di Maurizio Verdenelli
Da giovanissimo assessore era lu schioppettu: il nomignolo, affettuosamente, gli era stato attribuito da Elio Ballesi, Rodolfo Tambroni e dagli altri patres della Dc maceratese che per sé tenevano il più impegnativo appellativo di cannoni. Oggi il “fuciletto”, che sarebbe diventato dal ’90 al ’95 presidente della Provincia e nella sua professione, direttore generale della Sanità maceratese, ha sparato come una “grosse Berte”. Palle incatenate contro gli ultimi eredi di una tradizione politica (la Dc di Ciaffi) da cui lui stesso proviene.
Luigi Sileoni, nella sala dei gruppi consiliari della Provincia dove ha tenuto insieme con Fabio Corvatta, leader del movimento “Una forza per cambiare”, un’esplosiva conferenza stampa, ha gettato sul tavolo tutte le sue carte facendo una precisa scelta di campo: il centro destra. Il riferimento è naturalmente alle elezioni prossime venture per il rinnovo del consiglio comunale di Macerata. E Fabio Pistarelli? Va bene alla nuova formazione che andrà ad unirsi al Pdl, il nome del candidato che più o meno ufficialmente è stato designato a competere? Dice Sileoni: “Pistarelli è un giovane che ci piace anche se tutto è ancora da definire. Tuttalpiù pensiamo alla figura di chi potrebbe, al fianco di Fabio, offrirgli un valido contributo nella corsa che eventualmente dovrà sostenere”. Più cauto, Fabio Corvatta, la “costola politica” del movimento che fa capo all’ex presidente della Provincia. “Siamo ancora nella fase della trattativa con il Pdl: nessuno ci ha imposto a priori il nome di Pistarelli” fa l’ex sindaco di Corvatta. E se ve lo imponessero?
“Nessuno può accettare imposizioni in politica”. Avete un nome alternativo come candidato sindaco? “No, questo no…”.
In ogni caso il Centro Destra incasserà un potente contributo di voti proveniente soprattutto dal Centro, in attesa dei passi dell’Udc. Il partito di Antonio Pettinari e Mauro Giustozzi i quali, ironia della sorte (mica tanto considerato che uno è vice presidente della Provincia e l’altro vice-segretario generale) erano intenti ai loro compiti a pochi metri da dove si teneva l’affollatissima conferenza stampa di Sileoni e Corvatta. Dalla quale è rimasto assente, a sorpresa, l’assessore provinciale Nazareno Agostini, esponente di “Una Forza per cambiare”.
Intanto dalla lista degli aderenti al sileoniano “Appello ai Maceratesi” ci sono molti nomi noti della politica cittadina, una parte di area Udc e pure ex Psi (Giovanni Lippera e l’ex consigliere Valentino Pagnanelli su tutti). C’è soprattutto il nome dell’ex presidente del Consiglio provinciale (giunta Silenzi) ed ex sindaco di Mogliano, Silvano Ramadori. Anche questo un clamoroso, per quanto lungamente sussurrato, passaggio di campo.
Una lista lunga nella quale fa bella mostra di sé il noto critico enogastronomo Carlo Cambi (“Il Gambero rozzo”). Ecco tutti i nomi: Luigi Sileoni, Erminio Copparo, Adamo Angeletti, Carlo Del Medico, Bruno Lucani, Paolo Paparelli, Siriano Evangelisti, Bruno Serini, Paolo Calzetti, Alberto Ciarlantini, Carlo Cambi, Silvano Ramadori, Federico Cervigni, Stefano Spernanzoni, Amintore Feliziani, Giovanni Lippera, Rossano Mancinelli, Franco Storani, Gilberto Chiacchiera, Franco Fazi, Fabio Corvatta, Valentino Pagnanelli, Franco Malgrande, Lauretta Micozzi, Tito Antinori, Max Morelli, Daniela Lucetti, Michele Marcelletti, Alessandro Alessandrini…
“La lista continua –dichiara Sileoni- una cosa tuttavia io e il dottor Corvatta teniamo a sottolineare. I consiglieri eventualmente eletti nella nostra lista si sentiranno liberi di agire, senza vincoli: nella direzione naturalmente di una coscienza critica nei confronti della maggioranza. Anche se questa farà, come speriamo, parte della nostra ‘ditta’. L’importante è uscire dall’impasse, dalla crisi profonda in cui 15 anni di surplace hanno sprofondato il capoluogo”.
