di Alessandra Pierini
Chi abita a Macerata sa che cadere per le “scalette” è molto semplice. I ripidi scalini di Piaggia della Torre infatti, pur essendo caratteristici e identificativi della città, non sono il massimo del comfort e a molti, di tutte le età, capita di scivolare, specie nelle giornate di nebbia o di pioggia quando l’umidità gioca brutti scherzi.
Il numero degli scivoloni, però, è aumentato da quando in piazza Mazzini è stata posizionata l’originale fontana con la lumaca. In realtà il “Lumacone”, in passato preso più volte di mira dai vandali (leggi l’articolo), non ha nessuna responsabilità, in particolare da da quando il getto d’acqua (che a sua volta aveva generato diverse cadute) è stato bloccato.
La griglia di raccolta dell’acqua, però, ha reso necessario l’abbassamento del fondo, quindi l’ultimo gradino della scalinata, proprio vicino alla fontana, diventa una trappola per molti che, giunti al termine, non trovano il terreno sotto i piedi come si aspettavano e cadono.
Questa mattina è stata la volta di Gianni Franceschetti, maceratese residente in centro storico che, caduto a causa dell’ultimo gradino delle scalette, difforme rispetto agli altri, non ha riportato gravissime conseguenze ma si è fatto male ad una gamba. Dolorante si è seduto ad attendere il 118 e ha subito consultato il suo avvocato per far causa al Comune di Macerata: «Qui le cose non sono state fatte bene – dichiara – la scala non può terminare con una buca, questo vuol dire mettere in pericolo i cittadini perciò chiederò al Comune di risarcirmi il danno».
Mentre aspetta, passa vicino a lui un’anziana signora con tanto di bastone, traballante, lo consola: «Guardi qua – gli dice mostrandogli la sua fasciatura – la settimana scorsa è toccato a me. Per fortuna mi è andata bene, me la sono cavata con una caviglia storta e qualche acciacco».
Poco dopo la Croce Verde, giunta sul posto, ha prelevato Franceschetti che sembra proprio intenzionato ad andare fino in fondo, ma sta volta con i piedi per terra.
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ha fatto bene signor Franceschetti, devono finirsela col fare sempre lavori a metà o fatti male per tutta la provincia come se chi li progetta non vive su questo mondo ma su uno tutto suo:
– asfaltano una strada -> non rifanno MAI le strisce, lasciano scalini di 1-2cm con l’asfalto vecchio e non lo fanno piatto ma già tutto pieno di cunette
– fanno la raccolta differenziata -> non esiste più un cestino generico dove buttare la cartaccia della gomma appena comprata dal tabaccaio nemmeno a pagarlo oro
e si può andare avanti all’infinito. Senza parlare che con tutte le difficoltà che i disabili hanno nei centri storici pure questa ci mancava.
C’è chi dice: accontentati che almeno l’hanno fatto. Io dico NO, non possiamo sempre essere l’eccezione su questa terra dove le tasse salgono (specie in questi giorni dove hanno fatto praticamente un macello) e i servizi sono sempre peggiori. A ‘sto punto mi viene da pensare che certa gente è meglio che rimanga ferma e buona piuttosto che fare certe cavolate perché se bisogna spendere migliaia di euro per delle cose che NON FUNZIONANO o NON SONO FATTE COME DOVREBBERO ESSERE allora tanto varrebbe andare a zappare la terra senza tanti problemi di strade, scalette e fontane.
Il lumacone (oltre ad essere pericoloso) è ESTETICAMENTE BRUTTO!!!!!!!!!!!!!
Se pigli , ma nemmeno un muratore, anche ” una mezza cucchiara”, ci arriva da solo , che quella modifica terminale alla rampa, non è ” a regola d’arte” , non tiene conto cioè della ritmia del passo.
E se cade, fra gli altri, una donna incinta?
E lo scorrimano che non c’è, tutto lungo ” la scia “della lumaca ? Se scivoli, dove ti attacchi? Alle corna della lumaca?
E’ un optional lo scorrimano su un luogo di passaggio pubblico come quello, ? E’un optional una ringhiera ? E se a un bambino gli venisse in mente di farci lo scivolo su quella pendenza invitante ai suoi occhi e cadesse di sotto? Tutto può succedere, per tanti motivi.
