di Alessandra Pierini, Beatrice Cammertoni e Lucia Paciaroni
Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, è stato in queste settimane a fianco di Tonino Pettinari e lo ha sostenuto attivamente in campagna elettorale il modello Marche che , proposto per la prima volta lo scorso anno alle elezioni regionali, si è dimostrato vincente anche in Provincia (GUARDA IL VIDEO CON LE INTERVISTE DEI VINCITORI).
«Il laboratorio Marche – ha dichiarato – è una strategia per il nuovo governo di cui ha bisogno l’Italia che è ferma ormai da anni. La prova fatta a Macerata è stata molto positiva». Spacca risponde anche a quanti hanno accusato l’amministrazione regionale di trascurare la provincia di Macerata, più volte definita come “cenerentola delle Marche”: «Il nostro è un modello polivalente in cui tutti i territori sono protagonisti. In un’epoca di difficoltà e tagli voluti dal governo centrale, ogni realtà vivendo la situazione dall’interno ritiene di essere la più penalizzata ma nei fatti così non è».
Grande entusiasmo anche nelle file del Pd per i risultati ottenuti.
«Torniamo ad essere il primo partito delle Marche – ha esultato Palmiro Ucchielli, segretario regionale del Pd – abbiamo guadagnato 10 punti ed è stato un lavoro straordinario per la coalizione di centro sinistra e per Antonio Pettinari che non tutti ritenevano di prim’ordine ma che ha invece dimostrato di essere un cavallo di razza e di poter vincere le grandi sfide».
Avvolta nella bandiera del Pd, in piazza della Libertà, l’assessore regionale Sara Giannini: “Sono molto soddisfatta, questo risultato è il frutto di un grande lavoro fatto tutti insieme – ha commentato – Sono felice del modello della coalizione e di coloro che ne sono stati i principali attori, sia a livello regionale che provinciale. E’ stato un percorso lungo e noi tutti ci credevamo”. La Giannini ha fatto riferimento anche ai risultati nazionali: “E’ una grande soddisfazione e, come ha detto Bersani, è un segno importante per il governo del Paese”.
Hanno espresso la loro soddisfazione in una nota anche Davide Favia, Paola Giorgi e Giovanni Torresi dell’Idv: «La significativa affermazione del neo presidente della Provincia di Macerata Tonino Pettinari, per la quale è stato determinante il prezioso contributo di IdV e Udc, va a premiare la serietà e la validità di una alleanza politico-programmatica che segna una netta demarcazione rispetto alla pochezza dimostrata dal centro destra durante il suo periodo di non governo. Ora ci sono tutte le condizioni perché Macerata e la sua provincia possano davvero sviluppare la ricchezza progettuale di cui sono portatrici. Non a caso Pettinari e il suo esecutivo da un punto di vista istituzionale andranno a fare filiera con la stessa giunta regionale dove appunto Pd, IdV e Udc stanno lavorando bene da oltre un anno e stanno dimostrando che il laboratorio Marche non è soltanto un crogiuolo di credi e valori diversi ma è invece una fucina di sano pragmatismo e di responsabile governo della cosa pubblica».
I risultati definitivi mettono invece in crisi il centro destra.
Mario Lattanzi (GUARDA IL VIDEO), coordinatore provinciale del Pdl, convocherà a stretto giro un coordinamento provinciale per capire che cosa non ha realmente funzionato e critica gli avversari: «E’ evidente che il Pd non ha fatto altro che mettere insieme i voti del primo turno con quelli di Acquaroli, non con un apparentamento formale ma con accordi di altro genere. Ci aspettavamo un risultato diverso e qualcosa non ha funzionato perciò dovremo incontrarci e confrontarci».
Anna Rombini, segretario provinciale de La Destra è comunque soddisfatta del risultato del suo partito: «E’ mancato il voto di chi non è andato a votare. Il nostro partito, anche se non sarà rappresentato in consiglio provinciale ha avuto comunque un numero di voti significativo e continueremo a fare politica al meglio».
La Federazione della Sinistra, in nota firmata da Giuseppe Pieroni (segretario provinciale Comunisti Italiani) e Roberto Di Fede (segretario provinciale Rifondazione Comunista), interviene con un commento sul voto nazionale. “E’ una vittoria elettorale straordinaria, le grandi città italiane, riconquistate alla correttezza amministrativa e al buon governo: Milano, Napoli, Cagliari, Trieste, Pavia, e in tutte le altre città e province strappate alla destra, se non segnano la fine del berlusconismo, certamente, assestano uno straordinario colpo a quel sistema di malgoverno nazionale e locale, che tanti danni sta, da tempo, provocando al Paese. E’ il trionfo del centro-sinistra, che quando sa essere unito, credibile e determinato, e quando non ricorre a marchingegni istituzionali o ad invenzioni di formule astratte o inutili, fallimentari “laboratori”, e affronta a viso aperto i tanti problemi del territorio, riesce a stravincere. Questo insegnano i dati complessivi di queste elezioni, questo è il segnale della presenza della sinistra comunista nelle coalizioni vincenti delle più importanti realtà dove si è votato. Un progetto politico-amministrativo alternativo, all’interno di una unità, la più ampia possibile, senza esclusione alcuna. L’auspicio che ciò venga colto ad ogni livello ed in ogni realtà territoriale, non ultime Macerata e le Marche”.