Nell’Appello ai Maceratesi si fa inoltre riferimento all’autonomia degli elettori ricordandogli “che i loro spazi di libertà e le loro responsabilità civiche sono molto più ampi di quelli che gli schieramenti politici nazionali vogliono far intendere….Sentiamo il dovere di questo avvertimento perché abbiamo l’ambizione di far crescere la buona politica (il governo della città) intorno alla Istituzione locale (il Comune) e seppellire la cattiva politica cresciuta intorno alle fazioni partitiche e alle forzature ideologiche”.
“Chiediamo a tutti di partecipare –afferma l’ex presidente della Provincia- contattandoci tramite mail (lelibecom@libero.it) o telefono (392/2791309)”.
Durissimo Sileoni contro il sindaco Meschini, e i presunti “niet” e “diktat” romani e le incompiute (cfr intervallive): “Basta affacciarsi dalle mura per vedere quei malinconici scheletri di calcestruzzo”.
Gli ricordo personalmente che essendo lui assessore, la giunta Sposetti varò la strada Nord…”Rammento perfettamente: fummo tutti denunciati dal gruppo consiliare del Pci (primo firmatario l’avv. Valori) perché utilizzavamo i fondi per la ricostruzione post bellica in zone non toccate dal terribile bombardamento alleato sulla città…Macerata è rimasta per troppi anni ferma: basta pensare che se avessero voluto già da tre anni sarebbe stato realizzato il Palasport. C’era una cordata pronta ad operare e c’erano soprattutto soldi. Inoltre la nostra Sanità virtuosa sta pagando per altre più spendaccione. Così gli splendidi e generosi lasciti terrieri da parte delle Grandi famiglie storiche del capoluogo rischiano d’essere liquidati per tappare buchi altrui perché così vuole la Regione…no, non si può uccidere la ‘mia’ Macerata così”.
Certo è che la discesa in campo degli uomini dell’Appello con “Una forza per cambiare” rappresenta il primo concreto segno di novità e di potenza di “fuoco” (cfr. i voti di cui sono accreditati), data l‘esperienza di tanti ex amministratori all’interno di questo fronte, in un contesto di pretattica dove finora ha regnato il “facimmo ammuina”, una celebre manovra della Marina borbonica.
Nella foto di Guido Picchio: Fabio Corvatta e Luigi Sileoni.
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Personalmente, usando termini delicati ,non so che dire.! Sileoni e il suo gruppo si accorgo solo adesso delle incompiute dei piani di ricostruzione? Sbaglio o nel suo gruppo ci sono esponendi di quel centro sinistra che hanno permesso questo? E’ dieci anni cjhe il Comitato Anna Meghi denuncia questi fatti, loro dov’erano, Sileoni in testa? Viene proprio volgia di dire sorbettali voi questi moralisti dell’ultima ora, noi quello che abbiamo potutto fare l’abbiamo fatto.
E’ il nuovo della prima repubblica che avanza…per cambiare
nessun commento, Macerata meritava altra fine politica. Cari amici maceratesi rimbocchiamici le maniche e andiamo avanti riprendendoci con saggezza e determinazione quelle tradizioni amministrative che sempre ci hanno contraddistinto in passato. Caro Prof. Munafo hai perfettamente ragione.
Dio mio che tristezza! Ma questa è una lista fatta di voltagabbana e saltatori della quaglia! Ma come si può, nel 2010, riproporre un insieme di personaggi di questo genere???
E’ importante, a mio avviso, che proprio il “centro”, occupato da altre liste, in formazione o già presenti, produca una velocizzazione di liste o raggruppamenti che “già” hanno fatto una propria scelta.E’ il caso di questa nuova lista di cui si parla.Non entro nel merito delle metamorfosi, anzi, giustifico e comprendo pienamente questo “movimento”. Infatti, a livello nazionale,mi chiedo, non esistono metamorfosi? Perchè un moralismo di fondo giudica “indegna” la metamorfosi, la mutazione, il trasformismo? Risulta “peccato” mutare? O forse è meglio “essere” fissi e fermi, affinche il Partito decida candidati regionali e romani a danno di tutti?
