Il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, Marco Esposito, 52 anni, è morto stamattina in un incidente avvenuto sulla strada provinciale 361 che da Montefano conduce a Osimo. Esposito si trovava in sella alla sua moto,una Honda Transalp, quando per cause in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Porto Recanati, è andato a scontrarsi contro un furgone Mitsubishi.
Immediato l’intervento da parte del soccorso sanitario del 118, ma per il medico non c’è stato nulla da fare.
Esposito dal 2008 era primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata oltre ad essere responsabile dell’Ares Marche, l’associazione di medici, tecnici e infermieri che interviene in caso di catastrofe e che opera in stretto collegamento con il dipartimento della Protezione civile. Marco Esposito, residente a Polverigi, è stato impegnato in prima linea nei soccorsi post-terremoto a L’Aquila dove ha coordinato l’ospedale da campo (leggi l’articolo).
Con l’Azienda regionale emergenza sanitaria, il dottor Esposito, ha affrontato esperienze nei luoghi in cui si sono verificate le più grandi tragedie nazionali e internazionali, come l’Indonesia e il Pakistan. Dal maggio del 2008 dirigeva il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata. Lascia la moglie Olivia Ulivi e i figli Alice e Michele. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Recanati.
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condoglianze ala famiglia
Fu estremamente competente e umano con me. Una preghiera.
condoglianze di cuore x la famiglia , una preghiera in sua memoria.. sono i migliori ad andare via ..
Ho avuto il piacere di conoscerlo a L’aquila in rappresentanza del Comune nel giorno in cui è stato disattivato l’ospedale da campo. Riconoscimenti da parte di tutti per la professionalità e per la disponibilità. Una grave perdita e un destino amaro per una persona che ha dedicato la vita a soccorrere e salvare vite umane. Un ricordo doveroso
Dall’on. David Favia (Idv):
Un uomo di un valore incredibile, un grandissimo professionista stimato da tutti e un soprattutto un caro amico. Voglio ricordare in questo tristissimo giorno la morte tragica in un incidente stradale del dott. Marco Esposito, ma soprattutto celebrarne la vita, l’opera umana e professionale e il grande impegno nel volontariato.
Marco era primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, ma per molti anni è stato responsabile delle maxi emergenze del pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Come responsabile dell’Ares Marche, l’associazione di medici, tecnici e infermieri che entra in azione in caso di catastrofe e che opera in tandem con il dipartimento della Protezione civile delle Marche, Marco ha compiuto molte missioni all’estero, dallo tsunami in Thailandia al terremoto di Haiti. Un medico senza frontiere straordinario che negli anni ha affrontato esperienze nei teatri delle più grandi tragedie nazionali (come il terremoto in Abruzzo) e internazionali (Indonesia e Pakistan). Ha inoltre diretto gli ospedali da campo montati nella piana di Montorso per accogliere i pellegrini dell’Agorà dei giovani, accorsi a Loreto nel 2005 e nel 2009 per pregare con i pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Piango con amarezza l’improvvisa scomparsa di quest’uomo dalle mille risorse, rivolgendo le mie più affettuose condoglianze alla famiglia e soprattutto ai fratelli che abbraccio di cuore.
On. David Favìa
Gravissimo lutto per la perdita di un eccellente dottore. Condoglianze alla famiglia.
Lo abbiamo conosciuto in un momento di grande sofferenza; lo ricordiamo per la correttezza e la puntualità con cui ha operato con la nostra famiglia. Condoglianze alla famiglia.
Il cordoglio del Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca:
”Il dott. Esposito ha sempre dimostrato eccezionali capacita’ professionali, ma soprattutto straordinarie doti umane e grande generosita’ sia nei confronti dei colleghi sia, soprattutto, verso le persone che, con passione e grande dedizione, assisteva quotidianamente all’ospedale di Macerata e periodicamente nelle importanti missioni di solidarieta’ cui ha partecipato in Thailandia, Pakistan e in altre aree sensibili. Ricordo in particolare il suo fondamentale contributo nell’allestimento dell’ospedale da campo della Regione Marche, vero esempio di organizzazione ed efficienza, in occasione del terremoto dell’Aquila. La sanita’ marchigiana – ha concluso – perde con Marco Esposito una grande professionalita’, una persona generosa e di immensa responsabilita’. Alla famiglia le piu’ sentite condoglianze a nome di tutta l’amministrazione regionale”.
