Alessandro Savi, ex assessore provinciale ai servizi sociali e storico esponente del partito comunista (iscritto sin dal 1983 ai giovani comunisti del Pci, dal 1991 al 1997 milita in Rifondazione Comunista dal 1991 al 1997, mentre nel 1998 contribuisce alla nascita del Pdci) passa all’Italia dei valori e verrà presentato nel corso del congresso cittadino del partito che si terrà a sabato 23 luglio a Macerata, nella sede provinciale dell’Idv, in via Pancalducci 62.
Alle 9.30 saranno aperti i lavori, ed avranno luogo gli interventi del Segretario Regionale Idv Marche, On. David Favìa, e con la responsabile degli enti locali Paola Giorgi. A seguire il saluto degli ospiti, gli interventi del candidato o dei candidati alla carica di responsabile cittadino. Per le 11 è previsto l’inizio del dibattito, cui seguiranno le votazioni. Alle 12 ci sarà la proclamazione degli eletti e la conferenza stampa, unitamente alla presentazione di Alessandro Savi, che dal Pdci è passato all’Idv.
“Dell’Italia dei valori” spiega Savi “ho potuto ammirare nel tempo il valore delle persone e degli obiettivi, la qualità delle proposte e soprattutto la tenacia con cui, quando all’opposizione, riesce a far sentire la propria voce. Sono convinto di poter fare grandi cose all’interno di questo partito”.
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caro DI PIETRO , raccogliamo ex di tutto. cambiano i simboli ma la sostanza è sempre la stessa , non riusciremo mai a liberarci del comunismo
Alessandro non condivido la tua scelta e onestamente non me l’aspettavo…però ti considero una persona in gamba e ti mando lo stesso un grosso in bocca al lupo per questa tua nuova esperienza…
chissa cosa gli hanno offerto quelli dell’idv……..!!!!!!?????
Non capisco cosa cambia tra IDV e Rifondazione ormai al giorno d’oggi e soprattutto in comune a Macerata…
Ma nooooo, questa è puri ideali, pura passione e profondo spirito
di appartenenza politica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Onestà di intenti e di operato; solidarietà sociale; rispetto delle persone e delle regole; giustizia uguale per tutti; diritto al lavoro….. sono i capisaldi di ogni società civile. E sono stati da sempre i tuoi valori, quelli che hai perseguito con coerenza, costanza, chiarezza e, soprattutto pro bono patriae, alias, con mani pulire.
Rallegramenti per la tua decisione e augurissimi!
La scelta di Savi è quello che una volta veniva chiamato “cercare agibilità politica”…. Dal PCI a Rifondazione ai Comunisti Italiani all’IdV.
Non è il primo che per continuare a vivere la politica cambia partito (e non sarà certo l’ultimo), non mi meraviglio pertanto.
Resto semmai meravigliato dalle scarne, sintetiche motivazioni: un abiura totale e definitiva del marxismo-leninismo una volta presupponeva ben altri percorsi, ben altre riflessioni….
Io non mi sento di gridare a nessuno scandalo. Considerati gli infiniti trasformismi quotidiani (non solo di persone ma di interi partiti) direi che la scelta di Alessandro Savi è serenamente condivisibile. L’IdV, infatti, a me non pare tanto un partito ideologico quanto un partito intenzionale, le cui idealità sono anzitutto quelle di buon governo e di rispetto delle leggi. Su questi principii (che dovrebbero essere basilari, ma non lo sono affatto, purtroppo) ognuno credo possa trovarsi quale che sia la sua formazione ideale di base. Savi non è passato al PDL o alla Lega, per intendersi. E inoltre non credo che l’IDV gli richieda un’abiura, non trattandosi di un partito confessionale.
E dunque, in buona sostanza, congratulazioni a Alessandro per la decisione.
sono fermamente convinto del fatto che la politica sia fatta da persone. Avendo conosciuto Alessandro in 5 anni di opposizione alla dannosa giunta Silenzi, credo che la scelta da lui maturata sia dovuta anche alla necessità di svolgere un’attività politica di proposta e non solo di opposizione fine a se stessa. Certo, l’idv, in particolare i metodi forcaioli dei vertici, non rappresentano le mie idee, nella maniera più assoluta, ho però un grande rispetto della persona di Alessandro e conseguentemente delle sue scelte, maturate senz’altro dopo una profonda meditazione. Alessandro in bocca al lupo !!!
L’uscita di Savi dal pdci e, più in generale, dall’alveo della sinistra ‘classicamente’ intesa, rappresenta una grave perdita per la sinistra Maceratese, sia da un punto di vista politico che umano. E segna un po’ il declinarsi ‘locale’ della più generale crisi della sinistra italiana.
Il passaggio all’Idv non segue, poi, una logica tanto peregrina, trattandosi di uno dei pochi soggetti politici che con più coerenza e determinazione ha condotto e conduce l’opposizione al governo Berlusconi.
Quindi, dal mio punto di vista, nessuno scandalo e nessun tradimento in questo assestamento di rotta, ed auguro a Savi di essere approdato in un luogo ove poter continuare ad esprimere pienamente la propria passione politica e sensibilità umana.