Da Giudo Garufi non si poteva che non aspettarsi una difesa della metamorfosi, perchè lui per primo ha cambiato 5 o 6 formazioni politiche dal centro destra al centro sinistra! Si può certo cambiare opiniene, ma non è certo giustificabile il migrare tra differti partiti giusto per tentare di occupare sempre e comunque delle poltrone.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Andiamo a vedere chi è “senza peccato” e comunque chi non ha usato la politica per sedersi sulle poltrone a tutti i costi. Personalemnte e il Comitato Anna Menghi siamo disposti ad affrontare la sfida!!!
Credo che sia legittimo che, all’avvicinarsi della scadenza del mandato amministrativo, chi è stato seduto in Consiglio Comunale abbia tutto il diritto di far sentire la sua voce, criticare (anche aspramente) il lavoro svolto o (non svolto), fare tutte le precisazioni che ritiene indispensabili, avanzare le sue proposte….
Ritendo squilibrati gli interventi invece quando si fanno delle affermazioni, pesantissime, con un linguaggio quasi al limite della diffamazione.
Purtroppo il Consigliere Munafò, in pochi giorni, ha fatto alcuni interventi molto, molto al di sopra delle righe.
Forse la competizione elettorale viene particolarmente sentita, forse l’imminenza dell’apertura della “caccia al candidato” fa si che si ponderi poco e si scriva di getto, forse una piu attenta riflessione avrebbe potuto evitare farloccherie.
Ciò nonostante, su ben 3 temi, il Consigliere Munafò è andato ben oltre il semplice esprimere un’opinione.
-Prima ha accusato la Massoneria di essere un’associazione segreta.
-Poi ha dato a me del ricliclato.
-Per ultimo, sulla minitematica, ha usato un linguaggio fortissimo, ben oltre il provocatorio….Scrivere che “si è venuto incontro ai desideri degli ‘amici degli amici’, nella terminologia corrente, significa espressamente dare a qualcuno del mafioso che ha fatto un piacere ad altri mafiosi…
Non oso immaginare cosa potrà mai accadere/scrivere/annunciare il prossimo febbraio, quando la campagna elettorale per le amministrative diventerà infuocata…..
Peccato che i commenti siano prevalentemente tesi ad insultare e calunniare.
Mi dispiace registrare i toni di Savi e talvolta quelli di Munafò, che seguo sempre con interesse,perchè costantemente nel vivo del dibattito ed attento alle tematiche della città.
Sinceramente sono soddisfatto del percorso che la realtà politica di “Una forza per cambiare” sta intraprendendo,con vivacità e coraggio. Considero questo matrimonio politico e programmatico molto importante. Le persone vicine a Sileoni e i firmatari del suo documento meritano grande attenzione. Siamo una novità importante e come tale rispettiamo tutti. Il rispetto deve essere alla base della dialettica politica e di questo ringrazio il Prof.Garufi. Non capisco , invece, gli amici dell’Udc, (attraverso il commento dell’autorevole Tacconi) che reputiamo fondamentali per idee ed alleanze. Comunque lo stile è anche la cifra delle condizioni in cui versano le liste al proprio interno. E se qualcuno, è adirato, perchè si sente minacciato o ridimensionato, me ne dispiace; ma noi certamente andiamo avanti. Rispettando tutti.
Sinceri saluti!
Francesco(Una forza per cambiare)
Con il nuovo sistema di voto, tra l’altro, una minoranza di una minoranza decide per la stragrande maggioranza dei cittadini.
Mi spiego meglio.
Prima alle elezioni comunali si potevano esprimere fino a 4 preferenze, quindi in moltisismi casi vi erano accordi tra i candidati di una lista (io ti faccio votare dai miei e tu dai tuoi così raddoppiamo le preferenze) per cui almeno 8-9 candidati (PER OGNI LISTA) arrivavano a 500/600 preferenze alcuni ad 800… Addirittura alcuni Dc superavano le 2.000 preferenze.
Certo si poteva discutere che gli accordi tra candidati (di una stessa lista) tagliavano fuori i candidati che non avevano un largo baqcino di voti (ma magari erano competenti)…
…Però era indubbio che gli eletti erano portatori di interessi diffusi in quanto CENTINAIA E CENTINAIA di cittadini davano loro fiducia perchè li votavano.
Ora con la preferenza secca il cittadino può votare solo un candidato.
Quindi si viene eletti con 150-100, addirittura con 70 o 80 voti… Quindi in Consiglio ci sono Consiglieri che rappresentano POCO DI PIU’ che la loro stretto giro di amici/parenti/colleghi di ufficio….
Cioè NON rappresentano interessi diffusi in quanto non prendono centinaia e centinaia di voti/fiducia.
