Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Lauro Rossi, San Giuliano, Don Chisciotte. Insieme hanno scelto la scorsa notte di far sentire la loro voce a sostegno della campagna referendaria per l’acqua bene comune e contro il nucleare. L’iniziativa è del Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune! Si per fermare il Nucleare!” che spiega così l’iniziativa: «Indignati e scandalizzati dalla censura mediatica e dal sistematico boicottaggio operato dal governo contro le ragioni del referendum, tutte le statue della città hanno deciso di intervenire, dichiarando senza se e senza ma il loro convinto SI per difendere l’acqua e fermare il nucleare.
I personaggi bloccati nel metallo o nella pietra sono tornati a parlare per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una risorsa tanto fondamentale quanto minacciata. Per ricordare a tutte e tutti di andare a votare il 12 e 13 giugno e per riprendere in mano il diritto di decidere su temi tanto cruciali come l’acqua e il nucleare. Perché, come recita uno slogan del Forum dei Movimenti per l’Acqua: ‘Si scrive acqua, ma si legge democrazia’!
E così hanno alzato la voce, capeggiati da Garibaldi, questa volta perentoriamente intenzionato a disobbedire contro il nucleare e
l’acqua ai privati: ”L’acqua è di tutti” “Acqua Bene Comune” “L’Acqua non si vende” “Stop Nucleare” “12/13 giugno Vota Si”.
Il Comitato Referendario “2 Si Per L’Acqua Bene Comune! Si Per Fermare Il Nucleare” Macerata è felice di potersi unire all’autorevole coro, si associa e approfitta per riaffermare le ragioni di un referendum che per la prima volta, dopo gli oltre 2 milioni di firme raccolte, vede protagoniste migliaia di persone che spontaneamente e volontariamente stanno animando la prima campagna referendaria costruita dal basso in tutto il paese. Per un futuro libero dal nucleare, per continuare a difendere una
risorsa fondamentale per la vita dalle aggressioni di un mercato che se ne vuole appropriare e dal silenzio di chi ha paura del potere che il referendum offre ai cittadini. E tu? Dai retta alle statue: il 12 e 13 giugno vai a votare 2 Si Per L’Acqua Bene Comune! Si Per Fermare Il Nucleare!». GUARDA IL VIDEO
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Dal Movimento Studenti Macerata:
Oggi, come tutti i mercoledì da un mese a questa parte il Movimento Studenti ha contribuito alla campagna referendaria per l’acqua bene comune e contro il nucleare con un banchetto in piazza e con il volantinaggio del materiale informativo dei comitati nazionali.
Questa iniziativa si colloca all’interno di un percorso di lotta per i beni comuni che il movimento maceratese promuove fin dai primi giorni della sua nascita. Fin dalle prime assemblee nell’aula A della facoltà di Filosofia occupata a Novembre gli studenti hanno inteso accomunare la propria lotta per il diritto allo studio e al reddito a quelle per altri diritti fondamentali messi in pericolo negli ultimi anni come quello alla dignità per i migranti alle garanzie contrattuali sul posto di lavoro per gli operai della FIOM e all’acqua pubblica per tutti noi.
La collaborazione con il coordinamento maceratese per l’acqua pubblica e contro il nucleare e con tutte le realtà coinvolte in questa battaglia ha visto gli studenti impegnati sia nelle iniziative promosse collettivamente, sia in iniziative autonome finalizzate prima alla raccolta delle firme per chiedere il referendum, e poi alla raccolta fondi per il finanziamento e alla stessa campagna referendaria.
Così dai banchetti, volantinaggi, e dibattiti informativi, alla partecipazione alle manifestazioni per l’acqua pubblica di Ancona e di Roma, fino ad una serie di aperitivi di autofinanziamento che si concluderanno con quello di domani giovedì 9, alle ore 18:00 nell’aula D di palazzo Torri con i Kunta Kinte, noi studenti stiamo lavorando per contribuire il più possibile al raggiungimento del quorum.
Per una questione di vitale importanza come questa, per vincere un referendum voluto e promosso completamente dal basso, il 12 e 13 giugno votate due si per l’acqua bene comune e un si contro il nucleare.
