Il risultato ottenuto dal primo referendum, proposto il 12 e il 13 giugno scorsi e votato favorevolmente dal 95,35% dei votanti in Italia, ha determinato l’abrogazione dell’art.23 bis del decreto legge 133/2008 riguardante la disciplina dell’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Questo ha creato un vuoto normativo e avrà diverse conseguenze sulle amministrazioni locali. A Macerata intanto il primo dubbio a sorgere, visto anche l’interesse con il quale è stata seguita la vicenda e l’incertezza sulle scelte fatte, è quello che riguarda la vendita della Smea al Cosmari. Certo, avere un unico gestore dei rifiuti in tutta la provincia può essere un vantaggio ma la cessione non era necessaria per legge quindi, in seguito ai referendum viene meno una delle motivazioni più forti della sua vendita.
Altra problematica, legata all’abrogazione dell’articolo 23 bis, riguarda l’Apm. I consiglieri Michele Lattanzi e Stefano Blanchi dei Comunisti Italiani- Federazione della Sinistra interrogheranno l’amministrazione sul protocollo d’intesa tra i comuni di Macerata, Civitanova Marche, Tolentino e San Severino Marche, approvato dalla Giunta comunale di Macerata lo scorso 30 marzo, per favorire il processo di aggregazione delle società Apm, Atac, Assm e Assem.«Con la delibera 100 del 30 marzo – scrive Lattanzi – la Giunta Comunale ha dato mandato ai presidenti delle 4 società supportati da un advisor esterno di predisporre un progetto di fattibilità operativa da presentare entro il 30 giugno. Il consiglio di amministrazione dell’Apm ha conferito l’incarico di consulenza alla società Focus Gestioni SGR Spa di Jesi per un importo di euro 19000,00 + Iva». Le questioni sollevate da Lattanzi e alle quali dovrà rispondere l’amministrazione sono diverse: «Innanzitutto chiediamo per quale motivo l’Amministrazione non ha atteso l’esito del referendum di dare mandato per lo studio di fattibilità visto che le motivazioni che emergono dalla delibera n. 100 fanno espressamente riferimento all’art.23 bis che è stato abrogato dal referendum stesso. Riteniamo anche che l’amministrazione, prima di adottare la delibera avrebbe dovuto informare il consiglio comunale o la commissione di competenza». Lattanzi chiede anche delle precisazioni riguardo Rolando Angeletti, presidente dell’Apm: «Chiederemo all’amministrazione se è vero che l’attuale presidente dell’APM è anche membro del consiglio di amministrazione, in qualità di Vicepresidente, della società Focus SGR Spa al quale è stato conferito l’incarico di consulenza. Se così fosse chiederemo anche se l’Amministrazione Comunale fosse a conoscenza del duplice ruolo del presidente, se intende accertare il rispetto della normativa in materia di appalti e se intende adottare nei confronti del presidente dell’Apm dei provvedimenti che dimostrino una censura ed una totale presa di distanza rispetto ad un modo di gestire la cosa pubblica che niente ha a che fare con la trasparenza e la buona amministrazione».
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Lattanzi chiede anche delle precisazioni riguardo Rolando Angeletti, presidente dell’Apm: «Chiederemo all’amministrazione se è vero che l’attuale presidente dell’APM è anche membro del consiglio di amministrazione, in qualità di Vicepresidente, della società Focus SGR Spa al quale è stato conferito l’incarico di consulenza. Se così fosse chiederemo anche se l’Amministrazione Comunale…..
…………e’ intenzionata a CHIEDERE LE DIMISSIONI IMMEDIATE DEL PRESIDENTE.
Se quanto asserito nell’interrogazione del collega Lattanzi risultasse vero, e la giunta sicuramente è in possesso della verità, il fatto sarebbe molto grave,…..o il dott. Angeletti fa il presidente dell’APM o il vicepresidente della società di consulenza. Svolgere tutte e due le funzioni insieme non è corretto e non è fattibile! Attendiamo la risposta chiarificatrice della Giunta! Certo è che qualora le due posizioni risultassero effettivamente entrambe incarico di Rolando Angeletti, ci attendiamo dallo stesso un immediato gesto di responsabilità.
BASTA VEDERE IL SITO http://WWW.FOCUSSGR.IT – CHI SIAMO- CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,
IN EFFETTI ESCE FUORI IL NOME DI ROLANDO ANGELETTI
IN QUALITA’ DI VICE PRESIDENTE E CONSIGLIERE INDIPENDENTE DELLA SUDDETTA SOCIETA’
MICHELE LATTANZI HA FATTO CENTRO!!!!!!!!!
