di Beatrice Cammertoni
In un teatro della Filarmonica pieno dei volti del centro-sinistra e dei loro sostenitori, la coalizione guidata da Romano Carancini si è presentata oggi ai suoi elettori maceratesi. Tutti i leader dei partiti e delle liste che compongono l’alleanza hanno preso parola per motivare l’adesione ed il sostegno al candidato del Pd, che in questa occasione ha incassato anche l’appoggio di un ospite d’eccezione: Piero Fassino (nelle foto di Guido Picchio). In una giornata cruciale per la politica nazionale, con il placet del Presidente della Repubblica al cosiddetto dl “salva liste”, l’ex segretario dei Ds ha aperto il suo intervento esprimendo l’amarezza che aleggia in molti esponenti dell’opposizione: “La nostra rischia di non essere più una Repubblica fondata sul lavoro, ma sul colpo di spugna”, “le regole evidentemente non sono uguali per tutti” e, ancora, “credo che anche molti degli elettori del centro-destra non condividano questo modo di agire”. L’inevitabile finestra sull’attualità nazionale si chiude tuttavia per ribadire il pieno sostegno a Carancini. Il candidato espresso dal centro-sinistra maceratese e proclamato dal voto delle primarie trova, infatti, la piena fiducia dei vertici nazionali. “Romano e la sua esperienza nell’accompagnare questa città, ci permettono di poter andare dagli elettori e chiedere il loro voto: non per battere Berlusconi, bensì perché abbiamo presentato il miglior sindaco”.
La figura del primo cittadino, infatti, ha secondo Fassino, un ruolo estremamente importante nella sua città e dei suoi abitanti, poiché più prossima e perché demandata a soddisfare i bisogni primari. Prima di raggiungere Tolentino per un’altra tappa di questo pomeriggio di campagna elettorale, Fassino, accompagnato a Macerata da Ucchielli, ha rivolto un forte invito al voto popolare. Pd e alleati devono in particolare cercare di raggiungere quella cerchia di votanti per lo più disinteressati alla politica che votano ora centro-destra ma che possono svoltare a sinistra.
Congedato l’ospite da Roma, sono i politici nostrani a prendere la parola. Guido Garufi (Idv) ha riaperto la ricorrente parentesi Udc criticando la mancata rispondenza delle scelte assunte a livello regionale su quello comunale: “Sono cattolici, per questo contemplano il fenomeno della bi localizzazione”. Pierpaolo Tartabini (Sinistra per Macerata), alleato al Pd in Comune, ma espressione di una delle forze che in Regione non sosterranno Spacca ma Massimo Rossi, sottolinea come all’interno della sala le posizioni si dividano sulla conformazione delle alleanze che si scontreranno per le regionali. I Verdi, invece, si dichiarano pronti a scrivere la nuova storia annunciata da Carancini nello slogan: quella presentata da Tropeano è una lista giovane (l’età media è di 33 anni) pronta a portare avanti il suo impegno contro una destra “oggi come non mai razzista e xenofoba”. L’assessore uscente Delle Fave, membro di “Alleanza per l’Italia”, ha scelto tra i suoi nomi solo uomini e donne alla prima esperienza politica, per guidarli verso un’inevitabile e naturale alleanza con Carancini e con lo schieramento di cui è stato membro. Rifondazione e Comunisti Italiani, si presentano uniti dopo più di un decennio di divisioni: “In un momento difficile per la democrazia in Italia, scegliamo questa coalizione per partecipare al voto”.
Bianchini, prima di intervenire, riceve i complimenti dell’avvocato Vando Scheggia, che invita il pubblico all’applauso per il risultato delle primarie e per aver poi scelto la strada dell’alleanza con il centro-sinistra, decisione che lo stesso leader di Pensare Macerata, ha motivato con queste parole: “Ho scelto la via della trasparenza, caratteristica che appartiene a questa coalizione ma meno alle altre. Macerata inoltre ha bisogno di partecipazione: 10 anni fa il Comune era commissariato e abbiamo dato serenità, ora serve altro, serve l’inclusione dei cittadini.”
“La nostra è un’alleanza compatta, che negli anni scorsi pur trovandosi in disaccordo ha saputo trovare la via per lavorare a obiettivi comuni”. Carancini, nell’illustrare il suo programma, è ritornato sul discusso slogan che accompagna la sua campagna. “Non rinnego nulla parlando di nuovo: mi presento con dei miei obiettivi, mi assumo la mia responsabilità. Se vinceremo, voglio percorrere una strada e guardare in faccia agli elettori sulla base di essa.” La campagna elettorale, intanto, inizia sulle note della Canzone del Sole di Battisti. Il teatro della Filarmonica, infatti, fa da sfondo ad un simpatico karaoke guidato da Scheggia, che tra note stonate e parole dimenticate fa cantare l’intera alleanza di centro-sinistra.
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Data la performance potrebbero candidarsi a San Remo dell`anno prossimo.
Un po` di umorismo non fa mai male specialmente con l`attuale tensione pre elettorale per non parlare di quella che verra` poi.
