di Lucia Paciaroni
Guido Garufi è stato eletto questa mattina segretario cittadino dell’Italia dei valori. Lo ha annunciato l’onorevole David Favìa nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta subito dopo il congresso cittadino nella sede di via Pancalducci.
“E’ stato eletto l’unico candidato per acclamazione” ha detto Favìa, coordinatore regionale Idv, soddisfatto per la nomina del capogruppo Idv al Comune di Macerata. Nel corso del congresso sono intervenuti anche il sindaco di Macerata Romano Carancini e i consiglieri Bruno Mandrelli, Massimiliano Bianchini e Ivano Tacconi. Su quest’ultima presenza Favìa si è particolarmente soffermato: “L’Udc non fa ancora parte della maggioranza comunale, ma la sua presenza fa parte di quel dibattito che vuole vedere la maggioranza regionale e provinciale allargarsi in sede elettiva. Vogliamo creare il modello Marche e Macerata anche nelle amministrazioni in essere. Siamo convinti che tutti coloro che si oppongono a Berlusconi, debbano stare insieme, dall’Udc alla Federazione della Sinistra”.
Tra gli interventi anche quello del consigliere comunale Alessandro Savi, che ha lasciato il Pdci ed è passato all’Idv (leggi l’articolo). “Il nostro gruppo consiliare in consiglio comunale ora conta tre persone, diventando la seconda forza in maggioranza e il nuovo ingresso riguarda una persona dalla straordinaria esperienza. Mi auguro che l’allargamento non finisca qui” ha commentato Favìa.
Savi ha spiegato i motivi di questo passaggio dicendo che: “Ho lasciato Rifondazione per poi ritrovarmi nello stesso partito quattordici anni dopo. Non posso starci perché sono abituato a considerare il governo non un fine, ma un mezzo per cambiare realmente le cose. In questa fase di crisi personale nel mio partito, mi sono guardato intorno e ho apprezzato l’opposizione dell’Idv al governo di Berlusconi. Tanti punti programmatici sono sovrapponibili a quelli per cui ho lottato, come i diritti dei lavoratori, la restituzione ai precari di quello che Berlusconi ha tolto loro, ossia il futuro, le attività per le persone disabili, l’integrazione degli immigrati e tanti altri aspetti. Ora sono a disposizione dell’Idv con rinnovato entusiasmo, che mi è mancato negli ultimi mesi di militanza nel mio partito”.
Il neo eletto segretario ha subito messo le cose in chiaro: “ La mia nomina porterà a molte riunioni, perché sono abituato alla dialettica” ha detto Garufi. Definisce il nuovo incarico “un peso positivo” e lo accoglie “con piacere, soprattutto ora che il simbolo di Di Pietro è attivo e attraente”. “Siamo un partito più strutturato e possiamo essere più incisivi. Carancini ha parlato della maggioranza, dove occorre fare una verifica, per me non deve essere sottrattiva, ma contributiva sui temi e sulle cose da fare”. D’accordo Favìa: “La verifica per noi deve essere programmatica e metodologica, non è un discorso di “tolgo” e “metto”, non è questo all’ordine del giorno”. “Sono convinto che andremo avanti bene, nel partito ci sono voci diverse, ma l’importante è tenere insieme le diversità ed essere in grado di fare una sintesi per poi prendere una linea unitaria” ha aggiunto Garufi.
A seguito della votazione, alla quale ha partecipato più dell’ ottanta per cento degli iscritti del comune di Macerata, è stato eletto il Coordinamento Cittadino, di cui fanno parte: Mauro Angelo Blanchi, Luigino Craia, Gianluigi Pace, Catia Paoli, Federica Pietrella, Maurizio Romagnoli, Fabio Santucci, Francesco Tiriticco e Stefania Vallesi. Guido Garufi, il consigliere Giuliano Meschini e l’assessore del Comune di Macerata Ubaldo Urbani e Alessandro Savi ne fanno parte di diritto.
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No comment….
L’IdV si conferma, soprattutto nelle Marche, un’accozzaglia di gente dalle più disparate provenienze.
