Cinema all’aperto “tagliato”,
Irene Manzi: “Non ci sono i soldi”

Il vice sindaco interviene sul programma di Macerata Estate

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Irene Manzi

“Cronache quotidiane da un assessorato con poco portafoglio, verrebbe da dire con un sorriso. Potrebbe essere questo il titolo di un prossimo articolo, suggerito direttamente da chi, quotidianamente e in prima linea,  prova a far quadrare le esigenze di un bilancio esiguo, frutto dei pesanti tagli subiti in quest’anno dagli Enti Locali, e la volontà di salvaguardare il più possibile le tante manifestazioni che annualmente si tengono in città.”

Così  il vice sindaco e assessore alla cultura Irene Manzi a proposito del programma di Macerata Estate in cui non è inserita quest’anno la Rassegna di cinema all’aperto.

“ Si tratta di scelte spesso difficili, prese non certo a cuor leggero – prosegue la vice sindaco – consapevoli del fatto che ogni iniziativa ridotta o eliminata è in grado di produrre un vuoto profondo nella città. Non c’è nessuna volontà di chiudere il Cinema all’aperto, convinti del valore culturale e consapevoli dell’attesa in città. Ma 6.300 euro occorrenti per la manifestazione sono troppi per la situazione attuale.

Come a tutti, abbiamo chiesto anche all’Arci Odeon di collaborare per cercare economie e garantire insieme la proposta. E’ su questa strada che pensiamo tutt’ora di camminare e sulla quale ci stiamo avviando per cercare, anche con il supporto ed il sostegno di altri soggetti finanziatori, di mantenere una manifestazione storica per la nostra città. E’ la strada che abbiamo percorso insieme con tante altre realtà e ci ha assicurato una bella collaborazione che ci ha permesso di garantire, pur in presenza di un budget dimezzato rispetto all’anno 2010, la Festa della Musica, gli appuntamenti jazz, Artemigrante, il Festival del Folclore, l’annuale appuntamento concertistico dei Pueri Cantores, il Festival del Teatro dialettale, gli appuntamenti allo Sferisterio, cercando di dare, in assenza di ulteriori risorse, disponibilità organizzative e di spazi, forme di sostegno indiretto ma comunque importante ed ugualmente oneroso per l’Amministrazione.

Non ci sottraiamo al confronto  con la città sui progetti e sulle proposte, ma nella consapevolezza complessiva del nuovo e mutato quadro in cui l’Amministrazione è costretta e sarà costretta a muoversi nei prossimi anni. A tutti sono chiesti rigore e responsabilità con le risorse pubbliche. Per il bene comune”.



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