ADESSO VEDIAMO QUALI SARANNO GLI SVILUPPI DEL CASO………………………………………..GRAVE.
E COME RISPONDERA’ IL PRESIDENTE DELL’ APM IN MERITO !!!!!!!
Se fossi un consigliere, sarei curioso di sapere con quale criterio sia stato scelto come consulente la sgr.
Egregio lavoro consigliere Lattanzi !!!
Non me ne voglia Blanchi ma so che Lattanzi è un ottimo investigatore…
E, caro Lattanzi, spero che le mie parole la spronino ancor più nello svolgere al meglio il suo compito istituzionale, nonostante le vuote e infamanti critiche che le sono giunte su queste pagine da qualche commentatore evidentemente un pò troppo fazioso e un pò poco lucido…
Tra le altre cose mi sovvengono due osservazioni…
1. Ma dove l’ha scovata la delibera dell’APM??? che le tengono praticamente secretate?!?
2. Angeletti… lo stesso di Valleverde.. o sbaglio?
Il Vegliante: l’APM non può, per Legge, “secretare” le delibere o le determine. Qualora lo facesse, commetterebbe una omissione nei confronti dei diritti del Consigliere comunale. Al Consigliere debbono ( non possono) essere dati tutti gli atti ( diretti e indiretti) “utili all’espletamento del proprio mandato”. Qualora, impropriamente, l’APM pur dando la possibilità di “acquisizione indiretta dei documenti”, facesse riferimento al tema della “riservatezza”, va chiarito ( all’APM) che non vi è “riservatezza” quando l’atto è richiesto dal Consigliere comunale, a sua volta tenuto alla riservatezza. Cio, stando alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato ( Settembre 2010). E’ un tema per me interessante, in quanto ho il desiderio di informarmi circa atti relativi alla rappresentazione “Così fan tutte” dell’Associazione Sferisterio. Lei, Vegliante, ha susciato un tema serio e concreto. Guido Garufi Capogruppo IDV
@ garufi
Caro professore, ma nn approfitta mai di evitare precisazioni superflue? Era chiaro che il tenore della mia affermazione era ironico (“praticamente”) e concerneva nn la possibilità di accedere all’informazione ma l’ormai palese assenza di volontà collaborativa tra amministrazione e consiglio… Un cordiale saluto.. Attendo anche da parte sua la stessa solerzia ” consiliare”!
Lattanzi: “Riteniamo anche che l’amministrazione, prima di adottare la delibera avrebbe dovuto informare il consiglio comunale o la commissione di competenza”.
– Ma allora è un vizio!…
Ancora Lattanzi: “(Chiederemo se) l’attuale presidente dell’APM è anche membro del consiglio di amministrazione, in qualità di Vicepresidente, della società Focus SGR Spa al quale è stato conferito l’incarico di consulenza.”
– A se ipso ad se ipsum. Ma bravo…
Avanti tutta, Michele!
Non è che l’oggetto del contendere mi interessi più di tanto, ma vorrei precisare al consigliere Garufi che TUTTI gli atti sono a disposizione dei Consiglieri. Se trattasi di Società partecipate dal Comune basta fare richiseta al Segretario comunale. Scusate il mio intervento ma certe cose dovrebbero essere l’ABC per chi vorrebbe impegnarsi come consigliere
Ma quante consulenze vengono richieste dall’Amministrazione comunale (direttamente o tramite la proprie Società)? Perchè, per esempio, “cronache maceratesi” non approfondisce il problema indicando anche tutti i “benficiari” . Sarebbe opportuno verificare se anche su questo aspetto, un anno fa, è iniziata una storia nuova. Io credo che, come per il resto, la storia sia sempre la stessa.
