) aggravio alla viabilità della frazione di Piediripa, oramai fortemente compromessa e già oggi non più in grado di smaltire adeguatamente tutto il flusso veicolare in transito da e per il capoluogo e la stessa frazione, in relazione alla quale le prospettate soluzioni migliorative di PRG (ad esempio, il nuovo svincolo di San Claudio) da tempo hanno perso concretezza e certezza temporale di realizzazione;
b) con la volontà individuata in strumenti ordinari di pianificazione, ed in particolare nel PRG vigente, di contenere la possibilità di edificazione nella parte nord-est di Piediripa fino alla strada di San Claudio, quale limite urbano da non oltrepassare, mentre il nuovo insediamento in oggetto si pone al di là di tale confine;
c) con la volontà di non aggravare ulteriormente nella sua interezza la frazione di Piediripa posto l’esaurimento sostanziale di uso del territorio sia all’uso produttivo che residenziale, compatibile con un mantenimento sufficiente della qualità della vita;
d) con la volontà espressa in tutto il piano insediamenti produttivi in area Valleverde, così come analiticamente argomentato al punto F), consistente nella determinazione di tenerlo indenne da industrie inquinanti, pericolose o moleste, divenendo invece la futura localizzazione dell’insediamento Giorgini in zona adiacente all’area Valleverde di fatto un ampliamento della lottizzazione stessa con la sostanziale elusione della volontà obbligatoria espressa nel citato atto di pianificazione ordinaria comunale.
e) Con la volontà di rivisitare la possibilità di edificazione non solo nella parte di territorio oggetto della presente deliberazione, ma anche, considerati peraltro ritrovamenti di reperti storici di indubbio valore, di tutta l’area di Valleverde e segnatamente quella confinante e contigua all’evenienza storico-archittettonica rappresentata dal complesso monumentale dell’Abbazia di San Claudio.”
Nonostante tutte le perplessità del caso, votai la delibera. Ovviamente i proprietari della Giorgini hanno fatto ricorso… Tuttora pendente.
Mi rendo conto di fare l’avvocato del diavolo e di essere pessimista ma…
La richiesta del Sindaco di dare un pre-parere positivo a quest’altra variante costituisce un fatto (ulteriore arma) che potrà agevolmente essere dedotto, in corso di causa, come prova per la disparità di trattamento, carenza e manifesta illogicità della motivazione, nella delibera di rigetto della Giorgini.
Con il risultato che, in caso di accoglimento del ricorso da parte del TAR, niente e nessuno fermerà la realizzazione dell’intervento SUAP GIORGINI, con la possibile beffa che il Comune venga chiamato a risarcire i danni!
E dopo non mi si venga a dire che le “decisioni” piovono dall’alto o che “l’hanno decretato i giudici e non posso far nulla”.
E dopo questo “illegibile” articolo Vi lascio alle vostre riflessioni.
* Avv. Claudio Carbonari, consigliere comunale del Pdl e vice-presidente della Commissione III
***
Il resoconto del Consiglio comunale di martedì (leggi l’articolo)
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Si consoli Avv. Carbonari, io non sono una temutissima di destra, nè un ratto di fogna, ma un comune, insignificante, innocuo topolino di campagna, eppure, manco ci fossimo messi d’accordo, abbiamo pubblicato entrambi qui nel giro di poco tempo, quei punti deboli della delibera con cui si respinse il Suap Giorgini. Deboli, s’intende, in quanto oggi possibile chiavistello in mano alla Giorgini , dopo il pre-parere positivo al Suap dell’azienda commerciale Mochi a Valleverde.
Bèh, grazie Carbonari, di questo intervento puntualizzante , che ritengo concreto, utile e doveroso rispetto ai tanti che leggiamo da parte di politici ogni giorno e che mi auguro, possa fare da pubblico riflettore sull’argomento .
Ma quanno mai se chiede un pre parere? Me sa de presa per il cu…lo
A proposito del confine con l’area del complesso storico-monumentale abbazia di San Claudio: vorrei sapere come mai quella cade sotto il comune di Corridonia, visto che è praticamente Piediripa (cioè Macerata), e Corridonia si trova addirittura dall’altra parte del Chienti! Ma non si era detto no a sta benedetta SUAP? A che servono tutti quei silos??