BYE BYE
Certo che dopo che a Sanremo ha cantato (e quasi vinto con i call-center) pupetto con Pupo tutto può accadere…..
Ricollegandomi a quanto detto da Fassino, considero il decreto salva liste del governo come la pagina più triste della storia della nostra Repubblica. Mai visto un altro governo capace di cambiare le regole a partita in corso. Una roba indecente, indegna di un paese civile, assimilabile ad un regime proprio delle dittature militari. Provo una rabbia ed uno sconcerto mai provati prima.
Gli scrutini di marzo. Tu chiamale, se vuoi, elezioni.
@ Alessandro mi sento umiliato dal decreto salva liste. Chi non sa rispettare le regole non è degno di governare. Questo è il messaggio che dovrebbe passare. Molti di noi ha passato notti intere a controllare firme, certificati e tutto quello che era necessario per presentare le liste, e con un colpo di spugna tutti quei sacrifici vengono sacrificati.
E se il buongiorno si vede dal mattino………prima o poi chiedo asilo politico a Cuba….
Vorrei semplicemente far notare che mentre il PD cantava Battisti ed i partiti di SINISTRA CERCAVANO di spiegare una scelta lontana anni luce dall’ esperienza ROSSI in Regione, la Lista di cittadinanza Maceratiamo illustrava il lungo e difficile lavoro del gruppo urbanistica all’Asilo Ricci.
Con orgoglio sottolineo anche che l’articolo dedicato a quell’incontro è più letto di questo che è uscito un giorno prima!!!
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=17404
La politica delle chiacchiere ha stancato i maceratesi, ci sarebbe bisogno di discutere sulle cose da fare per la città. Questo ospiti illustri che arrivano in città probabilmente non sanno neanche cos’è lo Sferisterio!!!
I grandi partiti diano per primi l’esempio.
Hanno fatto il programma in una settimana e non ne parlano quasi mai (probabilmente perchè inizierebbero a litigare con tutte le forze presenti nelle coalizioni).
Un capitolo a parte andrebbe dedicato ai partiti di SINISTRA che non hanno trovato un accordo d’unione e continuano a presentarsi spaccati pur di conquistare una poltrona in consiglio. E’ uno spettacolo indegno fatto di piccole conquiste personali e di totale lontananza dal bene comune.
E invece ha molto senso presentarsi da soli, senza alcuna speranza di arrivare al ballottaggio facendo solo testimonianza e avvantaggiando le destre? Chi ha cari i temi dell’ambiente, dei beni comuni pensi a quelle forze nel centro sinistra che si stanno battendo su tali temi e che hanno inciso nel programma a riguardo.
@Roberto
Non credi di essere un pochino offensivo nei nostri confronti? “Poltrone”, “piccole conquiste personali”, “lontananza dal bene comune”: mi sembra che tu stia esagerando.
In realtà a fare l’arcobaleno ci abbiamo provato due anni fa, con i risultati che conosci bene. Oggi abbiamo raggiunto l’unità dei comunisti (PdCI e PRC), per il futuro vedremo. Non trascurare il fatto che per un candidato sindaco è meglio avere più liste (cioè più candidati) che corrono per se stessi e, di conseguenza, anche per lui. Davvero non riesco a capire questo astio…e pensare che noi vi stimiamo moltissimo per quello che state facendo. Pensavo che la cosa fosse reciproca, pur nelle scontate differenze.
Un saluto
@Savi
Se ti sei offeso me ne dispiace molto perchè è nel mio carattere dire ciò che penso evitando offese. Credo Alessandro di aver semplicemente detto la realtà e sai benissimo che anche al vostro interno in molti la pensano come me.
Se l’accordo tra i vari partiti di sinistra non c’è la causa è una sola: ognuno di questi partiti sa di poter contare su un modesto numero di voti che però garantiscono una poltrona. Paradossale poi che si continui ad elogiare l’esperienza Rossi quando in locale l’atteggiamento è opposto. Questo comportamento non lo capiscono gli esperti di politica, figuriamoci i cittadini. Credo il 28 e 29 marzo avrete una dura risposta a questo con conseguente presenza in consiglio senza risultati.
Non credo di essere offensivo, sto solo sottolienando una vostra profonda incoerenza ed il fatto che confluite in una coalizione che non vi appartiene semplicemente CONTRO l’opposta fazione.
Rossi ha fatto un’altra cosa e non lo esaltate troppo, è lontano anni luce da voi!!
Ritengo l’intervento di Cherubini assolutamente sopra le righe .. la lista La Sinistra per Macerata penso che non meriti assolutamente questi giudizi , anche perchè su moltissimi punti la pensiamo allo stesso modo di Maceratiamo, la differenza è che noi vogliamo rimanere in un contesto legato ai partiti, Maceratiamo preferisce invece rimanerne fuori , ma se così è Cherubini non dia giudizi e sopprattutto non sia cosi’ velenoso , se no si comporta come quei politici di cui vuole tanto fare a meno
Non credo di essere velenoso ma semplicemente realista e non voglio assolutamente fare a meno della politica che dovrebbe essere un’arte nobile.