Certo che uno scorrimano o una protezione deturperebbero la scultura, ma quando i nostri avi facevano le cose, tenevano sempre presenti almeno due fattori contemporaneamente, estetica e funzione.
I nostri progettisti, a volte, penso vivano nel mondo di Walt Disney invece.
ecco i primi caduti nella guerra cittadina alle statue, monumenti e fontane…con tanto di foto con apertura di diaframma nel momento della caduta (manco bob capa con il miliziano spagnolo), immortalato in attesa dei soccorsi e del consulto col proprio avvocato.
i monumenti sono ordigni maligni
@ Tamara
Come ti permetti di intervenire con argomentazioni squisitamente tecniche???
Poi arriva il professorino che tui spiega che solo lui può parlare tecnicamente perchè ha titoli…. 🙂
… (no… è che mentre leggo penso che dalle Scalette Franceschetti sarà andato a farsi vedere e medicare all’Ospedale).
avit, è un ‘idea, trasformare il lumacone in un piccolo monumento ai caduti ( involontari). E non è niente ancora, se poco più in là ci piazzeranno la statua per il 150°, con quegli spigoli vivi alla base. Speriamo ci mettano un cordone intorno o prega Dio di non inciampare mai in quei pressi.
Benchè non basterebbe a tenere a freno i piccoli, attratti da quei cubi come dal Lego. Figuriamoci.
Non c’entra niente , ma tanto per dire che la prudenza non basta mai.
Alla mostra del giocattolo a molla in latta nella Biblioteca Comunale, data la delicatezza dell’esposizione e le raccomandazioni dei proprietari , avevo fatto mettere un cordone e tante scritte ” NON TOCCARE” e in più, un sorvegliante.
Ma puntualmente, da sotto passavano , prima i bambini, poi i padri e insieme tranquillamente prendevano, osservavano, giravano la chiavetta, …quando per caso mi ci trovo io e con gentilezza chiedo al padre accovacciato al di là del cordone vicino al figlio sui 4 anni – particolarmente curioso e vivace- mentre erano intenti tutti e due a prendere su in mano tutto quello che avevano davanti….Mi scusi, ha letto…c’è scritto non toccare…sa…potrebbe rimettere a posto e farsi indietro?
A momenti mi dice…ma come si permette? Più o meno infatti mi rispose,” certe cose attraggono e quindi non si espongono così, se poi non si possono toccare. ” E con aria sicura, di sfida ” Glielo dica lei a mio figlio che non si può toccare, vediamo….” E allora, mi sono chinata, ho chiamato…bambino…,
che si volta, mi guarda, e quindi ….tu non sai leggere, ma vedi quei cartelli? c’è scritto che nessuno può toccare, nessuno. Il piccolo continua a fissarmi in silenzio quando il suo sguardo si fa minaccioso e quindi con rapidità fulminea, punta dritto col ditino sul mio occhio, ma per fortuna mi prende poco sotto.
Finale: il padre fa un cenno con la testa di approvazione, come a dire ” visto?, ben le sta!” poi stizzito, prende su in braccio il figlio, esce da sotto il cordone e mi da anche una spallonata nell’andar via dalla Mostra..
La gente intorno che ha assistito alla scena, era ammutolita, incredula, estereffatta.
Ecco, quando si fanno le cose in pubblico per il pubblico, bisogna pensare che c’è gente anche così e quindi prevenire prevenire prevenire, specie se riguarda qualcosa di potenzialmente pericoloso.