(foto Picchio)
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Siamo alle solite! Il Pdl perde consensi e i coordinatori si autoassolvono con spericolate analisi sul voto e raffronti impossibili. Nelle Marche s’è perso al primo turno il Comune di Fermo, quello di Loreto e s’è riperso quello di destra di San Severino Marche e al ballottaggio non è stato riconquistato il Comune di S. Benedetto si è persa anche la Provincia di Macerata. Ciò nonostante, al coordinatore regionale Remigio Ceroni e al suo vice Carlo Ciccioli non viene in mente di dimettersi e magari di porsi una domanda banale: “Abbiamo forse sbagliato i candidati?”.
Ora dovrebbero andare a casa tutti quei coordinatori di ogni ordine e grado che da troppo tempo contribuiscono in maniera determinante a farci perdere le elezioni.
Ma quale Modello Marche o laboratori si sta parlando? la coalizione di Centro-Centro Sinistyra è andata al ballottaggio e se non ci fosse stata la convergenza di tantissimi voti di chi ha votato SEL oggi forse ci sarebbe stato Capponi .
@ Amedeo
Da grande statista qual è, il governatore Spacca vuole la “simmetria” con il modello regionale. Vale a dire che tutti i comuni devono avere la stessa coalizione della Regione (modello metalmezzadro). Un laboratorio niente male. Un’officina dove diversi apprendisti di valore hanno messo in lavorazione la pietra grezza. Per il momento gli artefici di questo grande progetto politico stanno mettendo in crisi la giunta di Ancona e prossimamente metteranno in croce il buon Carancini. Un’alchimia annunciata.
C’è chi esulta e chi piange (con tanto rancore) ma pochi rilevano il vero fatto eclatante di questa tornata elettorale: l’asrensionismo. + DELLA METà DEGLI ELETTORI DELLA PROVINCIA NON E’ ANDATA A VOTARE!
Le ragioni sono tante e svariate, ma l’eventuale presenza degli assenti avrebbero potuto cambiare totalmente il volto di questo risultato.
Sono questi delusi della politica nazionale e locale ad avere la maggioranza e…tutti i Partiti fanno finta di niente.
Io non sono tra questi perchè volevo esprimere il mio voto contro il piccolo berlusconino locale, imitatatore nelle false promesse ed invece tale e quale portatore di astio contro qualunque avversario!
Ma anch’io ogni volta sono tentato a tenermi lontano dalle urne!!!!
Invece oggi sono un pò preoccupato per gli effetti che possomo influire sui prossimi Referendum.
Io mi auguro che in questa occasione la gente si svegli e corra al voto! La Partita per tutti i risvolti presenti nei quesiti, per gli effetti narcotizzanti usati da tutti i media del <Premier e dei suoi accoliti editori di parte stanno mettendo in atto.
MI AUGURO PER QUESTO CHE IN TANTI VADANO A VOTARE…COMUNQUE.
IO CIM ANDRO' A VOTARE E FARO' UNA NETTA CROCE SUI SI'!!!!!!!!!!!!!!!
non esistono modelli tipo esistono gli uomini con le loro passioni e motivazioni legate al proprio territorio.
d’altronde la provincia non ha grandissime copetenze non si occupa diretatmente di politihe internazionali e ne legifera le competenze sono limitate al proprio territorio. Tonino saprà sicuramente gestire al meglio queste competenze. Io spero che la colazione sia intelligente da rendere il lavoro della nuova amministarzione il più fattibile possibile senza vecchi schemi e ideologie tipiche dei tempi passati.
L’esperienza del commissiario è stata positiva; ha dimostrato che le cose ordinarie si possono fare ugualmente senza litigiosi appartai politici .
Buon lavoro Presidente
“laboratorio marche”come cantava il grande sordi “maaaa ‘nnndooo vai ,se la banana non ce l’hai???”
e per banana per chi non lo capisse intendo la sinistra,che non c’e in questa alleanza e che senza i suoi voti per battere le destre non ci sarebbe la giunta di centro-centro!!!
P.S.
MA LA SIGNORA UBALDI OLTRE AI 3000 EURO PER L’ASSESSORATO ALLA PROVINCIA VORRA’ ANCHE QUELLI DEI PORTORECANATESI ANCORA??
@amedeo , @FALCHINO,
I conti parlano chiaro, Pettinari ha vinto con un modello che guarda al centro moderato.
Capisco che sentirsi, politicamente, “inutili” o di poco “peso” può dar fastidio, ma a volte fa bene per ritrovare la giusta umiltà del fare.
Caro Signor Berre, inutile o di poco peso non siamo stati a Milano dove il candidato era del nostro partito, mio e di Falchino, e nei capoluoghi più importanti, dove VERA è stata la vittoria del centrosinistra col filtro delle primarie.
