Spacca: “Ha vinto il modello Marche”
Lattanzi: “Subito un direttivo del Pdl”

LE REAZIONI - Vincitori e vinti commentano il risultato elettorale (GUARDA I VIDEO)

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Gian Mario Spacca con Franco Capponi

di Alessandra Pierini, Beatrice Cammertoni e Lucia Paciaroni

Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, è stato in queste settimane a fianco di Tonino Pettinari e lo ha sostenuto attivamente in campagna elettorale il modello Marche che , proposto per la prima volta lo scorso anno alle elezioni regionali, si è dimostrato vincente anche in Provincia (GUARDA IL VIDEO CON LE INTERVISTE DEI VINCITORI).
«Il laboratorio Marche – ha dichiarato – è una strategia per il nuovo governo di cui ha bisogno l’Italia che è ferma ormai da anni. La prova fatta a Macerata è stata molto positiva». Spacca risponde anche a quanti hanno accusato l’amministrazione regionale di trascurare la provincia di Macerata, più volte definita come “cenerentola delle Marche”: «Il nostro è un modello polivalente in cui tutti i territori sono protagonisti. In un’epoca di difficoltà e tagli voluti dal governo centrale, ogni realtà vivendo la situazione dall’interno ritiene di essere la più penalizzata ma nei fatti così non è».
Grande entusiasmo anche nelle file del Pd per i risultati ottenuti.

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Sara Giannini avvolta dalla bandiera del Pd

«Torniamo ad essere il primo partito delle Marche – ha esultato Palmiro Ucchielli, segretario regionale del Pd – abbiamo  guadagnato 10 punti ed è stato un lavoro straordinario per la coalizione di centro sinistra e per Antonio Pettinari che non tutti ritenevano di prim’ordine ma che ha invece dimostrato di essere un cavallo di razza e di poter vincere le grandi sfide».
Avvolta nella bandiera del Pd, in piazza della Libertà, l’assessore regionale Sara Giannini: “Sono molto soddisfatta, questo risultato è il frutto di un grande lavoro fatto tutti insieme – ha commentato – Sono felice del modello della coalizione e di coloro che ne sono stati i principali attori, sia a livello regionale che provinciale. E’ stato un percorso lungo e noi tutti ci credevamo”. La Giannini ha fatto riferimento anche ai risultati nazionali: “E’ una grande soddisfazione e, come ha detto Bersani, è un segno importante per il governo del Paese”.

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Palmiro Ucchielli

Hanno espresso la loro soddisfazione in una nota anche Davide Favia, Paola Giorgi e Giovanni Torresi dell’Idv: «La significativa affermazione del neo presidente della Provincia di Macerata Tonino Pettinari, per la quale è stato determinante il prezioso contributo di IdV e Udc, va a premiare la serietà e la validità di una alleanza politico-programmatica che segna una netta demarcazione rispetto alla pochezza dimostrata dal centro destra durante il suo periodo di non governo. Ora ci sono tutte le condizioni perché Macerata e la sua provincia possano davvero sviluppare la ricchezza progettuale di cui sono portatrici. Non a caso Pettinari e il suo esecutivo da un punto di vista istituzionale andranno a fare filiera con la stessa giunta regionale dove appunto Pd, IdV e Udc stanno lavorando bene da oltre un anno e stanno dimostrando che il laboratorio Marche non è soltanto un crogiuolo di credi e valori diversi ma è invece una fucina di sano pragmatismo e di responsabile governo della cosa pubblica».
I risultati definitivi mettono invece in crisi il centro destra.

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Mario Lattanzi

Mario Lattanzi (GUARDA IL VIDEO), coordinatore provinciale del Pdl, convocherà a stretto giro un coordinamento provinciale per capire che cosa non ha realmente funzionato e critica gli avversari: «E’ evidente che il Pd non ha fatto altro che mettere insieme i voti del primo turno con quelli di Acquaroli, non con un apparentamento formale ma con accordi di altro genere. Ci aspettavamo un risultato diverso e qualcosa non ha funzionato perciò dovremo incontrarci e confrontarci».
Anna Rombini, segretario provinciale de La Destra è comunque soddisfatta del risultato del suo partito: «E’ mancato il voto di chi non è andato a votare. Il nostro partito, anche se non sarà rappresentato in consiglio provinciale ha avuto comunque un numero di voti significativo e continueremo a fare politica al meglio».

spacca-nuova-picchio1-300x199La Federazione della Sinistra, in nota firmata da Giuseppe Pieroni (segretario provinciale Comunisti Italiani) e Roberto Di Fede (segretario provinciale Rifondazione Comunista), interviene con un commento sul voto nazionale. “E’ una vittoria elettorale straordinaria, le grandi città italiane, riconquistate alla correttezza amministrativa e al buon governo: Milano, Napoli, Cagliari, Trieste, Pavia, e in tutte le altre città e province strappate alla destra, se non segnano la fine del berlusconismo, certamente, assestano uno straordinario colpo a quel  sistema di malgoverno nazionale e locale, che tanti danni sta, da tempo, provocando al Paese. E’ il trionfo del centro-sinistra, che quando sa essere unito, credibile e determinato, e quando non ricorre a marchingegni istituzionali o ad invenzioni di formule astratte o inutili, fallimentari “laboratori”, e affronta a viso aperto i tanti problemi del territorio, riesce a stravincere. Questo insegnano i dati complessivi di queste elezioni, questo è il segnale della presenza della sinistra comunista nelle coalizioni vincenti delle più importanti realtà dove si è votato. Un progetto politico-amministrativo alternativo, all’interno di una unità, la più ampia possibile,  senza esclusione alcuna. L’auspicio che ciò venga colto ad ogni livello ed in ogni realtà territoriale, non ultime Macerata e le Marche”.

(foto Picchio)

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La significativa affermazione del neo presidente della Provincia di Macerata Tonino Pettinari, per la quale è stato determinante il prezioso contributo di IdV e Udc, va a premiare la serietà e la validità di una alleanza politico-programmatica che segna una netta demarcazione rispetto alla pochezza dimostrata dal centro destra durante il suo periodo di non governo. Ora ci sono tutte le condizioni perché Macerata e la sua provincia possano davvero sviluppare la ricchezza progettuale di cui sono portatrici. Non a caso Pettinari e il suo esecutivo da un punto di vista istituzionale andranno a fare filiera con la stessa giunta regionale dove appunto Pd, IdV e Udc stanno lavorando bene da oltre un anno e stanno dimostrando che il laboratorio Marche non è soltanto un crogiuolo di credi e valori diversi ma è invece una fucina di sano pragmatismo e di responsabile governo della cosa pubblica.


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