Da Egidio Del Bianco (commento arrivato via mail):
Vorrei aggiungere la mia testimonianza a tutte le vittime del lumacone. circa 25 giorni fa, dopo aver fatto con attenzione tutte le scalette verso p.zza Mazzini, appena messo il piede sulla piazza, senza nemmeno rendermi conto cosa fosse accaduto, mi sono ritrovato lungo steso a terra, con un dolore atroce alla caviglia. Mi hanno soccorso i ragazzi del genere alimentari ex Speranza, che ringrazio, ma sicuramente ho fatto un gran bel botto tanto che sono usciti dal negozio a vedere cosa fosse accaduto e ad assicurarsi che stessi bene. Non mi ero reso conto che sotto al lumacone c’è il raccoglitore dell’acqua, essendo il pavimento inclinato, il piano in marmo da una parte è 10 cm più basso, come si può vedere nelle foto che avete pubblicato oggi. Mi sono rialzato e seduto sulla panchina vicina, il dolore aumentava e facevo fatica a camminare, ma dovevo riprendere l’auto per tornare a casa. Non sono andato al pronto soccorso per non passare tutta la giornata in attesa di una lastra, e non ho chiamato l’avvocato !!!! ho preferito tenermi il mio dolore, però sinceramente sono pentito perchè mi porto dietro ancora le conseguenze. Ecco vorrei semplicemente dire ai tecnici del comune, metteteci un segale, rialzate il raccoglitore, fate qualcosa!!!!!!! ma io direi fate semplicemente una cosa, che non costa nulla !!!!! chiedete a quelli del generi alimentari, quanta gente è caduta in quel posto !!!!!!!!! e poi considerate se è il caso di prendere un qualsiasi provvedimento !!!!!! Però una raccomandazione, su questa cosa non ragionateci da tecnici, sarebbe sbagliato e fuorviante, ma semplicemente da muratore, da cittadino qualsiasi con un minimo di buon senso !!!!!!!! forse allora si potrà risolvere definitivamente.
Ad onor del vero, però, da sempre esiste un corrimano ubicato al centro di quei tre “famigerati” scalini. Se i cittadini lo sfruttasssero, credo proprio che non accadrebbe alcuno scivolone….a prescindere dal “lumacone”.
ma non aveva mai sceso le scalette?
Ma guarda dove metti i piedi invece di denunciare…
Mc nel suo degrado non si smentisce mai!
@ stefano bartolotti
a onor di quale vero, lei dice : “esiste un corrimano ubicato al centro di quei tre “famigerati” scalini” e quindi se tutti lo usassero, non ci sarrebbe nessuno scivolone, a prescindere dal lumacone?
A quale altezza bartolotti , sta il corrimano che dice lei ?
Nella penultima rampa ! Ah, sì! No, negli ultimi 3 scalini !
Per quelli , prima che mettessero la scultura, c’era una bella protezione fino in fondo, che fungeva anche da corrimano. Ora, l’ultima parte di quella ringhiera non c’è più, per far posto alla scultura e quindi manca ogni appiglio per potersi poggiare da quel lato…a parte le corna della lumaca, ripeto, quando ormai però è troppo tardi.
vedi foto
http://www.flickr.com/photos/babj/4058305718/
A scanso di equivoci, a me piace il lumacone, ma : era il caso di metterlo lì ? L’acqua, dopo avere procurato tanti disagi, ora per motivi di sicurezza non può più fare la sua funzione di fontana; la ringhiera è stata rimossa per l’estetica e in fondo è stato abbassato il livello del terreno per far defluire l’acqua…che non può più nemmeno sgorgare.
E qualcuno dice che bisogna guardare dove mettere i piedi, anzichè denunciare.
E CHI AMMINISTRA INVECE, NON HA IL DOVERE DI PENSARE “DOVE METTE I PIEDI ” ?
Ma non si pensa agli anziani residenti e non ? A chi per particolari problemi fisici ha bisogno di un sostegno, alle donne in gravidanza, ai bambini….oppure si pensa che tutti quelli che fanno le scalette, sono giovani, aiutanti o che non serve , perchè tutti sono appagati dalla bellezza dell’arte mentre fanno quel tratto?
Ma una class action , facessero tutti gli infortunati di quella fontana sistemata a quel modo!
Così anche l’amministrazione ,non fa il suo scivolone.
Un plauso al sig. Franceschetti che fa benissimo a citare per danni il Comune. Basta la foto per capire che il lavoro è stato fatto male, al di là dell’aspetto estetico del “Lumacone”… normale che chi ha sbagliato ne paghi le conseguenze. Tutti dovrebbero fare così se non fosse per i tempi elefantiaci della giustizia italiana che tutti, purtroppo, conoscono.
Fa il suo scivolone, volevo dire.
O, non fa – meglio ancora per tutti- in un altro frangente qualsiasi a venire, se adopera più buon senso e ci mette più perizia.
