di Alessandra Pierini
Poeti e scrittori subiscono da sempre il fascino della molteplice natura del mare, capace di distruggere con la sua furia violenta, parsimonioso nel riservare i suoi doni in alcuni periodi dell’anno ma amico dell’uomo in altre stagioni. A chi sa essere paziente e caparbio il mare può dare moltissimo come ha fatto questa mattina a Castelnuovo di Porto Recanati.
«E’ stata una pesca miracolosa – ci dice il pescatore portorecanatese Stefano Bezmalinovich – abbiamo portato a riva 8 quintali di pesce, soprattutto cefali, ma anche sugheri, pannocchie, lustrini e quant’altro». Gli fa eco la moglie Giacometta: «Ora ci vorrebbe un megafono enorme per far sapere a tutti che abbiamo tutto questo pesce».
La scorsa settimana ha preso il via il fermo pesca e i pescatori fino a venerdì avevano lamentato la scarsità del pescato. Poi , come per magia, ieri notte, intorno all’1,30 Stefano è uscito in mare con la sua piccola “Giacomina”, barchetta per la pesca a retina, non soggetta al fermo.
Questa mattina all’alba ha trovato una bella sorpresa: «La barca è molto piccola e quando abbiamo caricato tutto il pesce che avevamo trovato nelle reti, il peso era tale che quasi non riuscivamo a tornare a riva». Anche Giacometta è entusiasta: «Già ieri avevamo avuto qualche avvisaglia di abbondanza ma col mare non si sa mai, invece oggi abbiamo avuto una bella conferma». Il “bottino” è per lo più composto di cefali, in particolare di lustrini, famosi per avere una macchia d’oro vicino alle branchie. Il tesoro del mare, questa mattina, è giunto a riva per la gioia di tante massaie.
(Foto di Gabor Bonifazi)
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Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
(Giovanni Verga)
dite la verità, a riva c’era Gesù?