Iraq: 8 esplosioni
a Baghdad, 34 morti

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(ANSA) BAGHDAD – Dopo le sedi della ambasciate, il terrorismo è tornato a colpire stamani a Baghdad con ben otto diversi attentati nei cuori residenziali della capitale irachena, uccidendo circa 30 persone e ferendone un centinaio, mentre le autorità irachene continuano a puntare il dito contro cellule di al Qaida e del disciolto partito Baath. Fonti sanitarie parlano di 13 morti e 107 feriti, il ministero dell’Interno dal canto suo riferisce di 28 uccisi, ma il bilancio più grave è quello fornito dalla tv panaraba al Jazira: 34 morti. La maggior parte di questi sarebbero rimasti vittime delle sette forti esplosioni, causate da autobombe che hanno colpito i quartieri di Shula e Shukuk, nel nord-ovest della città, di Shurta Rabaa e Alawi al centro, dei sobborghi meridionali di Illam e Amil e Dora. Due, ma forse quattro palazzi sono crollati in seguito alle deflagrazioni, e le tv panarabe e locali mostrano a ripetizione le immagini dei soccorritori che scavano tra le macerie alla ricerca di qualche superstite.

Un ottavo attentato è stato compiuto da un kamikaze di fronte la vecchia sede dell’ambasciata britannica, nel centro cittadino, poco lontano da dove domenica mattina erano stati eseguiti altri simili attacchi contro le ambasciate tedesca e iraniana e contro il consolato egiziano, provocando la morte di oltre 40 persone e il ferimento di altre 200. “Stiamo combattendo una guerra contro i terroristi di al Qaida e le scorie del partito Baath, che stanno tentando di influenzare il processo politico”, ha detto stamani ai giornalisti il generale Qassem Atta, portavoce delle operazioni di sicurezza della capitale. Dopo la diffusione dei risultati delle recenti elezioni legislative, nei giorni scorsi si è aperta una incerta e delicata fase politica in Iraq.

Da una settimana sono iniziati intensi i contatti tra le principali forze del Paese per trovare un “accordo di equilibrio” in vista della formazione del “governo di partecipazione nazionale”. “Ogni volta che l’Iraq ottiene un successo nell’ambito della sicurezza o della politica – ha aggiunto il generale Atta – i gruppi terroristici colpiscono civili innocenti, donne e bambini”.



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