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IO NON VADO A VOTARE!!!!!!!!!!!!!
Di fronte alla serietà di SEL di appoggiare e andare compatti la voto per appoggiare un ex democristiano, perché dovrei andare a votare io i referendum voluti da SEL e Di Pietro? Imparassero loro a dare esempio di serietà. Non andate e votate NO, non serve, serve NON ANDARE A VOTARE E NON FAR RAGGIUNGERE IL QUORUM.
Il SEL fa le sue scelte io faccio le mie, e invito la gente a fare come me…
qui non si parla di un voto politico ma di un voto che riguarda il futuro di tutti e per quanto riguarda il nucleare di generazioni e generazioni!!
certe reazioni sono legate ad un puro fanatismo che non fanno onore al tuo idolo Capponi.
Votare è un alto segno di democrazia
da lunedì 13 giugno debutterà sul mercato una nuova azienda: ACQUA AZZURRA, ACQUA CARA!
bravissimo questo comitato come tanti altri sparsi per il paese,mi fanno ancora sentire orgoglioso di essere italiano.domenica e lunedi spero con tutto il cuore che si raggiunga il quorum,i temi sono troppo importanti per non dire vitali.
sono uno dei tanti che non e’ andato al voto per le provinciali(e lo dico con orgoglio),ma questo fine settimana rischio di annullarle le schede per quanto calchero’ forte sui quattro si!!!
buttiamogliele via queste proposte da pazz!!!,viva la salute,i diritti fondamentali di tutti come l’acqua e la giustizia,forza gente l’italia deve cambiare!!!!
iniziativa simapitica, e lo dice uno che non andrà a votare, però dai i monumenti pubblici sono di tutti…
a macerata…a pollenza…a urbisaglia…a tolentino…l’acqua l’ho sempre pagata….qualcuno di “voi” mi sa dire dov’è che è gratis??
Benissimo le iniziative per far conoscere le ragioni del sì al referendum. Solo una richiesta ad alcuni dei simpatici promotori: potreste evitare di appiccicare quelle odiose etichette adesive su cartelli stradali, pareti, portoni e monumenti? Per promuovere una giusta causa non c’è bisogno di imbrattare e danneggiare i beni pubblici, specie quando si tratta di segnali stradali, che sono uno strumento di sicurezza per automobilisti e pedoni e devono essere ben leggibili.
SAPIENTONI,NON CLICCATE SUL POLLICE ROSSO!! DITEMI DOV’E’ CHE NON SI PAGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
BUFFONI BUFFONI BUFFONI!!!
Caro Rossano è cosa giusta e gradita informarsi prima di parlare o scrivere perchè non si fa una bella figura a dimostrare di vivere nel buio più assoluto. Informarsi non è difficile basta cercare in internet i punti intorno ai quali ruotano i quesiti del referendum. Ti sarai accorto credo di essere un cittadino anche tu e credo saprai anche che la legge non ammette ignoranti. Quindi deve essere compito tuo documentarti, leggere e fare una scelta qualsiasi essa sia senza aspettare che sia qualcun altro a spiegarti le cose o a decidere per te.
Comunque in ogni caso ti vengo incontro spiegandoti che il referendum non è per avere l’acqua gratis ma per averla pubblica il che è ben diverso. I beni pubblici, per quanto siano percepiti come gratuiti dai cittadini, in realtà hanno un costo. Mi spiego meglio: le strade normalmente sono pubbliche e solo grazie alle tasse che tutti dovremmo pagare possono essere costruite. Così come ad esempio molti ospedali, sono ancora pubblici. La scuola è pubblica, se non in alcuni casi. Le biblioteche sono pubbliche ma i libri in qualche modo vengono comprati e così via.
Ora il referendum si vuole opporre alla privatizzazione delle risorse idriche. Il concetto di privatizzazione e quello che in soldoni distingue un progetto sociale neo-liberale, normalmente identificabile con i partiti di destra, da una visone socialista- comunista, normalmente identificabile con le sinistre (che però nel nostro paese non esistono più, per ora).