Il cambiare un partito oggi non rappresenta più certamente una novità ne tantomeno una sorpresa, fare una campagna elettorale, chiedere i voti, essere eletti con un partito per poi passare con motivazioni molto scarne ad un’altro (Scilipotismo), è ormai una moda per molti politici, essere per molti anni un’esponente di un’ideologia politica che si rifaceva alle peggiori dittature dello scorso secolo, tanto da vantarne spesso l’origine e l’appartenenza per poi passare ad un partito senza storia e senza ideologia, che nasce da un magistrato forcaiolo che costruisce la sua fortuna politica sul populismo e sul qualunquismo, rappresenta la completa fine di questa generazione di politici e di tutti i partiti. Il distacco di moltissima gente dalla politica con percentuali altissime di astenzionismo al voto politico e amministrativo, è la risposta che questa classe politica ancora non è riuscita a cogliere, continuando a comportarsi come se la resa dei conti (politica) non dovesse mai arrivare.
Questi signori della politica devono fare molta attenzione, perchè l’insofferenza della gente stà crescendo ogni giorno sempre di più, il trasformismo e l’opportunismo non è più tollerato nel nostro paese, mentre i cittadini scoprono ogni giorno nuovi problemi e grandi preoccupazioni, i rappresentanti politici sono solo concentrati nel mercato delle loro nuove opportunità e dei relativi incarichi, fregandosene completamente dei problemi della gente. Tutto questo ci auguriamo finisca il prima possibile.
Ma il responsabile regionale dell ‘idv non è un ex forza italia e perchè stanno facendo cadere la giunta di Ancona? Auguri
come giudica i fatti della val di susa il neo consigliere dell’IDV?
perchè i comunisti sono sempre stati dalla parte di chi protesta e non della polizia.
mi sembra di ricordare che l’IDV non è favorevole alla candidatiura di silenzi a sindaco di civitanva, come giudica ciò lei che è stato assessre della giunta silenzi?
Gentili commentatori, amo non poco litigare furiosamente con Alessandro di politica in generale, per non parlare dell’ “amministrazione” di cui ha fatto parte per lungo tempo.
Non siamo quasi mai d’accordo su niente.
Però io conosco l’imputato meglio di me da 30 anni, per questo posso dire che:
1) Si è sempre occupato di politica dedicandole la vita perchè voleva veramente impegnarsi per migliorare le cose, ed è così ancora oggi.
2) Non ha mai fatto una scelta pensando alla sua convenienza personale.
3) Facendogli i conti in tasca (e io posso), considerando tutti questi anni, tra il tempo dedicato, i soldi guadagnati e quelli che ci ha messo di tasca sua, ci ha sicuramente rimesso.
4) Io e la gran parte delle persone con cui ho avuto a che fare nel corso della mia vita possiamo solo ammirare l’onestà e la coerenza di Alessandro.
Mi auguro che chi vi conosce bene possa dire altrettanto di voi.
Cambiare fronte,per chi ha nel sangue la politica, non è certamente rinnegare il passato, ma essere consci che tante cose, sistemi, ideologie, modelli sociali, sono cambiati nel corso degli anni, rinnovarsi, ristrutturarsi è sinonimo di intelligenza.
Diverso se la scelta di cambiare nasconda opportunità personali da cogliere, sono ampiamente convinto che non sia questo il caso e posso affermarlo con estrema franchezza poichè da tempo non inseguo più le ormai tramontate ideologie politiche, ma i fatti e le persone che sono attori del nostro sistema politico.
Penso invece che sia un esempio da seguire anche per molti elettori, infatti continuare ad essere radicati su posizioni politiche che ormai sono arcaiche, perdenti non serva a migliorare la drammatica situazione italiana, certo sarebbe bello continuare a credere nella nostra ideologia politica, ma quando questa ha come dirigenti nazionali o locali persone che hanno fatto di tutto e continuano nel distruggere il nostro credo politico, noi abbiamo l’obbligo di reagire e se necessario uscire da quel sistema per non essere sbattuti nel dimenticatoio, quel luogo che opprime moralmente e nel pensiero chi ha ancora un senso e rispetto per la propria vita.Bravo Savi, non certo per essere passato all IDV non spetta a me giudicare, ma per aver fatto una scelta e non essere rimasto nel dimenticatoio. .Buon Lavoro Savi
Premesso che ognuno è libero di fare ciò che ritiene più giusto, premesso che non c’è più da scandalizzarsi per passaggi da un partito all’altro io mi domando:
è giusto che chi ha votato un partito ( o federazione) ottenendo un ottimo risultato (4 consiglieri) tanto da poter influenzare la maggioranza di cui fa parte si ritrova adesso con 2 soli consiglieri (Borgiani e Savi non ci sono più) e nessun peso sull’amministrazione visto che anche l’assessore Pantanetti è in contrasto con loro?
Qui mi sembra ancora una volta (dopo i casi nazionali sia di dx che di sx) che della volontà popolare se ne infischiano un po’ tutti.
Caro Savi, si comporti in maniera retta come il suo nuovo partito si vanta di chiedere ai suoi appartenenti. Si dimetta da consigliere lasciando il suo posto al primo dei non eletti nella lista del partito comunista. Alle prossime elezioni avrà modo di presentarsi con l’IDV e venire eletto nelle fila di quel partito.
Dia un segnale di coerenza almeno lei. Ne abbiamo veramente bisogno.
Se pur attesa da mesi questa scelta di Alessandro addolora tanto più quanto le dichiarazioni di Di Pietro che collocano, con ancora più chiarezza, IDV al centro dello schieramento politico e con chiaro orientamento liberista. Il resto, le chiacchere locali, sono solo pannicelli bagnati per una febbre (e immagino una ferita) altissima. Come ti troverai Alessandro ad appoggiare “il mercato” senza regole?