Vedere addirittura dei “pollici giù” nei post che esprimono semplicemente le condoglianze per una persona giovane, prematuramente e drammaticamente scomparsa, mi fa pensare che in alcuni soggetti la parola “cuore” è davvero un optional!
Concordo con Fabio. Vi sono persone che, nascoste dall’anonimato e, ancora di più, dall’anonimato dei pollici giù e su, fanno esprimere veramente sdegno. Chi si sente di rappresentare pubblicamente un sentimento di cordoglio dovrebbe essere tutelato anche dai gestori di questo forum – persone che stimo come professionisti e come uomini o donne -ma che dovrebbero evitare espressioni di inciviltà dettate solo da simpatie o antipatie personali. La democrazia è la cosa più bella di questo mondo ma quando diventa indecente e, come in questo caso, occasione per sfoggiare atteggiamenti inqualificabili, andrebbe limitata alle persone civili e degne del rispetto di tutti. Condoglianze, di vero cuore, alla famiglia del dottor Esposito. E vergogna, di altrettanto vero cuore, ai tanti incivili che si permettono di giudicare i sentimenti altrui.
Condoglianze alla famiglia…
Sono perfettamente daccordo con Fabio Domizi e Alessandro Savi. E’ lo scotto da pagare alla libertà di parola. INVITO LA REDAZIONE DI CRONACHE MACERATESI A BLOCCARE LA MANINA ROSSA IN OCCASIONI DEL GENERE,GRAZIE!
………….nessuna parola e’ riuscita ad uscire dalle mie labbra ieri, quando ho appreso dell’accaduto. Fatico a srotolarle e a strecciarle anche ora, che cerco di lasciare un pensiero che fortemente sento di dover rendere pubblico. Marco…. PERSONA come rarissimamente capita di incontrare e ancor più raramente capita di avere la fortuna di conoscere. Da tempo desideravo iscrivermi all’ARES, associazione socio-sanitaria di cui
Marco era Presidente, e per caso una sera capita di trovarmelo di fronte ad una cena.. Non conoscevo il suo volto, non sapevo fosse lui.. Non appena seppe che il mio mestiere era quello di ginecologa, mi chiese se fossi interessata a collaborare con l’ARES. Lo fece con una discrezione e semplicità tali che mi sentii in difficoltà. Io che non avevo avuto il coraggio di contattarlo fino a quel giorno perché la sua “fama” mi era
nota da molti anni…e ne ero un po’ intimidita. Fin da quando studentessa al sesto anno di medicina mi
capito’ la fortuna di assistere da vicino al suo operato al P.S. Di Torrette… Non glielo raccontai, ma fu importante il suo Esempio nella mia formazione, una di quelle figure a cui ti ispiri quando nel nostro mestiere
devi affrontare un’emergenza…proprio come i bambini fanno, giocando, chiedendosi cosa avrebbe fatto Superman.
Ciò che lascia a tutti noi e’ un bellissimo esempio che spero di cuore tutti i colleghi che l’hanno conosciuto seguano il più possibile. Sarebbe una Sanità migliore. Addio caro Dottor Marco Esposito. Un abbraccio di vicinanza e cordoglio profondissimo alla famiglia.
Dott.ssa Claudia Maria Curzi
Un professionista straordinario. Una bella persona.
La CATTIVERIA di chi sta mettendo, in ogni commento, il pollice verso fa rabbrividire e mi rende una belva!!!
A queste persone (?) auguro solo di non aver mai bisogno della professionalità e della competenza dei colleghi del dott. Esposito.
Da tempo segnalo questo malcostume (chiamiamolo eufemisticamente così…) dei pollici contro in occasioni di cordoglio….Non penso si tratti di più persone….per me è una sola ke, quando le è permesso dal filtro elettronico, suppongo, eleva tali pollici contro a proprio vanto! Tutto ciò mi ricorda partite di calcio nelle quali, in occasione di un minuto di raccoglimento, i tifosi avversi si scatenano nel fischiare…