Siccome “poesia” viene dal verbo greco “poiein” che significa “fare”, sono certo che l’amico Guido sarà un segretario politico attentissimo alla realtà. Sbagliano infatti i detrattori della Poesia, ritenendola un genere “sulle nuvole”, “sentimentale”, “poco concreto”: la poesia è il genere letterario che maggiormente attiene alla vita, la sua “invenzione” si lega fortemente all’origine latina del termine, ossia il verbo “invenio” che significa “trovo”, “disseppellisco”, “porto alla luce”.
Buon lavoro, dunque, Guido!
Ma mentre dai il meglio di te in politica, non dimenticare la Poesia da cui provieni: lo devi a Vittorio Sereni e Mario Luzi, tuoi prefatori; lo devi al nostro indimenticabile Remo; lo devi, anzitutto, alla tua vocazione di scrittore e di eccellente critico.
Savi ha spiegato i motivi di questo passaggio dicendo che: “Ho lasciato Rifondazione per poi ritrovarmi nello stesso partito quattordici anni dopo. Non posso starci perché sono abituato a considerare il governo non un fine, ma un mezzo per cambiare realmente le cose. In questa fase di crisi personale nel mio partito, mi sono guardato intorno e ho apprezzato l’opposizione dell’Idv al governo di Berlusconi. Tanti punti programmatici sono sovrapponibili a quelli per cui ho lottato, come i diritti dei lavoratori, la restituzione ai precari di quello che Berlusconi ha tolto loro, ossia il futuro, le attività per le persone disabili, l’integrazione degli immigrati e tanti altri aspetti. Ora sono a disposizione dell’Idv con rinnovato entusiasmo, che mi è mancato negli ultimi mesi di militanza nel mio partito”.
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Vien da pensare che è tutto cambiato.
Certo è che l’area di provenienza di Savi era chiaramente e inequivocabilmente NO TAV.
Mentre ora, dove sta adesso, è PRO TAV (cioè l’opposto, l’antitesi, il contrario).
Quindi ci si sarebbe aspettato un ingresso in punta di piedi, un lento avvicinamento come dovrebbe essere in questi casi.
Ed invece no, è entrato nell’IdV come militante organico, sebbene fino a pochi mesi fa la sua posizione politico-ideologica era indirizzata in tutt’altra direzione.
Tralasciamo anche il fatto che Savi come se nulla fosse, un inutile dettaglio, un rifiuto da far scomparire sotto il tappeto e nasconderlo alla vista ha mandato al macero (facendo ovviamente finta di nulla) la sua visione marxista-leninista che negli ultimi 20 anni lo aveva distinto come “comunista tutto d’un pezzo”.
Una volta le appartenenze avevano una logica, i percorsi politici di ciascuno erano chiari, le ideologie (soprattutto in certi ambienti massimalisti di sinistra) avevano un fortissimo peso….
Una volta….
A proposito di poesia e di numeri, auguri di buon lavoro a Guido Garufi, e al coordinamento, composto da 13 persone scelte dall’80% degli iscritti. Ma quanti sono gli iscritti?
ELEZIONI SUBITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! TUTTI A CASA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NON HA SENSO SAPERE CHE GLI SCHIERAMENTI SONO CAMBIATI E ANCORA STATE LI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I CITTADINI MERITANO RISPETTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CARANCINI A CASA E LA MAGGIORANZA DIA LE DIMISSIONI SE VUOLE DARE UN PO DI SERIETA’ DOPO TUTTO QUELLO CHE E’ SUCCESSO ULTIMAMENTE!!!!!!!!!!!!!
NON MI ASPETTO SERIETA’ DAL COMUNE PERO’ E DALLA GENTE CHE CI STA… :p
CARANCINI A CASA!!!!
Savi si è accorto di essere incompatibile con il suo partito di antica provenienza (il PRC) un anno dopo essere stato eletto al consiglio comunale in una lista CON il PRC.
Si vede che, quando sono state presentate le liste, dormiva.
Ovviamente, dopo essere stato eletto anche con i voti del PRC con cui Savi si è scoperto incompatibile, lo stesso consigliere non ci pensa neanche a dimettersi.