Mi piacerebbe vedere più coerenza ma se credete di averla il problema non si pone, è solo un mio pensiero. Mi scuso se le mie parole vi hanno infastidito e magari vi chiedo di spiegarmi come si giustifica l’appoggio al PD a Macerata e la corsa per Rossi alla Regione. Vi assicuro che la mia non è “velenosità” ma come cittadino poco esperto di politica non capisco alcune scelte….come non capisco l’UDC che va a destra a Macerata ed a sinistra in Regione!!!! ma probabilmente sono io he capisco poco.
Sinistra Ecologia e Libertà in regione non ha accettato l’offerta di fare comodamente parte di una maggioranza ” anomala ” e sopratutto in quel contesto ha dimostrato che non si barattano dignità e rispetto per le idee e le persone per qualche poltrona e questa è coerenza , a Macerata è un’altra cosa , ci sono state le primarie e successivamente un serrato confronto con Carancini su un programma e questa è democrazia partecipata.
Comunque ritengo sterili queste polemiche , la prossima volta spero parleremo di cose più concrete
Riguardo L’UDC ci penseranno i suoi elettori , ma ci pensi … dovranno rielaborare il signifcato della parola COERENZA e trasformarla in un voto.
Ciao Roberto
@ Roberto
Prova a fare un passo indietro, torna alle scorse provinciali. PRC + PdCI + Verdi + Sinistra e Libertà = 12-13% se non ricordo male. Tu credi che andando tutti uniti saremmo riusciti a raggiungere questa percentuale? Non so se gli elettori ci puniranno alle prossime comunali, spero ovviamente che tu sbagli previsione ma una cosa è certa: il meccanismo elettorale di comunali e provinciali fa sì che più liste (e più candidati) ci sono, più voti si catturano. Tutto qui, non vedo lo scandalo che vedi tu. Sulla questione PD non puoi non aver notato una grossa differenza tra il PD regionale (guidato da Ucchielli) e quello comunale di Macerata: Ucchielli ci ha letteralmente cacciato dalla coalizione mentre a Macerata Carancini non fa altro che ribadire la necessità della sinistra e del proseguimento (ci auguriamo) di un’alleanza che, tutto sommato, è stata piuttosto coesa.
Esci da questa logica qualunquista delle “poltrone” e degli “interessi personali”: stiamo tutti lavorando per battere le destre e riconfermare il centrosinistra al comune.
provo ad inserirmi nella discussione provocata da roberto. appare ovvio, visto che sono candidato consigliere con maceratiamo, che io sia concorde con roberto e le sue affermazioni. la forma schietta e diretta di quanto ha scritto non può offuscare la realtà in esse contenuta: il complicato scenario che si pone innanzi all’elettore. e all’interno di tale complessità, è altrattanto ravvisabile una mancanza di voglia di chiarificazione (che non significa necessariamente semplificazione) da parte dei vari attori che vi agiscono. chiarire, per me, significa dire con nettezza chi si è e le idee che si perseguono. e su quello verificare il consenso che si ottiene. mi sembra chiaro che sia questa la linea di maceratiamo. tale chiarezza non emerge nei comportamenti dei partiti. penso sia il momento di creare nuove aggregazioni, ma perchè tengano bisogna spogliarsi, tutti, da quelle sovrastrutture che oramai servono solo a detenere un qualche tipo di potere. sovrastrutture come il “partito”. sabato scorso, con maceratiamo, abbiamo provato a lanciare dei concetti semplici sulla città, sul come si vive insieme, per provare a capirci e a spiegarci, senza sovrastrutture, con tutti, e vedere se si riesce ad avviare un dialogo. aperto a tutti. i partiti lo fanno?
@Pagnanelli
mi sembra che il tuo intervento, per i termini usati e per la complessità del ragionamento (solo apparentemente semplice) sia un pò troppo da azzeccagarbugli
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azzeccagarbugli = politichese
Il ragionamento del Sig. Pagnanelli a me sembra invece chiaro e lontano dal vero politichese.
il mio discorso è forse poco comprensibile per il mio tentativo (evidentemente maldestro e poco riuscito) di esprimere troppi concetti in poche righe. spero in futuro di diventare un po meno “azzeccagarbugli” e un po più chiaro. credo però che riuscirò nel tentativo (di comprendere e di farmi comprendere) solo quando tutti gli interlocutori faranno uno sforzo per sintonizzarsi anche su linee che normalmente non frequentano.
Scusate, cari compagni di Maceratiamo, ma dal momento che vi occupavate di presentare il piano urbanistica, potreste evitare, soprattutto lei, caro futuro assessore alla cultura, di pronunciarvi su qualcosa alla quale non avete assistito? Al di là della goliardata di Battisti, vi è stata circa un’ora di discorso di presentazione della propria candidatura da parte di Carancini, tra l’altro scelto come leader da 1800 cittadini che hanno votato per lui e da altrettanto che complessivamente si sono recati a votare al ballottaggio per le primarie… Un discorso fatto di contenuti e idee per una città che è ad un bivio. Ed un’ampia coalizione, spostata a sinistra sui temi e non sui nomi e sulle liste, è pronta a sostenerlo…