“Non tornerò MAI allo Sferisterio ma a tutti quelli che mi hanno votato e che spero non siano solo amici, dico di non lasciare che un Teatro così magico finisca nel dimenticatoio di progetti Nazionali ed internazionali. Aldilà delle persone lo Sferisterio non appartiene a me nè ad altri, la musica è patrimonio di tutti, per questa idea bisogna lavorare. E combattere”.
Lo scrive oggi nella sua bacheca facebook Claudio Orazi, ringraziando i tanti lettori che lo hanno votato nel sondaggio (leggi) di Cronache Maceratesi. Claudio Orazi (leggi il curriculum), nel 1990 è stato nominato quale piu’ giovane Sovrintendente e Direttore Artistico d’Italia all’Associazione Sferisterio Macerata Opera dove è rimasto fino al 2002. Nel 2003 è stato nominato Svrintendente dell’Arena di Verona (l’unico ad aver ricoperto il ruolo per due mandati consecutivi).
“Ringrazio Cronache Maceratesi – dichiara Claudio Orazi – per la vivezza dell’attenzione che dedica all’attività dello Sferisterio e più in generale ad un settore della nostra cultura come la musica. Trovo molto importante che questi temi possano essere discussi all’interno di un dibattito pubblico ed esteso come può essere quello di un giornale online capace di raggiungere in tempo reale migliaia di lettori. Perchè credo che, in particolare per lo Sferisterio come per l’Arena di Verona, che ho entrambi diretto per quasi 20 anni, emerga una caratteristica particolare che è quella di far risaltare la natura popolare dell’opera lirica. Nel 1913 Verona e nel 1921 Macerata, in un momento di crisi per questo genere musicale, hanno restituito l’Opera alla sua dimensione e natura popolare, implicitamente salvandola da un’ipotesi di decadenza. Dunque oggi l’opera è popolare per sua natura e rimane tra i principali motivi di identità nazionale.
Voglio ringraziare i lettori per la partecipazione a questi dibattiti che si svolgono su questo quotidiano perchè si evidenzia come i cittadini abbiano talvolta una maggiore consapevolezza del valore di un patrimonio così straordinario. Non sempre la politica è all’altezza di questa consapevolezza. In particolare per lo Sferisterio emerge qualcosa che ho sostenuto per oltre un decennio in ogni sede pubblica e in ogni confronto politico: il teatro maceratese non ha avuto mai un adeguato riconoscimento nazionale, anche a livello economico, per la quantità e qualità del lavoro che ha svolto continuativamente a partire dal 1967. Questo è un limite inaccettabile che la gente percepisce come una diminutio non solo del teatro ma di un’intera città e sul quale invito tutti ad interrogarsi
(NDR, questo non è accaduto per il Rossini Opera Festival che ha ottenuto finanziamenti anche con leggi speciali da parte dello Stato).
Se poi il teatro ha potuto affermarsi in alcune Stagioni anche a livello internazionale è perchè ha potuto contare su di un grande e straordinario azionista principale che è stato il pubblico.
Ringrazio quanti hanno partecipato al voto del sondaggio di Cronache Maceratesi e alla fiducia e stima che mi è stata rivolta: cosa che mi fa un grande piacere così come le decine di chiamate di musicisti, tecnici, operatori del mondo del teatro che mi sono molto vicini. Ora il mio pensiero è rivolto ai progetti nazionali che ho ideato e dirigo per conto di grandi istituzioni, primo fra tutti cito il progetto “Armonie dello spirito, meditazioni musicali per le Basiliche italiane”, il cui prossimo appuntamento è fissato a novembre a Roma nella Basilica di San Giovanni con un concerto della Cappella musicale pontificia Sistina. Appuntamento che si svolgerà con il patrocinio della segreteria di Stato Vaticana, del Pontificio Consiglio dei Beni culturali per la Chiesa, del progetto culturale della Cei e verrà ripreso per una diffusione su tutte le pay tv del mondo da un’interclassica.Continuerò poi il progetto “Grande Musica piccoli teatri” in collaborazione con l’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Nel 2012 è previsto il debuto del terzo momento artistico dedicato alla grande musica nei luoghi della cultura e riguerderà i teatri antichi greco-romani del bacino del Mediterraneo con il titolo “Arte, luoghi spettacoli”.