Vegliante: Gentile Vegliante, lo so bene. Avevo “letto” benissimo e compreso l’ironia del suo intervento. Intervento che apprezzo, come gli altri che sono usciti in passato. Il riferimento al Consiglio di Stato è una “precisazione” e conferma. Spesso accade ( o può accadere) che gli “atti richiesti” tardino o, meglio, come nel caso dell’APM, che il Consigliere debba andare a prenderseli direttamente per via della “supposta” riservatezza. Solo in quel senso io richiamavo al sentenza del Consiglio di Stato. Con questo apro una parentesi, rispondendo a Minafò: so benissimo che tutti i Consiglieri hanno la facoltà di avere a disposizione gli atti, “basta farne richiesta al Segretario comunale”. Ma, purtroppo, e vengo alla “sostanza”, spesso si ritiene che le Partecipate siano un mondo a parte. Quando non lo sono. E in quanto “a parte”, una sorta di “universo” sul quale non sia possibile “l’esplorazione consiliare”. E’ chiaro che io dico “si ritiene”. In tale direzione, debbo dire che Munafò, quando era Assessore, su indicazione e stimolazione del Consiglio, giustamente, andò a “periziare” il Globo o Palla di De Hana. Potrebbe sembrare ai più, questo, una “invasione barbarica”. Invece fu un gesto forte e deciso e condivisibile che “garantisce” il potere ispettivo e di sindacato del Consiglio sulle Partecipate ( tra le quali vi è lo Sferisterio). Non nel senso della “contestazione estetica” sul valore della Palla, ma di “opportunità” politica di una certa spesa. La critica non va dunque alla Direzione artistica ma al Consiglio di Amministrazione. In tale direzione sto studiando una questione relativa al Così fan tutte.
Bravo Lattanzi, speriamo poi che si tratti solo di una “distrazione” e che questa SGR non abbia niente a che vedere con il gruppo SGR che si occupa di gestioni di servizi pubblici!
@ Angeletti
Mi sa che probabilmente è la seconda che hai detto….
Sembra, e dico sembra, che l’incarico di consulenza alla Focus SGR Spa sia stato conferito non solo dalla APM di Macerata, ma anche dalle altre società oggetto di questa aggregazione e cioè 19.000 euro dall’Atac di Civitanova, 19.000 euro dall’Assem di San Severino e 19.000 dal ASSM di Tolentino, per un totale uindi di 76.000 euro oltre ad iva.
Ma la domanda che sorge spontanea è:
Quale competenza possiede la Focus SGR Spa nelle aggregazioni di società di servizi pubblici locali, possedute da enti locali, tanto da evitare una gara ad evidenza pubblica?
Eppure non appare sul sito della Fucus SGR Spa alcuna esperienza specifica in materia Enti Locali !
Su quale base è stata fatta la scelta ???
Siamo sicuri allora che sia stata fatta la migliore scelta nell’interesse dei cittadini, non solo delle quattro citta, ma di tutti i comuni serviti delle quattro società, o è stata fatta la scelta per gli “interssi di pochi” ?
Non si tratta di una elusione della norma sulla trasparenza e sulle gare ad evidenza pubblica, abbassando la soglia sotto il cosidetto ” importo minimo” di 20.000 euro, per effettuare una procedura competiva ?
E visto che la APM di Macerata è rappresentarta da Angeletti che è anche Vice Presidente Focus SGR Spa, che garanzia fornisce circa l’indipendenza ed imparzialità dell’operato ?
Ma se è vera la notizia rispetto ai “rumors” circa l’incarico plurimo anche da parte di altre società, questo accadimento non è da segnalare comunque alla Magistratura Ordinaria ed alla Magistratura Contabile , affichè verifichi su eventuali ipotesi di reato ??
E cosa dicono in merito gli altri Presidenti delle società o meglio i Sindaci delle altre città proprietarie delle stesse società (San Severino, Tolentino, Civitanova Marche) ??
Cosa dicono di quanto sta accadendo Carancini, Martini, Ruffini e Mobili ?
Perchè tutti questi “rispettabili professionisti” una volta che hanno assunto un incarico diventano tutti “furbetti del quartiere” , anzichè fare proprio gli interessi degli enti che rappresentano e che li hanno nominati???
Ma siamo proprio nella peggiore Italia …. “fatta la legge, tovato l’inganno”,…. cioè elusione della norma!!
E bravo il nostro consigliere Lattanzi …..
Lo sapevate che …. Mauro Pannunzi Proietti, attuale Vicepresidente dell’APM è anche “compagno di partito” di Lattanzi …… vedi lista dei candidati di Rifondazione Comunisti Italiani alle elezioni amministrative 2010 comune di Macerata al n. 31 della lista.
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServeFile.php/f/4_Rifondazione_Comunisti_italiani.pdf
E come diceva Totò:
…E io pago !!!!
Ma mi faccia il piacere …..!!!
….E svegliatevi voi dell’opposizione!!
Non state solo a scaldare lo scranno di consigliere!!