di Alessandra Pierini
Bisognerà aspettare ancora 15 giorni per conoscere l’effettiva composizione del consiglio comunale del Comune di Macerata. Al momento sono poche le certezze, anche se in base al numero di voti e al quoziente ottenuto dalle varie liste ci sono già degli elementi definitivi. Nove saranno i consiglieri sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta per il Pd e per il Pdl, a Pensare Macerata, a Rifondazione Comunista, all’Udc e a Macerata nel Cuore spetteranno comunque 2 seggi. Un seggio certo per la Lista Conti, per il Comitato Anna Menghi e per Giorgio Ballesi.
E’ anche possibile ipotizzare la composizione del consiglio comunale in caso di vittoria dell’uno o l’altro candidato naturalmente senza tener conto, in entrambe le situazioni dell’attribuzione di eventuali assessorati che lascerebbero sedie libere in consiglio.
In caso di vittoria al ballottaggio del candidato di centro destra Fabio Pistarelli, nelle file della maggioranza siederebbero lo stesso Pistarelli e i primi 13 del Pdl (Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, Claudio Carbonari, Pierfrancesco Castiglioni, Francesco Luciani, Marco Guzzini, Uliano Salvatori, Francesco Formentini, Raffaele Belogi, Giuseppe Tesei, Silvano Iommi, Massimo Serra e Tommaso Paoli), 4 consiglieri di Macerata è nel cuore (Francesca D’Alessandro, Gianluca Brizi, Maurizio Boldrini e Fabrizio Nascimbeni), 3 rappresentanti dell’Udc (Ivano Tacconi, Giovanni Picchio e Massimo Pizzichini), 2 componenti della Lista Conti – Macerata Vince (Fabio Massimo Conti e Marco Bernabei) e per la Lega Nord Eraldo Isidori. Ci sarebbero poi nella minoranza Anna Menghi, Giorgio Ballesi, Romano Carancini e 8 esponenti del Pd (Romano Mari, Narciso Ricotta, Alferio Canesin, Mauro Compagnucci, Andrea Netti, Bruno Mandrelli, Ulderico Orazi, Marco Blunno) , Pierpaolo Tartabini per Sinistra per Macerata, Guido Garufi per l’Idv, Massimiliano Sport Bianchini per Pensare Macerata, Michele Lattanzi e Alessandro Savi per Rifondazione Comunisti Italiani
In caso di vittoria di Romano Carancini, la situazione sarebbe praticamente rivoltata. In questo caso in maggioranza troveremmo ben 14 consiglieri del Pd (Romano Mari, Narciso Ricotta, Alferio Canesin, Mauro Compagnucci, Andrea Netti, Bruno Mandrelli, Ulderico Orazi, Marco Blunno, Gilda Coacci, Romeo Renis, Marco Menchi, Luigi Carelli, Claudio Machella e Maurizio del Gobbo), per la Sinistra Pierpaolo Tartabini (il quale con ogni probabilità avrà un assessorato e lascerà il posto a Stefano Casulli), per Rifondazione Comunista a Michele Lattanzi e Alessandro Savi si aggiungerebbero Luciano Pantanetti e Luciano Borgiani, per Pensare Macerata 2 posti da consigliere per Massimiliano Bianchini e Antonio Carlini, per l’Idv a Garufi si aggiungerebbe Ubaldo Urbani. In caso di vittoria di Carancini troverebbero posto anche i Verdi con Gabriella Ciarlantini in pole position.
In minoranza sarebbero 8 i consiglieri del Pdl, oltre allo stesso Pistarelli (Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, Claudio Carbonari, Pierfrancesco Castiglioni, Francesco Luciani, Marco Guzzini, Uliano Salvatori, Francesco Formentini), 2 i rappresentanti di Macerata è nel Cuore (Francesca D’Alessandro, Gianluca Brizi), 2 consiglieri per l’Udc (Ivano Tacconi e Giovanni Picchio) e Fabio Massimo Conti per la Lista Conti – Macerata Vince. Si aggiungerebbero anche in questo caso Anna Menghi e Giorgio Ballesi, mentre resterebbe esclusa la Lega Nord.
La caccia al voto per il ballottaggio insomma non vedrà più impegnati i 557 candidati della prima fase ma un numero molto più esiguo che dovrà raggiungere il numero più alto possibile di elettori. Inizia un’altra sfida che ci terrà in sospeso per altri 15 giorni.
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In base ai dati ricevuti ieri sera, al termine dello spoglio, in sala stampa del Comune di Macerata, ci risultava che il tredicesimo della lista del Pd fosse Maurizio del Gobbo, nei dati definitivi invece risulta essere Marco Gasparrini, pertanto sarebbe lui ad entrare in consiglio comunale in caso di vittoria di Romano Carancini.
Quindi se i fatti sono questi il concetto è che con Carancini (capogruppo della maggioranza per 10 anni col sindaco Meschini) salgono con lui la quasi totalità dei consiglieri/assessori forti della passata amministrazione. Da ciò ne consegue che Carancini, nei fatti e nelle persone rappresenta la continuità con la passata amministrazione.
Chi vota Pistarelli vota per interrompere l’attuale gestione per farne iniziare una nuova di cui nessuno, sempre nei fatti, ne conosce la bontà e la funzionalità.
Una bella sfida che finirà comunque bene perchè…
Perchè sono comunque consapevole che, a prescindere dalle schermaglie dei due candidati, il governo della città andrà comunque a persone serie (entrambi lo sono), amministratori capaci (entrambi lo sono) e un gruppo consiliare ben coordinato.
Poi è solo questione di gusti…c’è chi ha gradito l’amministrazione uscente e la rivoterà scegliendo Carancini, c’è chi non l’ha gradita e voterà l’alternativa Pistarelli.
E come dicevano quelli…De gustibus non est disputandum