Visto che la funtana/lumacone sembrerebbe che sia stata realizzata male (tolta la ringhiera per motivi estetici, poi pisciava acqua fuori ed era pericolosa, ora l’ultimo gradino ha un altezza diversa, ecc.) da profano della materia urbanistica mi chiedo: si potrebbe sapere il nome di chi ha fatto tutte queste cappellate???
Così magari se domani dovessi ristrutturare qualcosa, cambiare una scala dentro casa, sostituire una finestra EVITEREI di affidare la consulenza a questo maestro di cappelle….
@ Tamara Moroni
A scanso di equivoci, il lumacone non mi entusiasma. E comunque di cadute in quei tre scalini ne ho viste, o ne ho sentito parlare, più volte nell’arco di decenni. Io, quando sono in procinto di affrontare in discesa quei tre scalini, ho sempre fatto ricorso a quel sostegno in ferro (definirlo corrimano forse è improprio) che figura proprio al centro dei tre scalini. L’unico problema è abbandonare momentaneamente i corrimani che nella Piaggia figurano sia a destra, sia a sinistra, fare un paio di passi in senso orizzontale ed affidarsi a quel sostegno in ferro che compare in mezzo. Io ho sempre fatto così, e non sono mai scivolato.
bartolotti
e insiste! ma dove sta un appoggio centrale sugli ultimi 3 scalini?? Quando l’hanno messo?
Basta vedere il link che ho inserito con la foto di quel tratto delle scalette, precedente all’impianto della scultura, per vedere che non c’è .
E vedere anche, che prima di fare quei lavori, tutto era a norma.
Ovviamente si poteva scivolare lo stesso, certamente, si cade per tanti fattori, ma è ben diverso cadere perchè non ti reggono le gambe, perchè ti gira la testa, per distrazione, per colpa propria , se ti scivola la suola delle scarpe oppure per colpa di chi non fa niente per evitartela ,togliendo ogni sostegno lungo una scalinata senza sostituirlo con altro ad hoc e anche favorendola non rispettando le regole di costruzione sfalsando l’ultimo scalino.
Sarebbe bastato studiare un sistema a partire da quell’ultimo scalino – specie dopo tutte le cadute che ci sono state fino all’ultima di ieri – per esempio: contornare con una semplice ed esteticamente gradevole protezione alta più o meno fino al ricciolo di quella specie di capitello che sorregge la lumaca – tipo balconcino bombato , per capirci, che si vedono nei terrazzi – tutto intorno alla griglia dell’acqua assecondandone la forma semicircolare, che si sarebbe evitato lo sfalsamento dovuto all’abbassamento del suolo sotto l’ultimo scalino. e quindi evitato di andare a mettere il piede in quella buca inaspettata. Con un simile accorgimento, si doveva passare per forza intorno dove non c’è dislivello di terreno e quindi si sarebbe aggirato il problema che s’era ormai creato .
E’ solo un’idea naturalmente, io non sono un tecnico.
Ma come ragiona?
“Io faccio così, se tutti facessero così, non succederebbe niente. ”
Ma questa non è visione sociale, E’ individualismo puro, la cui conseguenza logica è: “che gli altri sfigati si arrangino. Affari loro.
E no, invece, chi fa le cose per gli altri – coi soldi degli altri- è tenuto a farle bene oppure a pagarne le conseguenze spiacevoli.
@ Tamara
Sperando nel tuo permesso, ti to del tu pur se non ci conosciamo. La comunicazione più diretta, secondo me, contribuisce a dissipare malintesi.
Tu hai perfettamente ragione: nella foto da te esibita, del sostegno menzionato da me non vi è traccia. Ma io non sono un visionario! Ieri, attorno alle 19, l’ho rivisto coi miei occhi. Non so usaro un linguaggio tecnico. Scrivendo alla buona, si tratta di un palo di ferro ricurvo piantato nell’asfalto pochi centimetri dopo l’ultimo scalino e terminante dove, nella foto da te mostrata, compare la scritta: “la libertà è tutto”. A me pare un pezzo di ferro vecchiotto: presumo, quindi, installato da tempo. Ma non ci metto le mani sul fuoco.