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Cos’era Macerata Opera (leggi l’intervento di Claudio Orazi)
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I RISULTATI DEFINITIVI DEL SONDAGGIO DI CRONACHE MACERATESI
(tenuto 48 ore da lunedì 25 luglio a mercoledì 27 luglio)
Totale votanti 673
CLAUDIO ORAZI 201 voti
NAZZARENO ANTINORI 165 voti
EVIO HERMAS ERCOLI 135 voti
ENRICO STINCHELLI 40
PIER LUIGI PIZZI 34
MAURO TROMBETTA 26
GIANCARLO DEL MONACO 21
LORENZO MARIANI 12
MASSIMO GASPARON 11
ALBERTO TRIOLA 11
ALESSIO VLAD 11
VINCENZO DE VIVO 6
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fa bene…
Speravo in un suo intervento Dott.Orazi ma sono desolata dal sapere che non verrà più allo Sferisterio. Ma allora a che è servito il sondaggio? Conserverò la mia ammirazione per la Sua signorilità ed il Suo amore per il Teatro. In tempi in cui “qualcuno” sottolinea quanti spettacoli ha fatto e si autoloda fino a sbrodarsi! Non l’ho mai sentita dire IO ma sempre IL TEATRO, LA MUSICA, L’OPERA.
Grazie, anche questa è un’altra lezione che ci ha dato.
Orazi, la scelta di tenerti lontano evidenzia il tuo stile e la tua intelligenza. Non si attraversa un letamaio senza sporcarsi almeno le scarpe.
Ringraziare per la stima e l’affetto per poi dichiarare “non tornerò più” …a prescindere, mi pare offensivo con stile!
La gestione Orazi e’ stata senza dubbio positiva (ma anche in quel periodo non mancavano le critiche e le oscurità, peraltro connaturali alla gestione di eventi da tal genere), il raffronto con l’attualità ed il passato recente ne sono la conferma.
Quel che conta e’ che i maceratesi non sono afflitti dalla saudade e la tenace critica rivolta alla gestione e’ sinonimo di voglia di ritornare ai fasti del tempo che fu con o senza (anzi senza) Orazi …con l’augurio per Il Direttore Orazi di avere un giorno bisogno di ritornare a Macerata tanto da accettare la carica di vicedirettore.
@MARCHIORI E cosa dovrebbe fare secondo Lei, AUTONOMINARSI? Non lo sa che è la politica che nomina i Sovrintendenti? Da quel che ho capito dai vari commenti ha ringraziato quelli che l’hanno votato dicendo che non tornerà a Macerata.Molti lo vogliono, la maggioranza e la minoranza amministrativa no…cosa deve fare secondo Lei?
La parte onesta della cittá, chiamiamola con una vecchia accezione maggioranza silenziosa, capisce col cuore e sente a pelle la veritá e da quella parte si volge.Gli indignados sono dappertutto e non potranno rimanere inascoltati a lungo. Orazi non tornerà non per sua volontá, ma solo perchè è evidente che il suo ritorno significherebbe dover aprire troppi armadi e vuotare troppe poltrone….Nei nomi a pioggia messi a confronto con Orazi non si intravede il perchè, ma per qualcuno è chiara la logica. La cittá più che resuscitare dovrebbe apparire come viva….certo Orazi non è uomo di apparenza e non ha fatto bella mostra di sè nemmeno negli onorevoli e pubblici anni a Verona…certo che dietro il suo rifiuto si intravede più di un’amarezza, ma di certo non per sè….e intanto oggi la Repubblica con la sua colonnina scrsa di cattiva recensione specie dei cantanti del Ballo descrive meglio di tante chiacchiere dove si è scivolati nell’era post -Orazi….veleni veleni veleni….
Grande Orazi numero uno per i maceratesi. Grazie per quello che ha fatto per Macerata. I suoi tempi non torneranno più…
Caro Claudio,
fai molto bene a scegliere di non tornare. Mi ricordi un altro carissimo e valentissimo amico musicista, che da molti anni tiene concerti in tutto il mondo tranne che qui, a casa sua. Qui dove abita, poi! Perché se uno si trasferisce… ma lui no: lui abita qui e puntualmente parte per andare a tenere concerti, poi torna. Qui non lo caga nessuno (come artista), mentre il mondo ce lo invidia. E’ un classico: nemo propheta in patria. Ma in più, da tempo lui ha fatto la croce su Macerata. Anche se improvvisamente qualcuno si destasse dal letargo asfittico e provincialissimo che ci pervade. Quindi fai molto bene: in fondo, Macerata ha quello che merita la sua classe politica (non la gente, purtroppo; ma si sa, le ruote sonanti le fanno girare i Palazzi…).
@Carletta
Anche Lei e’ rimasta/o sorpresa dal secco niet nel precedente post.
Secondo me, senza rivangare il passato e senza entrare in polemica con la classe politica, sarebbe bastato dire: “il cuore mi direbbe di tornare domani ma la ragione mi dice che non ci sono le condizioni ne’ ora ne’ in un futuro prossimo”…..come molti sostengono Macerata non c’entra nulla ed i Maceratesi meritano altro trattamento
@MARCHIORI: Io sono rimasto male nel capire che nessun politico si batterà per lo Sferisterio , che ai poltici non importa nulla dei maceratesi e di quello che pensano, che nessuno dei politici della nuova generazione guarda al di là della collinetta- sulla quale deve costruire solo nuove case-
Lei vuole stabilire cosa debba dire o non debba dire un professionista? La sua ragione? E si sente offeso dal trattamento di Orazi e non da quella classe politica che ha rinunciato a fare dello Sferisterio un luogo dove i talenti emergevano e dove adesso invece vengono affossati? Mi dispiace che Orazi non torni ma ha la dignità di non piegarsi e credo che il suo augurio sul fatto di sperare che abbia bisogno un domani di un posto da vicedirettore- complimenti per l’eleganza del desiderio- la rende ottuso sulla circostanza che esistano ancora uomini che non sono in vendita,che preferiscono mangiare pane e acqua piuttosto che rinnegare le loro idee. Si, sono rimasta male perchè ancora una volta usciamo sconfitti.