L’opposizione alla privatizzazione dell’acqua però vede in alcuni casi l’unione di forze di sinistra (la totalità) con forze moderate a se non sbaglio anche di estrema destra (che nelle sue manifestazioni estreme sfocia in un altro tipo di socialismo). Questo perchè privatizzare le risorse idriche significa venderle a privati e quindi l’acqua, da elemento vitale per lavita dell’uomo, verrebbe mercificata e soggetta elle leggi del mercato.
In poche parole tu adeso paghi il servizio idrico con la tua bolletta (giustamente visto che dal rubinetto dentro casa ti scende acqua potabile disponibile 24 ore al giorno senza doverla prendere nel pozzo o alla fonte come facevano i miei nonni) ma in futuro, in caso di vittoria dei “no” il suo prezzo potrebbe essere determinato da grandi multinazionali che potrebbere facilmente monopolizzare questa risorsa. E’ un po come se uno ti facesse pagare l’aria che respiri.
PEr questo, e ora mi rivolgo a tutti quelli che hanno lasciato commenti insensati sull’astensionismo, votare è un dovere perchè riguardo ad una faccenda così importante bisogna prendere una posizione. Si può pensare che l’acqua debba essere considerata una merce e in questo caso potete votare no, oppure si può considerare l’acqua come un bene irrinunciabile, vitale, il cui accesso deve essere garantito a tutti e in questo caso, più saggiamente si voterà “si”.
Raggiungere il quorum è necessario, se non altro per non dover ripetere questo sondaggio tra due anni buttando via un sacco di milioni di euro. La privatizzazione dell’acqua purtroppo già sta avvenendo in vari paesi del mondo e la questione si ripresenterà di sicuro, tanto vale allora prendere ora una decisione.
sig. Ribechi non andrò a votare perchè il servizio idrico risponde già a leggi di mercato. Tanto anche se pago al pubblico comunque aumenta sempre il costo, come avviene da sempre per tutto. Pubblico o privato il servizio, perchè è di questo che stiamo parlando non del bene, è per me del tutto indifferente, tanto si paga sempre e comunque. Forse con il privato ci saranno più efficenza e se ci fosse pure un pò di controllo magari pure la concorrenza ed abbassamento dei prezzi.
scrivete sempre che l’acqua è un bene primario un diritto e tante altre cose butttate là, ma se così è il servizio dovrebbe essere gratis; se così fosse allora farei di tutto per difendere questa prerogativa.
Caro Jack Rayan,
purtroppo il suo pensiero è diffuso e condiviso ma senza fare troppa polemica vorrei farle notare una semplice cosa: forse lei può parlare in questo modo perchè fortunatamente vive in quella parte del mondo in cui tutte le cose vitali sembrano essere dovute. Per questo lei può fare un ragionamento meramente economico su una delle poche cose che è veramente necessaria alla vita. Dal suo intervento dimostra di non andare molto più in la del suo portafogli ma la invito a considerare che al mondo esistono milioni di persone che non hanno accesso a fonti idriche, che devono fare ogni giorno svariati chilometri per poter ottenere upochi litri di acqua fangosa che considerano potabile, ci sono persone che muoiono di sete, che non hanno acqua per lavarsi, che sono costretti a bere acqua contaminata o ad annaffiare i loro campi con l’acqua avvelenata dalle raffinerie e dalle miniere.
Se lei vivesse in un mondo del genere potrebbe forse allora capire a quale dramma va incontro una società che decide di monetizzare le proprie risorse idriche. Che succedesse ad esempio se per una catastrofe chimica (visto che ci siamo immaginiamo una centrale nucleare, o delle piogge acide ecc.) rendesse l’acqua un bene di ridotta disponibilità?
Che succederebbe se multinazionali quali ad esempio la Coca Cola o la Nestle (di cui si possono già rovare in commercio le acque) creassero un monopolio? che succederebbe se tutte le risorse d’cqua privatizzate non fossero più accessibili alla popolazione? Se qualcuno in maniera dolosa decidesse di contaminare le fonti per rendere le proprie le uniche disponibili sul mercato?