Lungi da me esprimermi in termini individualistici. Il mio voleva costituire un semplice consiglio a qualunque persona intimorita nell’affrontare una ripida discesa: in ottica prettamente sociale semmai, quindi. Io non sono ancora matusalemme, ma pure a 20 anni mi poneva un pizzico d’apprensione affrontare in discesa Piaggia della Torre.
E certo Stefano, diamoci del tu.
Io quel ferro che dici non l’ho mai visto, però è da un po’ che non passo per quel punto. Comunque, penso che chi sale e scende per le scalette, preso e perso magari nei suoi pensieri, non è che debba andare a cercarsi un sostegno facendo zig-zag da destra a sinistra ogni volta . E ‘ più logico avercelo a portata di mano all’occorrenza.
noto che la discussione in merito al posizionamento del lumacone e dei relativi problemi si sta allargando, come l’acqua che si spanderebbe per la piazza qualora si attivasse la fontana (opportunamente chiusa).
continuo a chiedermi (come iniziai a fare sin dalla inaugurazione dell’improbabile abbellimento) a cosa serve una fontana alloggiata al posto del corrimano della piaggia della torre, praticamente attaccata ad un’altra.
due fontane sullo stesso punto, ad un metro di distanza, di stili, fattezze ed epoca assolutamente differenti.
bisognava per forza incastrarla in quel posto ‘sta lumaca ? Che poi tra l’altro non svolge per niente la funzione che le sarebbe propria. E’ o non è una fontana ?
Oltretutto faccio notare la pericolosità degli spunzoni in metallo con cui le sono state ricostruite le corna, immediatamente ‘vandalizzate’ da qualche delinquente notturno.
Vogliamo proprio attendere una più grave disgrazia prima di deciderne la più che opportuna rimozione ?
C’è proprio bisogno che sulle pagine di CM vengano raccolte altre critiche prima che gli amministratori si decidano a valutare il problema?
Ho capito che si è trattato di un regalo alla città…… ma se ogni regalo merita acquiescenza c’è da sperare che a nessuno venga in mente di regalarci, che sò, una bella mietritrebbia usata. Piazza mazzini farebbe ben presto concorrenza al museo all’aperto di Via Roma.
Infatti, è tutta colpa di Alessandra Pierini!;)))) Avesse allargato di 10 cm. a sinistra, non di più, le foto da lei scattate ieri, io oggi non passerei per un visionario cocainomane!:)))))
Oy 49 sonati che dicono che il lumacone è bello… chi sono???
Cioè avete ragione voi, rompere un pezzo di cornicione storico abbassare l’ultimo gradino, piazzare una statua moderna in un contesto rinascimentale, farla con l’acqua che va per tutta la piazza, poi chiudere definitivamente l’acqua. E davvero un’opera eccezionale… 10 e lode al comune e a chi l’ha costruita e ai 49 che hanno messo non mi piace… (per quello ce mi frega poi delle manine a me…) Mettere non mi piace senza controbattere è come essere di sinistra e appoggiare un ex-democristiano, vabbè fatti vostri eh!!! 😛
Pensare che quando sono caduta lì l’anno scorso temevo che fosse per la mia solita goffaggine!
Sono Guido Strinati ed ho ideato la fontana il lumacone, che è stata realizzata dall’amico S.Piermarini scultore in Macerata e regalata alla città con gesto di grande magnanimità dalla società informatica “Macrosoft” di Piediripa di Macerata. Noi abbiamo lavorato, ideato, congegnato, affinchè anche nella nostra città ci fosse un opera scultorea, che nella speranza e negli auspici fosse caratteristica indelebile di luoghi a noi cari. A qualcuno piace o non piace? Bene, si ricordino costoro che molte altre opere pubbliche, ci piaccia o no, a differenza del “lumacone”, sono costate milioni di euro.
Leggo purtroppo anche d’interventi a riguardo spesso fuori luogo e disinformati.
Ad es., non è vero che la fontana è stata chiusa per evitare il formarsi di rigagnoli d’acqua nel proprio intorno, a dire di alcuni erroneamente pericolosi per il passeggio. L’acqua è stata tolta da molti mesi a seguito del danneggiamento di ignoti “teppisti” che l’avevano pressochè distrutta. Non si sono registrati incidenti e cadute nel periodo del suo funzionamento. Se i signori che sono caduti avessero messo un piede dentro l’acqua della bacinella, si sarebbero tuttalpiù bagnati i piedi.