@DAVOLI: Ha ragione Professore quando parla di gente, e Orazi è stato sempre tra la gente, con la classe che ha sottolineato Stinchelli in un articolo ma la gente non dovrebbe chiedere di più a PD e PDL?
@CIUSCHIDDA: Si riferisce alla recensione di Zurletti vero? La prego ne mandi una copia al Sindaco, al Presidente della Form, alla Presidente dell’Accademia, a Capponi e Pettinari e soprattutto al Professor Giannangeli così magari tiene aggiornata la biografia di Pizzi. E così magari qualcuno si ricorda che Il ballo in maschera che Pizzi ci ha rifilato aveva già debuttato dieci anni fa- grazie Zurletti, questo nessuno lo sapeva!-
@ carletta
Le posso garantire che i consiglieri comunali che conosco – e alcuni dei quali (sia di destra che di sinistra frequento da oltre vent’anni per tutt’altri motivi) – la pensano al contrario di come sospetta lei. Il rospo si annida nell’amministrazione, più che nel consiglio. E’ quello che cerco di dire da settimane. Uno potrebbe dire “senti pure l’altra campana”, e potrebbe avere sante ragioni. Solo che c’è un problema: l’altra campana non parla. Dalla parte del consiglio parlano tanto quelli di maggioranza che quelli d’opposizione (e mi rifiuto di credere che trentotto-quaranta persone siano tutte corrotte, crudeli, doppiogochiste, affariste, traditrici, con le mani in pasta, etc; mi rifiuto perché sono la nostra voce, li abbiamo eletti noi e – in democrazia – il consiglio, come il parlamento a livello nazionale, è l’essenza del sistema). La cosa (curiosa?) è che sia in maggioranza che in opposizione, il Consiglio lamenta gli stessi problemi. E non poche volte individua soluzioni identiche. Tutti i consiglieri che ho sentito io chiedono di poter visionare i bilanci dettagliati, premono per riconquistare allo Sferisterio una propria dimensione popolare che tuttavia non tradisca la qualità, e soprattutto rivendicano le prerogative che loro competono (esiste una Legge dello Stato che regola i rapporti tra consiglio e amministrazione, e che attribuisce poteri tanto all’uno quanto all’altra; è una norma sacrosanta, che garantisce gli equilibri impedendo che si formino assolutismi). Quindi, uscendo dal marketing e ricordandosi questi elementi basilari, vedrà che tutto il quadro acquista una luce molto più accurata e sottile…
Grazie poi per la citazione di Zurletti a proposito del “nostro” Ballo in maschera attuale. Un applauso da spellare le mani a Pizzi e contorno: è veramente un genio!
@ Filippo
In questi ultimi 6-8 anni abbiamo fatto finta, per carità di patria, che lo Sferisterio fosse un nome che varcasse i confini nazionali, con produzioni d’eccezione, con cast qualificatissimi, con registi, scenografi, costumisti che fossero il non plus ultra di quello che c’era in giro.
Però non dimentichiamoci che ABBIAMO FATTRO FINTA.
La realtà è che in questi ultimi 6-8 anni la nostra Arena è diventata poco di più che un comunissimo teatrino di periferia, con alcune eccezioni (penso a Ferretti), ma con tanta, troppa mediocrità.
Colpa sicuramente di chi ha diretto, ma altrettanta colpa l’hanno i vertici dell’Associazione Sferisterio (Meschini, Carancini, Silenzi, Capponi) e i vari CdA che hanno nominato Ricciarelli e Pizzi ed hanno permesso quella che a me sembra una strategia di marketing che fa ridere i polli….
intervento di orazi: “…Ora il mio pensiero è rivolto ai progetti nazionali che ho ideato e dirigo…”
intervento di @carletta: “…In tempi in cui “qualcuno” sottolinea quanti spettacoli ha fatto e si autoloda fino a sbrodarsi! Non l’ho mai sentita dire IO…” mi si permetta di puntualizzare, anche perché non amo i lirismi…. l’italiano è la nostra lingua, la parliamo tutti, ma non tutti ne conoscono i significati, le similitudini, le analogie, i sinonimi e i contrari… la prego carletta, rilegga bene l’intervento di orazi… è ancora sicura che questo signore non si stia “sbrodando” al pari di tanti altri, come lei scrive e condanna?