Queste cose non sono fantascienza ma accadono realmente e le consiglio di non escludere che in un futuro non troppo lontano potrebbero accadere anche nel nostro territorio.
Non èpensando con il portafogli in mano che si può costruire una società più giusta ma solo facendo delle scelte che potranno pagare a lungo termine.
caro Marco, se oggi non pensi col portafogli in mano non vai lontano! io sono per privatizzare i servizi, ci guadagneremo in efficienza e non ci sarà mai un monopolio! anche se i servizi finiscono nelle mani dei privati, sono sempre i politici a dettare le condizioni! DIPENDE TUTTO SEMPRE DA CHI AMMINISTRA E FINCHE’ CI SONO SITUAZIONI COME DA NOI DOVE AVETE VOTATO UN CANDIDATO DELL’UDC CHE VOTERA’ NO, LE COSE NON VANNO BENE!!
sig. Ribechi apprezzo molto il suo intervento e proprio perchè ci credo penso che non dovremmo pagare, ma lei di contro non ha capito molto il mio, quello che le voglio dire è che tutto quello che scrive accade già ora, c’è già la monetizzazione dell’acqua come dice lei, ci sono già le leggi di nmercato solo che le apllica il comune e non il privato, tutto quà. Senza fare tanti giri di parole, per capire quello che già ora accade ed accadrà sempre, sia con il privato che con il pubblico, guardi la TARSU a Macerata…
Non andrò a votare per il semplice motivo che la privatizzazione dell’acqua è un fatto talmente appetitoso per ogni compagine politica che verrà riproposta ad ogni cambio di Governo.
Cambieranno la disposizione delle parole, useranno dei sinonimi, ci faranno credere che la nuova proposta è “diversa” e “migliore” della precedente, ma non cambierà affatto nulla.
Questo è il motivo perché in Italia tutto rimane come è e per un vero cambiamento occorrono decenni.
Ogni opposizione, a prescindere che sia di destra o di sinistra, cerca di affossare ogni ipotesi di cambiamento, perché è molto più redditizio che il cambiamento venga fatto quando chi oppone starà al Governo, il popolo se ne ricorderà…
È la storia dell’Italia, si guarda solo al proprio tornaconto.
Non sarei andato a votare anche se ci fosse stata la sinistra al Governo!
…IL 12 VADO AL MARE LUNEDI NON VOTO….
E’ più che verosimile che si raggiunga il quorum e prevalgano i Si, vista l’intensità della campagna dei propugnatori della abrogazione. Sforzandomi di essere neutrale, si può dire che da una parte si tenta di buttare all’aria il referendum con il mancato raggiungimento del quorum, dall’altra si cerca si buttare all’aria il governo con forzature alle finalità del referendum. Almeno due leggi, quella sul legittimo impedimento e quella sul nucleare non sono, tra l’altro, quelle emanate dal Parlamento, ma sono la risultante delle modifiche introdotte sul testo originario dall’ Alta Corte (il legittimo impedimento) e dalla Cassazione (il nucleare). Per non parlare della consapevole strumentalità lessicale e contenutistica, legata forse più a passioni ideologico-partitiche che a un sano pragmatismo, da parte dei referendari anche sui restanti due quesiti riguardanti la gestione del servizio idrico.
Almeno così la penso!
Tutto ciò detto, per inciso, si può domandare che bisogno c’era di propagandare il Si al di fuori degli spazi e delle forme dettate dalla legge. Non è questo un aspetto secondario,anche se così può apparire.
Visto il rinato interesse per l’acqua suggerisco di mettere qualche cartellino sulle seguenti fontane di Macerata in perenne stato d’abbandono:
1 – Fonte Citerna (Villa Potenza)
2 – Fonte Zucca (Montanello)
3 – Fonte S. Giuliano (Contr. Furiasse)
4 – Fonte Scodella e S. Maria Maddalena
5 – Fonte Agliana
6 – Fonte Maggiore
7 – Fonte Ciambrione o delle Trippe
8 – Fonte della Quercia (Contr. Pace)
9 – Fontanella (Via Due Fonti)
10 – Pozzo del Mercato (Casette)
11 – Fonte Ciarambella (Corneto)
…TUTTI AL MARE DOMENICA IL TEMPO MIGLIORA…..