Se andiamo a sommare i voti di ciascuno candidato di maggioranza (24 persone) vi renderete conto che essi rappresentano poco più di 6.000 persone (che li hanno votati) ma prendono anche decisioni per gli altri 20.000 che non li hanno votati.
Oggi ci sono assessori che hanno preso 400 preferenze, ma anche 150 e anche solo 20….
Fino al 1994 (quando si potevano esprimere 4 preferenze) probabilmente chi prendeva 400 preferenze FORSE (e dico forse perchè se era nella DC o nel PCI probabilmente ne servivano di più!!) faceva il Consigliere, ma non certo l’Assessore….
….E chi ne prendeva SOLO 150 preferenze non entrava nemmeno in Consiglio (figurarsi fare l’Assessoere) perchè rappresentava una troppo PICCOLA percentuale di votanti.
Prendendo i voti del 2005 ( e vedendo il numero di preferenze del 1990, cioè l’ultima volta che si votavano 4 candidati) probabilmente su 40 Consiglieri odierni solo 4 o 5 sarebbero in Consiglio e su 8 Assessori odierni probabilmente oggi in Consiglio ce ne sarebero ZERO.
PS: se prendiamo le elezioni del 2000 oppure del 1997 oppure del 1994 la percentuale non cambia….
Posso scrivere una cosa, a 40 anni suonati, a mezzanotte e mezza, dopo una giornata sfibrante e dopo più di 20 anni di impegno in politica? Al mattino mi alzo e, guardandomi allo specchio mentre mi faccio la barba, penso a tutti i miei difetti e cerco di correggerli nella giornata e nell’avvenire che mi aspettano. Ma, quanto a coerenza, non mi è mai venuto l’impulso di sputare in faccia alla mia immagine riflessa nello specchio. Con o senza schiuma da barba.
Condivido ancora quanto dice Cerasi.Relativamente al mio innamoramento per la metamorfosi, vorrei ricordare che il mio “movimentismo”, ha seguito una linea di direzione, da destra verso il centro. E’ un peccato? Ma poichè i partiti cambiano, sigle, segretari, dai partiti fuoriescono altri partiti, perchè prendersela con chi si muove?Inoltre Cerasi e anche Davoli hanno espresso una ragionamento che mi sembra non fare una piega. In due parole: le liste civiche, in genere, fanno alleanze, e i partiti, in mancanza di liste creano “liste civetta”. Un be movimento, non c’è da aggiungere nulla.
Caro Guido,
Non condividere troppo, poichè altrimenti finisce che vieni sulle mie posizioni, che non sono certamente di centro 🙂 🙂 🙂
L’inno al trasformismo mascherato da “buone intenzioni”, lascia il tempo che trova. Pronto a qualunque confronto pubblico e parlo non solo a Garufi, ma anche a tutte le liste civiche nuone e vecchie. Vediamo così in questi 10 anni cosa hanno fatto i personaggi che oggi si vestono di una presunta nuova moralità politica alla luce però di fatti concreti e non di parole dell’ultima ora spese per propaganda elettorale. Invitiamo tutti e poi confrontiamoci. Prima domanda che porrò a Garufi che oggi mi sembra sia dell’Italia dei Valori (centro sinistra): perché come allora consigliere comunale Alleanza Nazionale il 12 luglio 1999 mandò a casa la Giunta Menghi facendo così commissariare il Comune di Macerata. Chiederò fatti concreti e riscontrabili: ad esempio SMEA, CONSMARI, parcheggio Rampa zara, ecc..
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=11509#comments
In cortese attesa di risposta al mio intervento numero 19….
C’è del vero nella battuta di Gabor, tuttavia la lunga storia della città è una storia fatta di trasformismi. La peculiarità è che si tratta di un tipo particolare di trasformismo che gli storici locali hanno definito “trasformismo dell’immobilismo” o “dinamismo dell’immobilismo”. Se, per puro gioco intellettuale, volessimo nobilitare il concetto potremmo far risalire il fenomeno alla doppia natura umana. La tendenza alla stanzialità e al nomadismo. Spesso si rinuncia alla libertà di movimento in cambio della sicurezza, e si rinuncia alla sicurezza in cambio dell’avventura.
Ribadisco e faccio l’elogio del movimentismo. Non credo in “stelle fisse” e agli “universali”. Di “fisso”, almeno per un credente, c’è solo Dio.Di fissati molti.