Anche io dico che Orazi fa bene ho l’impressione che ci sia un pò di confusione di idee………
@ESTERE : Un pò tirata non le pare? Orazi dice quello che sta facendo e perchè non torna allo Sferisterio, non dice che sta facendo GRANDI PROGETTI…Si vada a leggere l’articolo di Pizzi e dell’Accademia.
“Giannangeli che, di recente, ha completato la biografia del Maestro Pizzi, ne ripercorre il curriculum artistico e parla del maestro come se non fosse seduto lì vicino e pronto a correggere le sue inesattezze sulle cifre relative alla sua carriera. «Il Maestro ha al suo attivo 600 spettacoli è stato e continua ad essere un innovatore». «Veramente gli spettacoli sono più di 600» sottolinea Pizzi.
«Fa piacere sentirsi bene accolti – ha esordito – dopo un anno di preparazione del master ora passeremo ai fatti con la consueta professionalità
Non mi sono mai disperato per avere soldi, ho sempre fatto con quello che avevo, anche perché nessuno può più permettersi di lasciare debiti dove passa”
Un pò scorretto non le pare ?E poi Orazi non ha neanche nominato la Direzione Artistica ma solo la Politica ed il Pubblico in merito ad una intervista con delle domande che qualcuno gli avrà fatto.
Riguardo alla lingua italiana La prego Signora Ester, rilegga GLI interventi di Pizzi.
@ DAVOLI Professore ha ragione nel fare i distinguo e chiedo scusa se ho parlato indistintamente. Solo che dei miei amici del centrodestra non sento nessuno. E poi mi scusi,ma quando fu fatto il bando per la ristrutturazione di Palazzo Buonaccorsi e Pizzi presentò il progetto non si era servito dello studio di Architettura della Signora Verducci?Mi ricordo male o sono, oltre ad illetterato, anche rimbambito? O è il solito cul de sac della sinistra?
@ CERASI. Ha ragione, infatti guardi che bel trattamento hanno fatto a Ferretti. Un grande Maestro maceratese ignobilmente lasciato solo. Ferretti è un altro che non tornerà più a Macerata.
@Carletta
Condivido il suo primo capoverso.
Ho provato brividi (non per la brezza che arriva intorno alle 23.30) per molte rappresentazioni dirette da Orazi …ripenso alla Boheme, alla Lucia di Lammermoor e perché no al Rigoletto. C’erano interpreti affermati e giovani che, poi, lo sono diventati e credo non dimenticheranno mai gli applausi durati quindici minuti sia da parte degli intenditori che di coloro che, come me, sono stati educati a comprendere il bel canto, le scenografie ed i costumi rispettosi della tradizione lirica, senza dimenticare gli orchestrali ed il coro formato in gran parte da professionisti locali che davano il cuore e l’anima per raggiungere la perfezione.
…per il resto, non sono tra quelli che non vanno a votare per protesta …che votano, turandosi il naso, uno dei sei partiti di centrosinistra …che non critica l’insostenibile leggerezza dell’essere del centro destra locale …quindi la nostra amministrazione non mi offende ma mi indigna profondamente.
@ Cerasi
condivido e sottoscrivo.
@ Marchiori & claretta
Pur avendo assistito a molte rappresentazioni liriche e balletti non sono certo un melomane o un “tecnico” e quindi la mia esperienza si basa soltanto da quanto leggevo e quanto vedevo.
Io so che per molti anni (1985-2000 circa) lo Sferisterio, anzi MACERATA OPERA, era un nome che ricorreva sui giornali specializzati di tutto il mondo, non sempre le critiche erano positive ma lo Sferisterio, anzi Macerata Opera, era comunque un punto di riferimento, un termine di paragone, un punto fisso nel panorama degli esperti di lirica e musica.
Sui giornali e sulle riviste specializzate di tutto il mondo, ogni anno, avevamo approfondimenti, prime pagine, servizi speciali, reportage….
Da INesperto di lirica capivo però che se lo Sferisterio, anzi Macerata Opera, era sempre nominata, se il nome era ricorrente, se c’erano foto e giudizi ciò significava che nel panorama della lirica lo Sferisterio, anzi la NOSTRA stagione lirica (pur senza i soldi che avevano altri celebri teatri nazionali), era qualcosa di valore….
E credo che questo (anche per i non appassionati) dovesse essere comunque motivo di orgoglio.
Oggi non mi pare, pur cercando con la zeppetta, che vi siano molti motivi per esere orgogliosi del nostro SOF (nome arcano che rievoca qualche malattia misteriosa, una corsa folle per raggiungere il bagno più vicino ed evacuare, un impellente liberarsi da un insopportabile peso sullo stomaco) così come non credo bisogna essere soddisfatti per nuove idee (che nuove non sono) o per una conduzione artistica che lascia dietro di se molti dubbi e molti punti interrogativi.
