di Gabor Bonifazi
Lepanto non è solo il luogo della storica battaglia navale combattuta il 7 ottobre del 1571 e vinta dalle flotte cristiane federate nella Lega Santa contro le flotte dell’Impero ottomano, ricordata ai posteri in una lapide con epigrafe affissa sulla facciata del Castello Svevo, ma anche il nome di un lungo viale pedonale che divide la prima schiera di case dalla spiaggia. Lungo questo viale, particolarmente apprezzato dai ciclisti, da giovani mamme che spingono i passeggini, da anziani che vengono spinti dai cani e soprattutto da passeggiatrici sudate in perenne ricerca della linea perduta, si possono incontrare personaggi famosi. Ieri, forse spinto da un forte vento di maestrale, è arrivato il popolare vice presidente della Provincia di Ancona Nedo Brugiamolini e, probabilmente alla lettura del documento “Venite gente nel Pdl”, è uscito direttamente da casa in bicicletta Alberto Ottaviani, l’argentiere di Recanati, salito agli onori della cronaca per aver realizzato quelle curiose quanto innovative medaglie olimpiche con il buco.
Un po’ più in alto della dimora degli Ottaviani c’è la residenza estiva di un altro grande amante del mare di Porto Recanati, il Presidente della Corte di Assise di Milano Luigi Cerqua, mentre un po’ più in là, nel luogo dove fu lo chalet di Beniamino Gigli, c’è il rifugio di Francesco Costa, il cadetto dei marchesi della Cimarella. All’altezza del balneare “Annito & figli” si potrà presto incontrare l’onorevole romano Antonio Mazzocchi, un altro affezionato della riviera e romantico leader dei “Cristiano – riformatori”. E se il “Questore” della Camera dei deputati preferisce uscire al calar del sole, lo scultore Bonanotte lo si può incontrare all’alba, egli infatti ama ammirare il sorgere del sole dalla mansarda della casetta avita. Verso la fine del lungomare, davanti all’ex hotel Bianchi, c’è il ristorantino “Nenetta”, molto frequentato dai vip. Lì si possono incontrare persone che contano e persone che vorrebbero contare. Infatti da Francesco Scortichini, il giovane gestore dello chalet, vanno campioni di “Formula 1” del calibro di Jarno Trulli, dell’economia come il senatore Mario Baldassarri e capitani d’industria del calibro di Adolfo Guzzini e Nando Ottavi. Certo il percorso potrebbe continuare tra un frammisto di voci e di suoni fino all’edicola Matassini in piazza Brancondi che annovera tra i suoi clienti l’avvocato Franco Coppi. Il sole è già alto e il rumore del mare sembra inghiottire l’effimere architetture marinare fatte di archi e colonne, ci si scambia ricette ed indirizzi per incontri che non avverranno mai. Le giornate cominciano ad accorciarsi e quando cambierà vento la bella estate morirà. Infatti c’è un detto marinaro che dice “scirocco il tempo è cotto”.
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