Insomma, uno Scilipoti al contrario. Ma sarebbe da malpensanti nutrire dubbi sulle motivazioni di questi cambiamenti di partito, che, naturalmente, non sono mai causate da meschine ambizioni personali; le ragioni sono molto più alate, ça va sans dire.
Per fortuna stiamo parlando del partito di Di Pietro, che fa tanto la voce grossa sulla moralità della politica.
@semelodiceviprima
Che importanza ha quanti sono gli iscritti?
Tanto, tra i dipietristi come nella gran parte degli altri partiti, le persone si eleggono “per acclamazione”; quindi, tutti d’accordo, pochi o tanti che fossero.
Del resto, nella mia militanza in diversi partiti, non ho mai assistito a una votazione a scrutinio segreto; in un caso chi voleva presentare mozioni di minoranza è stato intimidito o dissuaso, in un altro c’erano più mozioni ma gli organizzatori del congresso si erano accordati per spartirseli a tavolino.
Si è assistito all’ennesima vergogna. Ora l’obiettivo sarà quello di mettere il sindaco con le spalle al muro costringendolo a fare un rimpasto della giunta togliendo di mezzo quegli assessori poco fedeli ai burattinai.
Purtroppo l’IDV nelle Marche, ha perso la propria identità e naviga verso acque che faranno affondare la nave.
Occhio, dopo Gramillano tocca a Carancini.
Poveri noi, pensavamo che l’IDV avesse portato un vento nuovo nella politica locale ma, visto quello che è accaduto oggi (e come è accaduto), per la città non saranno giorni belli.
Oggi Savi e domani vedrete altri due o tre passeranno dall’altra parte.
Profezia? Mah!!!!!!!!!!!!!
noto quanto brucia agli oppositori constatare il fatto che un partito sia unito, addirittura pure eterogeneo (come tutte le cose ricche) e nonostante tutto unito! di questi tempi poi, dove anche la ferrea lega si divide tra “maroniani” e “bossiani” / “trotaroli”, dove il pdl è lacerato tra “berlusconiani” e quelli per l’onestà (0,001%). l’idv ha regole chiare e precise per i congressi (si veda sito) che non hanno nulla a che fare con gli show del pdl. l’elezione è avvenuta per acclamazione perchè, essendo presente una sola mozione sottoscritta IN PARTENZA da una maggioranza di iscritti, sarebbe stata inutile una votazione. savi è un ragazzo d’oro e, chi lo conosce, non può che dirne bene e, se è stato eletto, non soo pochi quelli che la pensano come me. il suo ingresso in idv è stato ben motivato, è inutile cercare un argomento, tipo la TAV (che non mi sembra all’ordine del giorno del comune di macerata, anche perchè purtroppo qui i pochi treni rimasti vanno ancora a 2 all’ora…) per creare lo scandalo dell’incoerenza. forse è il suo partito che si è mosso mentre lui è rimasto fermo con le sue convinzioni. il prof. garufi è uno dei maggiori e migliori rappresentanti della macerata acculturata che fa essere del capoluogo, ancora oggi, un punto di riferimento per la provincia e per la regione. è uno che i congiuntivi li azzecca e ci palleggia, segno del carattere nuovo che ha un partito post-ideologico come l’idv: un partito eterogeneo che sa bene cosa fare. i migliori auguri a savi, al prof. garufi e al sindaco affinchè sappia valorizzarli come meritano.
@ danito
L’idea di un Carancini-San Sebastiano/San Francesco mi sorprende sempre. Dico: non parliamo di un esterno ai lavori della politica. Parliamo del sindaco che prima di diventare sindaco ha fatto il capogruppo del PD per cinque anni. Sarà davvero così indifeso e scoperto su tutti i fronti? A me pare invece che il suo primo anno di lavori si sia contraddistinto per una mano fortissima nel prendere decisioni e fare nomine (e non dimentichiamo che l’assessorato all’urbanistica l’ha avocata a sé). Non mi pare, voglio dire, di trovarmi di fronte a uno sprovveduto.
Che poi, dall’altra parte, si ritrovi un consiglio anch’esso non composto di sprovveduti alle prime armi è nelle cose. In democrazia succede così, anzi: è proprio questa la garanzia migliore per tutti.