Non ho capito Garufi! Accetti tu e spero le altre liste civiche il confronto pubblico, aldilà delle giustificazioni che lasciano il tempo che trovano?
Io credo che la politica, compresa quella maceratese, abbia bisogno di grande credibilità, se fatta seriamente nell’esclusivo interesse dei cittadini!
In questo mondo attraversato da drammi e problemi storici, la politica non può continuare ad essere solo un gioco di parole, perchè la storia è fatta di trasformismi, la responsabilità comunque è diffusa!
A noi sostanzialmente non interessa bacchettare nessuno, nè fare i primi della classe, ma la storia va rispettata per dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, il resto lascia veramente il tempo che trova!
Poi si può anche tornare a parlare di politica, amministrazione, idde e progetti.
Ma prima caro Munafò, prima visto che mi ha dato pubblicamente del riciclato, sarebbe il caso che rispondesse al mio intervento n.19:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=11509#comments
Egregio Cerasi ti rispondo per l’ultima volta eri ex PCI, poi dirigente del PSI oggi forse Italia dei valori che devo dire di altro.? Ognuno è libero di fare la propria strada, ma non parliamo di corenza. Riciliato che tenta di darsi una nuova verginità politica? Si, come molti altri in questo momento, niente di strano ma non mi dare lezioni di coerenza per favore.
Caro consigliere Munafò, perchè fa finta di non capire e sposta i termini della questione?
Dove le ho scritto che lei non è coerente?
Dove ho scritto che lei cerca di rifarsi una verginità politica?
Io non ho mai “tirato in ballo” la sua provenienza politica, i sui ideali reazionari giovanili, le sue scelte nel corso degli anni.
Ne ho posto l’accento sul fatto che, all’inizio, il Comitato Menghi era parte integrante del centro destra (e lei ha fatto l’assessore in una giunta di centro destra) e, solo dopo, il Comitato si è trasformato in una civica (forse) equidistante dai 2 schieramenti….
Io ho sempre fatto discorsi generali, scrivendo quello che pensavo e mai ho fatto un attacco “sul piano personale”.
Io non le ho dato della bandieruola, non ho detto che lei era un arrivista, ne mi sono mai sognato di scrivere che lei è uno che vuole la poltrona..
Non mi sarei mai sognato di intervenire dicendo che lei sta facendo tutto ‘sto casino, sull’edilizia, perchè è rimasto fuori dalla grossa spartizione poichè, se era dentro, rimaneva silente….
Invece lei ha spostato il ragionamento su un piano prettamente personale, al limite della diffamazione, poichè ha scritto cose assolutamente non vere al solo scopo di sminuire e denigrare la mia persona.
Perchè lei ha fatto affermazioni, sul mio presente politico, NON corrispondente a verità (ed anche sul mio passato, come nel suo ultimo intervento, fa degli errori grossolani)
Come le avevo già scritto: che sono stato nel PSI (poi SDI) a Macerata lo sanno pure i sassi.
Precedentemente, e per l’esattezza dal 1982 al 1984, mi sono iscritto al Circolo Città Futura della FGCI ma NON ho mai preso la tessera del PCI.
Al Momento NON faccio parte dell’Italia dei Valori, non ho la tessera e nemmeno sostengo tale movimento.
La mia storia politica è cristallina poichè io non ho bisogno di rifarmi una verginità, non so lei.
Io sono dell’idea che l’attuale centrosinistra debba allargare al massimo le alleanze, tanto che il Sindaco ipotizzato dall’IDV era ed è Romano Mari.Appare chiaro lo spostamento del “baricentro” al centro del centrosinistra.Purtroppo registro un “blocco” ancora in itinere con queste stramaledette primarie che fanno perdere tempo, alleati, strategie, formazioni di liste vere, condivisione del programma.Dunque, caro Placido,le mie non sono giustificazioni, il “blocco” di cui parlo e reale.Se fosse stato per me, già da tempo, avrei candidato il Sindaco e contemporaneamento fattoquel conrono del quale tu,giustamente,parli.In verità, non comprendo come mai il PD, innamorato delle Primarie come strumento “dogmatico”, non usi questo stesso strumento ( le primarie) per i propri candidati alla regione. E’ come se io ti invitassi a cena a casa mia e, oltre ad “obbligarti” a mangiare “solo” quello che voglio io, decidessi, l’esempio calza, di far trascorrere circa due ore tra un piatto e l’altro, e se tu avessi sete,almeno trenta minuti per un bicchiere d’acqua o di vino.