Spero solo che costruiscano una bella centrale nucleare vicino alla casa di ognuno di voi che non va a votare, poi mi metterò ad attendervi, mentre scendete in piazza per protestare, per dire che non la volete, che siete favorevoli al nucleare purchè non vicino casa vostra… Voglio vedervi tutti in faccia perchè è solo questo che meritate…
Purtroppo per colpa di qualcuno rischiamo tutti…
@Mcrrr
Fare leva sull’emotività e la paura della gente è esercizio assai più facile che non ricorrere a considerazioni ed analisi argomentate ed approfondite. Nel nostro paese, poi, tutto viene ideologizzato, per cui l’energia nucleare è di destra e le energie alternative di sinistra. E ciò a dispetto del fatto che in Italia ci sono nuclearisti anche nell’ambito della sinistra ed antinuclearisti a destra o che i paesi detentori di centrali nucleari siano indifferentemente governati da esecutivi di destra o di sinistra.
Noi continueremo a dipendere per l’80% dai combustibili fossili, confidando nella fantasticheria che non abbiano mai ad esaurirsi, soggiogati alle politiche energetiche ed al prezzo imposto dai vari tiranni nord-africani, medio-orientali o dai satrapi russo-asiatici cui ci rivolgeremo col cappello in mano e, perché no, persino baciando loro le mani.
Noi continueremo a sorbirci le città cariche di polveri sottili e ci ostineremo a contribuire all’effetto serra.
fonte : http://www.agoravox.it/Referendum-sul-nucleare-un-rito.html?
Vorrei invitare le persone che scrivono a rispettare la netiquette
http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette
Va da sé che insultare le persone in questo spazio danneggia tutti i frequentatori di questa piazza virtuale.
Comunque la storia italiana circa le privatizzazioni è assai complessa e ricca di lati oscuri. Io ho capito da poco il suo significato: privatizzare i guadagni e socializzare le perdite.
Pubblico non vuol dire per forza malagestione, privato invece vuol dire per forza essere soggetto alla legge di mercato, il che è per sua natura spietata e poco rispettosa dei principi umani.
Mercato vorrebbe dire anche concorrenza, ma ahimè dove ci sono soldi, dove c’è il vero potere (cioè controllo della materia prima fondamentale) guarda caso non c’è mai vera concorrenza.
Anche il significato di concorrenza l’ho imparato da poco: è solo per i poracci.
Prima di snobbare le gestione pubblica, invito tutti a verificare gli esiti della gestione privata dell’acqua dove già questa è avvenuta, perché già di esperienze ce ne sono state.
Ognuno ha le sue idee. Personalmente io non credo nel diritto di esistenza dello stato nazione ne alla democrazia così come è organizzata attualmente ma , anche se sto vivendo in Polonia mi farò 25 ore di autobus solo per venire a votare. La mia ragazza è di Napoli ma vive a Milano, venerdì sera prenderà un treno per andare a votare e domenica mattina ripartirà per tornare a Milano. Costo del tutto 140 euro.
Ragionare con i se e ma, oppure dire che tutto non cambia o è già così mi sembra pura e semplice demagogia per giustificare il proprio assenteismo. Sicuramente non è l’atteggiamento che si dovrebbe tenere se realmente fossimo disgustati dalla politica dcel nostro paese.
Credo che il cambiamento possa provenire solamente da un’azione organizzata dal basso, cioè se aspettate che i nostri parlamentari e politici cambino una situazione che per loro è più che ottima state messi sicuramente in buone mani.
Andare al mare è sicuramente piacevole ma a volte mi viene da ridere che alcuni rinuncino alla spiaggia per vedere ad esempio una partita in televisione e poi non facciano lo stesso quando vengono chiamati ad esprimere direttamente il proprio pensiero in una azione di controllo diretta sulle istituzioni.