E mi fa specie che l’Accademia di Belle Arti sembra voglia omaggiare il Maestro Pizzi per quanto fatto in a Macerata in questi ultimi 6 anni… Forse sarebbe il caso di omaggiarlo per quello che ha fatto nei precedenti trenta, non certo per quello che ha fatto al nostro Sferisterio.
Ma come detto sopra non credo che la “colpa” del declino artistico e musicale sia solo dei direttori ASFITTICI ultimi venuti, in parte la si deve anche al CdA dell’Associazione.
E qui ripeto il mio solito ritornello: non abbiate paura, la verità vi renderà liberi… FATECI VEDERE I BILANCI INTEGRALI DELL’ASSCIAZIONE DEGLI ULTIMI 10 ANNI!!!
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claretta scrive:
“E poi mi scusi, ma quando fu fatto il bando per la ristrutturazione di Palazzo Buonaccorsi e Pizzi presentò il progetto non si era servito dello studio di Architettura della Signora Verducci?”
Come diceva Elio (nome che in questi giorni circola come sostituto di Pizzi) in una celebre canzone (http://www.youtube.com/watch?v=qZ0UzSkncMo): “DIO LI FA E POI L’ACCOPPA”???
@CERASI involontariamente mi ha chiamato Claretta…non li faranno mai vedere
@carletta: il mio nick errato è u n errore ortografico… oppure voluto? … e quanta foga nei suoi schieramenti… calma, abbiamo capito tutti che lei è di destra, odia la sinistra, sostiene orazi, mal sopporta pizzi… ma calma e lasci ad ognuno di esprimersi liberamente… mica siamo tutti stereotipati! al di fuori della persona o dell’artista… se un quadro non mi piace lo posso criticare… e non lo acquisto solo per far vedere agli altri che nel salotto ho affisso quello che in molti credono un capolavoro! libertà… ho voglia di libertà, bellezza e nuovo…
@ TRAVAGLIO spero volesse dire MACERATA BALIA DI PIZZI
@ESTER Chiedo scusa , forse mi è uscita una E
Ho risposto con la medesima Sua foga, Lei mi ha invitato a rileggere e l’ho fatto. Non è vero che odio Pizzi, l’ho amato 20 anni fa quando era uno scenografo e innovatore. Adesso è diventato artisticamente ingordo e prepotente. Si faccia dire come tratta i lavoratori maceratesi dello Sferisterio? E poco mi piace che con tracotanza faccia il regista, lo scenografo, il direttore e il patrocinatore.
E ce l’ho con la sinistra perchè di fronte a tutto ciò non impone una linea politica che sia la tutela di un anfiteatro unico al Mondo. Io rispondo a quanto Lei chiede, perchè invece lei che sa l’italiano meglio di me non mi risponde con fatti?
@ ester
Dev’esserci un disguido, cara amica: Pizzi sarebbe il nuovo? In che senso, di grazia?
E comunque, non sempre il nuovo è sinonimo di libertà e tanto meno di bellezza. Pensi alla voce di Mina e a quella di Irene Grandi. Pensi alla comicità di Fiorello e a quella di Walter Chiari. Pensi all’istrionismo di Alberto Sordi e a quello di Carlo Verdone. E qui, ovviamente, mi sono attenuto a modelli – anche nel nuovo – medioalti. Potremmo tuttavia sprofondare altrettanto rapidamente continuando a citare.
Di libertà, però, forse sì: ma non nel senso vero del termine, quanto piuttosto in quello di libertinaggio: faccio quel c. che mi pare e nessuno mi può contestare.
La libertà si lega indissolubilmente (parola desueta, lo so… ma molto vera…) al bello oggettivo, che esiste ed è una fesseria colossale considerarlo una categoria di destra: “se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione”, cantava Gaber, ma non si può mangiare un’idea. La realtà è reale, concreta. Così come, appunto, il bello è oggettivo. Può essere più o meno bello, ma non può essere totalmente relativo. Diciamo piuttosto che questa aleatorietà sul bello oggettivo serve a giustificare l’affossamento dell’estetica a vantaggio delle tematiche: le donne, l’amore, le origini anagrafiche, le generazioni, di destra, di sinistra, etc. Grazie alle tematiche anche i peggiori somari acquistano cittadinanza. E libertà…
Speriamo che la decisione di Orazi sia irrevocabile e quindi mettiamoci una pietra sopra.
Ora voltiamo pagina: mettiamo finalmente a fare il direttore artistico di un teatro lirico un competente musicista che restituisca questo teatro lirico alla sua funzione, cioè fare musica (sia pure con contorno di scene, costumi, e regie), riportando le voci, i (grandi) direttori d’orchestra, cioè i MUSICISTI al centro della scena, e lasciando saltimbanchi e registi visionari ai margini.
L’opera va ascoltata, con i 120 euri che costa una poltronissima un appassionato compra ben 3 opere in cd ……. perchè ascoltare Ismael Jordi allo Sferisterio quando si può ascoltare Pavarotti a casa propria?????