Caro Garufi.
Comprendo che vi sia la necessità di “vincere” è che pertanto (con questo sistema elettorale per i Comuni) si debbano ricercare degli accordi per avere una coalizione più allargata possibile.
D’altro canto si dovrebbe però anche essere coerenti e non limitarsi a fare un gruppo/coalizione, allargato anche ai cani e i porci, al solo scopo di mantenere le poltrone aministrative.
Nel centrosinistra, purtroppo, è mancato in questi anni un minimo di autocritia cosa che ha sempre contraddistinto le formazioni progressiste.
Al contrario del centro destra, che dice che non ci sono mai problemi anche quando la nave è quasi del tutto affondata, il centrosinistra in passato aveva semrpe avuto il coraggio di guardarsi dentro e di amettere se vi erano stati errori e cercare dei correggerli.
Invece qui assistiamo ad una doppia ipocrisia.
Da un lato, in vista delle elezioni, il centrodestra, improvvisamente, si sveglia dal lungo letargo, dopo il bacio del Principe (Principe che è stato in regione e che fino a ieri si era disinterssato completamente della sua città), e dice che è tutto sbagliato; dall’altro il centrosinistra che dice che tutto è stato fatto bene è che teorizza la “discontinuità nella continuità” che non è altro che un modo per giustificare il candiato Sindaco legato alla passata aministrazione.
A mio avviso al centrosinistra sta mancando il coraggio di guardarsi dentro e di dire chiaramente che nel 2005-2010 si è persa quella spinta che ci si aspettava da un secondo mandato del Sindco.
Quindi un’analisi seria nel centrosinistra avrebbe fatto capire che oggi non si sarebbe potuto presentare un candidato “legato” agli ultimi 5 anni aministrativi e che quindi il nome era da trovare fuori dal Palazzo poichè, a vario titolo, tutti nel Palazzo erano responsabili di questo rallentamento amministrativo.
Quindio un’analisi seria nel centrosinistra avrebbe pertanto evitato la “caccia a far salire tutti sul carro” al solo scopo di poter presentare un candidato legato alla vecchia aministrazione (che ha fatto ma che, obiettivamente, poteva sicuramente fare molto di più)
La strategia di presentare per il centrosinistra una persona esterna era anche il mio convincimento. Non era “esterno” infatti Marinelli? Parlo di Erminio all’inizio. Fu lui, e solo lui, a portare quasi il 12%, ogni volta, al centrodestra.E non è poco. I civitanovesi “crearono” per tempo una lista e un personaggio efficace e, in qualche modo, rinunciarono ad un proprio “inutile” candidato di partito. E fecero bene, per me. Qui, come dici tu, accade il contrario.
Qui accade il contrario perchè le dinamiche sono diverse.
In un qualche modo a Macerata chi è sempre stato nella stanza dei bottoni (anche se nominalmente non governava) aveva anche un largo seguito in città e, soprattutto, era ammanicato con la Curia quindi non c’era bisogno di trovare un esponente esterno.
Il problema ora nasce dopo 10 anni di governo poichè, se ci fosse stato un candidato esterno, si sarebbero scombinati troppo i giochi in quanto un ricambio di guida amministrativa avrebbe anche coinciso con un ricambio di classe dirigente visto che i “vecchiu leoni” della politica maceratese cominciano tutti ad essere ormai sui 70 anni e oltre.
Ma il problema è che i leoni hanno già piazzato i loro fiduciari, spesso sdentati e politicamente di poco spessore, in aministrazione e questi hanno un debito di gratitudine e faranno quello che gli anziani indicano.
Se si voleva dare un chiaro segnale alla città, pur ritenendo che il lavoro dell’amministrazione uscente non fosse tutto da buttare, è creare questa necessaria “discontinuità” sarebbe stato più logico evitare di proporre candidati (consiglieri comunali uscenti o assessori) che comunque sono tutti legati, in un modo o nell’altro, ai vecchi leoni maceratesi.
Mi sembra prprio sia così. Che è anche un modo per perdere.
Sileoni ricorda i sogni che ci fece fare su Villa Lauri ex sanatorio?
Vuol continuare a farci sognare?
Ora siamo piu’ grandi pero’.
Sileoni domani sorgeilsole…i raggi illuminano la terra ed i sogni svaniscono.