Se non mi dovessi trovare d’accordo su una decisione, fossi sconcertato, non capissi bene tutti i passaggi, potrei pensare che quanto si sta facendo è completamente sbagliato e riterreri che le scelte della maggioranza potrebbero essere probabilmente dannosse alla collettività NON abbandonerei certo l’aula MA VOTEREI CONTRO.
Anche perchè il mio “non voto” (dopo che ho fatto presente tutti i miei dubbi e le mie perplessità, come sembra in questo caso) potrebbe presumibilmente essere male interpretato, ingenerare confusione, non essere capito….
Cioè si potrebbe, erroneamente, pensare che l’abbandono dell’aula sia presumibilmente un prezzo da pagare.
Cioè, erroneamente, qualcuno sbagliando potrebbe ipotizzare che abbandono l’aula poichè presumibilmente dentro qualche ufficio forse qualcuno potrebbe abbandonare una mia richiesta, un mio progetto…
Invece NON mi trovo d’accordo, resto perplesso, espongo le mie contrarietà, NON concordo su quanto si decide e conseguentemente VOTO CONTRO: così nessuno potrebbe essere portato a pensare nulla, visto che la mia posizione è chiara e conseguente….
Claudio tranquillo ci penseranno i verdi a votare contro in consiglio …
io di edificiabilità e suap ne capisco poco, anche se non sono contrario in via di principio, è il modo in cui si fanno le cose che mi interessa non le cose in sè. Valuterò anche a seguito degli interventi chiarificatori (grazie tamara).
ps: ma anche io mi ricordo che la sinistra promise (come al solito …) un vincolo in tutta l’area …
Probabilmente farei come dice Gianfranco. Salva restando, tuttavia, la decisione che può prendere un altro, adducendo motivazioni che magari non condivido per quanto riguarda la soluzione pur partendo dal mio stesso punto di vista sul problema in esame. Fossimo tutti Cerasi, caro Gianfranco, pensa che casino sarebbe il mondo! 😉
Sull’argomento del giorno, bisogna considerare che l’azienda di Mochi è un’azienda agricola e non insalubre com’era la Giorgini. Inoltre, bisogna pure considerare che la Giorgini si sarebbe impiantata lì ex-novo, mentre invece la ditta di Mochi c’è già e chiede solo la facoltà di potenziarsi.
Peraltro, tuttavia, Carbonari ha ragione quando scrive che non si capisce che tipo di progettualità abbia sposato l’Amministrazione per quell’area, venendosi a creare – col caso Mochi – un precedente facilmente assumibile dalla Giorgini nel suo ricorso al TAR.
Sarebbe il massimo del minimo se – messa fuori la Giorgini dalla porta – rientrasse lieta e beata dalla finestra, proprio grazie a un passo falso dell’Amministrazione!
Concludendo – e non essendo un amministrativista come Carbonari – mi auguro che l’Amministrazione non voglia tradire quel suo felicissimo inizio dei lavori (forse l’unica cosa pienamente condivisibile dall’elezione di Carancini). E in attesa di vedere come finirà, ringrazio l’amico Claudio per la chiarezza espositiva (e l’ottimo italiano, dote ormai non più molto diffusa) e la concretezza degli argomenti.
Parlassero (e scrivessero) tutti come lui e Ballesi, saremmo a cavallo.
Certamente 16 SILOS a “VALLEVERDE” sarà un bel vedere….. Il Signore che qualche mese fa ha realizzato (mi sembra) un servizio fotografico sulla zona avrà il suo da fare per completare l’opera.
Complimenti al consigliere Carbonari preciso e realista.
In un post precedente e lo confermo qui che per soliderietà ritengo leggittima e giusta la rchiesta della Mochi adducendo ad essa una volontà, del tutto condivisibile, di voler migliorare la sua posizione sul mercato.
Ho detto anche che essendo un giovane cittadino, risiedente qui da poco più di un anno, non conosco il discorso della giorgini, e lo apprendo qui. Se si è fatta una disparità di trattamento, la giorgini ha tutte le ragioni per ricorre ai vari organi per tutalare le sue ragioni, e questa sarebbe un ennesima prova, come se ve ne fosse bisogno, dell’incapacità oggettiva dei nostri amministratori e se addirittura c’è il rischio che il cumune debba risarcire i danni bè…per quanto ancora dobbiamo subire questo stato di cose?