Se fino ad alcuni giorni fa ero in dubbio se tornare o no per il voto ora voi mi avete dato la conferma che sto facendo la scelta giusta perchè purtroppo qualcuno deve pur rimediare agli errori degli altri.
Il problema dell’efficienza nell’amministrazione non la risolvi con la privatizzazione, ma con la nomina di gente seria, preparata e integra moralmente (e non politici trombati)…….la privatizzazione dell’acqua finora ha portato solo ad un aumento del prezzo dell’acqua:
Il privato gestisce il bene come imprenditore che per definizione vende un bene solo se ne trae profitto e quindi, per quanto in buona fede, deve sottostare alle logiche di mercato ed il suo punto di riferimento sono gli azionisti/investitori e non gli utenti.
Questo cosa significa per i consumatori? Un aumento dei prezzi dell’acqua poichè adesso per la sua gestione le aziende pubbliche sono spesso in perdita e il governo vuol smaltire questo costo e diminuire gli investimenti sulla rete idrica (le reti sono antiquate e una maggiore efficienza non giustifica quasi mai gli enormi investimenti da apportare).
Un’ultima cosa, è fisicamente impossibile attuare un regime di concorrenza per cui ogni zona, di solito provincia, avrà un monopolista che detterà legge sui prezzi.
L’acqua è un servizio strategico per tutti noi…….. soprattutto in futuro, non svendiamolo!!!!!
In Francia (Parigi) dal 1984 al 2009 la gestione dell’acqua è stata privata e si è registrato un aumento dei prezzi di circa il 260%.
Dal 2010 il servizio idrico è gestito dall’ente pubblico Eau de Paris e dal marzo 2011 il comune di Parigi ha deciso la riduzione delle bollette dell’8% derivante in gran parte dalla mancata remunerazione degli azionisti e dalla fiscalità agevolata che spetta agli enti pubblici e non al settore privato.
domenica mattina alle 8 al seggio, poi tutti al mare!!!
E’ vero l’efficienza della PA dipende dagli amministratori e dalla civilità e dal senso civico di un popolo… occorrerebbe quindi una classe politica staccata dai vecchi giochi, facce nuove e nuovi ideali… Ma sbaglio o in molte delle fotografie che stanno sui giornali in questi giorni dopo la vittoria di Pettinari e grazie alle alleanze plateali e non che lo hanno portato alla vittoria sono riapparse insistentemente facce che le elezioni precedenti avevano decretato di starsene a casa? Bene allora me ne sto a casa io ed a votare non ci vado fin quando le cose non cambieranno… la mia fiducia resta a me non la do più a nessuno finchè la politica non sarà pura come L’ACQUA… GIUSTO PER RIMANERE IN TEMA
Vorrei rispondere a Mcrrr.
anche se Lei non ha tutti i torti evidenzio che Lei ha già una centrale nucleare vicino a casa Sua … anzi sopra casa Sua… la FRANCIA !!!!!!!!
@lpraga
La situazione è questa: o tu non sai affatto cosa sia un referendum (ignoranza disarmante) oppure, visto che su CM scrivi e quindi hai una certa dimestichezza con internet dove puoi trovare una mole di informazioni e quindi anche una semplice definizione di referendum, stai istigando a non andare a votare puntando su elementi che hanno portato al forte astensionismo delle provinciali.
Sono sicuro della seconda ipotesi però a scanso di equivoci copio e incollo la definizione di Referendum che puoi trovare liberamente su wikipedia:
“La parola referendum riprende il gerundio latino del verbo refero, “riferisco” (nella frase ad referendum, “[chieder dei documenti, ecc.] per riferire”), e indica comunemente lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire – senza intermediari – il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione.”
@Marco Pucci
a differenza delle politiche il voto nei referendum E’ UN DIRITTO E NON UN DOVERE quindi ognuno e’ libero andare o meno a votare per i referendum…..sei tu quindi che non cosci l’argomento….
@paoolo
art.48 Costituzione :”…..Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico….”