@ Davoli, bravo! Hai spiegato da par tuo che se il relativismo vale sempre e dovunque, diventa “ineluttabilmente” legge universale. Ergo, il relativismo è un errore.
@davoli: ahahahahahahahhhhh, la ringrazio sa, dopo una giornata estenuante, finalmente ho riso di gusto… e bella anche l’idea di questo modo di fare lezione!… che, ahimè.. fa rima con confusione… mi sono già, e + volte espressa, ma a quanto pare non sono riuscita a far passare il messaggio… della lista dei 12 non ho scelto alcuno, perché penso che si potrebbe dare spazio a nuovi talenti…ce ne saranno, speriamo!… non conosco pizzi, quindi non posso dare giudizi… è però evidente che non sia più un giovincello… amo guardare avanti perché non si può vivere di foto ingiallite… anche se, scoprire il nuovo vuol dire avere il coraggio di andare oltre la graduatoria dei “vecchi candidati”… in tempi non troppo lontani ricordo una ricciarelli, che ha fatto riempire le testate giornalistiche maceratesi per le “spesucce” che aveva affrontato per lei e la sua amata cagnolina e che, contemporaneamente, aveva svuotato le casse del comune…fa impressione pensare che anche qui, dove si dovrebbe parlare di ricerca dell’arte, della musica, del bello, del nuovo… alla fine si scada sempre nella sterilità di un certo tipo di politici…
Vorrei che almeno nel finale
si percepisse il senso dell’azzurro
come quando la tela delle nubi
si dirada e soccombe alla luce.
bellissima…. la luce è il nuovo, fatto di verità e amore…
«Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi»
@ ester
dove l’ha scovata?
Ma sono contento le piaccia.
@davoli… se è lei l’autore ha veramente una bellissima profondità d’animo… e questo mi conforta…sono alla continua ricerca del nuovo, calato nel bello e nella luce della semplicità (soggettivo), ma … e, con discernimento! (oggettivo)…anche se, essendo umani… dobbiamo fare continuamente i conti con l’errore… differente è quando si è consapevoli di partire da un “errore” e ci si prodiga per farlo apparire buono… politicamente, tra la sx e la dx… scelgo l’uomo e la fiducia che mi trasmette… se è corretto agirà nel bene della comunità, oltre che per se stesso… se è corrotto agirà solo per se stesso e per i suoi simili… se è solo di rappresentanza… siamo fritti! agirà solo dietro comandi esterni e per il bene di una piccolissima casta…ecco perché mi scaldo quando una fazione politica critica l’operato dell’altra e solo per generare chiacchiere e confusione… è nell’ordine e nella trasparenza dei pensieri e delle azioni che ci possiamo riconoscere, altrimenti si genera solo caos e lasciamo passare il distorto messaggio che tutto è possibile… basta avere un pò di potere…
@ Sig.ra Esther:
”Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine, dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è talmente somaro che si inorgoglisce e si gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore e il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.”Bertold Brecht
Orazi dice che il teatro maceratese non ha avuto mai un adeguato riconoscimento nazionale, anche a livello economico, per la quantità e qualità del lavoro che ha svolto continuativamente a partire dal 1967. Eppure a livello governativo i signori che avrebbero dovuto aiutare lo Sferisterio in questa “miglioria” finanziaria non si sono visti, anzi … In Italia i livelli di finanziamento del F.U.S. per la lirica sono principalmente 2. Il primo (quello + grosso) è quello dell’Ente Lirico (Scala, Firenze, etc.) il secondo è quello di teatro di tradizione a cui appartiene Macerata. Io non ho mai sentito dire da Orazi facciamo un’Ente Lirico o una cosa equivalente, anche perchè tutti TUTTI dicevano che è un carrozzone, posti di lavoro inutili, sindacati … chi più ne ha più ne metta. Oggi che lo Sferisterio viene paragonato ad un teatrino di provincia, quasi scomparso dai rotocalchi nazionali ed esteri, adatto solo ai capricci di un vecchietto ottuagenario, adesso tutti si lamentano della crisi, del fatto che si vendono pochi biglietti e della scelta oramai sbagliata di affidare per quasi 6 anni un teatro ad una sola persona. Un giornale serio e non provinciale come cronache maceratesi dovrebbe chiedere questo, come mai si è arrivati a questa situazione, come mai per così tanti anni macerata non ha ricevuto un riconoscimento dal ministero vero e duraturo. Come mai gli sponsor invece di investire in questa realtà famosa nel mondo si sono rivolti verso altri ambiti. Come mai al contrario di altri teatri lo Sferisterio non sia mai, dico MAI uscito con coro, orchestra, solisti in trasferta all’estero. “Omnia mea mecum porto” dicevano i latini proprio oggi che tutti si lamentano della crisi economica e del fatto che questo nostro territorio venga riconosciuto più per Rossini che per qualche scarpa fatta bene. Domandarsi questo significa anche ripensare gli ultimi 30 anni di questo spazio storico e magico ma nello stesso tempo luogo di carne di sudore di bellezza e di creatività.