Macerata fa testo solo per Casini e D’Alema nel panorama nazionale di queste elezioni. Un D’Alema che ieri sera ( o un Letta o un Bersani, uguale) si guarda bene in televisione di accennare soltanto, al profilo politico e alla provenienza del suo candidato (o pupo per Casini) , mentre è prontissimo a rivendicare la vittoria di Pisapia a Milano.
E no, mettiamoli tutti i paletti allora, ognuno i suoi, e caliamo la maschera dell’ipocrisia..
Il consiglio suo piuttosto, lo indirizzerei a fare bene i calcoli per le politiche a entrambe le parti in causa fidanzatesi a Macerata, per la quale ora propagandano un successo del centrosinistra, dove però non esiste, non c’è la sinistra nella sua formazione di rappresentanza. elettorale ( è tutto dire) .
Un bagno di umiltà per riconoscere i meriti a chi ha contribuito in modo determinante per poter cantare vittoria al centrosinistra, farebbe meglio farlo al PD, se non vuole farci perdere anche il prossimo treno per il governo e anche a Casini di cercarsi un nuovo fonte battesimale .Il PD, ha perso pressochè tutti i suoi candidati strada facendo, prima con le primarie e poi al primo turno. Che hanno da festeggiare? Che hanno vinto? Giusto Torino. Hanno vinto dove non hanno presentato i loro candidati e senza passare per le primarie come a Macerata, appunto.
Si ricordi, che quanti qui hanno votato per il centrosinistra, se fossero stati milanesi , avrebbero votato per la Moratti, mai Pisapia che puzza di zolfo. E si ricordi anche sempre ,quando parla di modelli antiberlusconiani, che in altre città e comuni, lo stesso Casini ha appoggiato il centrodestra . Questo è il moderatismo dell’UDC. Con la Francia o con la Spagna, purchè se magna.
Mi sembra che Pisapia abbia chiaramente preso le distanze dalle “sparate” che ha fatto Vendola a Milano…
Cara Tamara,
io parlavo di Macerata, non di “livello nazionale” (e si capiva).
Mi riferivo in particolar modo a chi pensava di annullare il voto con “falce e martello”…
Il pd ha perso? Non mi sembra, anche perchè al suo interno c’era chi remava nettamente contro (vedi esempio Maulo) ma nonostante ciò … si va in provincia…
Il problema secondo me non sono le primarie, ma la legge elettorale. Modificandola , le primarie potrebbero anche non essere necessarie. Potrebbero.
Ciao
Cerasi, quando c’è di mezzo Vendola, tu molto chiaramente perdi il lume, come tutti quelli che lo stanno impiccando adesso a una parola – come se non ne avessimo sentite finora di tutte e di più veramente incredibili e offensive , tra ministri e primi ministri di governo, altro che un termine al posto di un altro in un discorso di piazza come quella, carico di entusiasmo e di emozione straripante – perchè anche se oggi Pisapia si distanzia data la sua carica ( ovvio no?) ciò non toglie che PISAPIA E’ STATO IL CANDIDATO DI VENDOLA CHE HA VINTO LE PRIMARIE, ti piaccia o no Gianfranco.
Tutti paura oh, che Vendola porti via la leadership alla sinistra……..tante volte si dovesse vincere con lui hè? Andiamo meglio a cercare casini.
@ Berre
Certo lo so, che parlavi di Macerata,. ma questa ha rappresentato per i vertici romani di partito, una prova generale dopo quella della regione – altrimenti non si sarebbe chiamato laboratorio – e la conferma è arrivata ieri sera da D’Alema infatti , quando ha risposto alla Gruber, dicendo che non esclude per le prossime politiche un’alleanza con Casini, visto che “a lui ha funzionato tutto e dappertutto con tutti.”
@ Tamara, smettila di andare ad accendere il lumino sotto la statuetta…
Se Vendola non è scemo sa benissimo che,senza il resto del centrosinistra, lui non va da nessuna parte….
Comunque sia nello specifico io stavo dicendo altro.
Mi sembra che Pisapia ha chiaramente preso le distanze da quanto Vendola ha detto a Milano, di più: ha detto che quando si va in una città che non si conosce sarebbe meglio ascoltare, piuttosto che (stra)parlare….
Cerasi : ” Se Vendola non è scemo sa benissimo che,senza il resto del centrosinistra, lui non va da nessuna parte.”
…………come anche GIanfranco, : se il centrosinistra non è scemo, sa che senza Vendola non va da nessuna parte.
Sul lumino sotto la statuetta, ti risponderò più articolatamente e documentatamente , perchè tu mi sa che non hai capito ancora che significa per me la figura politica di Nichi Vendola.
eeeeeeeee se le dovessimo infilà tutte le sparate…, ci tocca fa una videolettera ai lettori di CM anche a te e me, come questa mandata a Pisapia da Vendola ” sul suo incidente lessicale”
http://youtu.be/0eOKIgDMW50