Franco Capponi è sicuro:
“Voterà per noi il 50%
dell’elettorato Udc”

L'INTERVISTA - Il candidato presidente del centro destra parla anche di Pettinari: "Tonino resta un amico ma stavolta ha fatto una scelta politica sbagliata"

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Franco Capponi

 

di Matteo Zallocco

Mentre il centro sinistra dovrebbe ufficializzare nelle prossime ore l’accordo con l’Udc e la candidatura a presidente di Tonino Pettinari, il centro destra ha deciso da tempo di ricandidare Franco Capponi, eletto presidente della Provincia nel giugno 2009, fino all’annullamento delle elezioni (giugno 2010) per il ricorso della Lam accolto all’ultimo gradi di appello dal Consiglio di Stato.

Capponi, è iniziata la campagna elettorale…
“Noi abbiamo messo a punto le squadre che affronteranno questa campagna elettorale in un’ottica di rappresentatività massima del territorio,  inserendo molti amministratori, sindaci, ed ex sindaci tra i candidati. La provincia va gestita attraverso gli uomini del territorio e non dai politici nazionali come sta facendo il centro sinistra”.

Chi sono questi candidati?
“Viene rinconfermata quasi tutta la squadra uscente con alcune innovazioni forti, domani sera abbiamo l’incontro per definire tutte le scelte e sabato le potremo comunicare”.

Si aspettava l’alleanza Pd- Udc con la candidatura del suo ex vice presidente Antonio Pettinari?
“Io ho deciso di non parlare di Tonino in senso stretto, resta un amico ma  ritengo che la sua sia una scelta sbagliata perchè il voto dei democristaini da cui entrambi proveniamo è indirizzato al centro destra. Abbiamo combattutto insieme la sinistra per difendere gli interessi del territorio e il modello marchigiano di piccola e media impresa, abbiamo fatto delle buone cose puntando sui contenuti, questo non sta avvenendo nel Pd”.

Invece come ha preso l’anno scorso la decisione del segretario regionale dell’Udc Pettinari, quando era ancora vice presidente della Giunta Capponi, di allearsi con il Pd e sostenere Spacca alle elezioni regionali?
“Pettinari in quel momento rappresentava un partito, il livello regionale è più politico che amministrativo e non mi ha dato fastidio. In ogni caso il modello Marche non sta dando i risultati sperati, mentre il modello Macerata da noi lanciato nel 2009 funziona: questa provincia è tra le prime dieci in Italia per qualità della vita, dimostra una vitalità maggiore sotto il profilo della nascita di nuove imprese e  ci sono meno persone in mobilità o in cassa integrazione.  Abbiamo affrontato anche temi importanti, come l’accordo tra le Università di Macerata e Camerino”.

Crede che qualcuno dell”Udc si schiererà con lei?
“Ritengo che il 50% degli elettori dell’Udc voteranno per noi perchè abbiamo messo in campo molti amministratori di Comuni dove governiamo insieme ai centristi. Ritengo che questo rapporto sia così stretto che non lo romperà nessun patto di livello nazionale. E penso che una buona parte della classe dirigente potrebbe appoggiare o addirtittura confluire nella nostra lista civica”.

La Lista del Presidente…
“Non sarà più chiamata così, io la chiamo Lista del territorio, di sicuro ci sarà questo riferimento nel nome.  La proposta di avere una larghissima rappresentanza di esponenti del territorio risponde molto alla necessità di collaborazione tra i Comuni. Stiamo pensando di realizzare  programmi di area vasta come il patto dei sindaci e iniziative sul turismo”.

Oltre a lei e Pettinari scenderanno in campo Acquaroli (Sel), Gentilucci (Lam), Quattrini (Fronte Verde) e l’ex leghista Marangoni che ha annunciato la formazione di una nuova lista. Come vede queste candidature?
“Ritengo sia un’offerta anche troppo ampia, ad eccezione di Sel e la sinistra che giustamente hanno un impostazione di tipo politico ed ideologico, per il resto è un’offerta che non ritengo risolva grandi problemi, mi sembrano liste nate per difendere piccoli problemi o solo alcuni aspetti delle problematiche generali”.

Quali saranno i punti cardine del vostro programma?
“Sono sostanzialmente un’espansione di quello che avevamo nel 2009, le cose importanti le continueremo a fare: attenzione a 360 gradi al mondo giovanile, sostegno alla creazione d’impresa, sviluppo dei sistemi di alta formazione che vanno a formare un capitale umano altamente specializzato per settori in ripresa come il calzaturiero. E’ una visione nuova, i giovani non dovranno obbligatoriamente intraprendere un percorso universitario per trovare un lavoro. Le imprese chiedono manodopera altamente specializzata e abbiamo visto nascere duecento nuove imprese giovani che hanno dato lavoro a circa mille ragazzi”.

E poi?
“L’uso del Fondo sociale europeo per creare vero lavoro come i progetti di ricerca che abbiamo fatto nel 2010 al posto dei mille stage di 4 mesi precdentemente utilizzati. Sostegno alle imprese attraverso la continuazione del programma di controgaranzie al sistema Confidi che garantisce le esposizioni finanziarie delle piccole-medie imprese”.

E come affronterete le problematiche relative alla gestione dei rifiuti?
“Va consolidato il modello virtuoso del Cosmari che oggi ci vede come terzi in Italia nella raccolta differenziata. Questo modello ha bisogno di discariche d’appoggio così come previsto dal piano provinciale”.

Per quanto riguarda la viabilità?
“Cercheremo di completare il progetto Quadrilatero, un’opera che sentiamo nostra e che abbiamo portato avanti un po’ contro tutti e che ora sta diventando realtà. Ma bisognerà agganciare l’arteria Civitanova- Foligno alla viabilità provinciale per valorizzare le aree interne. Per questo sarà essenziale anche lo svincolo di San Claudio”.



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