Carletta mi scusi ho scritto male…
ho aspettato fino all’ultimo per dire al maestro Orazi che lo capisco in pieno, ma che non mi so dar pace per la sua (definitiva…sigh!) decisione.
Giovanna
@ ester
Sì, l’ho scritta io; è apparsa per la prima volta in una plaquette edita da “La Spina editrice” di Venezia, una minuscola e preziosa iniziativa editoriale curata da quel raffinatone senza confronti che è Danni Antonello (l’uomo “col nome a posto del cognome e viceversa”, come dico io, perché si chiama proprio Danni: Antonello è il cognome! Quello, per capirsi, che – catturato dalla Marca – è venuto a vivere qui e ha aperto alcuni anni fa la bellissima libreria di splendide chicche e rarità che si trova in Piazza Mazzini), tra i cui autori c’erano anche altri amici come Guy Goffette e Andrea Ponso. Faceva parte di un mio “piccolo testamento del volere” che Danni lesse e volle pubblicare. Successivamente, queste “Figure senza erbario” di cui la poesia che lei ha scovato fa parte, sono confluite nel mio recente “Come all’origine dell’aria”; con sorpresa – pur essendo le più antiche rispetto alle altre che compongono il libro – ho scoperto che ne erano, per così dire, la naturale conclusione. E’ così, la poesia: è la cosa che meno appartiene agli strumenti umani che si sceglie. Però proprio per questo è ogni giorno una sorpresa e un’avventura che merita – come le reveries di bachelardiana memoria – di essere ricominciata.
Grazie ancora.
@ CERASI Stavo scherzando, siccome Ester dice che amo la Destra credevo fosse un ossequio.
@NORMAJEAN: Ciao Giovanna anche a me dispiace molto e quando ho letto non l’avevo capita questa decisione così forte. Mi hanno poi detto Che Orazi lavora per la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e che a Macerata l’accordo fra destra e sinistra si basa su quanto segue: la Destra si astiene dal fare polemiche sulla gestione Sferisterio e sul caso in questione di Pizzi tuttofare, la sinistra riconosce alla destra la facoltà di indicare un candidato. Questo perchè la trifora Carancini-Ciaffi-Pasqualetti proprio non lo vuole ad Orazi e finchè Orazi continuerà ad avere questo atteggiamento di distacco a loro va bene. Mi riferiscono che alcuni lavoratori dello Sferisterio abbiano parlato con quelli della Pergolesi lamentandosi dello stato dei fatti e che Grasioli qualche manovra la stia facendo. Ancora, attenti al marchingegno dei biglietti, andatevi a leggere le singole voci dei bilanci e capirete ancor di più perchè allo Sferisterio ci devono mettere qualcuno di manovrabile.Dicono che a Carancini non vada bene neanche Antinori che tutti sanno essere imprevedibile e che quindi la bocca chiusa non la terrebbe.
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da veronese sono contento che non gli diano più in mano alcun teatro. spero che non torni MAI neppure a Verona: ha lasciato l’arena piena di debiti che stiamo ancora pagando. Poi dica quello che vuole, ma tra lui e Meli non c’è alcuna differenza!
@ STEFANO: Ciao Stefano dimentichi che su questo gionale non scrivono e leggono solo i maceratesi!Puoi caro Stefano spiegare ai lettori maceratesi come voi orchestrali andiate a suonare da altre parti e in altri teatri senza permesso o addirittura facendovi timbrare il cartellino da altri conniventi?Puoi spiegare come tutto questo avvine in accordo con i dirigenti che in assemblea lavoratori fate finta di odiare ma poi scendete a patti? E puoi spiegare Stefano che quando Orazi ha cominciato a licenziarne due o tre i Sindacati hanno cominciato a storcere il naso e a non gradire? Puoi spiegare come anche alcuni coristi vadano a cantare facendosi pagare in nero? Puoi spiegare come prima di Orazi costumi e scene venissero affittati e quando Orazi ha detto che con quei laboratori meravigliosi e con tante persone predisposte si poteva produrre abbattendo i costi, questa cosa ha scombinato qualche affare di troppo? Puoi spiegare come i bilanci prima di Orazi venissero” spalmati” per i successivi cinque? Ho lavorato anche io in Arena e quello che ho visto e sentito fa parte di un accrocchio che TUTTI conoscono.Quando avete visto che non potevate ricattare Orazi in nessun modo ( frase detta in Sala Stampa” Che idiota, pensa di fare bella figura rinunciando all’auto e all’ autista) allora l’accordo lo avete ampliato a quelli della Lega, quelli che vi fanno inorridire quando dicono che con la bandiera italiana si puliscono il sedere, ma solo per incantare glu altri tesserati che stanno zitti perchè di un lavoro ne hanno bisogno.Non è forse vero che solo con Orazi Galan e Venezia per la prima volta hanno parlato con verona di cui pensano quello che te e io sappiamo molto bene? Orazi è un vero idiota ma non perchè ha rinunciato all’auto e all’autista – a proposito può spiegarci come mai la manutenzione della macchina costava 20mila euri l’anno?-è un vero idiota a non avervi dato il benservito anche perchè, così informiamo il pubblico maceratese, seite arrivati a minacciare anche i suoi collaboratori.E credimi sto facendo le mie di battaglie.