Stefano Ciabattoni
Filippo…
da dove ti risulta che la Mochi sia già a Valleverde e che perciò si tratti di ampliamento dell’attività lì esistente?
Io ho trovato solo questa da Pagine Bianche:
-Rivendita Prodotti Agricoli e Zootecnici Mochi Di Mochi Mauro
62014 Corridonia (MC) Contrada Fontelepre, tel: XXXXXXXX
e questa
Mochi Mauro Prodotti Agricoli Zootenici e Giardinaggio
indirizzo:62014 Corridonia (MC) – Via Fonte Orsola, 116
entrambe in pieno Comune di Corridonia, e da tutt’altra parte di Valleverde.
Se fosse così quindi, si tratterebbe a tutti gli effetti, anche qui, di un insediamento commerciale ex novo a Valleverde,
L’insalubrità di Giorgini, a questo punto conta poco. I suo ricorso è per illegittimità della delibera che negava la variante al PRG , facendolo passare da zona agricola a commeciale, industriale. Disparità di trattamento quindi. La Giorgini pericolosa? E perchè? Se per legge era dotata di misure e sistemi di sicurezza per l’ambiente e la salute umana?
Ricorda, che è stato ritirato l’emendamento di Netti, che faceva rifrimento all’incongruenza delle sue dimensioni , rispetto all’area da edificare richiesta, per cui, il respingimento oggi va a reggersi sula sua sola insalubrità, elemento che per me, non tiene più da solo, dal momento che la Ditta ha già garantito su richesta degli uffici in fase istruttoria del Suap, il rispetto di tutti gli standard di sicurezza e quindi non v’è motivo di ritenerla ” pericolosa” .
A mio modestissimo avviso , andranno perciò a pesare molto di più ora, nella decisione del giudice, le altre motivazioni, come:
-impatto paesaggistico ( svetteranno molto più i silos alti 18 metri che tutti i container come presentati da Giorgini, coperti alla vista da apposita vegetazione)
– espressa volontà di preservare tutta l’area Valleverde con vincolo archeologico, per valorizzarla con altra finalità che commerciale, industriale
– insostenibilità di traffico stradale, quindi VIABILITA’. ( e la Mochi non scherzerà quanto a questo, col traffico di mezzi appositi al trasporto di tonnellate di prodotti agricoli )
@Tamara
Mi resta veramente difficile comprendere la portata dell’intera vicenda (giuridica e politico-amministrativa) ma i tuoi interventi che hanno preceduto il Consiglio li ho trovati veramente ficcanti. Se riuscirò a farmi un’idea equilibrata sulla questione lo dovrò principalmente a te; per ora, confortato dall’esame di Carbonari, mi spingo a considerare il pre-parere una strana forzatura.
Andrea, come ficcanti, precedenti al Consiglio?
Semmai, precedenti alla pubblicazione del reso conto con l’articolo di CM , che sarebbe uscito sul Consiglio.
Non è che io abbia doti di preveggenza; ho solo commentato in anticipo, perchè ho seguito il Consiglio Comunale del 27 settembre su Radio Nuova….l’ho anche scritto.
Potevo farlo su altri punti all’ O.d.G. , ma questo del Suap a Valleverde, di cui non sapevo neanche la discussione, ché non avevo letto i vari punti del giorno, solo ascoltando la riunione consiliare, mi è sembrato alquanto opportuno commentare immediatamente.
Sono in pieno accordo sia con Gianfranco che con Filippo, con tutto ciò che hanno scritto e con ciò che hanno cercato di far capire con i loro interventi.
Rimango scettico, tuttavia, sulle criticità connesse allo strumento SUAP che se non regolamentato o se maldestramente impugnato porterà, non solo nella “polveriera” Valleverde, altri scempi.
Nel mentre,aspettiamo in finestra il buon Giorgini, che munito di scala, visti i precedenti divieti di accesso apposti alle porte di ingresso, tenterà in ogni modo di affacciarsi, e di farsi, magari, una gran risata!!!
Attendo con suspance la risposta dell’amministrazione!!!!
paolo renna il 30 settembre 2011 alle 00:21
Attendo con suspance la risposta dell’amministrazione!!!!
Le consiglio la rilettura di “Aspettando Godot”