Leggo spesso i tuoi commenti e vedo che sei una persona che cerca di tenersi sempre informata…..resta il fatto che andare a votare per me è un dovere morale, poi non ti lamentare più della classe politica e del fatto che non sia all’altezza se quando sei chiamato a prendere delle decisioni in prima persona preferisci andare al mare a prendere il sole.
@ lpraga: infatti io vado a votare per decidere riguardo alla mia nazione… Purtroppo il mio voto in francia non vale! Poi l’Italia è leggermente più sismica della Francia. Da noi un terremoto 30.000 volte inferiore a quello del Giappone ha distrutto una città intera…
Comunque mi da fastidio l’idea che se domani fanno una centrale nucleare a Macerata io e lei ci troviamo in piazza a manifestare, quando poteva esprimere la sua opinione andando semplicemente a votare! Tutto qui…
Quindi la domanda che vi faccio è: volete una centrale nucleare vicino casa?
@Marco Pucci
….l’articolo 75 della Costituzione della Legge 25 maggio 1970 n. 352, contempla il «diritto » ma non il «dovere» del voto al referendum…
..nei referendum la politica deve starne fuori..
@paoolo
La società occidentale è diventata una “società dei diritti”, perdendo l’altra faccia della medaglia democratica, cioè il dovere, la partecipazione, la cittadinanza attiva. Questo è intrinsecamente un male per le nostre democrazie.
Se poi vogliamo aprire una polemica sull’interpretazione della parola “diritto” del sopramenzionato art.75 non ne usciamo fuori.
Visto il rinato interesse per l’acqua suggerisco di mettere un cartellino anche su qualche fontana del Comune Macerata:
1) Fonte Agliana;
2) Fonte della Breccia e/o del Coppo;
3) Fonte Catena;
3) Fonte di Cereseto;
4) Fonte Ciambrione detta delle Trippe (massacrata recentemente da una incompiuta di pessima qualità);
5) Fonte Citerna;
6) Fonte Ciarambella;
7) Fontanella detta di “Pisciacavallu”;
8) Fonte Maggiore;
9) Fonte Moscardina;
10) Pozzo del Mercato;
11) Fonte della Quercia;
12) Fonte Rosa;
13) Fonte S. Giacomo;
14) Fonte S. Giorgio;
15) Fonte S. Giuliano;
16) Fonte S. Maria Maddalena;
17) Fonte Scodella;
18) Fonte del Sole;
19) Fonte del Trocco;
20) Fonte Zucca e/o Montanello e/o Polidoro.
Meditate compagni dell’ATO.
@Marco Pucci
….i referendum non sono elezioni politiche,ma a quanto pare le si vuole far passare per tali….
impariamo a distiguere e valorizzare le cose per il ruolo sociale che accupano….senti i pubblici oratori e capisci che nessuno espone ed informa su base scentifica . ma si parla di occasione per questo o per quello senza mai entrare nella vera realta delle cose di cui trattano i quesiti referendari…la politica non sa fare scienza e non la fara mai…
Tanti fanno notare che votare nei referendum non è un dovere, ma SOLO un diritto e quindi ritengono di non essere tenuti ad andarci.
Se questi ragionamenti venissero fatti in un prato montano tra componenti di un gregge di pecore che pascolano sorvegliate dai cani e guidate da un capogregge tutto sarebbe logico e comprensibile.
E’ vero, votare è un diritto e proprio per questo l’essere umano, dotato di una sua intelligenza e capace di esprimere compiutamente le sue opinioni, non puo’ fare a meno di esercitarlo. Alla pecora del gregge va bene quello che fa la pecora guida e si accoda. L’essere umano non puo’ pero’ comportarsi come la pecora.
@giuseppe
…deve anche dire che i referendum NON SONO elezioni politiche e far notare le sostanziali differenze di voto tra le due cose…
altrimenti fa disinformazione come gli altri ….
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Se sei in mezzo ad una folla e gridi “al fuoco”, per quanto sciocco tu sia, la gente si allontana…..
E c’è subito pronto quello che dice: “da questa parte se vuoi salvarti”…
Meccanismo già visto e collaudato.
@ paoolo
ti esorto a portare avanti un’argomentazione che non sia sterile