cara Carletta, mi spiace ma io non sono un orchestrale: la tua foga e avventatezza nel definire i ruoli altrui mostra solo il tuo dente avvelenato e la tua malafede (o al contrario il tuo interesse…spiegalo a tutti i lettori, dai!). Da veronese, Io parlo di una situazione debitoria comprovata e che ha portato al commissariamento (che c’è stato, anche se tu altrove l’hai negato!!!). Invece, ciò di cui parli tu DEVE essere dimostrato poichè implica accuse profonde ad un sistema che tu descrivi come ‘mafioso’ e che confligge, con tua buona pace, con la permanenza di Orazi a capo dell’arena per 6 anni!!! uno che non è connivente con un sistema mafioso viene mandato a casa in sei mesi!! quindi due possibilità: o tu menti o lui era d’accordo! preferisco la prima ipotesi, poichè non credo affatto che Orazi sia un disonesto. Io sono un veronese che conosce molto bene le situazioni politiche di questa città. E so come il tuo beniamino si sia ben alleato con curia e cattolici…non a caso ora si occupa di concerti sacri….
la mia lettura della faccenda quindi è molto meno ‘dietrologica della tua e più lineare: 1) Orazi non è diverso dai tanti sovrintendenti che non hanno a cuore la salute economico gestionale dei teatri, ma solo la loro immagine. Fare belle stagioni non badando ai costi è molto facile (Meli lo dimostra). 2) Se si mandano i bilanci in rosso e si resta al posto di comando è perchè la politica lo permette: dunque si è ammanicati. 3) oggi la situazione dei teatri in generale richiede oculatezza: quindi Orazi non è adatto.
per il resto eviterei accuse pesanti e gravi…ci sarà pur qualcuno che sa chi tu sia e che magari a voglia di sentirti ripetere queste cose nelle sedi opportune
@STEFANO : mmmmmmmmh! Mi sa che non sei di Verona altrimenti sapresti che dei tre licenziamenti effettuati due sono stati convalidati ( cioè si è riconosciuta la colpevolezza dei due dipendenti) sapresti che ce n’è uno ancora in corso e sapresti che il problema di Orazi è nato quando Tosi ha deciso di mettere Girondini al suo posto.Il commissariamento è stato deciso a tavolino. La situazione debitoria era precedente ad Orazi e si è aggravata non perchè lui ha sperperato- guarda anche a te dico di andarti a vedere i bilanci- ma perchè i privati , Unicredit, non ha messo pù i soldi che metteva prima. E se sei di Verona sai che non si voleva far crepare Orazi bensì Zanotto, che aveva portato alla vittoria il centro sinistra. Fatti un censimento sulle Fondazioni e vedrai le comparazioni con la differenza che solo Milano dà alla Scala 5 milioni di Euri Verona 700mila. Ho il dente avvelenato si caro Stefano e ho anche l’interesse, perchè ci lavoro in questo ambiente e l’onestà e la competenza di Orazi la trovai solo negli uomini come Perucci o Ernani, uomini che riuscivano a far venire vagonate di pubblico e di stranieri perchè erano uomini che lavoravano con il cuore e con un alto senso artistico. Uomini che non hanno mai pensato al,loro lucro.Orazi non è il mio beniamino ma trovo ingiusto che solo a lui vengano imputati bilanci in rosso a fornte di quanto ha lavorato e mi chiedo: tutte le Fondazioni e i Teatri sono in rosso, su Orazi c’è stato accanimento proprio perchè non protetto dalla politica. E mi auguro che sia protetto dalla Chiesa ma ho i miei dubbi anche su quello. non mento caro Stefano, tutti sanno che le cose vanno cosi’ è l’italietta misera che miseramente tira a campare sapendo che non tutte le scorrettezze sono giudizialmente rilevanti. SCUSA , e lo dico da cattolica MaA CHE C’E’DI MALE A FARE CONCERTI NELLE CHIESE? E non rispondo più perchè mi interessava parlare di sistemi e non andare sul personale, nè tantomeno duettare su questioni su cui ci sono fiumi di inchiostro.
Caro Orazi qui si sta ricominciando tutto da capo e ogni volta ci dicono che finalmente ci sono idee nuove. Ma se era già stato detto tutto 25 anni fa perchè spalancano tutti le bocche per urlare al miracolo ? La saluto caramente