Certo, mi domanderei – come sottolinea Liuti nel suo odierno corsivo – come mai il sindaco si ritrovi di fronte il muro tanto della maggioranza quanto dell’opposizione: sarà davvero solamente un difetto di comunicazione?
Ripeto, preveggenza?
Vediamo se le mie previsioni si avvereranno.
Per prima cosa il direttivo maceratese dell’IDV sfiducerà l’unico assessore presente in giunta per poi pretenderne un’altro che risponda ai comandi del direttivo regionale.
Chi vivrà vedrà. I fatti (a breve) parleranno da soli.
Che al prof. Garufi il sindaco Carancini (e chi lo appoggia) non stia particolarmente simpatico non è un segreto di Stato, tanto da cercare in tutti i modi di farlo cadere. PREVEGGENZA!?!?
Ma Di Pietro non ha sempre sostenuto che le doppie cariche erano incompatibili con la filosofia del Partito?
Il prof. Garufi è capogruppo del partito in giunta e segretario (conflitto?).
Vogliamo parlare di Torresi?
Sindaco di Pioraco, Segretario provinciale dell’IDV, assessore Provinciale, vice segretario regionale dell’IDV e commissario dell’IDV di Civitanova Marche.
Tonino dove seiiiiiiiiiiiiiii? Batti un colpoooooooo!!!!!!!!
Tre o quattro persone dirigono e si prendono tutto, questo è l’IDV marchigiano.
A Macerata c’èda vedelle tutte a mo Garufi saria lo novo della nova storia? Ma de che? s’é passatu tutti li partitti, me vene da dì: come simu ridutti!!!
che voi commenta? andate a lavorare alla frau…………………..
Mastelliani,Repubblicani,Democristiani,Partito Democratico,addirittura XS Democratici di Sinistra, infine Comunisti, tutti insieme per il potere, dimenticavo : arriva il Terzo Polo con i ex fascisti, sicuramente anche loro si aggregheranno alla compagnia, direbbe Di Pietro che ciazzecca? il risultato. Una poltrona per uno non fà male a nessuno.
Era nato come un partito per e dei giovani, ma a distanza di pochissimo i giovani sono letteralmente fuggiti.
Dallo scorso anno ad oggi gli iscritti sono diminuiti del 50-60 % (in tutta la provincia), a Macerata sono state raccattate iscrizioni di fratelli, zii e nonni per arrivare ad un minimo per poter organizzare un congresso.
Ritengo che in una città di 42.000 abitanti, trenta iscritti sia un numero ridicolo.
I ragazzi giovani vengono boicottati e sinceramente con l’avvento del “nuovo che avanza” ,alias Garufi, i giovani si terranno alla larga dall’IDV maceratese.
Ricordatevi quello scritto prima…………………………………..PREVEGGENZA
Aggiungo che a san severino il nuovo cordinatore dell’idv è colui che è stato per 10 anni assessore di forza italia nonchè vicesindaco e fondatore dello stesso partito,davvero questi vogliono farci credere che sono diversi?
Ma quando mai!!
Hanno riempito il partito di berlusconiani, mastelliani ed ex AN e, per questo motivo, che se non interviene direttamente Di Pietro (forse sarebbe meglio De Magistris) l’IDV delle Marche è destinato a sparire.
Comunque ci sono tantissimi iscritti che sono contrari a questa filosofia politica e che dall’interno stanno cercando di riportare il partito alla sua vera identità.
Si sono cullati sul risultato delle provinciali (più del 6%) senza però dire che hanno perso migliaia di voti.
E’ solo fumo e mi spiego meglio: se in tutta la provincia vanno a votare 100 persone e votano per l’IDV in 10, loro sono contenti perchè ci racconteranno che hanno raggiunto il 10% senza però chiedersi come mai tanto astensionismo e, soprattutto, perchè il partito ha perso migliaia di voti.
Fumo, fumo e tantissimo fumo.
Da oggi in poi terremo sotto controllo le scelte del direttivo comunale e del suo segretario.
PREVEGGENZA