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Onorina e la sua Osteria del Gallo

I LUOGHI DELLA TRADIZIONE

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Norina

di Gabor Bonifazi

Sulla parete del locale porticato, alla destra dell’ingresso è affissa una vecchia insegna metallica con su scritto “Itala Pilsen/ Birra superiore”, una reclame dei tempi andati, una pubblicità da modernariato che non può non richiamare alla mente il vecchio adagio popolare che così recitava: chi beve birra campa cent’anni chi beve vino non muore mai! Ci troviamo a Morico, una frazione di confine del Comune di San Ginesio, lungo la strada per Cessapalombo, nei pressi di un luogo al centro di una piccola comunità; la curiosità ci spinge al entrare in questo piccolo locale che attraverso un piccolo escamotage è riuscito a superare le difficoltà che man mano si sono presentate in tempi recenti. Dall’avvento dell’Iva al registratore di cassa, dai centri commerciali al sisma è questo infatti una sorta di club privé che, come un qualsiasi circolo cittadino, ha una sua autonomia  con un direttivo formato da uomini probi e guidato da uno degli ultimi signori della montagna: Pinetto Piersanti. Il piccolo bar, una volta “Osteria del Gallo”, è gestito da oltre cinquant’anni dall’ottuagenaria Onorina Mergnani detta “’’Norina” che provvede amorevolmente anche al decoro e all’allestimento dei fiori della contigua chiesa di S. Giacomo.

Itala-Pilsen

All’interno del circolo c’è tutto ciò che avrà fatto felice le varie compagnie di uomini dei tempi andati: viaggiatori, cacciatori e commercianti di bestiame del calibro di Peppe Meo, anche lui come Onorina originario dell’Invernale, la contrada di Cessapalombo ai confini con la Città etrusco picena esplorata nel 1956 dal capitano Annavini. Infatti c’è un caminetto sempre acceso, un banco con qualche storica foglietta, alcune oleografie alle pareti tra cui una riproduzione fotografica de “L’assenzio” di Degas. Sopra al banco rivestito in cotto, come è di moda di questi tempi, ciondola un’insegna intagliata che riporta il vecchio nome del locale: Osteria del Gallo. Su una delle tante mensole fa bella mostra qualche foglietta, le misure da mezzo litro che una volta venivano bollate dall’ufficio metrico. Ora questo piccolo locale che svolge una grande funzione sociale, dove si lasciano ricette e medicine, si è adeguato alle norme igieniche con un prezioso bagno completo di tutti i sanitari e ricavato in una ben mascherata superfetazione. In questo luogo di alto valore di scambio e d’uso, proprio nella piazzetta/ sagrato che divide il locale dalla chiesa, arriva a giorni alterni l’ambulante con il suo carico di merce utile per gli abitanti del piccolo villaggio e sabato il postino consegna ad Onorina il giornale con le ultime notizie della diocesi di Camerino: L’Appennino camerte.



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