Per quanto riguarda invece l’uso improprio del luogo, ci sono foto scattate dagli amici della vicina drogheria che hanno immortalato un taxi, che per imboccare la piazza, era passato con la ruota sopra il bacile della fontana, a dispetto dei divieti e del pilomat alzato.
Bisognerebbe avere quindi anche un maggiore rispetto e cura del bene comune e questo vale anche per chi cammina sopra la fontana per fare prima, mettendo i piedi là dove si rischia di rompere e distruggere le proprie ossa, oltre l’opera pubblica.
Rammento che anche prima dell’opera la parte terminale della scalinata era molto più alta del piano terra, in quel particolare approccio. Tutta la città sovente presenta di questi dislivelli, proprio per la sua natura di città di collina e medioevale e non già come da alcuni ricordato, “rinascimentale”.
Comunque da diversi mesi il sottoscrittto si è attivato come al solito gratuitamente, per aumentare la sicurezza del luogo, progettando una balaustra in ferro che oltre il compito di allontanare il passante, risulti protettiva per l’opera stessa. Ho anche modificato la bacinella su piazza Mazzini al fine di raccogliere più acqua possibile, ed eliminare almeno in buona parte il problema dell’acqua tracimante. Ho anche sollecitato la protezione del luogo attraverso telecamere e sperato che fosse possibile riaccendere i getti per la stagione teatrale. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il voler fare, e ciò non dipende dalla mia volontà, ma dagli uffici comunali preposti.
……Rammento che anche prima dell’opera la parte terminale della scalinata era molto più alta del piano terra, in quel particolare approccio. Tutta la città sovente presenta di questi dislivelli, proprio per la sua natura di città di collina …..
Ma per favore…. basta vedere le foto o andare sul luogo, anche il più sprovveduto sarebbe in grado di individuare l’altezza del gradino in quel particolare approccio prima dell’intervento.
Tale altezza era di circa cm. 14 ( come tutti gli altri quattro gradini) e non di circa cm. 32 (altezza attuale della voragine creata)
Caro Gianni 45,
mi spiace ma fai male a mettere in discussione quanto ho affermato, circa il fatto che la scalinata anteriormente all’intervento della costruzione della fontana “Il Lumacone”, presentava il primo gradino nel punto di attacco della scalinata proprio come adesso, e non quanto TU sostieni di circa 14 cm. Ho le prove fotografiche di quanto affermo. (vedi foto allegate prima dell’intervento) La vera voragine, non è il vuoto che tu vai vagheggiando creato dalla fontana, ma è la malafede delle persone che come te criticano solo, senza sapere o saper fare, caratteristica purtroppo tipica di certi “pistacoppi” nostrani, sempre pronti a dir la loro, al bar oppure appunto oggi più modernamente sui forum.
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Ricordo anche agli amici lettori (in buona fede) che allo scopo di rendere leggermente meno alto il gradino che era già esistente, abbiamo ricostituito il pavimento nel suo intorno per una zona circa di 100cm di diametro.
Quindi si poteva cadere , prima e dopo, con la differenza che se la fontana fosse aperta, non si cadrebbe più, per il fatto che la gente passerebbe più alla larga, appunto, per non bagnarsi i piedi. (vedi altro fotogramma del sito originale). Qualora non riusciate a vedere le foto attraverso il link, qualcuno mi suggerisca come fare per divulgarle a tutti gli interessati. Farò il possibile!
[URL=http://imageshack.us/photo/my-images/706/immagine069c.jpg/][IMG]http://img706.imageshack.us/img706/8505/immagine069c.jpg[/IMG][/URL]
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…..Caro Gianni 45,
mi spiace ma fai male a mettere in discussione quanto ho affermato,…….
E’ vero, hai ragione, faccio male a mettere in discussione le tue affermazioni.
L’intervento è stato cruciale per aumentare la sicurezza di quel particolare punto.
Peccato che la gente, forse in malafede, non sa che la sicurezza è aumentata e continua a cadere!